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Zetrix

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Immigrazione, ammiraglio Angrisano: "Situazione fuori controllo"

L'ammiraglio Angrisano lancia l'allarme: "Temiamo per la vita dei nostri uomini nelle operazioni di salvataggio. Gli arrivi aumenteranno". E Alfano non offre soluzioni

"Questa non è più un’emergenza, è un popolo in fuga, una nuova Nazione di migranti e rifugiati che noi, tra mille difficoltà, meteorologiche e politiche, cerchiamo di salvare!".

Lo dice l’ammiraglio Felicio Angrisano, comandante delle Capitanerie di Porto, in un’intervista a Repubblica sulla strage di migranti. Si poteva fare di più con navi militari, più grandi? "Con quel mare - spiega - tutto sarebbe stato difficile: gli unici mezzi erano quelli che abbiamo inviato, costruiti e realizzati per affrontare onde altissime che hanno messo a rischio anche la vita dei miei uomini.

Senza quei mezzi ci sarebbero stati moltissimi altri morti". Seguendo le operazione "temevamo per la vita di quei disperati" ma "anche per la vita dei nostri uomini: abbiamo assistito ad autentici omicidi, di cui quei trafficanti sono responsabili. Hanno mandato al massacro quella gente. Per noi al centro di tutta questa situazione c’è l’uomo da salvare, ma questo va fatto anche con interventi strutturali, non si può più andare avanti con l’emergenza". Insomma secondo quanto racconta Angrisano, la situazione sulla nostre coste è ben più preoccupante di quanto si pensi.

Il governo di fatto resta immobile. Si attacca ad etichette e a piani come Mare Nostrum o Triton che di fatto hanno prodotto un solo risultato: l'aumento degli sbarchi. Nel 2014 in pieno Mare Nostrum il Viminale aveva calcolato qualcosa come 170 mila arrivi, l'81% sulle coste più esposte, quelle siciliane. Un'invasione, che ha avuto un picco mai visto negli ultimi mesi, quelli appunto di "Mare nostrum". Insomma la situazione sta per sfuggire al controllo del governo. Da quando il Pd è andato al governo gli sbarchi sono aumentati in modo vertiginoso. In tutto il 2002 si contavano 23.719 sbarchi, ben al di sotto delle cifre del 2014. Ancora meno nel 2003 (14.331) e nel 2004 (13.635). Intanto davanti a questi numeri Alfano tace. Gli sbarchi continuano e le tragedia del mare pure. Il governo si dice pronto a riferire in Aula sull'emergenza sbarchi ma non offre soluzioni. Eloquenti le parole di Alfano: "Sceglieremo chi verrà a riferire in Aula, perchè la tragedia è avvenuta in acque internazionali e investe prevalentemente politica estera e di difesa. Il ministro dell’Interno ha la funzione di dare accoglienza ai vivi e di dare purtroppo degna sepoltura ai morti".

Intanto mentre il governo perde tempo sono proseguite anche oggi nel Canale di Sicilia le ricerche degli oltre 300 migranti dispersi da lunedì nel Canale di Sicilia, che facevano parte dei quattro gommoni con circa 430 profughi partiti dalla Libia. La zona dove si stanno svolgendo le perlustrazione è a circa 110 miglia a Sud di Lampedusa, al confine con le acque libiche. "Oggi in volo c’è l’Atlantic della Marina e un velivolo della Guardia di Finanza. Ieri l’area del disastro è stata sorvolata dall’Atr 42 della Guardia costiera e da un altro velivolo della Finanza" spiega il capitano di vascello Filippo Marini, responsabile dell’ufficio relazione esterne del Comando generale della Guardia Costiera che sta coordinando le operazioni. "Le ricerche vengono svolte - puntualizza Marini - sia via aerea che via mare. A tutti i mercantili che si trovano nella zona è stato indirizzato un messaggio di allerta per verificare se individuano qualcosa in mare. A perlustrare l’area ci sono anche le navi di Guardia costiera e Marina».
Nonostante le ricerche fino ad ora non è stata trovata traccia nè dei due gommoni affondati nel naufragio di lunedì nè di un quarto gommone che risulta disperso".


l ammiraglio ha evidenziato l ovvio ... questa nn e immigrazione ..ma invasione ...
 
