Novità

immigrati ,news

Profughi a Padova, nuovi arrivi: contagio scabbia, un altro poliziotto infettato
CRONACA, NEWS
giovedì, 25, settembre, 2014

Continuano incessanti gli arrivi di immigrati nel Padovano. Giovedì sono stati ospitati dalla questura per le pratiche di identificazione altri 48 profughi. Da giorni il sindacato di polizia Coisp sta denunciando la “mancanza delle elementari norme di salvaguardia e di tutela sanitaria del personale” e in giornata arriva l’annuncio che da mercoledì “a Padova un altro poliziotto risulta infetto e si sta curando per aver contratto la scabbia durante un servizio inerente l’emergenza profughi”.

NUOVO CONTAGIO. L’agente, in base a quanto riferito dal Coisp, è in forza al Reparto prevenzione crimine Veneto di via D’Acquapendente. Subito sono scattati i controlli da parte del medico sanitario che ha convocato, per un’eventuale profilassi, tutti i poliziotti che in questi giorni hanno lavorato assieme al collega. Il sindacato ricorda gli altri due poliziotti della questura euganea che hanno contratto la scabbia, il ferimento da parte degli immigrati di cinque colleghi, di cui uno con arma da taglio, e gli agenti risultati positivi al test Tbc.

“SOSPENDERE MARE NOSTRUM”. “Auguro una pronta guarigione al nostro collega – dichiara il segretario provinciale Loris Frison – sono vicino anche ai familiari che stanno pagando un disagio non per colpa loro ma perché siamo costretti a lavorare senza le elementari norme di tutela sanitaria. Affinché i cittadini capiscano le difficoltà che dovranno affrontare i parenti, possiamo immaginare le problematiche e le precauzioni che una famiglia deve osservare quando un proprio componente ha contratto la pediculosi. In questo caso stiamo purtroppo parlando di contagio da scabbia, un parassita ben più ostico. Così non si può più andare avanti – conclude – è ora di mettere la parola fine a questa situazione di precarietà e di pericolo comune. L’operazione ‘Mare nostrum’ deve essere sospesa almeno fino a quando l’Unione Europea invierà in Italia uomini, mezzi e fondi per far fronte a questa emergenza umanitaria”.
 
Guerra con machete tra spacciatori tunisini e nigeriani, donna presa in ostaggio.
CRONACA, NEWS
giovedì, 25, settembre, 2014

Vicenza, dopo il machete ora l’ascia, continuano le indagini in Campo Marzo
Non c’è pace per Campo Marzo. Le indagini della polizia inseguito agli scontri che avevano visto affrontarsi due diversi gruppi di spacciatori a colpi di machete, hanno portato a delle nuove scoperte.
Ritrovata l’ascia utilizzata dal gruppo di tunisini per affrontare i nemici pusher “nigerinai”, più numerosi e armati di machete”.

Dell’arma avevano parlato alcuni testimoni ma una prima ricerca delle forze dell’ordine era stata infruttuosa. Ad una settimana dagli scontri eccola spuntare in Campo Marzo. L’arma non aveva mai abbandonato il luogo del misfatto, pronta all’usa era nascosta tra i cespugli assieme a diversi quantitativi di droga.
La vicenda risale al 18 settembre

Vicenza, guerra tra bande in Campo Marzo, le cronache di una notte di paura
Due scontri registrati con armi da taglio- tra cui un machete- e bottiglie, una 50enne vicentina presa in ostaggio per fuggire dalla polizia, banditi armati di coltello in fuga per le vie della città, questo il bilancio ancora provvisorio della guerra tra bande di spacciatori per il controllo di Campo Marzo avvenuto martedì notte.

Alle 21 i primi scontri. Da un lato dieci nigeriani armati di cocci di bottiglia coltelli e un machete, dall’altro due tunisini rei di avere invaso la piazza dello spaccio. I passanti in viale Roma e delle strade vicine hanno paura, il centralino dee forze dell’ordine non smette di suonare, gli agenti intervengono il prima possibile, ma la situazione si complica. Viste le pattuglie i due gruppi rimandano le ostilità dandosi alla fuga per via Gorizia chi in direzione piazzale Bologna. Una cinquantenne vicentina rimane suo malgrado coinvolta, presa in ostaggio da un tunisino armato di coltello per ripararsi da nemici e polizia. La donna presa dal panico urla chiedendo l’aiuto delle forze dell’ordine e mettendo in fuga il suo aguzzino che sparisce nel nulla.

