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L'ALTRA ITALIA

La colpa del Presidente Berlusconi, è quella di essere un politico, ma che, dice le cose come un uomo qualunque!!!!!!!!!!!!????????????
Ricordo quando disse al presidente Dalema, che aveva la barca, pur percependo il solo stipendio di politico!!!!!!!!!!!!???????????
Si ribello tutto il sistema politico!!!!!!!!!!????????????? Ed ho detto tutto.
 
La colpa del Presidente Berlusconi, è quella di essere un politico, ma che, dice le cose come un uomo qualunque!!!!!!!!!!!!????????????
Ricordo quando disse al presidente Dalema, che aveva la barca, pur percependo il solo stipendio di politico!!!!!!!!!!!!???????????
Si ribello tutto il sistema politico!!!!!!!!!!????????????? Ed ho detto tutto.
 
C'era una volta il segretario del pd bersani che chiedeva a Berlusconi di fare un passo indietro, c'è ora il segretario del pd epifani che chiede a Berlusconi di fare un passo indietro, ma quanti passi indietro deve fare Berlusconi? a furia di fare passi indietro diventerà un gambero, ma solo passi indietro sanno dire i vari segretari del pd?
 
tho......sparito il video......bene,bene.Credo che si possa mettere in quanto non siamo in campagna elettorale.Ma in una libera Italia mi sbaglio? E mi sa proprio di no.
 
DA BERLUSCONI A GRILLO: STORIA DELLE PROMESSE



Tanto rumore per la condanna di B. Minacce di guerra civile. Il Paese “spaccato”. Ma, al di là del rumore e del colore, che influenza ha avuto B. sul percorso reale del Paese? Nessuna: la sua azione non ha spostato di un grado l’Italia dalla sua rotta di deindustrializzazione, indebitamento, impoverimento, declassamento, assoggettamento a potenze e capitali stranieri. E l’azione dei suoi rivali? Idem!

B. prometteva rivoluzione liberale, Stato di diritto, riforma della giustizia, efficientamento del paese, e ha mancato in tutto.

Del resto, un paese pervaso storicamente da mentalità non liberali (marxismo, fascismo, cattolicesimo), come poteva divenire liberale? Vediamo che, invece, la partecipazione politica tende a scadere in forme di irrazionalità più rozze, cioè dall’ideologismo al tribalismo incentrato su capi carismatici e affiliazioni identitarie. Un paese storicamente assuefatto a che la legge sia usata dal potere, anche giudiziario, secondo la convenienza di chi ha il potere, ed elusa quando possibile da chi non lo ha, come potrebbe divenire legalitario in virtù di qualche riforma? Un paese storicamente abituato a un potere che si compera il consenso col clientelismo nella spesa pubblica e nel pubblico impiego, come potrebbe divenire efficiente in qualche anno e per azione di forze interne ad esso? La storia, il passato, i costumi consolidati, le formae mentis tradizionali, sono tutte cose molto reali e molto solide.

Ma anche le altre forze politiche e le altre ideologie hanno avuto influenza nulla sulla rotta del Paese descritta sopra. Una rotta tracciata altrove, fuori d’Italia, a porte chiuse, nei circoli come il Bilderberg, da dove vengono gli ultimi premier.

La sinistra prometteva più sicurezza sociale, più lavoro, più equità nei redditi, più servizi pubblici, e abbiamo avuto esattamente il contrario.

Bossi prometteva l’indipendenza della Padania o perlomeno il federalismo, nonché controllo dell’immigrazione, e abbiamo avuto più centralismo, romano ed europeo, e più immigrazione selvaggia.

Il prof. Monti prometteva il salvataggio dell’economia mediante le sue grandi capacità tecniche: si è rivelato un tecnico dell’autoaffondamento, precipitando il Paese nell’avvitamento fiscale e nel pessimismo più distruttivo.

Letta, con la sua enorme maggioranza parlamentare, doveva fare grandi cose a tambur battente, sempre per salvare il Paese, e semplicemente rinvia le decisioni e sta ad aspettare mentre il Paese brucia.

L’europeismo e l’Euro promettevano solidarietà, stabilità, risanamento, crescita, convergenza economica e unificazione politica, e hanno dato il contrario: avvitamento recessivo, sovraindebitamento, miseria, sopraffazione tedesca, divergenza delle economie, contrapposizione di interessi.

Mercatismo, globalizzazione, liberalizzazione e privatizzazione promettevano sviluppo economico, equità, razionale distribuzione delle risorse e dei redditi, stabilità, e abbiamo avuto il contrario: instabilità, crisi strutturale, depressione, concentrazione dei redditi, delle tecnologie e dei poteri in mano a pochi monopolisti, disoccupazione, dilagare della povertà in tutto il mondo.

