Alien.
Advanced Premium Member
Via libera dalla Giunta comunale di Torino alla delibera che autorizza Palazzo civico a sottoscrivere un accordo con la Prefettura di Torino che consentira’ di sbloccare il finanziamento di 5 milioni di euro, per ristrutturare gli insediamenti Rom e Sinti.
Le risorse finanziarie potranno cosi’ ritornare nella disponibilita’, per ammodernare i Campi Nomadi con nuove strutture sanitarie e ricettive.
…Intanto sempre il Comune di TorinoLe risorse finanziarie potranno cosi’ ritornare nella disponibilita’, per ammodernare i Campi Nomadi con nuove strutture sanitarie e ricettive.
TORINO – Le scuole di Torino continuano a subìre l’impatto dei tagli sui fondi destinati all’istruzione pubblica. Il Comune ha preso la decisione di tagliare il 65% dei finanziamenti per l’acquisto di prodotti igienici e detersivi.
Le scuole di ogni grado presenti sul territorio del comune dovranno dunque adattarsi a pulire le aule ed i servizi meno frequentemente. Nicola Puttilli, preside della scuola elementare Mazzini e presidente dell’associazione Andis, che unisce i dirigenti scolastici, ha dichiarato ai giornalisti: “Il Comune ha tagliato del 65 per cento il contributo che ogni anno stanziava per acquistare detersivi e altri prodotti. Ora ci tocca spiegare alle famiglie che le aule saranno pulite solo per un terzo dell’anno scolastico”.
Puttilli ha anche sottolineato: “Dai 5.200 euro che ci dava il Comune l’anno scorso, scenderà a 1.600. Ho sentito che i colleghi di altre scuole hanno ricevuto un taglio analogo. Così come in due anni c’è stata una riduzione del 30-40% delle risorse per le piccole manutenzioni”.
Fantastico. Si trovano 5 milioni di euro per gli Zingari, ma non si trovano 5 mila euro per pulire una scuola. Scuole dove è spesso imposta la presenza di “piccoli portatori di malattie” provenienti da situazioni sanitarie “oltre il limite”, che renderebbero la pulizia delle classi ancora più importante, direi decisiva per la salute degli alunni.Le scuole di ogni grado presenti sul territorio del comune dovranno dunque adattarsi a pulire le aule ed i servizi meno frequentemente. Nicola Puttilli, preside della scuola elementare Mazzini e presidente dell’associazione Andis, che unisce i dirigenti scolastici, ha dichiarato ai giornalisti: “Il Comune ha tagliato del 65 per cento il contributo che ogni anno stanziava per acquistare detersivi e altri prodotti. Ora ci tocca spiegare alle famiglie che le aule saranno pulite solo per un terzo dell’anno scolastico”.
Puttilli ha anche sottolineato: “Dai 5.200 euro che ci dava il Comune l’anno scorso, scenderà a 1.600. Ho sentito che i colleghi di altre scuole hanno ricevuto un taglio analogo. Così come in due anni c’è stata una riduzione del 30-40% delle risorse per le piccole manutenzioni”.
Fassino non la pensa così. E’ questione di priorità, e per lui – e per quelli come lui – la priorità sono gli Zingari.
[h=2]Scandalo a Trento: agli immigrati 2000€ al mese, alloggio , bus gratuito e buoni pasto[/h] novembre 14, 2012 | Posted in EVIDENZA | Comments: 77
inShare2
http://oknotizie.VIOLAZIONE: scambio email non consentito !/images/oknotizie.png 
Come abbiamo anticipato oggi sulla nostra pagina Facebook, siamo venuti in possesso delle prove della discriminazione etnica di cui sono oggetto gli Italiani nella provincia di Trento, e ve le mostriamo.[nbnote ]http://generazione-identitaria.com/2012/11/14/razzismo-le-prove/[/nbnote]
La legge regionale, che trovate pubblicata QUI, genera palese discriminazione.