I controlli a tappeto della polizia non sembrano avere effetto nessuna traccia delle due fazioni che alle 22 decidono di chiudere i conti in sospeso. Questa volta ad affrontarsi solo tre uomini, due nigeriani ed il tunisino. L’allarme alla polizia arriva subito ma ancora una volta i tre riescono a fuggire.
Solo a fine serata l’epilogo della vicenda. Tre nigeriani, mentre tentavano di nascondere sotto una giostra uno zaino contenete le armi tra cui il famigerato machete, sono stati catturati dalla polizia. Tutti erano già noti alle forze dell’ordine, er reati legati allo spaccio, il propietario del machete un nigeriano di 26 anni, arrivato in Italia due anni fa, è stato denunciato per il possesso dell’arma.
 
Ultima modifica:
Lite tra romeni per un tablet, 18enne muore accoltellato
CRONACA, NEWS
giovedì, 25, settembre, 2014

E’ finita nel sangue, con la morte per accoltellamento di un 18enne romeno, la lite per il possesso di un tablet scoppiata a Parma tra alcuni giovani che vivono chiedendo l’elemosina ai semafori della città. Il fatto è avvenuto sotto un ponte, vicino al fiume.
Il presunto assassino, un 32enne romeno, è già stato arrestato dalla Polizia: l’uomo è stato fermato dagli agenti alla stazione di Parma dove era giunto, probabilmente, con l’intenzione di fuggire.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, il 18enne avrebbe prestato il tablet al 32enne, facendosi consegnare in garanzia la sua carta d’identità. Ma qualcosa, al momento della restituzione, avrebbe fatto nascere il violento diverbio sfociato poi nell’omicidio.
 
Bologna, 2 immigrati sul tetto minacciano di lanciarsi. Su Fb i commenti: “Buttatevi”
NEWS
venerdì, 26, settembre, 2014

Due immigrati sono saliti su un tetto di un palazzo in via Segantini, alla periferia di Bologna, vicino alle scuole Drusiani. “Minacciano di buttarsi”, informa il leghista Manes Bernardini che ha pubblicato le foto sul suo profilo Facebook. Il consigliere comunale e regionale denuncia anche il fatto che le forze dell’ordine se ne sarebbero andate.
“La cartolina che abbiamo offerto anche ai cittadini che sono qui è inquietante- afferma Bernardini- i carabinieri sono andati via sventolando bandiera bianca. E questi sono alla finestra che se la ridono. Sono allibito. I bolognesi si stanno arrabbiando, ma con le istituzioni”.
Le forze dell’ordine si erano recati sul posto tentando di far sgomberare lo stabile ma i due si sono arrampicati sul tetto. Dopo altri tentativi, non avendo l’autorizzazione per lo sgombero, i carabinieri se ne sono andati. Subito dopo gli immigrati sono scesi dal tetto.
Intanto sul profilo Facebook di Manes Bernardini si è scatenata una vera e propria raffica di commenti e condivisioni da parte degli “amici” del consigliere leghista: dal “Buttatevi”, a “Una spintarella”, a “Due in meno”, a “Fuoco”…
 
Terrore su un bus a Termini. Ubriaco armato prende 3 ostaggi e cerca di violentare una ragazza

di Marco De Risi
Momenti di terrore l'altra notte su un autobus della linea 64. Una ragazza che viaggiava sul mezzo pubblico insieme al suo fidanzato è stata pesantemente molestata da un nordafricano. Alla reazione del fidanzato, l'uomo ha estratto un coltello minacciandolo di morte lui e l'autista del bus che intanto era accorso in aiuto della giovane coppia. Fortunatamente c'è stato chi, dalla strada, notando tanta concitazione dentro l'autobus, si è insospettito ed ha avvisato il 113. L'arrivo degli agenti è stato provvidenziale. Sebbene il nordafricano abbia aggredito anche loro, alla fine è stato bloccato.