Il partito dei magistrati prometteva di debellare la corruzione e la mafia, e ora abbiamo più corruzione più mafia; la cessione dei gioielli nazionali e dei poteri politici al capitale finanziario straniero è stata nascosta col polverone mediatico-emozionale di Mani Pulite (“Di Pietro facci sognare”), e l’eliminazione col mezzo giudiziario dei partiti popolari diversi dal PCI e dai suoi succedanei metamorfici è servita non a fare pulizia, ma a togliere di mezzo le forze politiche radicate nella gente e che potevano opporsi alle logiche della finanza predatrice.

A quest’ultima neppure B. si è veramente opposto, anzi non l’ha nemmeno denunciata all’opinione pubblica, e ha votato tutti i provvedimenti normativi da essa voluti, limitandosi a cercare di inserirsi qua e là più per conquistare un ruolo personale che per cambiare un tracciato non negoziabile. La sua maggiore influenza è stata proprio quella di aiutare a nascondere quelle logiche e quelle strategie all’opinione pubblica, mentre venivano portate avanti, mentre veniva creato un sistema monetario europeo volutamente sbagliato e che avrebbe prodotto ciò che ora stiamo subendo, subdolamente. A nasconderle dietro una rappresentazione teatrale in cui la gente, compreso il ceto imprenditoriale, veniva coinvolta nella finzione che la realtà, che ciò che contava, fosse la lotta di B. liberale contro il comunismo e i magistrati comunisti, ovvero della democrazia e della legalità contro B. caimano e delinquente professionale.

Potevano andare diversamente, le cose, in Italia? Poteva una qualche forza nazionale cambiare il corso della storia di questo Paese? Potevano riformarlo, risanarlo, rilanciarlo, ammodernarlo, queste forze politiche e giudiziarie? No, non ne avevano la possibilità, perché il potere effettivo su questo Paese, gli strumenti di politica macroeconomica dello Stato, erano stati ceduti precedentemente, cioè nel 1981-83 con la sapiente riforma monetaria Ciampi-Andreatta (privatizzazione della gestione della Banca d’Italia, rifinanziamento del debito pubblico affidato ai mercati speculativi, conseguente raddoppio del debito sul pil in pochi anni, destabilizzazione finanziaria); e poi, irreversibilmente, con gli accordi sul panfilo Britannia nel 1992, Maastricht, l’Euro. Da allora, il timone dell’Italia non è più in Italia, il comandante vero sta all’estero, e dall’estero ultimamente decide anche i governi italiani. Ogni promessa di cambiare il Paese, fatta da partiti nazionali, è pura millanteria, regolarmente smentita dai fatti. L’alternanza al potere sposta al più, da una parta all’altra, le opportunità di affari con lo Stato e il carico fiscale. Cioè ha influenza solo sulla spartizione. Ai fini propriamente politici, votare è ininfluente.

Adesso tocca a Grillo e alle sue, di promesse. Grillo le canta sull’ultima spiaggia, al tramonto di questo Paese, ormai privato dei caratteri della statehood (Eigenstaatlichkeit), e ridotto a un governatorato. Cambiare l’Italia, semplicemente non glielo permetteranno, i fratelli maggiori europei. Per farlo, dovrebbe rompere e scontrarsi con una struttura internazionale da cui l’Italia è in dipendente per materie prime ed esportazioni. Senza contare che l’Italia è un paese occupato militarmente dagli USA con decine di loro basi militari sul territorio.

Ecco, gli USA, solo gli USA, con l’appoggio intra-europeo di Londra, potrebbero, se volessero, se fosse loro interesse, mettere Grillo in condizioni di farlo, ammesso che riesca ad adunare adeguate forze popolari, magari alleandosi ad altri movimenti “antisistema”.

OK, allora immaginiamo che domani (?) si cambi il Paese. Ma qual è il modello da applicare? Come farlo funzionare? Questo non lo sanno nemmeno a Washington, temo.
 
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Ecco perchè l’America da decenni comanda in casa nostra


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Per caso ieri sera facendo zapping, mi sono imbattuto nello speciale su Amanda Knox. Non voglio entrare in merito sulla sua innocenza o colpevolezza, ma questa trasmissione mi ha dato lo spunto per una riflessione. Come sapete, è stata assolta e liberata. Infatti è tornata in America. Per un patto tacito, ma mantenuto (non come da noi in Italia), sia le televisioni che la stampa di Seattle, non hanno proferito verbo al suo rientro e attualmente continuano a non parlare di lei, né in tv e né sui giornali. Insomma , la lasciano in pace, la tutelano. La Cassazione in Italia ha annullato la sentenza di appello. Questo significa che il processo sarebbe da rifare. Pensate che l’America permetterà all’Italia, di giudicare una loro concittadina?. La risposta esatta è: “NO”. Anzi hanno detto chiaramente, che se in questo nuovo processo Amanda dovesse essere giudicata colpevole, per loro continuerebbe ad essere innocente. Pensate al contrario, se il/la probabile colpevole, fosse stato/a un/a Italiano/a, cosa sarebbe accaduto?. Immediatamente richiesta di estradizione e sicuramente ed è così che funziona da sempre, avremmo ancora una volta obbedito, detto di si. Se vi state chiedendo il motivo di questa cieca obbedienza , ve lo dico subito; è tutta una questione di soldi, di prestiti. Girovagando in rete, ho trovato questo interessante ed esaustivo sito: PIANO MARSHALL - IN ITALIA E IN EUROPA