Secondo questa legge, gli extracomunitari guadagnano oltre 2000 € al mese senza fare nulla, alloggiano in case dagli affitti agevolati e incassano ulteriori agevolazioni. Tutto questo mentre un italiano precario o con una partita IVA uno stipendio così possono sognarselo. Essere Italiani ed Europei deve essere una colpa davvero grave.
Di seguito vi alleghiamo gli estratti conto di due cittadini, un Marocchino e un Tunisino, che ricevono dalla provincia autonoma di Trento oltre 2000 € al mese di sussidi, vivendo in case popolari con affitto a 300 € al mese, contributo riscaldamento, tesserino trasporti gratuito e buoni pasto (cliccate sull’immagine per ingrandire).
Agli italioti che raglieranno il consueto “Razzisti!” noi rispondiamo: avete ragione, è ora di finirla. Stop al razzismo anti-Bianco.
Incazzatevi. È un vostro dovere.
La legge regionale, che trovate pubblicata QUI, genera palese discriminazione.
Secondo questa legge, gli extracomunitari guadagnano oltre 2000 € al mese senza fare nulla, alloggiano in case dagli affitti agevolati e incassano ulteriori agevolazioni. Tutto questo mentre un italiano precario o con una partita IVA uno stipendio così possono sognarselo. Essere Italiani ed Europei deve essere una colpa davvero grave.
Di seguito vi alleghiamo gli estratti conto di due cittadini, un Marocchino e un Tunisino, che ricevono dalla provincia autonoma di Trento oltre 2000 € al mese di sussidi, vivendo in case popolari con affitto a 300 € al mese, contributo riscaldamento, tesserino trasporti gratuito e buoni pasto (cliccate sull’immagine per ingrandire).
Agli italioti che raglieranno il consueto “Razzisti!” noi rispondiamo: avete ragione, è ora di finirla. Stop al razzismo anti-Bianco.
Incazzatevi. È un vostro dovere.









[h=2]In Toscana gli immigrati non pagano il ticket, i malati di tumore si[/h] febbraio 19, 2013 | Posted in EVIDENZA | Comments: 43
inShare
http://oknotizie.VIOLAZIONE: scambio email non consentito !/images/oknotizie.png 
L’Ordine dei medici è venuto a conoscenza di una vergognosa discriminazione.
Con una lettera, il presidente dell’ordine, il dottor Biancalani, chiede pertanto all’Asl di Prato, come sia possibile che dal contributo per la digitalizzazione degli esami vengano esclusi gli stranieri temporaneamente residenti, realizzando così una sorta di «discriminazione al contrario». « Alcuni cittadini – scrive Biancalani all’assessore Mondanelli – si sono rivolti al nostro Ordine lamentandosi di ciò (considerando che anche i malati oncologici devono pagare questo contributo) segnalando anche che l’Asl 4 di Prato avrebbe aggiunto a coloro che sono esentati dal contributo di digitalizzazione anche gli stranieri temporaneamente presenti indipendentemente dal loro status o dal loro reddito. Ti prego di voler verificare quanto sopra esposto, poiché si tratterebbe comunque di un caso assai grave di “discriminazione al contrario”, in quanto i penalizzati sarebbero in questo specifico caso, ancora una volta, i residenti nella nostra Asl»
Dalla replica dell’Asl 4 si scopre che questa politica non è limitata a Prato, ma interessa tutta la regione, e individua nell’istituzione Regione Toscana – e in una sua legge – la decisione di esentare gli immigrati dal ticket. In realtà il dirigente Asl tenta una sorta di disgustosa difesa della Regione – non può essere altrimenti, visto che dai politici Pd della regione è stato nominato – nella quale asserisce che questa esenzione non esiste, ma è valida solo se l’immigrato “autocertifica” di non avere soldi. Leggiamo:
Immediata la replica:”L’Asl 4 non ha assunto autonomamente l’iniziativa di aggiungere a coloro che sono esentati dal contributo di digitalizzazione anche gli stranieri temporaneamente presenti. Infatti l’acquisizione dello status di Stp non esclude il pagamento del ticket e del contributo di digitalizzazione. Secondo le disposizioni della Regione Toscana, lo straniero temporaneamente presente con reddito è soggetto al pagamento della compartecipazione alla spesa sanitaria e al contributo di digitalizzazione. Solo nel caso in cui lo straniero temporaneamente presente autocertifichi di essere privo di risorse economiche non è soggetto al pagamento del ticket e del contributo di digitalizzazione».[nbnote ]http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2013/02/15/news/stranieri-esentati-dal-ticket-polemica-tra-asl-e-ordine-dei-medici-1.6540196[/nbnote]
Insomma, se sei immigrato in Toscana basta che tu ti presenti e dica di non avere soldi, e il ticket lo pagano i contribuenti. Toscani e di tutta Italia.
