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ITALIA ......PAESE DI C..............

Alien.

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La Germania rimanda in Italia gli immigrati di Lampedusa: “Non hanno nessun diritto legale”.
14 ottobre 2013 Notiz..

Come funziona la questione immigrati in Europa? Che li deve accogliere solo l’Italia. Infatti nel maggio scorso l’Italia diede a trecento migranti un pass e cinquecento euro a testa per raggiungere la Germania. Oggi, la cancelliera Merkel li rispedisce indietro. „”L’Ue non può e non deve lasciarci soli”. E’ stata questa la disperata richiesta d’aiuto arrivata da più parti nei giorni della strage di migranti a Lampedusa. Un messaggio espresso con forza, con cattiveria.
Un messaggio che, però, l’Unione Europea sembra non avere colto, in primis la Germania della neoeletta cancelliera Angela Merkel. A poter mettere in questa situazione di “riparo” immigrazione è la normativa Ue.
Con la sottoscrizione del regolamento “Dublino II”, infatti, i Paesi membri sono obbligati ad ospitare gli immigrati che arrivano sul territorio nazionale fino a che lo status del richiedente asilo non viene certificato. Per questo, la mossa dell’Italia, nello scorso maggio alle prese con un’altra ondata di sbarchi, è tecnicamente illegale. “Gli immigrati, ai quali il governo italiano aveva concesso un pass e cinquecento euro a testa per lasciare Lampedusa, non hanno nessun diritto legale a un alloggio, né a un’assistenza economica in Germania” ha tuonato il ministro tedesco Detlef Scheele, che anche aggiunto: “Sarebbe folle dare loro false speranze di un futuro lavorativo qui”. E sembra sia altrettanto folle dare loro una speranza di restare in Germania: con le autorità tedesche che hanno già messo a disposizione degli immigrati un biglietto del treno gratis per tornare in Italia.


HAHAHAH regalato 500 euro agli immigrati hhahaahahah



Fonte: Today
 
La Svizzera chiude le frontiere: chi non ha il permesso di soggiorno, non entra.
4 ottobre 2013

La Svizzera, si sa, non è mai stata tenere con gli immigrati, anche negli anni passati. Ed in questo particolare momento storico, dove i migranti non sono europei, ma provengono dalle più disparate nazioni del mondo, ha messo un ulteriore lucchetto alle proprie frontiere: senza permesso di soggiorno, non si entra.

Il fatto: un gruppo di profughi siriani, risalita la penisola, è arrivato a Domodossola sperando di passare il confine con la Svizzera e raggiungere il centro Europa, ma sono dovuti tornare indietro alla stazione di Domodossola.

La polizia di frontiera svizzera li ha bloccati rimandandoli in Italia. Ora i profughi sono fermi alla stazione di Domodossola e sono intervenuti anche i servizi sociali del comune di Domodossola, che hanno fornito il vitto. In queste ore le autorità stanno cercando di capire quale soluzione trovare. Se i profughi non riusciranno a passare la frontiera, potrebbero chiedere asilo politico in Italia. Da sottolineare la conformazione geografica della Svizzera rispetto all’Italia: loro hanno montagne, con valichi facili da presidiare, noi migliaia di chilometri di coste senza alcun controllo.

Fonte: basta casta - rassegna stampa indipendente
 
Il titolo non è mio!
Ma è ripreso da un articolo di tale Dacia (omen nomen?) Valent apparso sul di lei blog il primo ottobre del 2008 di cui ripropongo integralmente il testo ai lettori del sito di Alman.

Che dire se non: "leggetelo solo se vi volete incazzare"? (siete avvertiti!!)
Io, superato il mio primo istinto belluino (del resto sono un essere inferiore), mi sono fermato ed ho contato fino a 100.000.
Alla fine ho realizzato di essere orgoglioso di essere un italiano.
Ho realizzato di essere proprio quell'italiano descritto nell' articolo di Dacia.
E condivido l'opinione di questa gentildonna, così soave, delicata, equilibrata e, soprattutto democratica ed antirazzista, di "fottersene" degli italiani a prescindere.
Ma per reciprocità (oddiomio che parolona..be' ma è chiaramente un sintomo della mia inferiorità..suvvia!), io me ne FOTTO parimenti di lei sperando, così dicendo, di non urtare la sua sensibilità (da "minus habens" quale sono non mi rendo conto del danno psicologico che le potrei arrecare, ma me ne scuso anticipatamente).

