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IL MOTIVO PERCHè ANCORA VOTANO LA SINISTRA.

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SOSPETTO
Matteo Salvini denuncia le telefonate-ricatto in Umbria: "Se volete salvare il posto di lavoro..."
7 Ottobre 2019
Matteo Salvini sulle Regionali in Umbria: Stanno arrivando delle telefonate per indicare chi votare





"Ci risulta che stiano arrivando telefonate dagli uffici che contano: Se vuoi salvare il posto di lavoro, sai chi devi votare. È una vergogna, un ricatto, una minaccia. Ma saremo più forti anche di questo". Matteo Salvini, in visita proprio a Terni, ha denunciato quanto starebbe accadendo in Umbria. Un passaparola per mettere fuori gioco il centrodestra, che alle Regionali si presenta più unito che mai.
Leggi anche: Copasir, il centrodestra si spacca sul presidente
"I sondaggi sono buoni, ma dopo 50 anni in tanti votano ancora per paura, per interesse, per clientela o raccomandazione - ha aggiunto il leader della Lega - mi piacerebbe tornare in Umbria il 28 ottobre non avendo vinto, ma avendo stravinto. Sarà un voto per gli umbri, ma le tv di tutta Italia e del mondo guarderanno voi, perché è il primo esperimento di alleanza tra Pd e M5s". L'ex ministro dell'Interno chiede agli indecisi di "svegliare testa e cuore" per godersi, in caso di vittoria, la faccia di Renzi, Di Maio e Zingaretti.


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INVECE QUESTO è IL REGALO DEL NUOVO GOVERNO-------POTEVA ESSERE TUA FIGLIA

Choc nella notte a Milano: un peruviano irregolare stupra 19enne per strada
Un 49enne peruviano, con precedenti, ha preso a schiaffi e pugni una giovane e poi l'ha violentata per strada

Angelo Scarano - Lun, 07/10/2019 - 22:55

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Emilio Graviel Baldes, peruviano di 49 anni, è stato catturato dai carabinieri grazie a un cittadino chje ha dato l'allarme.
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Era l'1:30 della notte scorsa. Una giovane di 19 anni, anche lei peruviana, viene avvicinata dall'uomo che brandisce una bottiglia di vetro. La minaccia di morte. Poi la aggredisce, sferra pugni al volto e schiaffi. Il tutto in mezzo alla strada, in via Pasteur, zona limitrofa a via Padova a Milano. Dopo i pugni e gli schiaffi è arrivato lo stupro. La ragazza ha provato a liberarsi ma il suo tentativo è stato vano.
Mentre andava in scena la violenza sessuale, un passante ha dato l'allarme chiamando i carabinieri che sono giunti mentre l'aggressore stava ancora violentando la giovane. Il peruviano è stato trasferito al carcere di San Vittore: è un clandestino con precedenti penali.


 
Immigrazione, il Pd invita gli Africani in Italia ma dimentica che il Continente Nero cresce sempre più
7 Ottobre 2019
Immigrazione, il Pd invita gli Africani in Italia ma dimentica che il Continente Nero cresce sempre più





Ma chi l' ha detto che i poveri debbano rimanere tali? Un fatto da tener presente quando si analizzano i modelli di "decrescita felice" grillina o quelli proposti dai terzomondisti alla Bergoglio è che le nazioni non sono mai diventate ricche dividendo il poco denaro che c' era, ma producendone di più. È successo alla Cina, dove nel giro di una generazione il governo di Pechino è passato dalle accese discussioni su come mettere una ciotola di riso su ogni tavola a pensare come competere con gli Stati Uniti per diventare la prima potenza del globo. Una rivoluzione positiva che potrebbe investire parti del mondo ancora più disastrate. Per esempio l' Africa.


Intendiamoci: il Continente Nero è molto, molto lontano dall' aver risolto i suoi problemi. Però c' è speranza. Nella classifica dei Paesi che stanno crescendo più rapidamente al mondo, 6 su 10 si trovano nella cosiddetta parte sbagliata del Mediterraneo, come scopriamo leggendo i dati prodotti per quest' anno dal Fondo monetario internazionale. Un esempio: la Costa d' Avorio, che è uno dei primi Paesi esportatori di clandestini verso l' Italia, è la terza nazione che incrementa il proprio Pil più rapidamente nel pianeta. Un dato che lascia molti interrogativi aperti riguardo a certe teorie dalla sinistra italiana.