Chissà se il dirigente Asl in quota Pd crede veramente alle stronzate che scrive, o se – come probabile – punta solo sull’idiozia dei giornalisti che le riprendono senza sbeffeggiarle.
Come giudicare chi asserisce che non è vero che gli immigrati non pagano il ticket, perché questo avviene solo nel caso in cui “lo straniero temporaneamente presente autocertifichi di essere privo di risorse economiche“? Vogliamo chiamarlo “giannino”?
[h=2]Programma PD: “insegneremo l’omosessualità alle elementari”[/h] gennaio 7, 2013 | Posted in EVIDENZA | Comments: 31
inShare
http://oknotizie.VIOLAZIONE: scambio email non consentito !/images/oknotizie.png Uno dei primi punti del prossimo – eventuale – governo Bersani sarà inserire l’apprendimento dell’omosessualità fin dalla scuola primaria. Scalfarotto, esponente di spicco e vicepresidente del Pd, dice, ecco le sue testuali parole:
“Sì all’ora dedicata all’omosessualità fin dalle elementari, come avviene nel programma scolastico inglese, dove si tengono lezioni all’omosessualità”
Non e’ molto chiaro cosa questo significhi, se imporre ai bambini abiti femminili in stile Luxuria – ovviamente le bambine indosseranno il burka per rispetto ai loro compagni islamici – se sia limitato alla teoria o siano previste anche prove pratiche sotto “l’egida” di insegnanti omosessuali. E chiaro pero’ che si tratterebbe di un insegnamento obbligatorio – come in Gb – quindi chi si rifiutasse di approvare tale pratica, verrebbe bocciato, punito ed espulso.
E non e’ un romanzo di Orwell, e’ l’Italia del Pd.
Ecco dove finiscono i nostri soldi. Ecco perché evadere, in alcuni casi, è legittima difesa
[h=2]I Grillini di Asti: diamo le case popolari agli Zingari[/h] novembre 22, 2012 | Posted in Uncategorized | Comments: 24
inShare
http://oknotizie.VIOLAZIONE: scambio email non consentito !/images/oknotizie.png 
Ecco, direttamente dal sito di Grillo, le proposte dei suoi seguaci per il Campo Nomadi di Asti:
Miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie del Campo Nomadi e rispetto della legalità
di gabriele zangirolami
Asti -
Dopo esserci confrontati con alcuni esperti e volontari di associazioni che si sono occupati di campi nomadi (ad Asti e non solo), cogliendo i loro suggerimenti abbiamo deciso di presentare questa mozione:
MOZIONE: Miglioramento delle condizioni igienico sanitarie del Campo Nomadi e rispetto della legalità
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE
* la situazione del Campo Nomadi risulta costantemente peggiorare soprattutto in merito alle condizioni igienico-sanitarie e di vivibilità e a causa della mancanza di un progetto specifico e adeguato di rapporto diretto con le famiglie assegnatarie;
APPURATO CHE
* per i motivi di cui sopra molti ex occupanti del Campo Nomadi stanno cercando soluzioni alternative sul territorio astigiano, non sempre legali (vedansi le segnalazioni di abusi edilizi, costantemente in aumento, pubblicate all’Albo Pretorio del Comune di Asti);
IMPEGNA Il Sindaco e la Giunta Comunale:
1) ad avviare al più presto iniziative utili a sfoltire il campo nomadi procedendo ad esempio con l’assegnazione di un alloggio ai cittadini nomadi astigiani che hanno i mezzi finanziari per pagare l’affitto;
2) ad attivare iniziative per responsabilizzare e far rispettare le regole anche ai pochi nomadi residenti che non le rispettano;