Una domanda, però, mi è poi sorta spontanea :"ma che c....o ci sta a fare una donna di così intelligente in un paese popolato da così tanti bastardi e tal gente di merda"? (lei sottolinea : "nessuno escluso").

Buona lettura...
Avvertenza: bisogna avere fegato per continuare nella lettura, ma il meglio lo si può apprezzare solo quando hai conosciuto il peggio!

Pertanto, se clicchi su (Continua...), il peggio lo puoi toccare con mano.



ITALIANI DI MERDA, ITALIANI BASTARDI (di Dacia Valent)

Voi non riuscite nemmeno a immaginare quanto sia difficile per me scrivere, tentando di non ferire le vostre povere sensibilità di piccoli bianchi, totalmente ignoranti del loro passato di carnefici di neri, ebrei e musulmani.

Non conoscete nulla di quello che avete nel vostro DNA storico, vi riempite la bocca di ebrei solo per salvarvi la coscienza, raccontando di come gente tipo Perlasca – un fascista di merda che dovrebbe morire mille volte solo per essere stato fascista ed aver sostenuto fossanche per un solo minuto quel regime – ne ha salvato alcuni.

Siete un popolo senza futuro perché siete un popolo senza memoria.

Me ne fotto degli italiani brava gente. Anzi, mi correggo, me ne fotto degli italiani bianchi e cristiani, naturalmente brava gente.

Non lo siete.

Siete ignoranti, stupidi, pavidi, vigliacchi.

Siete il peggio che la razza bianca abbia mai prodotto.


Brutti come la fame, privi di capacità e di ingegno se non nel business della malavita organizzata e nella volontà delle vostre donne (studentesse, casalinghe, madri di famiglie) di prostituirsi e di prostituire le proprie figlie.

Anche quando dimostrate un barlume di intelligenza, questa si perde nei rivoli del guadagno facile e del tirare a fregare chi sta peggio di voi.

Nessuna delle vostre battaglie ha un senso per altri se prima non produce un tornaconto per voi stessi.

Dalla politica alla religione, dal sociale alla cultura, siete delle nullità.

Capaci di raccogliere firme e manifestare, salvo poi smentire con ogni vostro atto quotidiano quello che a grande voce dichiarate pubblicamente. Andate a marciare da soli, che marci siete e marci rimarrete e non vi voglio profumare.

Non avete una classe media, siete una penosa e noiosa classe mediocre, incivile e selvaggia. I giornali più venduti sono quelli che trattano di gossip e i programmi televisivi più gettonati - al fine di vendere le proprie figlie come bestiame, come le vacche che sono destinate inevitabilmente a diventare, vista la vostra genia – sono i reality.

Avete acclamato qualsiasi dittatore e sottoscritto qualsiasi strage, salvo poi dimenticarvene ed assurgere come vittime di un élite. Non avete un’élite, coglioni, fatevene una ragione: i vostri deputati e senatori sono delle merde tali e quali a voi, i vostri capitani d'azienda sono dei progetti andati a male dei centri di collocamento, ma che o avevano buoni rapporti famigliari o il culo l'hanno dato meglio di voi.

Non solo quelli al governo (o che fanno capo all'area governativa), anche e soprattutto quelli che fanno capo all’opposizione.

Da quelli oggi al governo non ci aspettiamo nulla se non quello che da anni ci danno: razzismo, esclusione, spedizioni punitive, insulti ed umiliazioni.

Ma da quelli all’opposizione, quelli che si sono arricchiti con anni di Arci, Opere Nomadi, Sindacati Confederali, e sempre sulla nostra pelle, facendoci perdere diritti che ormai davamo per acquisiti, ci aspettiamo che si facciano da parte.

Sono ormai troppi anni che deleghiamo le nostre lotte a persone che in teoria dovrebbero averle fatte proprie, dimenticandoci l’infima qualità dell’italiano pseudobianco e pseudocristiano: non vale un cazzo perché non ha valori che valgano.

Un popolo di mafiosi, camorristi, ignoranti bastardi senza un futuro perché non lo meritano: che possano i loro figli morire nelle culle o non essere mai partoriti.

Questo mondo non ha bisogno di schiavi dentro come lo siete voi, feccia umana, non ha bisogno di persone che si inginocchiano a dei che sia chiamano potere e denaro e nemmeno di chi della solidarietà ha fatto business.

Ha bisogno di altro, che voi non avete e quindi siete inutili.

Dite che non è così?

Ditelo ai Rom perseguitati in tutta Italia, ditelo ad Abdoul, ditelo ai 6 di Castelvoturno, ditelo a Emmanuel, ditelo ai gay massacrati da solerti cristiani eterosessuali.

