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Il bambino, questo sconosciuto

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Roby

Guest
Mi permetto di cogliere la proposta di Giuseppa di aprire un topic su "educazione e infanzia", problematiche a me care.

Io non parlo da padre, ho una piccola esperienza di insegnante di asilo e ho frequentato opere pedagogiche... che non si limitano all'educazione artistica. Non ho letto tutti i post di Frizzi e di Moro, ma credo che il punto focale del problema sollevato sia: come deve comportarsi un genitore o un insegnante davanti a un bambino vivace, troppo vivace. Giusto?

"Gli ultimi saranno ultimi se i primi sono irraggiungibili"
 

Cavellini

Advanced Member >PLATINUM<
Più che consigli (non mi permetterei mai, visto che non sono un genitore e finirei come i preti che dispensano consigli sulla famiglia pur non avendola), mi piacerebbe fare qualche riflessione con voi di mestiere e non.

Comincerò col porre una domanda: che cos'è un bambino?

Non è semplice rispondere (io non lo so), ma vedo che molti, genitori e insegnanti, agiscono sicuri con un criterio: ad ogni costo, non devo essere io a cedere, ma lui. Se io mi faccio vedere debole, perdo la mia autorità e lui crescerà male, oltre che mi farà ammalare il fegato. Sembra che tutti abbiamo chiaro l'etica da seguire che poi, al primo problemuccio, alla prima inaspettata reazione del bambino, crolla con tutte le sue certezze. Sembra che tutti abbiano chiaro l'etica da adottare, ma non si pongono il problema su cosa sia un bambino. Io credo che sia molto importante avvicinarsi a questo mistero. I bambini non sono tutti uguali (questo è assodato); non sono degli oggetti (anche se finiscono per esserlo); sono la luce nuova che irradia l'umanità, rigenerandola, portandole il nuovo e l'innocenza. Tutto è bellissimo, tutto è poetico, fin quando non rompono!
Davanti ai bambini non si può usare violenza (perché sono piccoli e fragili? Spero che non sia solo per questo), ma, a volte, si deve dire no, li si deve obbligare a non far quello che noi adulti non vogliamo, altrimenti in castigo!

A quel punto il bambino, che è più furbo dell'adulto, capisce che: se urla, ottiene le cose, altrimenti la mamma si arrabbia e lui viene punito. La punizione entra nella normalità di una prassi educativa, pensata erroneamente come fondamentale, ma il bambino continua a fare i capricci, e quel capriccio, quindi non impara nulla dalla punizione. La punizione per il bambino cos'è? Non sarà mica una richiesta di ascolto, di affetto? Nonostante molti insegnanti e genitori siano convinti di questo non riescono attraverso il solo amore a impedire che il bambino faccia le monellerie, lui dice: si, tutti bei discorsi però dovresti conoscere mio figlio! Certo, nessuno mette in dubbio che ci siano bambini terribili e nessuno da colpa ai genitori di questo. Sembra quasi che l'esuberanza eccecciva sia una specie di malattia da curare, invece è energia che il bambino non sa come sfruttare e allora fa di tutto per richiamare attenzione o si tuffa nel caos del gridare, dare pugni ecc. Non si è pensato che, più il bambino è irrequieto, più ha un potenziale che richiede attenzione per essere incanalato in una attività a lui costruttiva, che gli faccia dire: sono orgoglioso di me! Sono utile! Io conto, come individuo e non solo come bambino figlio di due individui che possono fare cose che io non posso fare e sono da queste distratte da me.

Detto questo, mi limito a fare gli auguri a tutte le mamme e i papà qui presenti, perché il loro mestiere è davvero complesso e ogni bambino educa i genitori a essere diversi, a non prepararsi prima con manuali, ma di vivere attimo per attimo, sbagliando insieme, crescendo insieme.