PIAGHE E SOLUZIONI
In altre parole, potrebbero aver ragione i vescovi e i leader africani che da anni dichiarano di considerare le migrazioni di massa come un problema, una piaga da estirpare piuttosto che una soluzione ai problemi della loro terra o addirittura una inevitabile conseguenza dei cambiamenti climatici come ci raccontano i portavoce delle Ong attive nel Canale di Sicilia. Gli africani saranno anche accaldati, ma a quanto pare la cosa gli sta portando fortuna. Pochi giorni fa il segretario di Stato americano Mike Pompeo, in visita in Italia, ha discusso con alcuni giornalisti del tema dei flussi dal Terzo mondo, spiegando che «l' unica soluzione è aiutarli a casa loro». Provate a uscirvene con una frase simile nello studio di un talk show sulle nostre reti e vi prenderanno per un neonazista: qualcuno potrebbe arrivare a invocare la censura dell' Ordine dei giornalisti. C' è però quella cifra: 4,5 miliardi, ovvero i soldi che il governo del Partito Democratico è arrivato a spendere per l' accoglienza nel periodo nero degli sbarchi (tre anni fa, non troppo lontano quindi).
Quella somma è finita interamente nelle tasche dei filantropi che si occupano di accoglienza nel nostro Paese. Filantropi e furbi. Talmente svegli che non s' è mai sentito nessuno di loro protestare, chiedendo di spendere una frazione, non diciamo neanche la metà, di quei soldi per creare ricchezza là dove provengono i poveracci. Meglio trascinare i disperati qui. Va detto che, anche se è vero che i Paesi africani crescono rapidamente, è anche chiaro che le speranze di reddito di un abitante del Ghana (primo al mondo) non sono neanche lontanamente paragonabili a quelle di un italiano. Qui però non parliamo di gente cresciuta in Europa. Chi sbarca su un gommone a Lampedusa finisce in un centro profughi, poi spesso si ritrova per disperazione a raccogliere pomodori in Puglia o a vendere borse di pelle stra-finta sotto i portici di qualche città italiana. Non una gran pacchia.

SI RICOMINCIA
Proprio ieri il ministro dell' Interno tedesco Horst Seehofer ha spiegato che l' Europa sta per affrontare un nuovo picco di arrivi di migranti, «una nuova ondata forse anche superiore a quella del 2015». L' Italia affronta tutto ciò con un esecutivo a trazione dem che invoca la riapertura dei porti. Come andrà a finire pare ovvio. E qualcosa è già cambiato se, come ripeteva ieri Matteo Salvini, «con la Lega al governo gli sbarchi erano diminuiti del 70%, mentre ora con il governo del Tradimento e delle Poltrone gli arrivi sono triplicati».
di Lorenzo Mottola

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LO ZAMPINO DEL MORTADELLA
Romano Prodi e il salvataggio de L'Unità: la legge che ci condanna a pagare 81,6 milioni
7 Ottobre 2019
Romano Prodi, a causa della sua legge gli italiani dovranno pagare 81,6 milioni per i debiti contratti dai Ds





Siamo condannati a pagare anche i debiti della sinistra. Tremila e duecento immobili pesano sul groppone di Palazzo Chigi, o meglio, 81,6 milioni gravano sugli italiani. Lo scandalo - ricorda Il Giornale - parte proprio dai numerosi stabili, dati in garanzia dai Democratici di sinistra e utili ad assumere un debito milionario del giornale L'Unità verso un gruppo di banche. Debito garantito da niente di meno che la presidenza del Consiglio dei ministri nel lontano 5 febbraio del 2000. Per tutto questo c'è da ringraziare Romano Prodi. All'epoca dei fatti Massimo D'Alema non è solo premier, ma anche presidente dei Ds (Democratici di sinistra).

L'Unità ha contratto molti anni prima (si parla di 31 anni fa) un debito di 200 milioni di euro con le banche, ma i soldi non ci sono quindi i Ds propongono alla presidenza Consiglio di assumere su se stessa quel debito grazie a una legge del 1998, frutto del governo Prodi, che però concedeva la garanzia statale all'editoria. Le banche accettano, in quanto il partito si dimostra capiente perché titolare di immobili. Circa la metà della cifra viene saldata con le entrate del finanziamento pubblico ai partiti, il resto però manca. Peccato che quel patrimonio immobiliare da tempo non esista più.
Leggi anche: Maria Elena Boschi durissima contro Romano Prodi: "Politica a scadenza? Magari"
Morale della favola: il giudice Alfredo Maria Sacco ha deciso che a pagare i debiti dei Democratici di Sinistra dovrà essere la presidenza del Consiglio dei ministri. Palazzo Chigi si è ribellato e ha chiamato in giudizio i Ds, oggi presieduti da Antonio Corvasce, che si sono costituiti con il nuovo tesoriere Vito Carlo D'Aprile. Dalle carte - prosegue il quotidiano di Sallusti - risulta che le banche coinvolte devono avere indietro diversi milioni di euro: UniCredit 22 milioni circa, Intesa San Paolo 35 milioni, Bpm 14,7 milioni di euro e Bnl 14 milioni. Non solo, la domanda su cui tutti si interrogano è: dove sono finiti quei 3.200 immobili di cui solo una piccola parte è stata censita nella perizia fatta fare dal Tribunale di Roma? L'ennesimo scandalo per cui a pagare saranno solo i cittadini.


RISPOSTA SUL WEB



86milioni solo? e i 17 miliardi della Mps?? e i 3 miliardi di Etruria?? chi li paga?? chi e' andato in galera?? nessuno, sono del PD, pero' per i 49 milioni della Lega (che in verita' sono solo un milione circa) ci sono stati processi e condanne!! e obbligo di restituzione!! e quelli rubati dal PD??? quelli li pagano gli italiani come al solito!!!!!

Strano ma vero chi è maligno,falso,ipocrita viene amato dagli Italiani ?



 

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