E' accaduto poco dopo le 23,30 sul piazzale antistante la stazione Termini, all'interno del bus di linea «64» che collega piazza dei Cinquecento a San Pietro. A quell'ora a bordo ci sono i due fidanzati, entrambi di venticinque anni, romani anche se lei pur essendo nata in Italia, è di origini africane. Stavano rincasando, chiacchieravano tra di loro aspettando che l'autista avviasse il mezzo. Su un sedile in fondo c'è anche uno straniero, 20 anni, originario della Costa d'Avorio. Il ragazzo è visibilmente scosso, forse ubriaco o in preda ad una dose di droga. Fa qualche passo verso la coppia: afferra ai fianchi la ragazza. La palpeggia, se la stringe addosso. La vittima grida, scalcia, si oppone con tutte le forze. Il fidanzato è lì accanto.

LA REAZIONE
Questione di secondi e arriva la reazione. Si aggrappa al molestatore e cerca di allontanarlo. Lo spinge, chiede aiuto. Ma lo straniero non fugge, rimane fermo, in piedi: estrae un coltello che punta al fianco del giovane. «Se ti muovi ti ammazzo», grida. Intanto, l'autista dell'Atac vede la scena e non si tira indietro: esce dalla cabina di manovra e va in aiuto alla coppia ma anche lui è costretto a bloccarsi davanti a quell'uomo che impugna la lama. Passano i secondi. Sale la paura, aumenta la tensione. Ma qualcuno nel piazzale vede le fasi violente all'interno dell'autobus e avvisa la polizia. Una volante del commissariato ”Viminale” arriva rapidamente. Gli agenti salgono sul «64» in tempo per bloccare l'aggressore prima che la situazione si faccia ancora più grave. Il giovane viene portato in manette negli uffici del commissariato. La ragazza molestata dal nordafricano era così scossa che ha rifiutato di recarsi in ospedale. «Un mio collega - racconta un tassista in servizio - è fra quelli che ha visto tutto e credo che sia stato lui a chiamare le forze dell'ordine».
 
Ultima modifica:
45enne stuprata nel giardino di casa, arrestato marocchino

CRONACA, NEWS
lunedì, 29, settembre, 2014
Khalid Ouadi, marocchino di 34 anni, è stato arrestato dai carabinieri dopo due giornate intense di indagini. Su di lui pesa l’accusa di uno stupro perpetrato ai danni di una donna, di quarantacinque anni, ad Opicina martedì scorso.
La donna, che ha subito la violenza nel proprio giardino di casa in pieno giorno, ha riconosciuto l’uomo dalle fotografie degli inquirenti. Grazie a questa segnalazione i Carabinieri sono arrivati a Ouadi.

Da una prima ricostruzione pare che l’uomo, verso le 14, sia entrato nel giardino della vittima, che in quel momento era impegnata a curare i fiori, scavalcando il muretto di recinzione ed abbia subito immobilizzato la donna. L’uomo, brandendo un attrezzo in ferro, le ha intimato di non urlare e minacciandola di morte, l’ha bloccata con un cappio al collo ricavato dalla propria cintura ed ha abusato di lei.
La vittima terrorizzata ha cercato di difendersi, ma senza riuscirci. Appena ritrovate le forze ha chiamato i Carabinieri che, grazie ad una descrizione dettagliata ed al riconoscimento della foto segnaletica, hanno iniziato la caccia all’uomo.

Sabato pomeriggio Khalid Ouadil è stato fermato in un bar di Opicina, con tanto di coltello e taglierino in tasca. Ora si trova al Coroneo e su di lui pesa l’accusa di violenza sessuale, lesioni personali, violazione di domicilio e detenzione del taglierino e del coltello. Ma il marocchino dichiara “Non sono stato io, non c’entro nulla con la vicenda”…
 
Ultima modifica:
Cesana: furto di rame alla pista olimpica di bob, 11 nomadi arrestati

CRONACA, NEWS
lunedì,29, settembre, 2014

Undici cittadini romeni sono stati arrestati dai carabinieri dopo essere stati sorpresi a rubare rame all’interno della pista olimpica da bob di Cesana Torinese. Sono stati colti in flagrante mentre smontavano cavi e altre strutture in modo organizzato, col coordinamento di tre ‘mastri’, come se fosse un vero e proprio cantiere.

I carabinieri di Susa sospettano che siano gli autori di numerosi furti in provincia di Torino e stanno indagando per risalire ai vertici dell’organizzazione. Gli arrestati avrebbero tutti tra i 32 e i 43 anni, domiciliati nel campo nomadi di corso Tazzoli. Si tratta di smontatori professionisti, sospettati di aver messo a segno decine di colpi nella provincia di Torino.
I carabinieri li hanno trovati in possesso di 2.880 chili di cavi di rame. Nel corso del 2013 sono stati 61 e nel nei primi del 2014, 38 gli arresti dei carabinieri di Torino legati al furto di oro rosso.
 