Ciao



"Gli ultimi saranno ultimi se i primi sono irraggiungibili"
 

giuseppa

Super Moderator
Membro dello Staff
Grazie Cavellini x aver accolto la mia proposta che reputo adeguata a questo momento (sento troppa mancanza di rispetto verso i propri genitori).
Chiederei di riportate degli esempi sul comportamento dei bambini e non da meno, dei ragazzi e chi può, inserire qualche consiglio (forse è meglio dire "riflessione" come dice cavellini) su come i genitori dovrebbero comportarsi.

Per me il RISPETTO è qualcosa di MOLTO IMPORTANTE, cosa che nei giorni nostri ne vedo poco, molto poco........perchè?

Giorni fa al mercato: il figlio di circa 16/17 anni riprendeva a voce alta e con molta maleducazione, arroganza e cattiveria il padre davanti ai clienti e in lui si vedeva molto chiaramente la sottomissione, alzava gli occhi senza rispondere...........immaginate dentro me quante ne avrei voluto dire a quel figlio senza rispetto, soprattutto xchè l'ha umiliato fra la gente, ma ho detto al padre "va bene questo (l'oggetto comprato) è meglio che me ne vada xchè non si tratta un padre in questo modo, non si fa così".

Questa è una delle ultime.

E' vero che i tempi sono cambiati, ma non per questo non deve rimanere il rispetto e l'educazione.


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* Nelle giocate aggiungete SEMPRE la R.Nazionale e TUTTE *

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* Moderazione e cautela nelle giocate *

* Meglio essere copiati che copiare *

*** Giuseppa ***

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moro

Advanced Member >PLATINUM PLUS<
Buona proposta di Giuseppa e bravo Cavellini.

Io porto la mia esperienza di padre di due ragazze e un ragazzo tra i 20 e i 26 anni.
Sono convinto di non essere il padre perfetto e ho senz'altro commesso degli errori, ovviamente in buona fede, nel rapporto con i miei figli.

Ad esempio, secondo mia moglie sono severo e dialogo troppo poco con i figli. Molto probabilmente mia moglie avrà anche ragione, però io sono costretto ad essere troppo severo e talvolta ad incaz...mi perché dal mio punto di vista lei sta troppo ad ascoltare ed è troppo indulgente. In conclusione, un po' tiro io la funa da una parte e un po' tira lei la fune dall'altra.

Ovvio che il dialogo e l'accordo tra padre e madre non è secondario nella trasmissione di un messaggio educativo per i figli.
Altrimenti, i figli assistono impotenti a quotidiane lotte romane tra padre e madre ricevendo solo confusione e frustrazione.

Per quanto riguarda l'argomento in generale aggiungerei che la vivacità o la troppa vivacità non mi pare il solo punto focale che caratterizza il rapporto tra genitori e figli perchè ci sono bambini che pur avendo una forte vivacità si comportano in modo più che accettabile per una buona convivenza con i coetanei e con le cosiddette persone adulte. moro
 

moro

Advanced Member >PLATINUM PLUS<
Allargando il mio precedente intervento posto un video pubblicitario in cui viene riprodotta una forma di vivacità ( se così si può definire) più preoccupante che difficilmente porterà ad una buona convivenza del bambino con i suoi coetanei e con gli adulti.
Mi scuso per l'oggetto della pubblicità nei confronti di chi aborrisse tali precauzioni ma l'esempio è troppo... calzante (ops..sorry)

"http://www.youtube.com/v/izgAXLke41A&hl=it_IT&fs=1&"
 

Cavellini

Advanced Member >PLATINUM<
No Moro, mi riferivo al punto discusso nel topic di Frizzi, non intendevo ridurre l'educazione a un aspetto soltanto.