3) a dotare ogni famiglia di uno specifico contatore utenze separato dalle altre affinché ognuno sia responsabile dell’acqua e corrente elettrica che utilizza e pertanto deve pagare la propria bolletta (e non eventuali danni provocati da altri);
4) evitare di sprecare soldi per quel campo in quanto è stato realizzato in una zona inadatta (piuttosto, se si vorrà affrontare la questione, meglio spostarlo prima o poi in un luogo più adatto che faciliti l’integrazione con la cittadinanza, il controllo e la convivenza);
5) provvedere al più presto al risanamento dei servizi minimi attualmente non funzionanti: acqua potabile e servizi igienici;
6) istituire la figura del mediatore culturale comunale che abbia vari compiti: rapporti, controllo, verifica, seguire i bambini a scuola se ne hanno bisogno, ecc.., meglio se il mediatore è un nomade che ora si è ben integrato nella comunità astigiana, che conosca le varie dinamiche del Campo, che interagisca con gli uffici comunali, le scuole, i comitati di quartiere, ecc.
I Consiglieri Comunali GIARGIA Davide e ZANGIROLAMI Gabriele
Se questi sono i “volti nuovi” della politica, Dio ci aiuti.di gabriele zangirolami
Asti -
Dopo esserci confrontati con alcuni esperti e volontari di associazioni che si sono occupati di campi nomadi (ad Asti e non solo), cogliendo i loro suggerimenti abbiamo deciso di presentare questa mozione:
MOZIONE: Miglioramento delle condizioni igienico sanitarie del Campo Nomadi e rispetto della legalità
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE
* la situazione del Campo Nomadi risulta costantemente peggiorare soprattutto in merito alle condizioni igienico-sanitarie e di vivibilità e a causa della mancanza di un progetto specifico e adeguato di rapporto diretto con le famiglie assegnatarie;
APPURATO CHE
* per i motivi di cui sopra molti ex occupanti del Campo Nomadi stanno cercando soluzioni alternative sul territorio astigiano, non sempre legali (vedansi le segnalazioni di abusi edilizi, costantemente in aumento, pubblicate all’Albo Pretorio del Comune di Asti);
IMPEGNA Il Sindaco e la Giunta Comunale:
1) ad avviare al più presto iniziative utili a sfoltire il campo nomadi procedendo ad esempio con l’assegnazione di un alloggio ai cittadini nomadi astigiani che hanno i mezzi finanziari per pagare l’affitto;
2) ad attivare iniziative per responsabilizzare e far rispettare le regole anche ai pochi nomadi residenti che non le rispettano;
3) a dotare ogni famiglia di uno specifico contatore utenze separato dalle altre affinché ognuno sia responsabile dell’acqua e corrente elettrica che utilizza e pertanto deve pagare la propria bolletta (e non eventuali danni provocati da altri);
4) evitare di sprecare soldi per quel campo in quanto è stato realizzato in una zona inadatta (piuttosto, se si vorrà affrontare la questione, meglio spostarlo prima o poi in un luogo più adatto che faciliti l’integrazione con la cittadinanza, il controllo e la convivenza);
5) provvedere al più presto al risanamento dei servizi minimi attualmente non funzionanti: acqua potabile e servizi igienici;
6) istituire la figura del mediatore culturale comunale che abbia vari compiti: rapporti, controllo, verifica, seguire i bambini a scuola se ne hanno bisogno, ecc.., meglio se il mediatore è un nomade che ora si è ben integrato nella comunità astigiana, che conosca le varie dinamiche del Campo, che interagisca con gli uffici comunali, le scuole, i comitati di quartiere, ecc.
