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MA CHI GLIELA DATO IL PERMESSO DI SOGGIORNO ?

Alien.

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[h=1]Il monito del Papa sui migranti: "Corridoi umanitari dalla Libia"[/h] [h=2][/h]
Il pontefice si è rivolto ai fedeli nel tradizionale Regina Coeli in Piazza San Pietro. Ricordati anche i quattro beati proclamati in Argentina

Agostino Corneli - Dom, 28/04/2019 - 13:18
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Papa Francesco, al termine del Regina Coeli in piazza San Pietro, torna a parlare del tema dei migranti.
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Tema molto caro al pontefice, che da sempre chiede una maggiore apertura nei confronti degli immigrati. E questa volta mette al centro del discorso la Libia, tema che da molte settimane è al centro dell'agenda politica italiana, in particolare proprio per il rischio di una nuova esplosione della rotta del Mediterraneo centrale.

Il Papa, rivolgendosi ai fedeli riuniti in piazza San Pietro, a Roma, ha detto: "Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per i profughi che si trovano nei centri di detenzione in Libia, la cui situazione, già molto grave, è resa ancora più pericolosa dal conflitto in corso. Faccio appello perché specialmente le donne, i bambini e i malati possano essere al più presto evacuati attraverso corridoi umanitari". Il pontefice ha invitato quindi la comunità internazionale a intervenire nel conflitto per trovare una soluzione che garantisca la sicurezza della popolazione civile e dei potenziali profughi, che, stando alle ultime rivelazioni, potrebbero essere già decine di migliaia.

Sempre nel Regina Coeli, il Papa ha voluto ricordare le vittime delle alluvioni in Sudafrica, invocando una società "solidale". La celebrazione della prima domenica dopo Pasqua è servita anche per ricordare i quattro beati proclamati in Argentina: Enrique Angel Angelelli, Carlos de Dios Murias,Gabriel Longueville e Wenceslao Pedernera. "Questi martiri della fede sono stati perseguitati per causa della giustizia e della carità evangelica. Il loro esempio e la loro intercessione sostengano in particolare quanti lavorano per una società più giusta e solidale" ha concluso il pontefice.
 
DON ABBONDIO NON SA CHE :



[h=1]Il Vaticano è il produttore di armi più grande del mondo[/h] Immagine published on 17 maggio 2016 | Leave a response[IMG2=JSON]{"alt":"Twitter","data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/clkuk.tradedoubler.com\/click?p=267941&a=3081528&g=22963680\/twitter.png"}[/IMG2][IMG2=JSON]{"alt":"Google+","data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/clkuk.tradedoubler.com\/click?p=267941&a=3081528&g=22963680\/google_plus.png"}[/IMG2][IMG2=JSON]{"alt":"Facebook","data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/clkuk.tradedoubler.com\/click?p=267941&a=3081528&g=22963680\/facebook.png"}[/IMG2][IMG2=JSON]{"alt":"WhatsApp","data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/clkuk.tradedoubler.com\/click?p=267941&a=3081528&g=22963680\/whatsapp.png"}[/IMG2][IMG2=JSON]{"alt":"Facebook Messenger","data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/clkuk.tradedoubler.com\/click?p=267941&a=3081528&g=22963680\/facebook_messenger.png"}[/IMG2][IMG2=JSON]{"alt":"Email","data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/clkuk.tradedoubler.com\/click?p=267941&a=3081528&g=22963680\/email.png"}[/IMG2][IMG2=JSON]{"alt":"SMS","data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/clkuk.tradedoubler.com\/click?p=267941&a=3081528&g=22963680\/sms.png"}[/IMG2][IMG2=JSON]{"alt":"Google Gmail","data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/clkuk.tradedoubler.com\/click?p=267941&a=3081528&g=22963680\/gmail.png"}[/IMG2][IMG2=JSON]{"alt":"Telegram","data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/clkuk.tradedoubler.com\/click?p=267941&a=3081528&g=22963680\/telegram.png"}[/IMG2]
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Questa è una notizia che gira da tempo su Facebook.
Forse pochi sanno che la FABBRICA D’ARMI PIETRO BERETTA ( tra le più grandi industrie di armi al mondo) S.p.A. è controllata dal gruppo Beretta Holding SpA e il maggior azionista del gruppo Beretta Holding SpA dopo Ugo Gussalli Beretta, è lo IOR (L’Istituto per le Opere di Religione [comunemente conosciuto come Banca Vaticana]) è un istituto privato, creato nel 1942 da papa Pio XII e con sede nella Città del Vaticano.
Che cos’è lo IOR?