Ditelo a mio fratello, bastardi.

Ditelo alle decine di persone vere, non zecche e pulci come voi, che non denunciano perché sanno che se vanno dalla vostra polizia bastarda e assassina li umilieranno e magari li picchieranno di più e forse li uccideranno come l’Aldro [ammazzato come un cane perché pensavano fosse un extracomunitario], e se sono donne le violenteranno, e non avranno nessuno a cui rivolgersi per essere difesi.

Ditelo a quelli che rinchiudete per mesi nei vostri campi di concentramento senza alcun genere di condanna, solo per gonfiare le casse di qualche associazione che finanzierà un qualche partito, generalmente di sinistra, ditelo a quelli che lavorano per i vostri partiti e sindacati da lustri senza avere un contratto ma in nero, ditelo a quelli che si sono fidati di voi per anni, ditelo a quelli che raccolgono l’ultimo respiro di quei maiali dei vostri vecchi, e a quelli che si sfilano dalle fighe delle nostre ragazze per infilarsi in quelle larghe e flaccide delle vostre donnacce, ditelo ai nostri ragazzi che vincono medaglie e che saranno il futuro di questo paese, ditecelo, figli di puttana.

Ditelo col cappello in mano, e gli occhi bassi, cani bastardi. Ma sappiate che la risposta ve l’hanno già data a Castevolturno: Italiani bastardi, Italiani di merda. Io ci aggiungo bianchi, perché il discrimine è questo. Valete poco perché avete poco da dire e nulla da dare.


Link VERBAVALEN.COM


http://www.lindipendenza.com/italiani-bastardi-italiani-di-merda-firmato-dacia-valent/
 
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Chi è Dacia Valent

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Figlia di padre italiano e di Zahra Osman Egal, somala, Dacia Valent è nata a Mogadiscio e si è definitivamente trasferita a Udine nel 1980. Lì uno dei suoi fratelli, Giacomo, fu assassinato a 16 anni il 9 luglio 1985 da due compagni di scuola. Arruolatasi nella Polizia di Stato e inizialmente assegnata alla questura di Milano, fu successivamente trasferita prima alla Squadra Mobile e quindi al servizio scorte di Palermo.
Militante del PCI, fu candidata grazie all’appoggio dell’allora segretario Achille Occhetto al Parlamento europeo, al quale fu eletta nelle elezioni del 1989 con circa 76.000 preferenze. A Strasburgo Dacia Valent fu membro della Commissione giuridica e per i diritti dei cittadini, dell’Assemblea paritetica della convenzione tra gli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico e la CEE (ACP-CEE) nonché della Commissione per le libertà pubbliche e gli Affari Interni. Allo scioglimento del PCI e la sua successiva trasformazione in Partito Democratico della Sinistra, non aderì alla nuova formazione ma si iscrisse a Rifondazione Comunista. In seguito all’espulsione da Rifondazione Comunista per le sue dichiarazione di ammirazione nei confronti di Fini tentò senza successo di farsi candidare da Alleanza Nazionale, ed infine si ricandidò alle Elezioni europee del 2004 con la lista Occhetto-Di Pietro ottenendo 583 preferenze senza essere eletta.
Il 26 luglio 1992 contribuì alla costituzione e divenne presidente della sezione italiana dell’organizzazione internazionale antirazzista SCORE; nel 1995, in qualità di esponente di detta associazione, sostenne l’azione di un gruppo di donne somale che denunciarono richieste di favori sessuali da parte di sindacalisti della CGIL nei confronti di immigranti loro connazionali in cambio di agevolazioni nell’assegnazione di viveri; la CGIL smentì le circostanze e querelò la Valent per diffamazione, procedimento che venne archiviato dalla Procura di Roma; più tardi, nel 2002, fu sanzionata dalla Corte dei Conti per la scorretta amministrazione dei fondi regionali assegnati alla SCORE per la realizzazione di centri di prima accoglienza di immigrati.
In seguito, dopo la sua conversione all’Islam avvenuta nel 2003, fondò la IADL – Islamic Anti-Defamation League, associazione per la quale ha ideato un numero verde a uso delle persone di fede musulmana che intendano segnalare abusi subìti in ragione della loro fede. Il numero verde però ha cessato quasi subito di funzionare.
Nel novembre 2006 Dacia Valent è stata rinviata a giudizio per concorso in rapina ai danni di un’immigrata polacca che si era rivolta alla SCORE per ottenere assistenza.
Nell’ottobre 2007 è stata invece condannata ad un anno di carcere e 15 mila euro di multa per diffamazione e minacce nei confronti dell’ex direttore di Telepadania.
Più recentemente, un suo articolo dai toni accesi pubblicato il 1º ottobre 2008 sul suo blog personale, dal titolo «Italiani bastardi, Italiani di merda», nel quale ha rivolto una serie di insulti razzisti agli italiani (segnatamente, come ha specificato nell’articolo, quelli bianchi e cristiani), ha causato pesanti reazioni da parte della stampa; il movimento politico di destra Azione Universitaria ha annunciato di aver querelato Dacia Valent per tali affermazioni.