Vi racconto di un bambino difficile di una scuola che si trova in un quartiere degradato di Palermo. Un bambino di 5 anni che, durante i primi giorni, non mi dava tregua e io, inesperto, cercavo nella mia mente quel consiglio letto in quel libro... ma niente. Il bambino non permetteva ai compagni di disegnare. Allora pensai di fare una cosa. Questi bambini vogliono disegnare, quindi, posso concentrarmi su di lui. Il bambino è felicissimo: "maestro, mma disegni na fimmina nura?" (Maestro, me la disegni una donna nuda?) - E com'è fatta una donna? - gli rispondo - lui ride - dai - lui pensava di avermi imbarazzato - dai, dimmi come la devo disegnare - e lui mi dice come (sapeva tutto), alla fine il bambino ridendo esclama: a fimmina nura, nura! La mamma è così, gli dico - lo so, lo so - tutte le donne sono fatte così - e lui mi risponde che sua sorella non è proprio così, perché è grossa. Insomma, il bambino è preso da queste cose che lui ha conquisito, adattato a se, senza malizia, ma gioca con me, perché vuole farmi arrossire.
Alla fine il bambino e io ci siamo distratti entrambi: lui dall'essere monello con gli altri, io dal fare il maestro in cattedra. Posso dirvi che quel bambino non ha più disturbato in quella maniera. Semplicemente ha trovato un insegnante non sordo.

Certo, ogni momento, ogni essere umano è unico, e le esperienze di una persona possono non servire ad un'altra. La cosa importante, credo, sia non costruirsi scorciatoie, ma prendere di petto il problema, soprattutto rispondere ai segnali. Insomma, non adottare la linea premio-punitiva, ma cercare di responsabilizzarli dando loro fiducia. Dovete pensare che la società non è fatta su misura di bambini. E se noi ci incazziamo per il lavoro, il partito, le tasse, pensate come devono sentirsi loro che come uccelli vorrebbero spiccare il volo, farci vedere come sono belle le loro ali e quanto sono bravi a utilizzarle, ma incontrano solo gabbie!:)

"Gli ultimi saranno ultimi se i primi sono irraggiungibili"
 

frizzi

Advanced Member >PLATINUM PLUS<
Se il malinteso venutosi a creare con moro è servito per tirare giù questo bel post allora ben venga che ci sia stato...non tutto il male viene per nuocere.
Quello che a me aveva dato fastidio non era il suo pensiero, che oltretutto condivido e quoto in pieno perchè di maleducazione ai giorni nostri ce n'è fin troppa, ma il fatto che potesse passare attraverso lo schermo (visto che solo alcuni mi conoscono in pvt) che io giustifico le marachelle di mia figlia, che gliele do tutte vinte, che io sia succube di lei, che mia figlia possa darmi fastidio e che non posso fare niente per farle capire che non deve farlo visto che ha un carattere molto simile al mio.
Ne parlavo solo per sdrammatizzare un pò la cosa e farci una risata su anzichè pensarci, prendermela e farmi venire una bile allo stomaco.
Detto ciò che ho detto, tanto per chiarirci e capirci, devo fare i miei complimenti a cavellini perchè senza dubbio ha espresso in tutti i suoi punti quello che è anche il mio pensiero in modo chiaro, conciso e preciso, senza dubbio meglio di me che non ci sono riuscita.
Ci siamo scontarti in passato per un modo differente di vedere alcune cose, che non è mia intenzione riaprire, ma in questo devo davvero farti tanto di cappello per come vedi la cosa, non essendo ancora padre, perchè guardi il tutto dal lato del bimbo e non dal genitore che è sempre pronto a comandare e dire che il bimbo non capisce niente perchè è piccolo...oppure perchè si annoia a perdere del tempo con lui lo sbatte davanti ad una console alla tv e arrividerci.
I bimbi vanno ascoltati...i bimbi vanno capiti....vanno appunto studiati perchè un bimbo è diverso dall'altro e noi dobbiamo essere come dei camaleonti pronti all'occorrenza.
Personalmente per ciò che mi riguarda, mia figlia è quel classico tipo di bmba che più la rimproveri e gliele suoni e più lei fa i dispetti, più la prendi con la dolcezza, le parli e glielo fai capire e più lei ti ascolta....d'altronte come ben dice cavellini "guarda che esisto e sono una persona, anche se piccola, voglio essere ascoltata e capita".
Proprio qua infatti sorge il problema...mia figlia infatti combina le sue peggiori marachelle proprio quando io parlo al telefono con qualcuno o sono al pc, perchè non le do le attenzioni che lei vuole..e allora ecco volare per terra pacchi di pastina, di riso, di zucchero, di origano, oggettini che si rimpono, divani scritti, pareti disegnate...di tutto e di più davvero...il resto lo lascio alla vostra fantasia.
Cosa diversa è invece quando io le do attenzioni e gioco con lei...quando sono tutta per lei....ride, mi abbraccia, mi da bacini..ed è così dolce che quando vede una lacrima scendere dal mio viso prende un fazzolettino, mi asciuga le lacrime e sia col suo ditino che a voce mi dice che non devo farlo più.
Fuori è un angelo di bimba, anche perchè sa che non tollero che sia maleducata o che travolga la casa degli altri...ma purtroppo non tutti la vediamo allo stesso modo e per come la vedo io se ci sono tutti questi bimbi maleducati è anche perchè ci sono genitori altrettanto menefreghisti che a tutto pensano tranne che a dargli la giusta educazione.
Mi permetto di riportare alcuni esempi...quando viene a casa mia un'amica con i suoi figli, questi iniziano a salirmi con i piedi sul divano di pelle, a tirarmi la tenda, ad aprire i cassetti, a toccarmi tutto e io vedendo la madre che li lascia fare senza fare loro un minimo di rimprovero dico "bimbi non fatele queste cose che poi erica essendo piccolina vedendo voi lo fa pure"...in modo molto educato quindi e diplomatico cerco di dirgli che la devono smettere...loro rispondono "uffa ma in questa casa niente si può toccare, se si rompe una cosa te la vai a ricomprare"...io replico "tu non rompere niente così io non vado a ricomprare niente"....e la madre in tutto sto cos che fa??? Ride e a tutto pensa tranne che rimproverare i figli, anzi passo io per quella esagerata!!...giudicate un pò voi!!!
Altro esempio...ieri siamo usciti con amici che hanno una figlia un pò più grande della mia...forse non ci crederete ma mia figlia è
 