Lo IOR comunemente conosciuto come ” Banca Vaticana”, è un istituto pontificio di diritto privato, creato nel 1942. In molti sostengono che sia la Banca centrale della Santa Sede quando, in realtà, è solo la terza in ordine di capitali contenuti. Il compito di sede centrale ( Banca) spetta invece all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica che ha la mansione di gestire lo sterminato patrimonio immobiliare e artistico che la Chiesa Cattolica possiede.
Tornando allo IOR, il suo direttore generale riporta direttamente ad un consiglio di amministrazione composto da Cardinali che a loro volta rispondono al Papa.
Lo IOR è stato più volte coinvolto in scandali, finanziari e non, fra i quali spiccano “l’affare della sindone” e il crac del banco Ambrosiano.
Secondo quanto stabilisce il suo statuto, ha lo scopo di:
“provvedere alla custodia e all’amministrazione dei beni mobili e immobili trasferiti o affidati allo IOR medesimo da persone fisiche o giuridiche e destinati a opere di religione e carità. L’Istituto pertanto accetta beni con la destinazione, almeno parziale e futura, di cui al precedente comma. L’Istituto può accettare depositi di beni da parte di Enti e persone della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.”

Si stima che il suo capitale sia di 7 miliardi di euro circa ma le cifre sono chiaramente manipolate.


Se pensiamo che solo lo IOR possiede questo capitale, se sommiamo a questo i capitali degli altri Istituti la CHIESA CATTOLICA arriverebbe a circa 10 trilioni di Dollari, una cifra pazzesca! Allora una prima domanda sorge spontanea: Perchè pagare alla chiesa l’8×1000? I suoi capitali non basterebbero già a porre rimedio a tante questioni attuali? Non riporterebbe forse la “casa di Dio” per le strade del mondo?

Non è tutto, si stima che circa il 60% del patrimonio italiano farebbe capo al Vaticano, dunque il colosso economico più importante del nostro tempo in Italia è gestito attualmente da Papa Bergoglio, un abile manager di affari.

Conclusa questa breve sintesi sulle cifre che girano intorno alla Santa Sede concentriamoci adesso sul vero grande scandalo degli ultimi decenni:
La Chiesa Sarebbe il secondo azionista della FABBRICA D’ARMI PIETRO BERETTA ( Tra le industrie di armi più grandi al mondo) .



[video=youtube_share;eOjTv-RfIFY]https://youtu.be/eOjTv-RfIFY[/video]









SE NON CI FOSSERO LE ARMI NON CI SAREBBERO GUERRE NE PROFUGHI -MA DATO CHE LOR SIGNORI COSTRUISCONO ARMI ED GUERRE E PROFUGHI SE LI PRENDANO LORO IN VATICANO NO è....


E VOI ANDATE IN CHIESA A PREGARE PER LA PACE ?
E VOI DATE L'8X1000 ?MA VI GUARDATE MAI ALLO SPECCHIO ?

DIMENTICAVO SIETE
CRISTIANI VI PIACE PERDONARE VOLGERE SEMPRE L'ALTRA GUANCIA POI VI PIACE ESSERE SBRANATI DAI LEONI AL COLOSSEO PER POI DIVENTARE MARTIRI MA CHE BELLO.
 
ANCORA ?

