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Via libera all’aumento sulle accise del diesel, lo chiede l’Europa

Il Governo ha varato il piano che porterà all'allineamento graduale, entro il 2030, delle accise sul diesel con quelle sulla benzina. Gli scenari futuri





Pubblicato: 24 Gennaio 2025 09:53





Fonte: 123RFAccise sul diesel: varato allineamento con la benzina

Le accise sui carburanti sono un tema di discussione ricorrente in Italia, con implicazioni significative sia per il Governo che per i consumatori. Queste imposte indirette sono applicate sulla produzione o vendita di beni specifici, come i carburanti, gli alcolici e i tabacchi, e rappresentano un costo fisso per unità di prodotto, ad esempio al litro o al chilogrammo, senza variare in base al prezzo del bene. Stavolta, il bersaglio della misura è il gasolio che dovrebbe ricevere un’impennata graduale nel corso dei prossimi anni.

Indice

  • Le pressioni dell’Unione Europea
  • Il piano di rimodulazione delle accise: obiettivi e tempistiche
  • Impatto economico e ambientale
  • Considerazioni aggiuntive
Le pressioni dell’Unione Europea

Attualmente, le accise sui carburanti in Italia sono fissate a 0,7284 euro al litro per la benzina e 0,6174 euro al litro per il gasolio. Questa disparità tra le accise su benzina e diesel è stata identificata come un problema dall’Unione Europea, che la considera ingiustificata dal punto di vista ambientale. L’UE ha chiesto all’Italia di rimodulare la fiscalità sui carburanti a partire dal 2023, legandola all’impatto ecologico e disincentivando l’uso di combustibili dannosi. Questa pressione
ha portato il governo italiano a considerare un riallineamento delle accise, per il quale si sta discutendo negli ultimi giorni

Il piano di rimodulazione delle accise: obiettivi e tempistiche

Il Governo italiano ha incluso nel “Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029” la possibilità di pareggiare le tasse su benzina e gasolio. Questo processo, definito “riallineamento”, prevede un aumento delle accise sul diesel e una contemporanea riduzione su quelle della benzina. Nello specifico, si prevede un aumento dell’accisa sul gasolio di 1-2 centesimi all’anno, mentre quelle sulla benzina diminuiranno di pari misura.



L’obiettivo è arrivare a un’accisa unificata di 0,673 €/l sia per la benzina che per il diesel. Questo cambiamento comporterà che il prezzo alla pompa del gasolio supererà quello della benzina. Questo riavvicinamento graduale sarà completato entro il 2030. La Commissione Finanze del Senato ha dato il via libera a questa misura, contenuta in un decreto legislativo su alcol e oli lubrificanti. Si prevede che l’inizio delle operazioni avverrà nel gennaio 2026, con una posticipazione rispetto alla data precedentemente prevista di luglio 20256.

Impatto economico e ambientale

Questo riallineamento delle accise avrà un impatto significativo sia sulle entrate statali sia sulle abitudini di consumo degli italiani. Si stima che lo Stato otterrà un surplus di 100 milioni di euro nel primo anno,
fino a raggiungere 500 milioni di euro entro il 2030. Queste risorse aggiuntive saranno destinate al trasporto pubblico locale, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale

Ecco, i valori attuali e quelli previsti per le accise:

  • Benzina: 0,728 €/l (2025) 0,673 €/l (2030);
  • Diesel 0,617 €/l (2025), 0,673 €/l (2030).
Questo cambiamento è visto come un passo necessario per evitare una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea, che considera il disallineamento delle accise su benzina e diesel come un “sussidio ambientalmente dannoso”.

Considerazioni aggiuntive

Oltre alle accise, è importante ricordare che al distributore i consumatori pagano anche l’IVA al 22% e il costo netto del carburante, comprensivo del margine di guadagno dei gestori. Questi fattori contribuiscono a formare il prezzo finale alla pompa e rendono la tassazione dei carburanti un tema complesso e stratificato.

L’aumento delle accise sul diesel e la riduzione di quelle sulla benzina, in teoria, dovrebbero disincentivare l’uso di veicoli diesel a favore di quelli a benzina o di alternative più ecologiche. Tuttavia, l’impatto reale sui consumatori dipenderà da vari fattori, tra cui le abitudini di guida, la disponibilità di alternative di trasporto e le variazioni dei prezzi del carburante al distributore.
quei : fino a raggiungere 500 milioni di euro entro il 2030.

ma quei 500 milioni di € li trovano frugando in tasca ad ognuno di NOI.
MA GLI AEREI LE NAVI E I CARROARMATI OGGI VANNO TUTTI A "PEDALI" VERO? SONO GREEN ?

 

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