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[h=1]La minaccia della Nugnes: "Se votano no a processo io lascerò il Movimento"[/h] [h=2][/h]
La Nugnes: "Anche gli altri voteranno sì alla fine. Se andasse diversamente sarei allibita. Siamo entrati in Parlamento per cambiare le regole, sì o no?"
Luisa De Montis - Mer, 30/01/2019 - 18:49
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Si alza la tensione al Senato per la vicenda Salvini-Diciotti, tra l'ala ortodossa del Movimento 5 Stelle ferma sulla scelta di dire sì all'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno e la compagine governista che invece predica prudenza accarezzando l'idea del no.
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Se il M5S dovesse "salvare" il leader della Lega, decidendo di respingere la richiesta di autorizzazione avanzata dal tribunale dei ministri di Catania "non escludo l'addio al Movimento", dice all'Adnkronos la senatrice grillina Paola Nugnes.
"È una cosa che sto valutando di fare da fine anno, almeno", aggiunge la parlamentare campana, ribadendo la sua intenzione di votare sì al processo per Salvini. Il M5S non ha mai ostacolato il corso della giustizia. Quindi no ai compromessi sui valori. Ragioni per le quali Paola Nugnes, senatrice cinquestelle, conferma alla "Repubblica" che voterà sì alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti Matteo Salvini per la vicenda dei migranti trattenuti sulla nave "Diciotti". "Mi chiedono di esprimermi su un quesito: il comportamento di Matteo Salvini sulla Diciotti è stato determinato da motivi di sicurezza pubblica? No -replica la Nugnes - non c'era nessuna necessità dettata da motivi di sicurezza nazionale nel lasciare quelle persone per dieci giorni sulla nave". "Noi - ricorda, sottolineando il "credo" del M5S - siamo sempre stati a favore delle autorizzazioni a procedere. Votammo sì anche per Mario Giarrusso, che si concluse in un nulla di fatto. Anche Salvini si professa innocente, allora perché intende evitare il processo?". Il giudizio, secondo Nugnes, non si deve far influenzare dal dilemma "rompere con la Lega o con gli elettori. "Questo è un ricatto. Non mi sembra giusto, non mi sembra equo, non mi sembra nemmeno democratico". Qual è l'umore all'interno del movimento, cosa faranno gli altri senatori pentastellati? "Anche gli altri voteranno sì alla fine. Se andasse diversamente sarei allibita. Siamo entrati in Parlamento per cambiare le regole, sì o no?".
E PER QUESTI NON DICE NULLA ? CON QUELLA FACCIA DA ODIO DEMONIACO
[h=1]Terremotati al freddo e al gelo per il terzo inverno consecutivo[/h] In più in molte casette problemi di muffe, umidità, formazione di funghi sui pavimenti e invasione di topi
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Norcia
Mar. 27 Nov. 2018
Terremotati al freddo e al gelo per il terzo inverno consecutivo. Dopo più di due anni dalle terribili scosse che hanno paralizzato il centro Italia ci sono persone a cui non è stata ancora assicurata una sistemazione dignitosa, che si ritrovano a vivere “scomodi”, fra disagi infiniti, lontano dalla propria terra, o in alternativa in una roulotte tra montagne di macerie di una città che non esiste più. E si va avanti, con i rigori stagionali che si annunciano spietati, tra mille promesse non mantenute e una burocrazia farraginosa che tutto rallenta e impastoia.
La protezione civile ha stilato un bilancio mettendo nero su bianco i dati relativi alle consegne delle soluzioni abitative d'emergenza. Complessivamente sono 752 le Sae già consegnate, altre 24 risultano in costruzione in Umbria (mancano ancora 8 moduli a Castelluccio di Norcia);sistemate 1.825 nelle Marche; 824 nel Lazio.
Ma non c'è da illudersi, anche per loro i problemi non finiscono mai.
Basti dire che i comitati dei terremotati hanno più volte denunciato i “tempi epici” che hanno accompagnato le operazioni di consegna di questi mesi. Vincoli paesaggistici ed idrogeologici troppo stretti. Troppe le problematiche scaturite durante la gara d'appalto, sterili e inutili si sono rivelate le sanzioni irrisorie per chi non ha rispettato le scadenze. Fatto sta che in molti casi le Sae consegnate si sono manifestate totalmente inadatte per i territori del centro Italia.