Ultima modifica:
30enne italiana uccisa a coltellate, ricercato il compagno tunisino
NEWS
martedì, 23, settembre, 2014
Omicidio a Palazzolo (BS): accoltellata Daniela Bani

Omicidio lunedì pomeriggio verso le 13:00 a Palazzolo sull’Oglio. Il cadavere di Daniela Bani, una donna di 30 anni, è stato ritrovato in una pozza di sangue nel suo appartamento al terzo piano di un condominio in via Malogno. Ad uccidere la 30enne, diverse ferite da arma da taglio, probabilmente sferrate con un coltello dalla lama lunga più di 10 centimetri.
Le indagini dei carabinieri si stanno concentrando sul compagno della vittima, un tunisino di 37 anni, al momento irreperibile. Sembra che tra i due le liti fossero frequenti.
Il corpo, ormai privo di vita, è stato scoperto diverse ore dopo da un vicino di casa che, vedendo la porta socchiusa sul pianerottolo e non sentendo nessun rumore all’interno, è entrato pensando che si stesse consumando un furto. I due figli della donna, il primogenito di otto e la sorellina di cinque, si trovavano dalla nonna al momento dell’aggressione.
Si trova probabilmente in viaggio verso Tunisi, il marito della donna, al momento unico indiziato del barbaro omicidio.
I carabinieri sono comunque sulle sue tracce del 37enne. Diversi elementi fanno pensare a un piano accuratamente programmato, dato che l’uomo aveva già comprato un biglietto aereo e prelevato in banca una cospicua somma di denaro.


BHE NON SAPEVA CHE.............................MOGLIE E BUOI DEI PAESI TUOI? ADESSO LO SA...................
 
Caserta: 20enne italiana venduta dal fidanzato romeno per 10 euro e stuprata
CRONACA, NEWS
venerdì, 26, settembre, 2014

Venduta per 10 euro dal fidanzato romeno a un connazionale, che poi l’ha violentata, di notte, davanti la Reggia di Caserta: vittima del tragico episodio una ragazza italiana ventenne, stuprata lo scorso 14 giugno, nei giardini antistanti il monumento patrimonio dell’Unesco.
Oggi, i carabinieri di Caserta, al termine di indagini, hanno sottoposto a fermo il presunto stupratore, Sali Ibrai, 31 anni, bloccato in piazza Carlo III, di fronte all’ingresso principale del monumento Unesco.



Gallina-alla-moda.jpg
 
Ultima modifica:
Marocchino tenta di violentare una turista, la scippa e le spezza il braccio
CRONACA, NEWS
venerdì, 10, ottobre, 2014

(BlogSicilia) – Prima ha tentato di violentarla e quando non è riuscito nel suo intento le ha scippato la borsetta. Un cittadino marocchino di 40 anni, Noureddine Abbary, è stato arrestato dagli agenti delle Volanti, la notte scorsa a Catania, con l’accusa di aver tentato di abusare sessualmente di una ragazza australiana mentre stava entrando in uno stabile di via Antonino di Sangiuliano.
L’uomo, dopo la resistenza della vittima, è fuggito portando via solamente la borsetta. La ragazza è stata soccorsa e trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale ‘Vittorio Emanuele’. Le sono state riscontrate contusioni sparse e la frattura scomposta dell’omero ed è stata giudicata guaribile in 30 giorni.
Il marocchino, è stato dapprima bloccato da alcuni ragazzi in piazza della Repubblica. E’ poi riuscito a fuggire abbandonando la borsetta, ma è stato successivamente bloccato dai poliziotti in via Pistone.
L’extracomunitario, rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza, era stato scarcerato il 30 settembre dopo una condanna per furto e nei suoi confronti era stato emesso un decreto di espulsione con l’intimazione a lasciare il territorio nazionale.

in questo paese di balocchi ognuno puo fare quello che vuole , abbiamo dei politici irresponsabili
e queste sono le realta dei fatti
 
In piazza tenta di violentare una donna incinta, siriano arrestato
CRONACA, NEWS
venerdì, 10, ottobre, 2014