Il fratello Roberto Valent attualmente ricopre la carica di UNDP Deputy Special Representative in the occupied Palestinian territory e attualmente vive in Israele.
Nel gennaio 2010 acquisisce il portale Kilombo.org aggregatore di blog di sinistra e cerca di costituire una ONLUS per la gestione del sito senza esito.

Qui i post di Dacia Valent

Italiani Di Merda, Italiani Bastardi (di Dacia Valent)

Le troie italiane, bianche e cristiane costano – per gli arabi – 50 euro a serata. (di Dacia Valent)

Fonte Wikipedia
 
Dacia Valent a processo per concorso in rapina

L’ex europarlamentare di Rifondazione si sarebbe appropriata del portafogli e del cellulare di una donna polacca




da Roma

Prossimamente alla sbarra l’ex poliziotta «nera», già europarlamentare «rossa», Dacia Valent. Su richiesta del pubblico ministero Erminio Amelio il Gip l’ha rinviata a giudizio per concorso in rapina. I fatti contestati risalgono al 2003 allorché la Valent, 43 anni, somala di Mogadiscio, ex agente di colore della Ps si sarebbe appropriata del portafogli e del telefono cellulare di una cittadina d’origine polacca che si era recata negli uffici di un’associazione (dove la Valent lavorava) per denunciare discriminazioni ai danni di alcuni immigrati. Stando all’ipotesi accusatoria l’esposto sarebbe scattato in seguito a una iniziale incomprensione e alla decisione dell’ex parlamentare di prendere i documenti alla donna polacca. Quel che è successo poi lo stabilirà il dibattimento.
La signora Valent non è nuova a incidenti giudiziari. Nell’aprile del 1995 venne arrestata a Riano Flaminio, vicino Roma, per tentato omicidio nei confronti del convivente belga Luc Tsfmbae Mutshail al termine dell’ennesima, violentissima, lite. «Correte l’ho accoltellato» disse in lacrime al 112 dei carabinieri. «Voleva lasciarmi - spiegò a verbale -, io non ho capito più nulla, sono corsa in cucina e l’ho colpito al braccio». Sette giorni di prognosi per lui, Rebibbia per lei. Un anno prima toccò a Mutsahil, vice presidente dello Score (la Conferenza permanente per l’eguaglianza razziale) finire in manette per violenza e oltraggio al termine di un bisticcio con la convivente che l’aveva sbattuto fuori di casa. L’uomo aveva chiamato i pompieri e all’arrivo delle prime volanti, si ribellò a entrambi. L’immediato ritiro della denuncia da parte della Valent consentì a Mutshail di evitare il carcere.
Figlia di un diplomatico italiano e di una principessa somala la Valent ha vestito la divisa della polizia salvo abbandonarla per la politica. Nel 1989 divenne famosa, suo malgrado, per un’aggressione a sfondo razziale subita a opera di uno sconosciuto che non venne identificato dai colleghi in divisa e che per questo finirono sott’inchiesta per omissione d’atti d’ufficio. Nel 1992 fu protagonista di un’insolita vicenda di sfratto: cacciata dai proprietari dell’appartamento dopo esser stata accusata di infastidire il vicinato «per il continuo viavai di extracomunitari ubriachi». Europarlamentare del Pci (76mila voti), passata poi con Rifondazione comunista, da dieci anni lotta a fianco degli immigrati con l’associazione «Islamic Anti-Defamation League»: ha denunciato Calderoli per le dichiarazioni sulla nazionale di calcio francese «formata da neri e islamici», si è contraddistinta per una frase sulla morte di Oriana Fallaci: «Ora che è al cospetto di Allah, se fossimo in lei saremmo molto ma molto preoccupati».

http://www.ilgiornale.it/news/dacia-valent-processo-concorso-rapina.html
 
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