Più volte i comitati ne hanno denunciato l'inagibilità a causa di pendenze non in regola, comignoli troppo corti, boiler sui tetti che vengono messi fuori uso dalle basse temperature, umidità imperante, tubi a pochi centimetri dai pavimenti, e fango ovunque.(NON CREDO CHE SULLA NAVE VI SIA TUTTO QUESTO)
In Umbria sono numerose le soluzioni abitative d'emergenza su cui il dipartimento di Protezione civile dell'Umbria sta attuando interventi per casi di “avvallamenti” del pavimento. La notizia viene confermata dallo stesso dipartimento regionale.
"Stiamo facendo altri controlli, è in corso la verifica di alcune aree da dove sono arrivate ancora segnalazioni di problemi alle casette del terremoto del 2016". Ossia la zona industriale B di Norcia e Padule a Cascia. Nuovi siti rispetto alle dodici casette della frazione Savelli di Norcia che sono risultate 10 su 12 danneggiate in base ai sopralluoghi della scorsa settimana. Afferma Alfiero Moretti, dirigente della Protezione civile regionale e direttore dell'area governo del territorio di Palazzo Donini.
che trovano albergo nelle parti in truciolato marcite. "I pacchetti di quei pavimenti - continua Moretti - erano già chiusi nel prefabbricato. Noi nelle fasi successive non li abbiamo alterati. Quello che c'era e che c'è un problema del fornitore. Noi ci mettiamo le mani e la faccia, ma non possiamo essere ritenuti responsabili". I sopralluoghi conferma Moretti vedono la presenza della Regione Umbria, del dipartimento nazionale di Protezione civile e della ditta che ha vinto l'appalto, il consorzio Cns.
Ad oggi in base al report fornito dal comitato terremotati dell'Umbria sono 32 le "Sae", soluzioni abitative di emergenza, sulle quali sono stati riscontrati problemi ed effettuati i primi interventi di riparazione.
Francesco Pastorcila, coordinaote del comitato, fa un po' di conti: "Il 95% delle casette su cui sono stati fatti i sopralluoghi in base alle segnalazioni arrivate dice si sono rivelati danneggiati: muffe, avvallamenti, pavimenti da rifare".
Trentadue tutte sommate su 34 segnalate. I nuovi controlli che partono oggi a tappeto "andranno avanti giornalmente di 15 in 15", fino a coprire tutte le segnalazioni.
"Che sono in aumento - aggiunge - visto che sono arrivate anche dalla zona industriale A e a seguito di una prima verifica sono stati riscontrati problemi dello stesso tipo". Dalle analisi dei tecnici - riferisce ancora Pastorella - una delle origini dell'infradiciamento sarebbe da ricercare nella fase di consegna dei moduli, che erano impacchettati "a libretto": la parte relativa al pavimento per come e quando è stata posizionata a terra, in condizioni tali da prendere acqua nei giorni di pioggia, avrebbe subito infiltrazioni tali da comprometterne la tenuta interna. Quindi non avrebbero dovuto essere montate. Ma si fa strada - continua Pastorella - anche l'ipotesi del vizio di progettazione. "In tutto il cratere - conclude il presidente del comitato dei terremotati - sono 220 i titolari di Sae che hanno questi problemi. Possibile che per tutti questi abbiano montato materiale che già si sapeva essere marcio? O magari non c'è a monte un problema di coibentazione?".
ALLORA CHI STA PEGGIO? LA SIGNORA NON SE NE ANDRA' GLI PIACE TROPPO IL POTERE DEL NULLA.
QUESTI VOGLIONO PASSARE AL PD SIETE CONTENTI CHE TORNIAMO INDIETRO ?
Commenti:
34 [h=1]Processo Diciotti, Lombardi: "Salvare Salvini ci costerà caro"[/h] [h=2][/h]
La grillina Roberta Lombardi si schiera apertamente a favore dell'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini
Francesco Curridori - Mer, 30/01/2019 - 19:06
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La grillina Roberta Lombardi si schiera apertamente a favore dell'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini.