(BlogSicilia) – Aggredisce una donna in piazza per violentarla incurante del fatto che sia incinta e porti con se il bambino di 10 mesi. Il tutto senza preoccuparsi di nascondere le proprie azioni e poco dopo aver compiuto una rapina violenta ai danni di un’altra persona poco distante dal luogo della seconda aggressione.
Un cittadino extracomunitario ha letteralmente seminato il panico nel quartiere palermitano di Ballarò, fra il mercato e le vie limitrofe, prima di essere fermato dalla polizia intorno alle 3 della scorsa notte.
L’aggressione si è consumata in via delle Pergole. Sono quasi le 2 quando Samir Rahali, 25 anni siriano, aggredisce alle spalle la malcapitata e le punta un coltello alla gola. Urla a gran voce che intende avere un rapporto sessuale con lei e le chiede azioni precise. La donna, terrorizzata, mostra di essere incinta e gli chiede di desistere anche perché ha con se l’altro figlio di 10 mesi ma Rahali insiste, urlando.
Sono proprio le urla dell’aggressore e, poi, quelle di terrore della donna a richiamare l’attenzione del marito della vittima che si trova dietro l’angolo. Al sopraggiungere dell’uomo l’aggressore viene messo in fuga. la coppia scappa per paura del ritorno dell’aggressore. Giunti in corso Tukory i coniugi richiamano l’attenzione di una volante di polizia che si trovava a passare e raccontano l’accaduto.
Scatta la caccia all’uomo per i vicoli di Ballarò. Rahali viene intercettato nei pressi di porta Sant’Agata ed ingaggia una colluttazione con un poliziotto durante la quale riesce a far perdere nuovamente le proprie tracce mentre il poliziotto rimarrà contuso refertato in ospedale è stato dichiarato guaribile in tre giorni.
Riconosciuto dall’agente che lo aveva già arrestato in precedenza per altri reati, scattava la trappola. Circa mezz’ora dlopo la polizia individuava il fuggiasco inv ia Piave nei pressi della sua abitazione dove tentava di rientrare furtivamente.
 
in tv vi fanno vedere ballando con le stelle ma nn vi dicono la realta di quello che succede in questo paese di balocchi ...
 
Reggio Emilia, due donne violentate e rapinate in casa da due stranieri
CRONACA, NEWS
lunedì, 13, ottobre, 2014

Reggio Emilia, 13 ottobre – Come riporta il resto delcarlino, due donne sono state violentate da due stranieri nel loro appartamento (VIDEO) di viale Ramazzini, dove si presentano due ragazzi di 20 e 22 anni. La porta viene aperta credendo fossero amici, in realtà sono due sconosciuti che hanno aggredito e violentato due delle tre donne presenti all’interno, sotto la minaccia di una pistola scacciacani senza tappo rosso e un coltello trovato nell’abitazione. Poi si sono fatti consegnare soldi e cellulari.

I due ragazzi scappano, ma nella fuga uno si fa male. Le due donne danno l’allarme e vengono portate al pronto soccorso dove, poco dopo, arriva uno dei due ragazzi per farsi medicare. Gli agenti della Volante lo notano e lo bloccano: le due donne lo riconoscono come uno dei loro stupratori. Il giovane non aveva documenti, ma i due erano stati fermati qualche giorno prima dalle Volanti nella zona della stazione.
E proprio qui cominciano le ricerche della polizia che notano un giovane vicino alla siepe e lo fermano. Il ragazzo aveva appena nascosto la pistola usata per la rapina. È stato portato in questura, insieme al complice bloccato al pronto soccorso. I due, un nigeriano 20enne e un ghanese 22enne, sono stati sottoposti a fermo per violenza sessuale e rapina aggravata.
 
Padova: nordafricani assaltano palazzina occupata da centri sociali
CRONACA, NEWS
domenica, 12, ottobre, 2014

Ieri sera a Padova la palazzina di via Trieste occupata dal centro sociale Pedro è stata presa d’assalto da un gruppo di nordafricani.
Secondo le prime ricostruzioni, alcuni spacciatori extracomunitari, seduti sui gradini dell’edificio, avrebbero impedito l’ingresso ai residenti. Ne sarebbe nato un alterco. In seguito all’arrivo di rinforzi tunisini, armati di catene e spray al peperoncino, gli occupanti della palazzina sono stati messi in fuga e costretti a barricarsi all’interno dell’edificio. Un militante del Pedro è finito al pronto soccorso. La polizia è subito arrivata sul posto, i tunisini sono fuggiti, e sono state effettuate le prime identificazioni dei presenti.
La vicenda ricorda particolarmente quella di via dei Volsci 32 a San Lorenzo, quartiere di Roma, dove, per questioni legate al business della droga, ci fu un violento scontro tra sinistra antagonista ed immigrati.
“Siamo contro lo spaccio, qui vivono famiglie di nigeriani e insieme vogliamo combattere il degrado” – commenta un membro del centro sociale. Sulla pagina Facebook del Pedro la vicenda non viene neanche commentata.