[h=1]Il Papa bacchetta i sovranisti: ​"Le Nazioni sono fatte dai migranti"[/h] [h=2][/h]
Bergoglio contro le spinte nazionaliste: "Il migrante non è una minaccia". E lamenta: "Crescono le correnti aggressive contro gli stranieri"

Sergio Rame - Gio, 02/05/2019 - 13:40
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"Tutte le nazioni sono frutto dell'integrazione di ondate successive di persone o di gruppi di migranti e tendono a essere immagini della diversità dell'umanità pur essendo unite da valori, risorse culturali comuni e sani costumi".
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Papa Francesco è tornato a ribadire il proprio no al "nazionalismo conflittuale" che "alza muri". Durante l'udienza ai partecipanti l'Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, che si terrà fino a domani alla Casina Pio IV in Vaticano, ha duramente bacchettato quei partiti e movimenti che si fanno portavoce di istanze sovraniste e ha chiesto maggiore accoglienza per gli immigrati che partono alla volta dell'Occidente. "Uno Stato che suscitasse i sentimenti nazionalistici del proprio popolo contro altre nazioni o gruppi di persone verrebbe meno alla propria missione - ha tuonato - sappiamo dalla storia dove conducono simili deviazioni. Penso all'Europa del secolo scorso".

Il tema dell'assemblea plenaria è "Nation, State, Nation-State" e papa Francesco ha ancora messo al centro l'emergenza immigrazione criticando apertamente la posizione dei partiti di destra che, una volta al governo, hanno deciso di chiudere i confini agli ingressi illegali. Per il Santo Padre è "compito dell'autorità pubblica proteggere i migranti e regolare con la virtù della prudenza i flussi migratori, come pure promuovere l'accoglienza in modo che le popolazioni locali siano formate e incoraggiate a partecipare consapevolmente al processo integrativo dei migranti che vengono accolti". "Il modo in cui una nazione accoglie i migranti rivela la sua visione della dignità umana e del suo rapporto con l'umanità. Ogni persona umana è membro dell'umanità e ha la stessa dignità. Quando una persona o una famiglia è costretta a lasciare la propria terra va accolta con umanità", ha spiegato nell'udienza alla plenaria ribadendo che gli obblighi verso i migranti vengono declinati su quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. "Il migrante - ha, quindi, aggiunto - non è una minaccia alla cultura, ai costumi e ai valori della nazione che accoglie. Anche lui ha un dovere, quello di integrarsi nella nazione che lo riceve".

Durante l'incontro alla Casina Pio IV in Vaticano, papa Francesco ha attaccato frontalmente quegli Stati che "attuano le loro relazioni in uno spirito più di contrapposizione che di cooperazione". Anche in questo caso quello che il Pontefice ha in mente è proprio la gestione degli sbarchi e degli arrivi. Secondo Bergoglio, le frontiere degli Stati "non sempre coincidono con demarcazioni di popolazioni omogenee" e "molte tensioni provengono da un'eccessiva rivendicazione di sovranità da parte degli Stati, spesso proprio in ambiti dove essi non sono più in grado di agire efficacemente per tutelare il bene comune". Da qui la sua "preoccupazione" per il riemergere, "un po' dovunque nel mondo", di "correnti aggressive verso gli stranieri, specie gli immigrati, come pure quel crescente nazionalismo che tralascia il bene comune". Il rischio, a detta di Bergoglio, è "compromettere forme già consolidate di cooperazione internazionale".

In vista delle elezioni europee del prossimo 26 maggio, il Santo Padre auspica che il Vecchio Continente non perda "la consapevolezza dei benefici apportati da questo cammino di avvicinamento e concordia tra i popoli intrapreso nel secondo dopoguerra". "Lo Stato nazionale non può essere considerato come un assoluto, come un'isola rispetto al contesto circostante", ha sottolineato il Pontefice. "Nell'attuale situazione di globalizzazione non solo dell'economia ma anche degli scambi tecnologici e culturali, lo Stato nazionale - ha continuato - non è più in grado di procurare da solo il bene comune alle sue popolazioni. Il bene comune è diventato mondiale e le nazioni devono associarsi per il proprio beneficio. Quando un bene comune sopranazionale è chiaramente identificato, occorre un'apposita autorità legalmente e concordemente costituita capace di agevolare la sua attuazione". E le sfide che vorrebbe mettere sul campo spaziano dal cambiamento climatico alle "nuove schiavitù". "Un visione cooperativa fra le Nazioni - ha infine concluso - può muovere la storia rilanciando il multilateralismo, opposto sia alle nuove spinte nazionalistiche, sia a una politica egemonica".


MA POI LI MANTIENE IL VATICANO CON L'8X1000 ?

SI CERTO CON LE PREGHIERE E POI I MIGRANTI MANGIANO QUELLE ?
 

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