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Hanno voluto questi morti ,li hanno imbarcati a forza con le armi puntate,perchè sanno che noi siamo dei coglioni ,porgiamo sempre l'altra guancia poi se non basta ci pieghiamo a 90 ° perchè siam cristiani.Abbiamo imparato ad essere un pasto per le belve al colosseo e non abbiamo perso il vizio.
Il finale è che vogliono farci ....rimettere mare nostrum
,

gli scafisti stanno perdendo un sacco di soldi facili.....quindi la pelle degli altri non vale nulla.......
 
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lo rimetteranno mare nostrum alfetta prendera le misure necessarie e il costo dell operazione mare-nostrum si sa quante al mese..
ma il problema nn lo risolvi cosi bisogna risolvere nel paese d origine perche scappano perche fuggono cosa spinge a imbarcarsi sui gommoni e rischiare la vita in mare e evidente che ce qualcosa molto piu rischioso di quello che attraversano sul mare ..quindi detto questo bisogna capire cosa sta succedendo in quei paesi dove regna il caos .... ma l'onu in queste faccende nn si mette .. e allora assistiamo a questo spettacolo sul mare...

con tutte le conseguenze che ne derivano ...come ha detto lo stesso ammiraglio la situazione sembra fuori controllo ,, nn sembra lo è...
 
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Barricate di clandestini a Vittorio Veneto, una bomba che rischia di esplodere

“BARRICATE DI CLANDESTINI A VITTORIO VENETO: UNA BOMBA A OROLOGERIA CHE RISCHIA DI ESPLODERE COME IN ALTRE PARTI DEL PAESE”

“Le vergognose barricate dei clandestini “presunti profughi” che hanno scatenato il caos a Vittorio Veneto dimostrano che siamo davanti a una situazione esplosiva e ormai fuori controllo. La fallimentare gestione dell’emergenza immigrazione da parte del Governo Renzi-Alfano, che prima ci hanno fatto invadere da migliaia di immigrati e poi hanno scaricato il problema sui nostri territori, è come una bomba a orologeria che potrebbe esplodere da un momento all’altro”.
Lo dichiara l’europarlamentare leghista Mara Bizzotto, vicesegretaria veneta della Lega Nord, che presenterà alla Commissione Europea un’interrogazione urgente sui fatti di Vittorio Veneto.
“Sottoporrò il caso di Vittorio Veneto alla Commissione UE con un’interrogazione urgente dato che il Governo Italiano e l’Europa hanno entrambi gravi colpe per la mala gestione dell’emergenza immigrazione – conclude l’eurodeputata Bizzotto – Il caso di Vittorio Veneto rappresenta solo la punta dell’iceberg di una problematica che riguarda tutto il nostro Paese: è grave che ci sia qualcuno come Mario Morcone, capo del dipartimento Immigrazione del Ministero dell’Interno, che si ostina a non voler vedere la realtà, preferendo accusare le Regioni del Nord di “resistenza all’accoglienza” invece di affrontare il problema in modo serio ed efficace, con regole ferree e chiare, come fanno gli altri Paesi Europei”.

il problema e che a pagare saranno sempre i cittadini e nn renzi-alfetta ... tu nn puoi usare solo mare nostrum e poi scaricare i problemi sul territorio.. le responsabilità se li devono prendere renzi e alfetta ..
 
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Immigrati espulsi si barricano in centro accoglienza e aggrediscono i poliziotti: sei arrestati e sei denunciati

Si sono asserragliati in un centro d'accoglienza della periferia di Roma e hanno aggredito i poliziotti. A protestare, secondo quanto si apprende dalla Questura, «12 stranieri a cui erano state revocate le misure di accoglienza» per la «violazione reiterata delle regole di comportamento». Sei stranieri sono stati arrestati, altri sei denunciati.

