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codicebinario
Guest
cosa si nasconde dietro l’intervento delle banche?
In Italia capita di scoprire da un giorno all’altro di non essere semplicemente in un periodo di crisi, una crisi che fino al giorno prima non ci riguardava particolarmente perchè una crisi di tutti gli stati, ma in una situazione così grave da attirare l’attenzione della Banca Centrale Europea.
Il governo studia dei provvedimenti che dovrebbero risanare i debiti, ma che invece serviranno a illudere i mercati e a movimentarli un altro pò, e Bersani, sempre più ridicolo, dichiara che se il governo toccherà i più deboli dovranno vedersela con loro. Loro chi? Quelli che hanno svenduto le migliori aziende pubbliche italiane (allora parte del prestigioso IRI) ai privati, più o meno amici, più o meno padroni e datori di lavoro di quegli stessi politici mercenari che con le privatizzazioni hanno fatto carriera e si sono fatti apprezzare dai mercati internazionali.
Andiamo nel dettaglio e cerchiamo di capire cosa sta succedendo. Il debito pubblico italiano è arrivato alle stelle, tra i più alti al mondo. Allora la Banca Centrale Europea (BCE) si propone di aiutare l’Italia a patto che l’Italia promuova alcuni provvedimenti. Ma perchè a farsi avanti è la BCE e non l’Unione Europea? Lo stato italiano fa parte di un organismo politico che si chiama Unione Europea. La BCE invece è un organismo privato, è formato dalle diverse banche centrali degli stati europei che fanno parte dell’Unione Europea. Le banche centrali degli stati europei sono controllate da privati (principalmente banche e assicurazioni), compresa la Banca d’Italia, ed hanno, quindi, comportamenti e logiche che sono quelle dei privati.
Tornando al nostro discorso principale: le banche private di mezzo mondo (che controllano le banche centrali degli stati europei che a loro volta controllano la BCE), guidate da Trichet e Draghi, stanno dando consigli allo stato italiano su come affrontare la crisi. Questo sia chiaro.
Riportiamo un attimo l’attenzione sulla nostra cara BCE. La Banca Centrale Europea, controllata da banche e assicurazioni private, gestisce l’emissione della moneta e la stampa delle banconote attraverso un sistema che si chiama signoraggio. La BCE stampa banconote da 100 e 500 euro al costo di qualche centesimo, carta più inchiostro, e li rivende agli stati europei in cambio di titoli di stato (bot, cct, ecc.) per il valore nominale delle banconote cedute (ovvero il valore che viene segnato sulla banconota, 100 o 500 euro). Se la BCE porta nelle casse dello stato 1 milione di euro in banconote, ottiene in cambio titoli di stato per un milione di euro, guadagnando quel milioncino più gli interessi a cui bisogna togliere i costi di stampa delle banconote che ammontano a circa 200€. Un gran bell’affare, è chiaro ora perchè requisito per entrare nell’allora Comunità Economica Europea era la privatizzazione delle banche centrali, messa in atto in Italia da loschi figuri quali Amato (nel 1990 presidente del Consiglio del Partito Socialista Italiano PSI) e Prodi (allora Margherita e padre dell’Ulivo che in seguito diventerà Partito Democratico PD).
Ritornando alla situazione attuale, quello che sta avvenendo è che le banche private che controllano la BCE “offrono aiuto” all’Italia promettendo di comprare titoli di stato (e portando banconote nelle casse dello stato) se l’Italia s’impegna a fare alcune riforme, tra cui la privatizzazione di aziende su cui lo stato italiano mantiene ancora azioni, e la privatizzazione delle aziende pubbliche locali. Intanto il debito pubblico cresce e la BCE contribuisce a farlo aumentare perchè i titoli di stato non sono altro che debiti sui quali bisogna pagare gli interessi. Ma come si può pensare di risolvere la situazione del debito pubblico italiano attraverso una manovra (acquisto di titoli di stato) che nella pratica aumentano il debito pubblico? E’ il gioco delle banche, il solito gioco. Prestare soldi non per guadagnarci gli interessi ma per portare al collasso i conti dello stato e risolvere pacificamente il debito (così come è successo in Grecia) mettendo le mani sul patrimonio pubblico obbligandolo a privatizzare.
Ed è verso le privatizzazioni che stiamo andando,Ci stanno portando verso una situazione in cui anche chi ha votato per la ripubblicizzazione dell’acqua, disinformato sui meccanismi economici appena illustrati, dovrà dire che se siamo in una situazione di emergenza è giusto anche privatizzare l’acqua e qualsiasi altro bene pubblico pur di ripagare i debiti.
La realtà è che per uscire da questo disastro, definitivamente (perchè anche la cessione di beni pubblici non riuscirebbe a ripagare il debito e ad arrestarne l’avanzamento), bisogna cancellare il debito pubblico italiano nei confronti della BCE, uscire all’Unione Europea controllata dalle banche private e nazionalizzare la banca centrale italiana (Banca d’Italia) tornando ad emettere una moneta di cui sia proprietario il popolo secondo i principii della sovranità monetaria.
