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in Europa siamo tra i più bravi e possiamo migliorare»

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Renzi: «Un patto con gli italiani: giù
le tasse se le riforme vanno avanti»


«Le coperture ci sono, sono allo studio da sei mesi. Smettiamo di essere il Paese dei piagnistei: in Europa siamo tra i più bravi e possiamo migliorare»

di Redazione Online






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(Ansa/Bazzi)
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«Se le riforme andranno avanti, ed io credo andranno avanti, nel 2016 via tutte le tasse della prima casa Imu e Tasi, nel 2017 via una parte importante della tassa Ires, nel 2018 scaglioni Irpef e pensioni» . Matteo Renzi, nel corso di un’intervista al Tg2, ha ribadito quanto aveva già annunciato sabato all’Expo di Milano.



Con le riforme giù le tasse in cinque anni: il piano c’è già

«È un patto che propongo agli italiani: se le riforme vanno avanti abbasseremo di 50 miliardi le tasse nell’arco di cinque anni - ha sottolineato il Presidente del Consiglio -. Come faremo a trovare le risorse? La possibilità di farcela è evidente, stiamo già seguendo un piano da oltre sei mesi».


«Smettiamo di essere il Paese dei piagnistei»

«Per anni i politici hanno detto agli italiani “vi tassiamo” Da quando siamo al Governo, abbiamo cominciato a restituire quei soldi agli italiani. Se diamo un messaggio di fiducia, l’Italia smette di essere il Paese dei piagnistei e tornerà a essere la locomotiva d’Europa». Il premier è tornato anche sullo scetticismo delle opposizioni rispetto al suo piano di abbassamento delle imposte: «Se ce la facciamo, e ce la faremo, le opposizioni dovrebbero felici - ha continuato -. Se ce la facciamo noi ce la fa l’Italia, smettiamo di fare polemiche. Le condizioni per far questo ci sono a condizione che il Parlamento continui a lavorare con intensità».


«In Europa siamo i più bravi, possiamo migliorare»

«Da settembre elimineremo dei carrozzoni pubblici, ancora le condizioni per fare spending review ci sono ma occorre coraggio ed energia e sopratutto basta a quelli che dicono soltanto no». Su una maggiore flessibilità da parte dell’Unione Europea Renzi ha aggiunto «Da un lato in Europa siamo tra quelli più bravi, l’Italia sta sotto il 3% ma bisogna spendere meglio i soldi che ci sono. Bisogna essere decisi in Europa ma capaci di sbloccare opere pubbliche in Italia».


«Abolire le tasse sulla casa? Ma se non ha restituito le pensioni»

Tra le voci critiche si leva quella di Maurizio Gasparri. Il senatore di Forza Italia, vicepresidente del Senato, commenta via Twitter: «Renzi dopo aver aumentato le tasse,adesso promette di abbassarle per risalire nei sondaggi,veramente Senza vergogna». Domenica, in una nota, aveva sottolineato: «Monti, Letta, Renzi. Un unico denominatore: tasse e ancora tasse. Triplicate per famiglie e imprese. Ora Renzi in caduta libera di consensi spara fesserie dicendo che vuole abolirle per la casa e i terreni agricoli. Bene. E chi gli crede? Finora ha fallito ogni promessa e non ha risolto nessun problema. Impossibile prenderlo sul serio». Gasparri torna anche sulla questione dell’adeguamento delle pensioni e sottolinea: «Se, con un decreto anti costituzionale, (Renzi) non ha dato ai pensionati gli adeguamenti che spettavano come possiamo anche solo immaginare che voglia realmente abolire Imu, Ici e quant’altro? Pensi piuttosto a garantire una casa alle tante famiglie che non la hanno e non a espropriarle per darle ai clandestini».

in Europa siamo tra i più bravi e possiamo migliorare»E COME CON MAGGIOR TASSE?CON I NOSTRI SOLDI?FACILE FRUGARE IN TASCA AGLI ALTRI.ANCHE UN BAMBINO LO POTREBBE FARE UNO ALL'ASILO NO.