Secondo quanto ricostruito dalla Questura, «quando i responsabili del centro hanno invitato gli stranieri ad uscire questi si sarebbero barricati all'interno improvvisando uno sbarramento con alcune sedie».
Si tratta del centro d'accoglienza per immigrati Namasde in via Grappelli 42.

All'arrivo degli agenti del commissariato Casilino avrebbero lanciato sedie contro gli agenti e aggrediti a calci e pugni. A quel punto, con l'aiuto dei colleghi del Reparto Mobile, il poliziotti hanno bloccato gli immigrati. Di questi 6 sono stati arrestati e altri 6 denunciati in stato di libertà per violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale e invasione di edifici.


 
Volevano una strage con i riflettori “Migranti mandati a morire per far ricominciare Mare Nostrum”

I 300 DISPERSI? UNA BUFALA COSTRUITA AD HOC PER FAR RICOMINCIARE MARE NOSTRUM E PER FAVORIRE L’INVASIONE DEI JIHADISTI DELL’ISIS.

Anche la Procura di Agrigento ha dichiarato: “Non abbiamo alcuna conferma fattuale circa le dimensioni del naufragio con i suoi oltre trecento morti. Al momento sul punto indicato dai naufraghi non sono state trovate ne’ tracce di relitti, ne’ cadaveri, ne’ tracce di alcun naufragio. L’unica certezza sono le 29 vittime del primo gommone”, su cui e’ stata aperta un’inchiesta”.

«Quando i trafficanti sono andati a prendere quei disgraziati e li hanno costretti a seguirli sulla spiaggia il mare era già forza sette. Con quelle condizioni meteo nessun trafficante, neppure il più spregiudicato, mette in mare uomini e barche.

«Se qualcuno si fosse rifiutato di salire sui gommoni probabilmente sarebbe stato ucciso sul posto tanto per dare l’esempio – continua la fonte del Giornale – è chiaro che dietro l’operato di questi figli di buona donna c’era un piano preciso. Non a caso prima di mettere in mare i gommoni ci hanno persino avvertito dell’imminente partenza. Quell’avvertimento non puntava però a permettere il salvataggio dei naufraghi. L’intento, credetemi, era esattamente l’opposto. Volevano che la tragedia non si consumasse in silenzio. Volevano una strage con i riflettori. Una strage sotto gli occhi dell’opinione pubblica internazionale. Hanno architettato tutto al solo scopo di rilanciare i loro sporchi affari.[...]

Alla tesi di un piano tanto cinico quanto crudele, di una sordida macchinazione messa in piedi dalle organizzazioni di trafficanti di uomini, sembra credere anche il presidente della commissione Affari esteri del Senato, Pierferdinando Casini. «Siamo in presenza – scrive su Facebook l’ex presidente della Camera – di una manovra della criminalità organizzata che gestisce questa tratta di esseri umani per spingerci a scelte emotive. Decine di rapporti documentano come gli scafisti abbiano utilizzato la missione Mare Nostrum per incrementare i loro loschi traffici.».
Chi è a capo della gestione di questi traffici?





 
Extracomunitario aggredisce gli agenti all’Ufficio Stranieri. Poliziotto in ospedale

Il Sindacato di Polizia Consap denuncia che la sicurezza dei poliziotti è sempre a rischio, questo è noto, ma in questo caso, all’interno di un ufficio che si occupa di pratiche amministrative l’aggressione da parte di chi richiede un permesso di soggiorno non te l’aspetti proprio!
Al Commissariato di Partinico, in provincia di Palermo, l’operatore destinato ai permessi di soggiorno è stato aggredito oggi da due cittadini Bangladesi, padre e figlio. I due, al rifiuto del poliziotto di acquisire la pratica presentata, per carenza dei requisiti economici previsti dalla legge, hanno dapprima insultato l’agente per passare, poco dopo alle vie di fatto.
Uno dei due bengalesi ha aggredito, spintonandolo, l’operatore di Polizia mentre l’altro straniero registrava l’aggressione su un telefono cellulare. Fortunatamente ad intervenire in soccorso del poliziotto aggredito, c’è stato un altro poliziotto che, però, ha avuto la peggio ed è dovuto ricorrere alle cure mediche con una prognosi di 5 giorni.
Se il poliziotto fosse stato solo alla ricezione degli stranieri, come talvolta accade, che fine avrebbe fatto? Considerato pure che questo ufficio è in posizione periferica, separato dal corpo centrale del Commissariato? Vogliamo sperare- aggiunge Igor Gelarda Segretario Regionale del sindacato di Polizia Consap- che l’ aggressore venga correttamente sanzionato per avere aggredito, senza alcuna ragione un poliziotto, un padre di famiglia che stava facendo il proprio dovere.
Siamo indifesi e sempre più soli, spesso anche in balia di chi viene in Italia non intenzionato a rispettare le leggi che abbiamo!

