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MAGIE, CHIROMANZIA, STREGONERIA E DIO...

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Roby

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MAGHI, CARTOMANTI, SETTE….



Mai come in questi tempi siamo circondati da maghi, indovini, cartomanti. Basta azionare il telecomando della TV per venire immersi in un mondo in cui l’occulto la fa da padrone; e poiché, di pari passo, insieme alla curiosità per l’occulto, cresce l’ignoranza delle cose di Dio, crediamo sia opportuno far riflettere la gente sul reale pericolo che si corre seguendo queste pratiche.
Il primo comandamento "Non avrai altro Dio all’infuori di me", vieta di onorare altri dei, all’infuori dell’Unico Signore che si è rivelato al suo popolo. Proibisce la superstizione che rappresenta, in qualche modo, un eccesso perverso della religione.
La superstizione è la deviazione del sentimento religioso e delle pratiche che esso impone. Può anche presentarsi mascherata sotto il culto che rendiamo al vero Dio, per esempio quando si attribuisce un’importanza in qualche misura magica a certe pratiche, peraltro legittime. Attribuire alla sola materialità delle preghiere o dei segni sacramentali la loro efficacia, prescindendo dalle disposizioni interiori che richiedono, è cadere nella superstizione.
Vi sono molte persone devote a vari santi in modo così particolare ed esclusivo da mettere spesso da parte Dio, dimenticando che i santi sono solo intercessori e che è solo Dio che può salvarci.
Praticano assiduamente varie devozioni, i giovedì di Santa Rita, il pellegrinaggio a Santa Rosalia, e altro, ma si fermano a queste devozioni senza partecipazione alla Santa Messa. Anche quando talvolta si recano a Messa, entrando in chiesa, si recano immediatamente a genuflettersi presso la statua di questo o di quel santo che ritengono il loro protettore, omettendo di inginocchiarsi davanti al Tabernacolo. E’ come se si entrasse in una casa e si salutassero gli ospiti prima del padrone di casa o addirittura omettendo di salutarlo.
Quando non si cade poi in pratiche più pericolose, quali la catena di S. Antonio o la torta di Padre Pio, ben gradite a satana.
Dio può rivelare l’avvenire ai suoi profeti o ad altri santi. Tuttavia il giusto atteggiamento cristiano consiste nell’abbandonarsi con fiducia nelle mani della Provvidenza per ciò che concerne il futuro e a rifuggire da ogni curiosità malsana a questo riguardo.
Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che, a torto, si ritiene che svelino l’avvenire. La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei presagi e delle sorti, la cartomanzia, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium e agli operatori dell’occulto manifestano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia e sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste.
Si cerca di ingraziarsi satana, o quantomeno di non farcelo nemico, dimenticando che egli già ci fa tutto il male che gli è possibile farci.
Tutte le pratiche di magia e di stregoneria con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio ed ottenere un potere soprannaturale sul prossimo, fosse anche per procurargli la salute, sono gravemente contrarie alla virtù della religione. Tali pratiche sono ancor più da condannare quando si accompagnano ad un’intenzione di nuocere ad altri o quando in esse si ricorre all’intervento dei demoni. Anche portare gli amuleti è biasimevole.
Lo spiritismo spesso implica pratiche divinatorie o magiche. Pure da esso la Chiesa mette in guardia i fedeli
La Sacra scrittura è chiarissima a questo riguardo:

"Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l’augurio o la magia; né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore" (Deuteronomio 18, 10-12)

Quando vi diranno: "Interrogate gli spiriti e gli indovini che b
 
<center>LE PRATICHE OCCULTE</center>

esaminate alla luce della Parola di Dio



"Guardate, io pongo oggi dinanzi a voi la benedizione e la maledizione: la benedizione, se ubbidite ai comandamenti dell'Eterno, del vostro Dio, i quali oggi vi do; la maledizione, se non ubbidite ai comandamenti dell'Eterno, dell'Iddio vostro, e se vi allontanate dalla via che oggi vi prescrivo, per andar dietro a dèi stranieri che voi non avete mai conosciuti.

Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né chi usa incantesimi, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, perché chiunque fa queste cose è in abominio all'Eterno"

(Deut. 11:26-28, 18:10-12a).

Le pratiche occulte, riassunte nel breve elenco riportato sopra, sono un'abominazione per l'Iddio santo. Un'abominazione è qualcosa che Dio ritiene orribile e disgustoso. Egli detesta chiunque esercita queste pratiche, poiché tramite esse gli esseri umani fanno la volontà di Satana, e si incamminano verso la loro distruzione.

Osserviamole brevemente:

Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco...
Fa riferimento al sacrificio umano (Lev. 18:21, 2 Re 16:3, 17:17, 21:6, 23:10. 2 Cron. 33:6, Ger. 32:35). Nessuno è autorizzato a uccidere un altro essere umano. Allo stesso modo, un bambino non ancora uscito dal grembo materno è una creatura umana viva, che Dio ha formato e a cui Dio ha dato la vita.


Né chi esercita la divinazione, né chi predice il futuro, né chi dice la fortuna...
Fa riferimento alla pratica di cercare di scoprire il futuro e predire gli eventi mediante le pratiche esoteriche e il soprannaturale. È praticata da chiaroveggenti, cartomanti e persone che esercitano attività medianiche (2 Re 17:17, Ger. 27:8-9, Atti 16:16-24). Dio è il creatore e il sostentatore dell'universo, e a Lui soltanto dobbiamo rivolgerci, sapendo che conosce ogni cosa e ogni evento futuro.
Attenzione a: cartomanzia, chiaroveggenza, chi dice la buona fortuna, chi legge le linee della mano, le tavolette ouija, le sfere di cristallo, i tarocchi, la lettura dei fondi di tè, ecc.



Né astrologo...
L'astrologia (predire il futuro basandosi sulla posizione degli astri) è un'altra forma di divinazione. Significa sottomettersi alla volontà di entità spirituali per il proprio destino, anziché a Dio (Is. 47:12-15, Ger. 10:2, Dan. 1:20, 5:7,11,15). Dio ci guida, non la Sua creazione. Gli oroscopi possono apparire innocui ai più, ma sono una forma di schiavitù spirituale. Leggerli significa accettare e onorare le pratiche occulte che Dio ha chiaramente condannato. Essi sono scritti da persone che praticano l'astrologia.
Attenzione a: astrologia, oroscopo, calcolo dell'ascendente, compatibilità di coppia in base al segno zodiacale, numerologia, etc.


Né mago...
I maghi, ma anche gli stregoni, sono coloro che utilizzano la magia, i riti magici, gli incantesimi (2 Re 17:17, Ger. 27:9). Dio ha comandato di allontanarsi da qualunque cosa abbia a che fare con la magia, e da qualunque contatto con entità spirituali. Non importa se può apparire buona o è considerata tale, poiché essa ha comunque la sua origine in Satana. La magia è una cosa che Dio ha in abominio.
Attenzione a: maghi, libri di magia o sull'esoterismo, sul satanismo, riti occulti, invocazioni, magia bianca, rossa o nera, ecc.



Né chi usa incantesimi...
Cioè streghe e stregoni, che fanno uso di incantesimi, e che sono in contatto con entità e potenze spirituali. Costoro praticano diverse forme di magia (Es. 22:18, 2 Cron. 33:6, 1 Sam. 15:23, Gal. 5:19-21, Is. 19:3) e alcuni utilizzano simboli, talismani, amuleti.
Non esiste una stregoneria "bianca" nel senso di "buona", poiché lo stregone riceve, inconsapevolmente o consapevolmente, il suo potere da Satana e i demoni che lo servono. Satana, non dimentichiamolo, "si traveste da
 