MEDITATE GENTE MEDITATE !!!!!!!!!!
In Italia capita di scoprire da un giorno all’altro di non essere semplicemente in un periodo di crisi, una crisi che fino al giorno prima non ci riguardava particolarmente perchè una crisi di tutti gli stati, ma in una situazione così grave da attirare l’attenzione della Banca Centrale Europea.
Il governo studia dei provvedimenti che dovrebbero risanare i debiti, ma che invece serviranno a illudere i mercati e a movimentarli un altro pò, e Bersani, sempre più ridicolo, dichiara che se il governo toccherà i più deboli dovranno vedersela con loro. Loro chi? Quelli che hanno svenduto le migliori aziende pubbliche italiane (allora parte del prestigioso IRI) ai privati, più o meno amici, più o meno padroni e datori di lavoro di quegli stessi politici mercenari che con le privatizzazioni hanno fatto carriera e si sono fatti apprezzare dai mercati internazionali.
Andiamo nel dettaglio e cerchiamo di capire cosa sta succedendo. Il debito pubblico italiano è arrivato alle stelle, tra i più alti al mondo. Allora la Banca Centrale Europea (BCE) si propone di aiutare l’Italia a patto che l’Italia promuova alcuni provvedimenti. Ma perchè a farsi avanti è la BCE e non l’Unione Europea? Lo stato italiano fa parte di un organismo politico che si chiama Unione Europea. La BCE invece è un organismo privato, è formato dalle diverse banche centrali degli stati europei che fanno parte dell’Unione Europea. Le banche centrali degli stati europei sono controllate da privati (principalmente banche e assicurazioni), compresa la Banca d’Italia, ed hanno, quindi, comportamenti e logiche che sono quelle dei privati.
Tornando al nostro discorso principale: le banche private di mezzo mondo (che controllano le banche centrali degli stati europei che a loro volta controllano la BCE), guidate da Trichet e Draghi, stanno dando consigli allo stato italiano su come affrontare la crisi. Questo sia chiaro.
Riportiamo un attimo l’attenzione sulla nostra cara BCE. La Banca Centrale Europea, controllata da banche e assicurazioni private, gestisce l’emissione della moneta e la stampa delle banconote attraverso un sistema che si chiama signoraggio. La BCE stampa banconote da 100 e 500 euro al costo di qualche centesimo, carta più inchiostro, e li rivende agli stati europei in cambio di titoli di stato (bot, cct, ecc.) per il valore nominale delle banconote cedute (ovvero il valore che viene segnato sulla banconota, 100 o 500 euro). Se la BCE porta nelle casse dello stato 1 milione di euro in banconote, ottiene in cambio titoli di stato per un milione di euro, guadagnando quel milioncino più gli interessi a cui bisogna togliere i costi di stampa delle banconote che ammontano a circa 200€. Un gran bell’affare, è chiaro ora perchè requisito per entrare nell’allora Comunità Economica Europea era la privatizzazione delle banche centrali, messa in atto in Italia da loschi figuri quali Amato (nel 1990 presidente del Consiglio del Partito Socialista Italiano PSI) e Prodi (allora Margherita e padre dell’Ulivo che in seguito diventerà Partito Democratico PD).
Ritornando alla situazione attuale, quello che sta avvenendo è che le banche private che controllano la BCE “offrono aiuto” all’Italia promettendo di comprare titoli di stato (e portando banconote nelle casse dello stato) se l’Italia s’impegna a fare alcune riforme, tra cui la privatizzazione di aziende su cui lo stato italiano mantiene ancora azioni, e la privatizzazione delle aziende pubbliche locali. Intanto il debito pubblico cresce e la BCE contribuisce a farlo aumentare perchè i titoli di stato non sono altro che debiti sui quali bisogna pagare gli interessi. Ma come si può pensare di risolvere la situazione del debito pubblico italiano attraverso una manovra (acquisto di titoli di stato) che nella pratica aumentano il debito pubblico? E’ il gioco delle banche, il solito gioco. Prestare soldi non per guadagnarci gli interessi ma per portare al collasso i conti dello stato e risolvere pacificamente il debito (così come è successo in Grecia) mettendo le mani sul patrimonio pubblico obbligandolo a privatizzare.
Ed è verso le privatizzazioni che stiamo andando,Ci stanno portando verso una situazione in cui anche chi ha votato per la ripubblicizzazione dell’acqua, disinformato sui meccanismi economici appena illustrati, dovrà dire che se siamo in una situazione di emergenza è giusto anche privatizzare l’acqua e qualsiasi altro bene pubblico pur di ripagare i debiti.
La realtà è che per uscire da questo disastro, definitivamente (perchè anche la cessione di beni pubblici non riuscirebbe a ripagare il debito e ad arrestarne l’avanzamento), bisogna cancellare il debito pubblico italiano nei confronti della BCE, uscire all’Unione Europea controllata dalle banche private e nazionalizzare la banca centrale italiana (Banca d’Italia) tornando ad emettere una moneta di cui sia proprietario il popolo secondo i principii della sovranità monetaria.
MEDITATE GENTE MEDITATE !!!!!!!!!!