Meno di una settimana fa però, il Pedro organizzava la “Degrado pride parade” contro le norme anti-degrado varate dal sindaco Bitonci.
A Padova la situazione sicurezza è ormai insostenibile: continui furti, spaccio dilagante, accoltellamenti, zone della città impraticabili dopo certe ore. Eppure, bisogna mantenere idilliaci i rapporti con i “fratelli migranti” per non perdere la faccia. Ma sostenere che l’immigrato sia “buono” in quanto tale o affermare che sia “cattivo” in quanto tale sono affermazioni della stessa banalità.
Quando si afferma, con tono boldriniano, cioè con il tono delle istituzioni, che si dice di voler combattere, che l’accoglienza deve essere totale ed indiscriminata, si ignora l’esistenza di queste tensioni che troppo spesso sfociano in risse e rappresaglie e che stanno trasformando le nostre città in immense banlieu.
Roberto Guiscardo

il governo se ne fotte e voi continuate a votare ....
 
Ultima modifica:
Genova, dure contestazioni a esponenti Pd: “Pagliacci. Siete spazzatura!”
NEWS, POLITICA
domenica, 12, ottobre, 2014

Dura contestazione contro il sindaco di Genova, Marco Doria, da parte dei commercianti e residenti della zona di piazza Colombo, nel centro citta’, danneggiati dall’alluvione del 9 ottobre scorso. “Vai a casa – gli hanno gridato i commercianti – cosa ci fai qui! Sono 3 anni che parlate e non fate niente! Pagliacci! Non avete neanche pulito i tombini! Prendi una pala e pulisci! Dimezzatevi gli stipendi”. Contro il sindaco sono stati gridati anche degli insulti. Sul posto ci sono anche alcuni agenti di polizia pronti a intervenire in caso di necessita’.
“Dovete trovare il modo di risarcire i commercianti prima di dimettervi!”. Cosi’ un commerciante di via Cesarea, nel centro di Genova, si e’ rivolto al sindaco, Marco Doria, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo tra gli esercenti di Piazza Colombo e della zona del Quadrilatero, nel centro citta’, colpiti dall’alluvione del 9 ottobre scorso.

Molti gli applausi, ironici, al passaggio del primo cittadino, accompagnato anche dall’europarlamentare del Pd, Sergio Cofferati, e dal senatore Pd Mario Tullo. “Appena insediato doveva incatenarsi a Roma per i lavori sui torrenti Bisagno e Fereggiano”, gli ha detto un commerciante mentre la proprietaria di un altro negozio gli ha chiesto aiuto perche’ “tre anni fa dopo l’alluvione del 2011 ci siamo indebitati per rimanere aperti e ora siamo disperati”.
Altri gli hanno gridato: “siete spazzatura! Prendete una pala e mettetevi a spalare”. Di fronte alle proteste della gente Tullo non ha negato le responsabilita’ del Pd che ha amministrato la citta’ negli anni passati e ha detto: “dal 2011 ad oggi abbiamo fatto tanto anche in termini di finanziamenti ma molto c’e’ ancora da fare. Non mi sento assolto, anzi, sono pienamente coinvolto in questa tragedia.

l'italia andra sempre peggio ...e un dato di fatto
 
Ultima modifica:
ATTACCO ANTI-CLANDESTINI IN HOTEL MARE NOSTRUM
13/10/2014

L’ESASPERAZIONE E’ ARRIVATA OLTRE IL LIMITE DI GUARDIA
Cesena – Tre patrioti uomini incappucciati si sono introdotti all’interno dell’Hotel Sintini, sul lungomare di Cesenatico, che ospita a spese degli italiani circa 40 clandestini provenienti da paesi dove non è in corso alcuna guerra: Nigeria, Bangladesh, Senegal, Costa d’Avorio e Mali.