SENTI UN Pò VADE RETRO SATANA MA LO SAI SI CHE GEROLAMO SAVONAROLA è MORTO E SEPOLTO DA SECOLI???????????
NON METTO IN DISCUSSIONE IL TUO PENSIERO E QUELLO DELLE SECONDO TE SACRE SCRITTURE SUI MAGHI E STREGONI PER IL CUI CREDO LA CHIESA A BRUCIATO SUL ROGO MIGLIA DI INNOCENTI MA COME TI PERMETTI DI PARLARE DI COSE CHE NON CONOSCI O SEI FORSE UN PRANOTERAPEUTA MA TU LO SAI COSA VUOL DIRE ESSERE PRANOTERAPEUTA SAI COSA SONO I DONI DEL CREATORE?
E POI NEL 2008 MI VIENI A NEGARE LE RELIGIONI ORIENTALI NELL'AFFERMAZIONE DI QUEL CREDO CHE VORREBBE LA RELIGIONE CRISTIANA CATTOLICA L'UNICA RELIGIONE !!!!!!!!!!!!!!!
TANTO MI SONO CONFRONTATO CON I CREDI DIVERSI MA DI SICURO POSSO AFFERMARE CHE TUTTE LE GRANDI RELIGIONI HANNO RAGION D'ESSERE E TUTTE PORTANO COMUNQUE AD UN UNICO CREATORE E DI UNA COSA POSSO ESSERE SICURO IL TEMPIO DI OGNI RELIGIONE è DENTRO DI NOI; SE NON SENTI IL DIVINO DENTRO DI TE PUOI ANDARE NEL TUO TEMPIO A PREGARE MA SARAI FALSO E VUOTO PROVA A FARE MEDITAZIONE E FORSE INVECE DI SCRIVERE DI SACRE SCRITTURE E COMANDAMENTI E DEL DEMONIO POTRAI CANTARE DI GIOIA
E DI COME DENTRO DI TE NEL TUO CUORE HAI PERCEPITO LA TUA ANIMA IL TUO DIVINO VIBRARE D'AMORE DELL'UNICO AMORE POSSIBILE QUELLO VERSO IL NOSTRO CREATORE

PREGHERò PER TE E PER LA TUA ANIMA



giovanni
geronimo
luce amore a voi
 
GRAZIE DI AVER RISPOSTO GERONIMO, IL PRIMO PENSIERO E' SICURAMENTE STATO SCRITTO DA UN PRETE CATTOLICO, IL SECONDO INVECE E' PIU' REALISTICO E SI AVVICINA MOLTO AL MIO CREDO, MIO CARO NON SARA' LA CHIESA CATTOLICA QUELLA CHE GESU' AL SUO RITORNO PRENDERA' CON SE, MA TUTTI COLORO CHE AVRANNO RICONOSCIUTO CRISTO NEL PROPRIO CUORE COME PERSONALE SALVATORE, PER LA SACRA BIBBIA LA VERA CHIESA SONO CHIUNQUE HA RICONOSCIUTO CRISTO COME PERSONALE SALVATORE. I PAPI E LA CHIESA ROMANA, CON L'IMMENSO POTERE, NEL PASSATO COME NEL FUTURO HANNO COMMESSO TANTI ERRORI, SI SONO MACCHIATI DI VERI E PROPRI CRIMINI, QUELLA NON E' LA VERA CHIESA MA SOLO UNA GRANDE POTENZA MONDIALE BASATA SULLA RELIGIONE. NON MI DILUNGO PIU' DI TANTO... MA POSSO DIMOSTRARE QUELLO CHE HO APPENA AFFERMATO.

"...La cattiveria ritorna su chi l'ha fatta..."
by Erasmo...
 
Satana e gli angeli decaduti: chi sono?


La parola "angelo" (dal greco angelos) significa messaggero. Gli angeli sono esseri spirituali creati da Dio, e come tali non hanno dei corpi di carne e ossa, sebbene possano apparire sotto sembianze umane (Gen. 19:1-22). I ruoli svolti dagli angeli sono molteplici: essi lodano Dio (Salmo 103:20), hanno fatto da messaggeri al mondo (Luca 1:11-20, 26-38; 2:9-14), vegliano sui credenti (Salmo 91:11-12), e Dio può servirsi di loro per eseguire i Suoi giudizi (Matteo 13:49-50). Essendo dei servitori, nella Bibbia si legge che gli angeli non vanno invocati (Colossesi 2:18) e che essi stessi hanno rifiutato ogni forma di adorazione (Apocalisse 22:8,9).