Cavellini

Advanced Member >PLATINUM<
<center>I cartoons di una volta



"http://www.youtube.com/v/APZKdjsxiJs&hl=it_IT&fs=1&"</center>

"Gli ultimi saranno ultimi se i primi sono irraggiungibili"
 

Cavellini

Advanced Member >PLATINUM<
<center>"http://www.youtube.com/v/gMdAM6BCt1A&hl=it_IT&fs=1&"



Ei Huck e Jim
Nel cuore caldo del profondo sud
Ei Huck e Jim
In barca vanno sul Mississippi
E bianco è Huck e nero è Jim
Ma amici per la pelle fanno tutto a metà

Mille avventure contro i caimani
Nelle paludi tropicali
Sabbie mobili che sbarrano la via

Ei Huck e Jim
Nel cuore caldo del profondo sud
Mentre cotone spunterà
Mortali lotte i galli fanno già

E gli oratori fanno i predoni
Dove cacciavano i moicani
Lo zio Bob con la sua orchestra fa allegria

Ei Huck e Jim
A chi li chiama dicono di si
Dove la legge il più forte la fa
Aiutano chi soffre e chi denar non ha

Son con gli schiavi
Stan contro i bari
Non stanno mai fermi con le mani
Senza mai pensare a quello che accadrà

Ei Huck e Jim
Da ore vanno sul Mississippi
E bianco è Huck e nero è Jim
Ma amici per la pelle fanno tutto a metà

Mille avventure contro i caimani
Nelle paludi tropicali
Sabbie mobili che sbarrano la via

Ei Huck e Jim
Ei Huck e Jim
Ei Huck e Jim
Ei Huck e Jim
Ei Huck e Jim
Ei Huck e Jim</center>

"Gli ultimi saranno ultimi se i primi sono irraggiungibili"
 
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