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grazie al pd ..
 
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Comincia la fuga dalla Libia, prelevati 700 clandestini

Circa 700 clandestini sono stati soccorsi nelle acque davanti alla Libia dai mezzi della Guardia Costiera italiana e da alcuni mercantili, dirottati in zona dalla centrale operativa di Roma.
I migranti viaggiavano a bordo di 7 gommoni: tre sono stati soccorsi dalla Nave Fiorillo delle Capitanerie di Porto, altri tre dal mercantile Belle battente bandiera maltese, che sta ultimando le operazioni di trasferimento a bordo dei migranti, e uno dal mercantile Gaz Energy.


 
La Caritas bacchetta i sindaci: "Chi non aiuta i profughi è solamente un imbecille"

Il direttore della Caritas trevigiana contro gli amministratori locali: "Si lavano le mani dei profughi". La Lega: "Ce ne vantiamo, prima vengono i cittadini. Basta buonismo"

I sindaci che negano l'assistenza ai profughi sono altrettanti "imbecilli": non usa mezzi termini, il direttore della Caritas di Treviso don Davide Schiavon.

Come scrive il Gazzettino, il religioso ha attaccato i sindaci durante un convegno organizzato nella Marca Trevigiana, accusando le varie amministrazioni locali dei comuni veneti di lavarsi le mani di fronte all'emergenza profughi: "Non è possibile mettersi a fare teoria davanti a richiedenti asilo, davanti a persone che hanno subito torture e che hanno ancora la pelle bruciata - mette in chiaro don Schiavon - davanti a vulnerabilità e a povertà del genere bisogna sporcarsi le mani. Questa è la realtà."

"Sui profughi bisogna assumersi la propria parte di responsabilità, senza rinunciare al pensiero critico e senza limitarsi alle polemiche - rincara la dose il prete - e questo discorso, senza fare di tutta l'erba un fascio, vale anche per il mondo ecclesiale."

Parole molto dure, che hanno provocato la reazione inviperita dei sindaci, a partire da Francesco Pietrobon, primo cittadino leghista di Paese: "Io difendo i miei cittadini - ribatte senza peli sulla lingua - non persone mandate qui senza nemmeno sapere chi siano."

"Mi sono preoccupato dei miei cittadini e me ne vanto - attacca il leghista - Il governo porta avanti una politica dissennata sull'immigrazione e quindi è lo stesso governo che se ne deve assumere la responsabilità politica e gestionale. Troppo comodo decidere le cose e poi dire ai sindaci di arrangiarsi. Non abbiamo strutture - conclude - e non abbiamo risorse per rispondere a un progetto calato dall'alto. Cosa possiamo fare? E ci sentiamo anche dare degli imbecilli. Quanti padri di famiglia sono in difficoltà qui da noi? Con il buonismo non si va da nessuna parte".

In Veneto l'emergenza profughi si protrae ormai da molti mesi, con le diverse strutture d'accoglienza giunte ormai in molti casi al limite della loro capacità ricettiva. Solo mercoledì scorso 120 profughi avevano organizzato una rivolta che ha bloccato l'Alemagna: erano ospitati nel Ceis di Vittorio Veneto.

con il buonismo lo si prende solo in cxxo
e il paese e ostaggio di questa cattocomunista..
 