I giovani hanno effettuato un blitz per rimarcare il rifiuto della città ad ospitare clandestini targati Mare Nostrum.

Potrebbe essere l’inizio di una lunga serie di avvenimenti di questo tipo, vista la grave situazione di ingiustizia che si sta creando nel paese.

E’ accaduto alle 3 della notte fra venerdì e sabato, quando il terzetto ha scavalcato i cancelli e, probabilmente con delle mazze o dei bastoni, ha iniziato a fare ‘confusione’. I danni sono solo simbolici, e ammontano a poche centinaia euro.

Un gesto, denunciato dall’albergatore che specula sull’immigrazione incassando ogni giorno 1350€ delle tasse degli italiani, tal Luca Spataro a nome della Emtur Viaggi ai carabinieri, e sul quale è intervenuta tal Sandra Polini, esponente dei Cobas (che dei lavoratori e disoccupati non ha tempo di occuparsi) e dell’associazione Rumori Sinistri: «Si tratta di un atto di chiara matrice razzista e xenofoba, compiuto da persone spinte da chi vuole alimentare questo clima di tensione».

Fischia il vento.

Un blitz che dovrebbe far riflettere tutti quegli albergatori che, per qualche dollaro in più, avessero intenzione di accettare le proposte indecenti dei prefetti di mezza Italia.

Ovviamente, i media di distrazione di massa l’hanno già definito ‘raid vandalico’, ma è Mare Nostrum, il vero raid vandalico in atto.
 
Roma: romeno aggredisce autista di bus e manda due carabinieri all’ospedale
CRONACA, NEWS

Roma, 14 ottobre,
Una linea a rischio dove le aggressioni agli autisti cominciano ad essere un film già visto. Ad essere preso di mira mentre conduceva l’autobus che serve il versante Polense del VI Municipio delle Torri, il conducente della linea 042.
L’aggressione si è verificata intorno alle 22.00 della serata dello scorso 12 ottobre quando il guidatore del mezzo Atac avrebbe saltato una fermata prevista nel percorso stabilito. Una mancanza che ha fatto imbufalire un cittadino romeno di 51 anni, visibilmente ubriaco, che ha cominciato ad inveire pericolosamente contro l’autista colpevole di non aver effettuato la sua fermata sulla via Polense. Poi si è avvicinato minacciosamente alla cabina del bus cominciando a prenderla calci.

Sul mezzo si trovavano però anche tre carabinieri in borghese della stazione San Vittorino Romano, impegnati in servizi di prevenzione proprio in seguito alle recenti aggressioni ai danni degli autisti. Intervenuti per bloccarlo, i militari, diretti dal capitano Andrea Cinus, gli hanno chiesto di mostrare i documenti ma il romeno gli si è scagliato contro, aggredendoli e rivolgendo loro minacce e ingiurie.
Fermato dalle forze dell’ordine, il 51enne, domiciliato in via Bellante, nella Vecchia Ponte di Nona, e già conosciuto alla forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, è stato arrestato con le accuse di “violenza”, “minacce” e “resistenza a pubblico ufficiale”.
Illeso l’autista. I carabinieri aggrediti sono dovuti ricorrere alle cure dell’ospedale con prognosi dai due ai cinque giorni.

abbiamo una democrazia fallimentare e tutti se ne approfittano ognuno fa quello che vuole in questo paese
purtroppo nn vedo una classe politica capace di ribaltare la situazione in questo paese in rovina dovuto alla globalizzazione di tutto
e questi sono i risultati ... i politici fanno finta di nulla e intascano stipendi e vitalizi d'oro
 
Roma, aggredisce un 35enne e gli stacca a morsi un orecchio: peruviano arrestato
CRONACA, NEWS
martedì, 14, ottobre, 2014

14 ott 2014 – Aggredisce 35enne in un bar e gli stacca a morsi un orecchio: arrestato a Roma 47enne peruviano, fermata anche una donna che si e’ scagliata conto gli agenti per impedire l’arresto. Intorno alle 1:30 di questa notte, in un bar di via Giolitti, nella zona del Viminale, un 35enne italiano e’ stato aggredito, senza un apparente motivo, dal 47enne, che con un morso gli ha tranciato di netto il padiglione auricolare destro.
Subito dopo l’accaduto qualcuno ha chiamato il 113 e dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di zona, che dopo aver soccorso il ferito, hanno bloccato l’aggressore: un cittadino peruviano di 47 anni, indicato anche da altri avventori del locale, come responsabile dell’aggressione.