I Consiglieri Comunali GIARGIA Davide e ZANGIROLAMI Gabriele
I campi nomadi non vanno “sfoltiti”, ma eliminati. E soprattutto, non vanno sfoltiti regalando le case del comune agli Zingari mentre i cittadini italiani pagano affitti esorbitanti per le loro.
E poi cosa significa “avvicinare il campo nomadi alla cittadinanza”? Perché Grillo non lo avvicina a casa sua, il Campo Nomadi? Ah, già, lui ha il villone a Malindi.
Insomma, i sedicenti “volti nuovi” sono come i vecchi con un pò di maquillage. Le idee sono sempre le solite e sempre ridicole, come la “istituzione di un mediatore culturale”: sfido io che glielo abbiano proposto “esperti e volontari di associazioni che si sono occupati di campi nomadi“, a chi credete andrebbe quel lavoro con relativo ricco stipendio? E poi cosa fa il “mediatore”? Cosa c’è da mediare con gli Zingari, se non la consegna di un biglietto di sola andata?
PADOVA. Altri due mesi di accoglienza, il Comune vuole mantenere i “profughi” (in realtà non sono tali, perché non hanno ricevuto il permesso visto che non ne avevano i requisiti-si tratta in gran parte di Nigeriani e Ghanesi salpati dalla Libia con la scusa della guerra, non di Libici) arrivati ormai oltre un anno fa durante la guerra in Libia e che tra pochi giorni non avranno più la copertura economica del ministero dell’Interno. Quindi Padova regalerà a questi clandestini due mesi di accoglienza ulteriore che costeranno oltre 130 mila euro.
Attualmente 110 di questi individui sono così ospitati: 30 quelli accolti in strutture comunali, 80 in appartamenti, hotel di categoria e residenze gestite da cooperative del business immigrazione.
«Stiamo lavorando per un coordinamento di tutte le strutture» spiega l’ineffabile assessore Fabio Verlato, che poi tutto contrito «in modo che nessuno rimanga per strada con il freddo». Ci sono anziani a Padova che non sanno come pagare l’Imu, altri che non hanno soldi per fare la spesa, e il problema, secondo questo assessore è che i clandestini, dopo essere stati mantenuti per mesi e mesi, devono continuare ad esserlo, altrimenti rimangono al freddo. Tornino in Africa, lì è caldo.
Il caso è esploso giovedì quando un gruppo di manifestanti violenti guidati da una delle associazioni che lucrano sull’immigrazione, Razzismo Stop, ha assediato il municipio creando disordini e danneggiando alcune auto e moto.
Alla base della violenta protesta la decisione ministeriale di non rinnovare – dopo oltre un anno di mantenimento e a guerra in Libia finita da secoli – la diaria di 46 euro che ogni clandestino percepiva, oltre a vitto e alloggio.
Ma in “soccorso” dei violenti è corso Zanonato che per altri due mesi provvederà – coi soldi dell’Imu versati dai cittadini padovani – a far si che questa paghetta venga percepita da individui che pretendono di essere mantenuti a spese dei contribuenti italiani.
Per associazioni come “Stop razzismo”, la cui unica ragion d’essere è il business dell’immigrazione, non dare 46 euro al giorno ad ogni immigrato – quindi circa 1.400 euro al mese, più vitto e alloggio, è razzismo. Per noi, farlo è idiozia.
Intanto a Padova si taglia. Ma non sugli immigrati – veri privilegiati dal comune – ma sui “nonnini” di quartiere. Il cui costo non è sostenibile, dice il futuro ministro del governo Bersani, Zanonato.