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Arrestati i complici dell'attentatore - Sono due immigrati musulmani

Copenaghen, arrestati i complici dell'attentatore

Due uomini sono stati fermati in Danimarca perchè sospettati di complicità nei fatti di Copenaghen. Lo ha reso noto la polizia, specificando che gli arresti sono avvenuti domenica, alle 08:14 e 14:50 ora italiana. La polizia non ha però specificato nè il luogo nè le circostanze degli arresti. I due immigrati arrestati ieri a Copenhagen sono stati incriminati per "favoreggiamento" del killer 22enne Omar El-Hussein, che sabato, in due raid distinti, ha ucciso 2 persone e ferito 5 agenti prima di essere ucciso dalla polizia. Non sono stati "incriminati per terrorismo" ma per aver aiutato El-Hussein "sbarazzarsi delle armi e di avergli fornito un nascondiglio" tra i due attacchi, ha riferito uno degli avvocati, Michael Juul Eriksen.



il commento di uno..
Quello che mi fà incazzare è che ci rimettono la pelle SOLO cittadini innocenti che non vogliono questa INVASIONE IGNORANTE in casa propria... i Politici invece, che sono i Veri Colpevoli della aggressione musulmana e che li fanno entrare in casa nostra, Non Ci Rimettono MAI. Questo lo trovo Non Solo Ingiusto MA anche una Provocazione Seria alla Gente per Bene. Non si Sopporta.
 
Prelevati al largo di Tripoli, 186 clandestini sbarcano a Trapani

E’ terminato poco prima delle 20, sul molo Ronciglio di Trapani, lo sbarco di 186 immigrati recuperati nel Mar Mediterraneo. Gli stranieri, provenienti in buona parte dal centro Africa (Gambia, Costa D’Avorio, Nigeria e Gabon) sono reduci da due salvataggi: 95 viaggiavano su un gommone e 94 su un altra imbarcazione, entrambi partite dalla Libia.
A soccorrerli al largo di Tripoli e’ stato il mercantile “Sestri Star”, battente bandiera maltese. Tra i migranti cinque donne, una delle quali in stato di gravidanza. In banchina Guardia costiera, carabinieri, Polizia e Guardia di finanza per i primi interrogatori alla presenza del magistrato di turno. Le operazioni di sbarco sono state difficoltose a causa delle avverse condizioni meteo.


ormai hanno capito che qui e l isola felice dove si sta bene si mangia bene e si delinque bene...
ricordate si emigra dove si sta bene e nn dove si sta peggio ..
e noi che facciamo invece di esportare il nostro modello di vita ad altri paesi accogliamo tutti
per dovere del vaticano (il papa) .. pero nn li accoglie il vaticano e no
il papa ha le guardie svizzere .. invece noi abbiamo i politici pidioti..
 
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I NODI VENGONO AL PETTINE.Foggia.Li abbiamo “salvati”come rifugiati,ma la domanda di 100 di loro non è stata accolta:corteo di protesta dei CLANDESTINI in città per avere COMUNQUE i documenti.

Foggia: protesta dei migranti davanti al comando della Municipale
A sfilare per le strade di Foggia, un centinaio di clandestini- nordafricani e mediorientali – ai quali è stata negata la concessione dell’asilo politico dalla Commissione della Prefettura

“Abbiamo bisogno di documenti”. Questa la richiesta, scritta in più lingue, su cartoni e striscioni rimediati dai circa cento clandestini – perlopiù cittadini africani e mediorientali – ospiti del centro di Borgo Mezzanone che questa mattina hanno protestato pacificamente nelle strade cittadine, sfilando dalla sede del comando provinciale della Polizia Municipale fino al Palazzo del Governo.

Al centro della protesta vi è la mancata concessione dell’asilo politico, rigettata della commissione della Prefettura di Foggia. Si tratta, in sostanza, del primo passo per regolarizzare la loro presenza sul territorio; adesso, la loro unica possibilità sarebbe presentare appello al Tribunale di Bari, ma in attesa dei tempi della burocrazia e della giustizia i cento clandestini non potranno né circolare, né lavorare, né fare altro.