Parla del piano Marshall, e non solo. In ogni caso negl’anni abbiamo accumulato dei debiti così alti che non potendo onorarli ed estinguerli, siamo sempre stati costretti a farci comandare in casa nostra. Pensare a questo, mi da una grande tristezza, ma penso anche riguardando l’immagine del mio post precedente, dove Prodi fa Jogging con macchina blu e scorta a spese nostre, che non abbiamo mai onorato ed estinto i debiti, perché tutti questi anni di malgoverno, sprechi e di magna magna, non hanno fatto altro che peggiorare la situazione. Se uno di questi giorni, inizieranno a costruire un base Americana vicino a casa vostra, non chiedetevi più il perché, ma pensate a chi ha permesso e continua a permettere che ciò accada. Cambiare si può, non è mai troppo tardi per incominciare a farlo.
 
Mentre Berlusconi è stato "spento"
by Ebo il 5 ° Agosto 2013 in Generale , Commissione Europea
L'ex primo ministro Silvio Berlusconi, l'Italia sarà inizialmente causare una nuova crisi politica. "Sono qui, resterò qui e non mi arrendo," disse ad alta voce, "SZ" . Nel frattempo, fare il giro nei report di Bruxelles, secondo la quale il Cavaliere mirato diffamato la fine del 2011 dal Presidente della Commissione Barroso e il "fuori" è stato.

Perché mettere Berlusconi nel bel mezzo della crisi dell'euro, il suo ufficio? Anche due anni dopo la drammatica caduta del 2011 la questione non è stata risolta definitivamente.

E 'chiaro che il Cancelliere Merkel e l'ex presidente francese Sarkozy ha esercitato forti pressioni su Berlusconi ei suoi ministri. Il presidente del Consiglio deve andare in modo che la crisi non aumenta, quindi la loro minaccia.

Ma ora arriva una nuova versione. Un giornalista finanziario italiano ha sostenuto che il presidente della Commissione Barroso ha giocato un ruolo chiave nel dramma. Il Berlusconi portoghese aveva "spento" ("unplugged"), dicono.

La "storia segreta di un quasi-collasso" è sul blog della "London School of Economics" giocato. Qui la scena chiave:

In quei giorni bui, con il 10-year spread Bund-BTP vicino ad un picco storico, un unico incidente si è verificato. Durante il meeting istituzionale, l'allora ministro degli Interni, Roberto Maroni, ha ricevuto una telefonata. Era verso la fine di ottobre. Le persone che partecipano alla riunione hanno fatto, un gruppo ristretto di collaboratori, ha riferito l'ha impallidì. La chiamata proveniva da José Manuel Barroso, il numero uno della Commissione europea. Barroso è stato molto chiaro con Maroni: "Non voglio che tu la prenda personalmente. Né voi né tutti gli altri membri del governo. . Ma è necessario "staccare la spina" Berlusconi "e nel Barroso ha rivelato quale momento ha fatto ciò che la strategia: una raffica di dichiarazioni contro l'allora primo ministro. Da tutti i fronti, da ogni produttore di politica europea. Il messaggio da inviare ciò che uno e uno solo: Berlusconi è inadeguato. Ehi, il "caimano" [a volte la stampa italiana riferisce a Berlusconi come "Il Caimano", come nel titolo del film di Nanni Moretti del 2006 sulle sue vicissitudini politiche], è riuscito a resistere solo per dieci giorni prima di arrendersi all'inevitabile.

Se fosse vero, sarebbe la storia di un evidente abuso di potere a Bruxelles. Perché Barroso si legittima in alcun modo, un capo di governo eletto per costringere fuori sede - e non Berlusconi.

Anche le drammatiche circostanze non giustificano questo approccio. Berlusconi è stato in effetti non la causa di colpa per gli alti spread minacciano. Ciò era dovuto alla ristrutturazione del debito greco, che aveva turbato i mercati in maniera massiccia.

Questa ristrutturazione si era Cancelliere Merkel e il ministro delle finanze Wolfgang Schäuble imposto - contro il parere del FMI, BCE e Sarkozy. Le conseguenze di quel tempo ha fatto non solo l'Italia, ma anche la Spagna in difficoltà.

Su questo blog ho documentato in dettaglio. Per esempio, nell'articolo "Perché l'Italia" .

Sono curioso di sapere se anche questo - Tedesco - parte della "storia segreta" alla fine sarà rivelato. Forse lo stesso Berlusconi? Essere attendibile, sarebbe lui ...
 

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