"Far passare la prassi secondo cui chi ricopre ruoli istituzionali e di potere, invece che essere ancora più ligio di tutti gli altri cittadini proprio in virtù della carica pubblica ricoperta, può sottrarsi al giudizio della magistratura" va contro i "valori fondanti del Movimento 5 Stelle che ha fatto della tutela della legalità e dell'etica i propri elementi identitari".
Questa è la tesi esposta dall'ex deputata pentastellata, oggi consigliere regionale nel Lazio, in un lungo post nel suo blog dell'HuffPost. La Lombardi vede tre grandi opportunità per Lega, M5S ma anche per il "Governo del Cambiamento". Votando a favore dell'autotizzazione a procedere il Movimento rafforzerebbe"la propria identità ribadendo che su etica e legalità non facciamo sconti a nessuno né all'interno delle nostre fila né tantomeno a un nostro alleato di Governo". La Lega e Matteo Salvini, invece, non dovrebbero rimangiarsi "la parola data rispetto a quanto dichiarato inizialmente sulla sua disponibilità a sottoporsi al giudizio della magistratura". "Il Governo del Cambiamento" darebbe"una nuova prova di tenuta e di convergenza d'intenti e di valori", dopo aver già incassato il sì al Reddito di Cittadinanza e a Quota 100 dopo "essere riuscito a tenere testa con successo alle trattative con l'Unione Europea su temi cruciali come immigrazione e austerity". "Una cosa è sicura: tra i due a uscirne perdente sarà il M5S se voterà contro l'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini abdicando così ai suoi valori identitari", aggiunge la Lombardi. Viceversa il Movimento sembrerebbe "come quello che ha immolato se stesso sull'altare del Governo del Cambiamento, mentre Salvini come colui che, duro e puro fino alla fine, si è immolato sull'altare della Patria contro l'invasione scafista". "E alla fine a dettare la linea, quando ormai sarà troppo tardi, saranno i nostri elettori, ai quali siamo legati con un patto di lealtà che va ben oltre la durata del contratto di Governo", conclude la grillina.
perchè nel contratto di governo avete firmato di far processare salvini ?
e cioè non gli importa se cade il governo ?
è cosi torna Monti 2 la vendetta.?
La Nugnes: "Anche gli altri voteranno sì alla fine. Se andasse diversamente sarei allibita. Siamo entrati in Parlamento per cambiare le regole, sì o no?"
Luisa De Montis - Mer, 30/01/2019 - 18:49
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Si alza la tensione al Senato per la vicenda Salvini-Diciotti, tra l'ala ortodossa del Movimento 5 Stelle ferma sulla scelta di dire sì all'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno e la compagine governista che invece predica prudenza accarezzando l'idea del no.
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Se il M5S dovesse "salvare" il leader della Lega, decidendo di respingere la richiesta di autorizzazione avanzata dal tribunale dei ministri di Catania "non escludo l'addio al Movimento", dice all'Adnkronos la senatrice grillina Paola Nugnes.
"È una cosa che sto valutando di fare da fine anno, almeno", aggiunge la parlamentare campana, ribadendo la sua intenzione di votare sì al processo per Salvini. Il M5S non ha mai ostacolato il corso della giustizia. Quindi no ai compromessi sui valori. Ragioni per le quali Paola Nugnes, senatrice cinquestelle, conferma alla "Repubblica" che voterà sì alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti Matteo Salvini per la vicenda dei migranti trattenuti sulla nave "Diciotti". "Mi chiedono di esprimermi su un quesito: il comportamento di Matteo Salvini sulla Diciotti è stato determinato da motivi di sicurezza pubblica? No -replica la Nugnes - non c'era nessuna necessità dettata da motivi di sicurezza nazionale nel lasciare quelle persone per dieci giorni sulla nave". "Noi - ricorda, sottolineando il "credo" del M5S - siamo sempre stati a favore delle autorizzazioni a procedere. Votammo sì anche per Mario Giarrusso, che si concluse in un nulla di fatto. Anche Salvini si professa innocente, allora perché intende evitare il processo?". Il giudizio, secondo Nugnes, non si deve far influenzare dal dilemma "rompere con la Lega o con gli elettori. "Questo è un ricatto. Non mi sembra giusto, non mi sembra equo, non mi sembra nemmeno democratico". Qual è l'umore all'interno del movimento, cosa faranno gli altri senatori pentastellati? "Anche gli altri voteranno sì alla fine. Se andasse diversamente sarei allibita. Siamo entrati in Parlamento per cambiare le regole, sì o no?".