 
Pozzallo: l’80-90% dei migranti sbarcati erano carcerati in Libia, casi di scabbia

“Negli ultimi giorni sono arrivati a Pozzallo 3 sbarchi. Domenica sono arrivate 280 persone e lunedi’ 2 sbarchi da 100 e 150 persone. Quindi in poco tempo abbiamo visto piu’ di 500 persone che ci hanno raccontato di situazione in peggioramento in Libia”. A dirlo e’ stata Chiara Montaldo, coordinatrice di Medici Senza Frontiere in Sicilia, sull’isola da piu’ di un anno e dall’inizio di febbraio in servizio all’interno del centro d’accoglienza di Pozzallo, in provincia di Ragusa.
“Sono tutti adulti, in maggioranza uomini, alcune donne e un solo bambino con la mamma – ha riferito Montaldo -. Abbiamo riscontrato che sono tutti subsahariani e che le condizioni generali di salute erano discrete. Pero’ il dato che emergeva da tutti e’ quello di violenze subite, tantissime in carcere libico. L’80-90% ci ha riferito di essere stato in carcere per diversi mesi e hanno dolori, lesioni traumatiche, e malattie tipo scabbia che e’ sintomo di condizioni igieniche molto precarie”


 
Copasir: Situazione gravissima, bloccare subito partenze dalla Libia. Rischio terrorismo

“La situazione in Libia e’ realmente pesante per questo ritengo che un intervento sia inevitabile. Si tratta di decidere in fretta cosa fare per riportare la situazione alla normalita’, garantire un controllo delle coste che impedisca nuove partenze di soggetti tra cui potrebbero celarsi dei terroristi e fermare l’espansione delle truppe dell’Isis, o meglio annullare la loro presenza in quel Paese, anche per impedire possibili conseguenze pericolose che potrebbero riguardare in modo preoccupante tutta l’Europa e non solo l’Italia“.
Lo ha affermato in una dichiarazione sulla crisi libica il presidente leghista del Copasir, Giacomo Stucchi. “La situazione e’ gravissima e la comunita’ internazionale deve decidere in fretta cosa fare“, ha detto. “Visto il numero elevatissimo di persone, alcune centinaia di migliaia, che sulle coste libiche aspettano di raggiungere l’Italia – ha proseguito Stucchi- il rischio, nonostante l’impegno dell’intelligence, che possibili terroristi – anche non coordinati tra loro – si nascondano sui barconi in partenza e’ concreto”.

E “certo – ha continuato Stucchi- fino ad ora, vista la situazione delicata, ogni soggetto che arriva viene controllato in modo approfondito. Mi chiedo pero’, con molta preoccupazione, come si possano garantire controlli adeguati nel caso di arrivi in massa, magari 10.000 in un giorno. Lavorare al meglio per Forze dell’ordine e Intelligence in una simile situazione sarebbe impossibile e i terroristi potrebbero sfruttare proprio questa difficolta’ per far arrivare i loro uomini“.
“Per questo – ha concluso il presidente del Copasir- nell’attesa delle scelte della comunita’ a’ internazionale, almeno un intervento che in via preventiva impedisca a nuovi soggetti di raggiungere le coste italiane, anche grazie alla collaborazione con altri Paesi del nord Africa, risulta indispensabile. La logica razionale della prevenzione consiglia questo. E oltre che razionali quando in gioco c’é la sicurezza dei cittadini, Parigi e Copenhagen insegnano, bisogna essere anche molto pragmatici”.


 
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I centri di accoglienza sono già al collasso: stranieri spediti al Nord

In 5 giorni oltre 4.000 arrivi. I clandestini vengono spediti dalla Sicilia alle Regioni del Nord. Ed è polemica

perche nn si fa carico il vaticano ..(e mica sono fessi) ... li spediscono al nord..
chissa come la prendera Salvini ..
 
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I medici lanciano l'allarme:gli immigrati portano malattie

Medici senza frontiere: "Quasi il 90% di chi sbarca è stato in carcere, ha subìto violenze e versa in condizioni igieniche molto precarie".

solo i pidioti nn lo sanno ..( o fanno finta di nn sapere)
 
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