Smettiamo di essere il Paese dei piagnistei: PIAGNISTEI ?MA SE LA GENTE MUORE DI FAME E SI SUICIDA ALTRO CHE PIAGNISTEI FACILE PARLARE CON LA PANCIA PIENA ED UN CONTO CORRENTE A 6 ZERI




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[h=1]"Niente razzisti in chiesa Tornate a casa vostra!" Prete choc a Spoleto[/h] [h=2][/h] Don Gianfranco Formenton affigge un manifesto sul portone della propria chiesa per allontanare quei fedeli che lui giudica razzisti



Andrea Riva - Dom, 19/07/2015 - 15:07




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Don Gianfranco Formenton, di origine veneta, è parrco presso la chiesa di Sant'Angelo in Mercole a Spoleto.
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Dopo i fatti di Quinto di Treviso, dove i manifestanti hanno protestato contro l'arrivo dei profughi, ha deciso di affiggere sul portone della propria chiesa un cartello con scritto: "In questa chiesa è vietato l'ingresso ai razzisti...Tornate a casa vostra!". In alto una citazione del Vangelo: "Ero straniero e non mi avete accolto...Lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno...".
Un'operazione che è stata apprezzata dai parrocchiani di sinistra, ma che lascia anche parecchi perplessi. La parrocchia, infatti, è la chiesa di tutti i fedeli e un parroco dovrebbe accettare chiunque. Ma l'accoglienza di sinistra è spesso così: allontana i vicini per far spazio ai lontani.



FACILE PARLARE COSI' CON LA PANCIA PIENA,SENZA MOGLIE,FIGLI CHE NON HANNO UN LAVORO FACILE AVERE UNA TONACA INVECE DELLA DISPERAZIONE.IL BUON DIO SI è DIMENTICATO DI DARGLI UN PO DI SALE.
 
[h=1]Il Fatto quotidiano chiede scusa a Silvio Berlusconi: "Su Martin Schulz avevi ragione tu"[/h]
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Al lettore già provato dalle temperature africane di questi giorni sarà sembrato di aver avuto un abbaglio leggendo il titolo di un articolo sull'ultima pagina del Fatto quotidiano diretto da Marco Travaglio. Eppure il testo recitava: "Chiediamo scusa a Berlusconi: aveva davvero ragione lui". Roba da non crederci, ma è tutto vero. Prima di arrivare al cuore della questione, però, Marco Palombi che firma l'articolo deve sgranare tutto il Rosario della liturgia antiberlusconiana, i processi dell'ex premier nel corso degli anni, i rapporti con Marcello Dell'Utri e Salvatore Mangano, il caso Ruby che neanche un'assoluzione riesce a cancellare dalla coscienza indignata dei più. "Però - scrive il Fatto - una volta Silvio Berlusconi ha avuto ragione e noi gli abbiamo dato torto, quindi gli vanno fatte le nostre scuse e gli va restituito l'onore delle armi". Il riferimento è all'attuale Presidente del parlamento euroopeo, il tedesco Martin Schulz, e alla sua uscita infelicissima alla vigilia del voto sul referendum in Grecia. Il socialista aveva di fatto minacciato i greci che se avessero votato "no" - come poi hanno fatto in maggioranza - doveva essere cacciati dall'euro e dall'Unione europea. "Quello Schulz - aggiunge il Fatto - che (a Berlusconi) aveva rinfacciato il conflitto di interesse a Bruxelles e a cui ha regalato una carriera internazionale con una rispostaccia". Insomma proprio quel Schulz che il Cav bollò nel gruppo di "turisti della democrazia", anzi quello che per tanti indignati di quel tempo sembrò il peggior insulto che si potesse fare a un tedesco (mah!) oggi viene riabilitato anche dal Fatto. Schulz per il giornale di Travaglio: "sarebbe davvero perfetto per fare la parte del Kapò in un film".


MA NON MI DIRE...............
 
Quando vediamo la gente al ristorante vediamo solo la gente che può permetterselo...gli altri i poveri non li vedi sono chiusi in casa.....se gli è rimasta la casa perche si vergognano ed hanno perso la dignità di essere umano.

Sono circa 6 milioni quelli chiusi in casa..............e come fai a vederli?

Il buffo e che ci sono molti cittadini "compagni" poveri che sostengono il pifferaio.
 