La vittima e’ stata trasportata d’urgenza in ospedale da un’ambulanza del 118. Gli agenti hanno recuperato da terra l’orecchio e lo hanno consegnato ai medici dell’ospedale, che lo hanno riattaccato al termine di un delicato intervento chirurgico. Il 47enne peruviano e’ stato arrestato, e mentre stava per essere fatto accomodare nella volante, gli agenti sono stati aggrediti alle spalle con calci e pugni da una donna, amica del fermato. L’uomo e’ stato arrestato per lesioni personali gravi, mentre la donna e’ accusata di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
 
Pordenone: detenuto tunisino colpisce in testa un poliziotto ed evade
CRONACA, NEWS
mercoledì, 15, ottobre, 2014

“Nel carcere di Pordenone un detenuto tunisino di 28 anni, pluripregiudicato, con una serie infinita di reati quali sequestro di persona, rapina aggravata, violenza sessuale e che nonostante questo profilo criminale e’ stato ammesso a lavorare nelle aree aperte del carcere, ha aggredito alle 7 il poliziotto penitenziario di servizio nella portineria del carcere, l’ha stordito con una violenta botta in testa ed e’ scappato dall’istituto.
E’ un episodio gravissimo”. Lo dice in una nota il sindacato autonomo della Polizia penitenziaria Sappe. “In quel momento in carcere – spiega Donato Capece, segretario generale del Sappe – c’erano solamente 3 poliziotti penitenziari di servizio, uno dei quali e’ quello ferito e aggredito.

Ma viene da chiedersi come si sia potuto ammettere a lavorare quel detenuto in quel specifico incarico di addetto alle pulizie, che gli ha dato possibilita’ di muoversi liberamente nel penitenziario e, quindi, di fare quel che ha fatto: un errore gravissimo, ad avviso nostro”, prosegue Capece, che auspica “una sinergia ed una collaborazione interforze per catturare presto l’evaso. E’ del tutto evidente che fallimentare e’ anche l’organizzazione del lavoro e la predisposizione delle adeguate misure di sicurezza della struttura”.
 
Immigrati: 132 clandestini sbarcati a Brindisi
CRONACA, NEWS
martedì, 14, ottobre, 2014

Centotrentadue migranti di nazionalita’ libanese e siriana (110 uomini, 9 donne, di cui 5 in stato di gravidanza, e 13 bambini) sono sbarcati nel primo pomeriggio nel porto di Brindisi. Si tratta di persone tratte in salvo nel Canale di Sicilia dalla portacontainer Carat (battente bandiera di Antigua). La nave, partita dal porto di Misurata domenica, all’alba di ieri ha tratto in salvo gli immigrati che si trovavano a bordo di un barcone in difficolta’ al largo della Libia.

Lo sbarco a Brindisi e’ stato coordinato dalla Capitaneria di porto. I profughi – che sono apparentemente in buone condizioni di salute – sono stati trasferiti nei capannoni ex Montedison, per le procedure di identificazione, e saranno indirizzati, piu’, verso i Centri di accoglienza della Puglia. Ieri intanto, nella Procura di Lecce, si e’ svolto un vertice per coordinare gli interventi delle forze dell’ordine, in relazione al fenomeni degli sbarchi sulle coste del Salento.
Alla riunione hanno partecipato il procuratore della Dda di Lecce Cataldo Motta, l’aggiunto Guglielmo Cataldi e il referente della Dna per il Salento Francesco Mandoi, nonche’ i referenti provinciali della Guardia costiera, della Guardia di finanza, della Polizia e dei carabinieri.
 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    martedì 19 agosto 2025
    Bari
    85
    16
    32
    30
    28
    Cagliari
    53
    60
    46
    12
    87
    Firenze
    58
    62
    66
    38
    33
    Genova
    13
    24
    60
    57
    79
    Milano
    22
    13
    38
    24
    07
    Napoli
    02
    12
    51
    16
    86
    Palermo
    88
    06
    26
    02
    76
    Roma
    73
    70
    81
    51
    36
    Torino
    01
    14
    62
    05
    70
    Venezia
    84
    63
    72
    40
    22
    Nazionale
    57
    24
    30
    68
    09
    Estrazione Simbolotto
    Nazionale
    03
    41
    27
    07
    30
Indietro
Alto