[h=2]Inconcepibile a Napoli: 75 appartamenti agli Zingari, 7,2 milioni di euro dal Comune[/h] novembre 26, 2012 | Posted in Uncategorized | No comments
inShare
http://oknotizie.VIOLAZIONE: scambio email non consentito !/images/oknotizie.png 
Settantacinque alloggi per alcuni rom nella zona di Cupa Perillo a Scampia, dove ne rimarrebbero tanti altri in totale abusivismo e degrado. E’ il progetto, finanziato con ben 7,2 milioni di euro, illustrato dall’Assessore Sergio D’Angelo durante la Commissione Consiliare Politiche Sociali, tenutasi il mese scorso e presieduta da Vincenzo Gallotto. Un progetto, questo, risalente alla precedente amministrazione, ha fatto presente D’Angelo, che servirebbe a fornire una soluzione, molto parziale e demagogica denuncia il Presidente Pisani, alle fallimentari operazioni di sgombero/spostamento degli insediamenti nomadi, eseguite di comune accordo tra Palazzo San Giacomo e comunità rom.
Ma il parlamentino di Scampia non ci sta. Il presidente dell’Ottava Municipalità, l’avvocato Angelo Pisani, si è dichiarato nettamente contrario alla decisione che “ butta ancora una volta in secondo piano o addirittura nel dimenticatoio le gravissime emergenze del territorio che attanagliano da decenni i napoletani e mortifica i cittadini italiani costretti altresì a vivere in cattività: dalla manutenzione, all’illuminazione delle strade, dalla pulizia alle condizioni degli occupanti delle Vele che devono essere abbattute. Perchè non far capire all’Europa ed al governo che prima si deve provvedere alla riqualificazione del quartiere e poi si può pensare a sistemare solo alcuni degli oltre mille rom, perché non stanziare i soldi per le problematiche storiche e per evitare discriminazioni ? Quanto bisogna ancora attendere per ottenere degli interventi seri e di civile integrazione sociale, senza dare fuoco ad una situazione molto simile ad una polveriera proprio per omissioni e colpe dell’amministrazione ?” – si è chiesto Pisani.
“Tutti fanno finta di nulla in questa crisi sociale. il Comune vuole costruire a Scampia ben 75 immobili per alcuni rom mentre non si sa nulla per gli assegnatari storici, quelli che da oltre vent’anni attendono per i loro diritti e sono costretti a vivere in cattività, gente a cui non si può certamente spiegare che di fronte si costruiscono immobili per alcuni rom senza neanche risolvere del tutto quest’latro scandaloso problema . E’ una vergogna, la gente è sconcertata dalla decisione del Comune. Destinare alloggi solo ad un pare della popolazione nomade quando i napoletani sono costretti in cattività tra le vele e gli immobili pieni di amianto – ha denunciato il presidente Pisani, è una scelta provocatoria e senza senso -. Un progetto da sette milioni di euro che verrebbe realizzato a Scampia senza tra l’altro neanche regolarizzare tutti i campi abusivi e le famiglie rom che ancora oggi bruciano rifiuti di ogni genere e impediscono l’utilizzo dello svincolo dell’asse mediano“.” In piena emergenza nomadi – ha spiegato il numero uno del parlamentino – il sindaco De Magistris e la sua Giunta si prendono il lusso di dare dei veri e propri appartamenti ad alcune comunità straniere che vivono nelle baraccopoli tra il degrado e l’illegalità, quando nel quartiere ed in tutta l’area ci sono migliaia di famiglie che non hanno un tetto sulla testa, strade colabrodo e pericolose ed un aria irrespirabile. Si tratta di un’idea a cui ci opporremo civilmente con tutte le forze, chiedendo dignita e delocalizzazione per tutti i rom, perché è necessario pensare prima alla riqualificazione del territorio ed ai tantissimi napoletani in difficoltà a causa di un’emergenza casa che diventa sempre più complicata”. “Siamo stufi – ha poi concluso Pisani – di questi interventi parziali e demagogici che non risolvono la complessa problematica rom e fingono di compiacere l’Unione Europea. In questo modo alcuni rom, e chi sa quali, avranno le case mentre i napoletani di Scampia e di altri quartieri periferici continueranno a vivere negli scantinati, nei garage o in alloggi dove non funzionano neppure i servizi essenziali, acqua ed energia sono di fortuna, per non parlare di strade e scuole”.