ITALIANI SENZA NEURONI


[h=1]Olbia, agenti fermano ambulante ma vengono aggrediti dai bagnanti[/h] [h=2][/h] Due agenti fermano un senegalese, ma vengono aggrediti dai bagnanti. Identificato un 60enne umbro



Andrea Riva - Lun, 20/07/2015 - 22:24




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Due agenti della polizia locale di Olbia, un uomo e una donna, sono stati aggrediti da un gruppo di bagnanti mentre, nella spiaggia di Porto Istana, cercavano di bloccare un venditore ambulante extracomunitario.
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L’episodio è avvenuto questo pomeriggio. La donna componente la pattuglia è stata colpita al volto da un pugno sferratole, nel tentativo di divincolarsi, dal venditore. È stata costretta, così come il collega, a ricorrere alle cure del pronto soccorso di Olbia.
L’ambulante, di nazionalità senegalese, è riuscito a dileguarsi grazie all’intervento di diversi bagnanti, uno dei quali, un turista umbro di 60 anni, è già stato identificato e denunciato dai colleghi dei due agenti aggrediti, accorsi sulla spiaggia a sud di Olbia a supporto dei colleghi. Alcune bagnanti, approfittando del parapiglia, avrebbero cercato di nascondere le borse dell’ambulante per evitare che i prodotti contenuti venissero sequestrati.
 
DEMENZA SENILE

[h=1]Multa al gelataio che regala un cono ma gli abusivi vendono indisturbati[/h] [h=2][/h] Finanzieri implacabili con l'esercente a pochi passi da vu cumprà. La Provincia: invece c'è chi non paga tasse e danneggia l'economia



Matteo Basile - Ven, 25/07/2014 - 08:27




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Lungomare di Varazze, provincia di Savona. La stagione turistica fino a questo momento, complice il maltempo, non è stata un granché ma un po' di struscio c'è.
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Turisti e residenti passeggiano, venditori abusivi mostrano la loro merce indisturbati. Una ragazza entra in una gelateria e saluta il proprietario, suo amico di vecchia di data. Chiacchierano un po', poi lui le offre un gelato. Lei insiste per pagare ma l'esercente non sente ragioni. Figurarsi se fa pagare un cono a un'amica! Lei esce con in mano il suo gelato ma dopo pochi passi due signori distinti le si avvicinano e con fare serio le chiedono: Scusi, ha lo scontrino?». «Me l'ha offerto il proprietario, è un mio amico», ha replicato lei ma non è servito a nulla. Pochi istanti e i due agenti della guardia di finanza stilano un bel verbale per l'esercente reo di non aver fatto lo scontrino per il gelato non pagato. In quanto regalato. Paradossale? Piaccia o no, fanno 300 e rotti euro di multa. Il tutto mentre a pochi metri di distanza venditori ambulanti abusivi stavano lavorando indisturbati. Loro che lo scontrino fiscale non sanno nemmeno cosa sia, così come permessi, tasse e autorizzazioni varie. «Ho provato a farlo notare ai finanzieri ma non sembravano interessati», ha raccontato la donna. Lui che comunque non attacca i finanzieri, consapevole che la legge non ammette ignoranza. «Purtroppo la legge prevede di battere lo scontrino anche se si tratta di un omaggio - ha ammesso -. Ma a testimonianza della mia buona fede ci sono le oltre 300 ricevute che avevo già battuto nelle ore precedenti. La mia è stata una svista». Che pagherà a caro prezzo. Più di 300 euro per un cono gelato del valore di due euro oltre all'ignominia di passare per evasore fiscale. «Gli agenti fanno il loro lavoro ed è giusto che lo facciano ma com'è possibile che venga multato un gelataio per uno scontrino mentre i venditori ambulanti abusivi possano fare quel che vogliono senza essere nemmeno disturbati?», tuona Angelo Vaccarezza, presidente della Provincia di Savona. «Dimentichiamoci dell'ambulante che arriva in spiaggia con il sacco, ora girano con i tablet, mostrano il loro “catalogo” ai turisti e poi fanno le consegnane», spiega Vaccarezza. «Tra l'altro quando organizziamo pattuglioni ad hoc contro il fenomeno dell'abusivismo capita che i turisti si schierino dalla loro parte e contro le forze dell'ordine. È assurdo, oltre a non pagare le tasse e a vendere merce scadente, alimentano un mercato parallelo che finanzia organizzazioni illecite che danneggiano l'economia». «Facciamo quello che possiamo con le risorse che abbiamo e nonostante i tagli del governo. Cercheremo di aumentare i presidi», promette il sindaco Alessandro Bozzano.




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