E PER QUESTI NON DICE NULLA ? CON QUELLA FACCIA DA ODIO DEMONIACO
[h=1]Terremotati al freddo e al gelo per il terzo inverno consecutivo[/h] In più in molte casette problemi di muffe, umidità, formazione di funghi sui pavimenti e invasione di topi
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Norcia
Mar. 27 Nov. 2018
Terremotati al freddo e al gelo per il terzo inverno consecutivo. Dopo più di due anni dalle terribili scosse che hanno paralizzato il centro Italia ci sono persone a cui non è stata ancora assicurata una sistemazione dignitosa, che si ritrovano a vivere “scomodi”, fra disagi infiniti, lontano dalla propria terra, o in alternativa in una roulotte tra montagne di macerie di una città che non esiste più. E si va avanti, con i rigori stagionali che si annunciano spietati, tra mille promesse non mantenute e una burocrazia farraginosa che tutto rallenta e impastoia.
La protezione civile ha stilato un bilancio mettendo nero su bianco i dati relativi alle consegne delle soluzioni abitative d'emergenza. Complessivamente sono 752 le Sae già consegnate, altre 24 risultano in costruzione in Umbria (mancano ancora 8 moduli a Castelluccio di Norcia);sistemate 1.825 nelle Marche; 824 nel Lazio.
Ma non c'è da illudersi, anche per loro i problemi non finiscono mai.
Basti dire che i comitati dei terremotati hanno più volte denunciato i “tempi epici” che hanno accompagnato le operazioni di consegna di questi mesi. Vincoli paesaggistici ed idrogeologici troppo stretti. Troppe le problematiche scaturite durante la gara d'appalto, sterili e inutili si sono rivelate le sanzioni irrisorie per chi non ha rispettato le scadenze. Fatto sta che in molti casi le Sae consegnate si sono manifestate totalmente inadatte per i territori del centro Italia.
Più volte i comitati ne hanno denunciato l'inagibilità a causa di pendenze non in regola, comignoli troppo corti, boiler sui tetti che vengono messi fuori uso dalle basse temperature, umidità imperante, tubi a pochi centimetri dai pavimenti, e fango ovunque.(NON CREDO CHE SULLA NAVE VI SIA TUTTO QUESTO)
In Umbria sono numerose le soluzioni abitative d'emergenza su cui il dipartimento di Protezione civile dell'Umbria sta attuando interventi per casi di “avvallamenti” del pavimento. La notizia viene confermata dallo stesso dipartimento regionale.
"Stiamo facendo altri controlli, è in corso la verifica di alcune aree da dove sono arrivate ancora segnalazioni di problemi alle casette del terremoto del 2016". Ossia la zona industriale B di Norcia e Padule a Cascia. Nuovi siti rispetto alle dodici casette della frazione Savelli di Norcia che sono risultate 10 su 12 danneggiate in base ai sopralluoghi della scorsa settimana. Afferma Alfiero Moretti, dirigente della Protezione civile regionale e direttore dell'area governo del territorio di Palazzo Donini.
che trovano albergo nelle parti in truciolato marcite. "I pacchetti di quei pavimenti - continua Moretti - erano già chiusi nel prefabbricato. Noi nelle fasi successive non li abbiamo alterati. Quello che c'era e che c'è un problema del fornitore. Noi ci mettiamo le mani e la faccia, ma non possiamo essere ritenuti responsabili". I sopralluoghi conferma Moretti vedono la presenza della Regione Umbria, del dipartimento nazionale di Protezione civile e della ditta che ha vinto l'appalto, il consorzio Cns.
Ad oggi in base al report fornito dal comitato terremotati dell'Umbria sono 32 le "Sae", soluzioni abitative di emergenza, sulle quali sono stati riscontrati problemi ed effettuati i primi interventi di riparazione.