Cose dell’altro mondo. Cose che paiono uscire da un universo parallelo e fantastico.Ma il parlamentino di Scampia non ci sta. Il presidente dell’Ottava Municipalità, l’avvocato Angelo Pisani, si è dichiarato nettamente contrario alla decisione che “ butta ancora una volta in secondo piano o addirittura nel dimenticatoio le gravissime emergenze del territorio che attanagliano da decenni i napoletani e mortifica i cittadini italiani costretti altresì a vivere in cattività: dalla manutenzione, all’illuminazione delle strade, dalla pulizia alle condizioni degli occupanti delle Vele che devono essere abbattute. Perchè non far capire all’Europa ed al governo che prima si deve provvedere alla riqualificazione del quartiere e poi si può pensare a sistemare solo alcuni degli oltre mille rom, perché non stanziare i soldi per le problematiche storiche e per evitare discriminazioni ? Quanto bisogna ancora attendere per ottenere degli interventi seri e di civile integrazione sociale, senza dare fuoco ad una situazione molto simile ad una polveriera proprio per omissioni e colpe dell’amministrazione ?” – si è chiesto Pisani.
“Tutti fanno finta di nulla in questa crisi sociale. il Comune vuole costruire a Scampia ben 75 immobili per alcuni rom mentre non si sa nulla per gli assegnatari storici, quelli che da oltre vent’anni attendono per i loro diritti e sono costretti a vivere in cattività, gente a cui non si può certamente spiegare che di fronte si costruiscono immobili per alcuni rom senza neanche risolvere del tutto quest’latro scandaloso problema . E’ una vergogna, la gente è sconcertata dalla decisione del Comune. Destinare alloggi solo ad un pare della popolazione nomade quando i napoletani sono costretti in cattività tra le vele e gli immobili pieni di amianto – ha denunciato il presidente Pisani, è una scelta provocatoria e senza senso -. Un progetto da sette milioni di euro che verrebbe realizzato a Scampia senza tra l’altro neanche regolarizzare tutti i campi abusivi e le famiglie rom che ancora oggi bruciano rifiuti di ogni genere e impediscono l’utilizzo dello svincolo dell’asse mediano“.” In piena emergenza nomadi – ha spiegato il numero uno del parlamentino – il sindaco De Magistris e la sua Giunta si prendono il lusso di dare dei veri e propri appartamenti ad alcune comunità straniere che vivono nelle baraccopoli tra il degrado e l’illegalità, quando nel quartiere ed in tutta l’area ci sono migliaia di famiglie che non hanno un tetto sulla testa, strade colabrodo e pericolose ed un aria irrespirabile. Si tratta di un’idea a cui ci opporremo civilmente con tutte le forze, chiedendo dignita e delocalizzazione per tutti i rom, perché è necessario pensare prima alla riqualificazione del territorio ed ai tantissimi napoletani in difficoltà a causa di un’emergenza casa che diventa sempre più complicata”. “Siamo stufi – ha poi concluso Pisani – di questi interventi parziali e demagogici che non risolvono la complessa problematica rom e fingono di compiacere l’Unione Europea. In questo modo alcuni rom, e chi sa quali, avranno le case mentre i napoletani di Scampia e di altri quartieri periferici continueranno a vivere negli scantinati, nei garage o in alloggi dove non funzionano neppure i servizi essenziali, acqua ed energia sono di fortuna, per non parlare di strade e scuole”.
A Napoli vi è un’emergenza abitativa senza eguali in Italia, e questi pagliacci si permettono di regalare 75 case agli Zingari. Di spendere oltre 7 milioni di euro delle nostre tasse per alloggiare fannulloni e delinquenti.
E questo dove? A Scampia, il quartiere più degradato di Napoli. E poi si domandano, questi sociologi da operetta, come mai i cittadini si rivolgono alle camorre. Se lo stato è assente, se lo stato è nemico, a chi finisce per rivolgersi l’abitante di Scampia?
Cittadini di Napoli: sollevatevi contro lo scempio che dei farabutti vogliono fare alla vostra città e al buon senso.