Francesco Pastorcila, coordinaote del comitato, fa un po' di conti: "Il 95% delle casette su cui sono stati fatti i sopralluoghi in base alle segnalazioni arrivate dice si sono rivelati danneggiati: muffe, avvallamenti, pavimenti da rifare".
Trentadue tutte sommate su 34 segnalate. I nuovi controlli che partono oggi a tappeto "andranno avanti giornalmente di 15 in 15", fino a coprire tutte le segnalazioni.
"Che sono in aumento - aggiunge - visto che sono arrivate anche dalla zona industriale A e a seguito di una prima verifica sono stati riscontrati problemi dello stesso tipo". Dalle analisi dei tecnici - riferisce ancora Pastorella - una delle origini dell'infradiciamento sarebbe da ricercare nella fase di consegna dei moduli, che erano impacchettati "a libretto": la parte relativa al pavimento per come e quando è stata posizionata a terra, in condizioni tali da prendere acqua nei giorni di pioggia, avrebbe subito infiltrazioni tali da comprometterne la tenuta interna. Quindi non avrebbero dovuto essere montate. Ma si fa strada - continua Pastorella - anche l'ipotesi del vizio di progettazione. "In tutto il cratere - conclude il presidente del comitato dei terremotati - sono 220 i titolari di Sae che hanno questi problemi. Possibile che per tutti questi abbiano montato materiale che già si sapeva essere marcio? O magari non c'è a monte un problema di coibentazione?".
ALLORA CHI STA PEGGIO? LA SIGNORA NON SE NE ANDRA' GLI PIACE TROPPO IL POTERE DEL NULLA.
QUESTI VOGLIONO PASSARE AL PD SIETE CONTENTI CHE TORNIAMO INDIETRO ?
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34 [h=1]Processo Diciotti, Lombardi: "Salvare Salvini ci costerà caro"[/h] [h=2][/h]
La grillina Roberta Lombardi si schiera apertamente a favore dell'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini
Francesco Curridori - Mer, 30/01/2019 - 19:06
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La grillina Roberta Lombardi si schiera apertamente a favore dell'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"Far passare la prassi secondo cui chi ricopre ruoli istituzionali e di potere, invece che essere ancora più ligio di tutti gli altri cittadini proprio in virtù della carica pubblica ricoperta, può sottrarsi al giudizio della magistratura" va contro i "valori fondanti del Movimento 5 Stelle che ha fatto della tutela della legalità e dell'etica i propri elementi identitari".
Questa è la tesi esposta dall'ex deputata pentastellata, oggi consigliere regionale nel Lazio, in un lungo post nel suo blog dell'HuffPost. La Lombardi vede tre grandi opportunità per Lega, M5S ma anche per il "Governo del Cambiamento". Votando a favore dell'autotizzazione a procedere il Movimento rafforzerebbe"la propria identità ribadendo che su etica e legalità non facciamo sconti a nessuno né all'interno delle nostre fila né tantomeno a un nostro alleato di Governo". La Lega e Matteo Salvini, invece, non dovrebbero rimangiarsi "la parola data rispetto a quanto dichiarato inizialmente sulla sua disponibilità a sottoporsi al giudizio della magistratura". "Il Governo del Cambiamento" darebbe"una nuova prova di tenuta e di convergenza d'intenti e di valori", dopo aver già incassato il sì al Reddito di Cittadinanza e a Quota 100 dopo "essere riuscito a tenere testa con successo alle trattative con l'Unione Europea su temi cruciali come immigrazione e austerity". "Una cosa è sicura: tra i due a uscirne perdente sarà il M5S se voterà contro l'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini abdicando così ai suoi valori identitari", aggiunge la Lombardi. Viceversa il Movimento sembrerebbe "come quello che ha immolato se stesso sull'altare del Governo del Cambiamento, mentre Salvini come colui che, duro e puro fino alla fine, si è immolato sull'altare della Patria contro l'invasione scafista". "E alla fine a dettare la linea, quando ormai sarà troppo tardi, saranno i nostri elettori, ai quali siamo legati con un patto di lealtà che va ben oltre la durata del contratto di Governo", conclude la grillina.
perchè nel contratto di governo avete firmato di far processare salvini ?
e cioè non gli importa se cade il governo ?
è cosi torna Monti 2 la vendetta.?