Gli angeli caduti sono quegli angeli che si ribellarono contro Dio seguendo Lucifero. La Bibbia spiega che Lucifero (il nome significa letteralmente, "portatore di luce") in origine fu creato da Dio come il più glorioso degli angeli: era un cherubino protettore, e Dio lo circondò di beni e bellezza. Lucifero però orgogliosamente aspirava a divenire simile a Dio, e per il suo orgoglio e per la corruzione del suo cuore cadde. Egli divenne satana (termine ebraico che significa "l'avversario"). Altri nomi e titoli con cui è chiamato nella Bibbia sono: maligno, diavolo, apollion o abadon (distruttore), beelzebub (signore delle mosche), beliar (senza valore), il padre della menzogna, il gran dragone, il serpente antico, l'omicida, il tentatore, il dio di questo mondo.

La concezione di un diavolo con le corna, e unghie spartite, orrendo a guardarsi, proviene dalla mitologia pagana e non dalla Bibbia. Non è un insegnamento cristiano, ma una credenza popolare. Ecco cosa dice Dio nella Bibbia riguardo a Satana:

"Così parla il Signore, l'Eterno: ... eri pieno di saviezza, di una bellezza perfetta; eri in Eden, il giardino di Dio; eri coperto d'ogni sorta di pietre preziose... tamburi e flauti erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato.
Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore.
Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità.
Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco.
Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra, ti dò in spettacolo ai re...
Tutti quelli che ti conoscevano fra i popoli restano stupefatti al vederti; tu sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai più." (Ezec. 28:12-19)
Riguardo alla sua caduta, in un altro brano allegorico la Bibbia dice:

"Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell'aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? Tu dicevi in cuor tuo: 'Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo'." (Isaia 14:12-14)
Molti studiosi della Bibbia concordano sul fatto che un terzo degli angeli cadde in peccato seguendo l'inganno di Satana (divennero angeli caduti, cioè demoni), secondo la simbologia dei seguenti versi biblici:

"Apparve ancora un altro segno nel cielo: ed ecco un gran dragone rosso, che aveva sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi. La sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le scagliò sulla terra..." (Apocalisse 12:3-4)
Avendo perduto l'originaria posizione di grande autorità e sapendo di essere irrimediabilmente sconfitto, Satana odia e si oppone a Dio. Egli cerca di ostacolare, sfigurare e distruggere le opere di Dio, ed odia vedere Dio onorato e servito. L'essere umano è il coronamento della creazione di Dio. Per
 
<center>IL PAPATO</center>
<center>a cura di Edoardo Labanchi, ex gesuita (da "I quaderni", nov. 1997)</center>

Roma, e specialmente la Città del Vaticano con la chiesa di San Pietro, è considerata da molti "il centro della Cristianità" per la presenza del Papa, che si ritiene sia il capo della Chiesa Cristiana ed il cui potere, in questioni religiose, sembra quasi illimitato. A tal proposito, nel canone 331 del nuovo Codice di Diritto Canonico (edito dal Vaticano nel 1983 e promulgato con l'autorità di Giovanni Paolo II) leggiamo:

"Il Vescovo della Chiesa di Roma, che esercita l'ufficio dato dal Signore nostro a Pietro, il primo degli Apostoli, e che viene trasmesso ai suoi successori, è il Capo del Collegio dei Vescovi, il Vicario di Cristo e il Pastore della Chiesa Universale sulla terra. Grazie a tale ufficio, egli esercita un'autorità suprema, completa, diretta ed universale sulla Chiesa, e può esercitare tale autorità liberamente in ogni tempo".
Questa è una mia traduzione letterale dall'originale latino, che, del resto, può essere consultato facilmente da chiunque, dato che il Codice di Diritto Canonico è in vendita nelle librerie cattoliche. Nel canone 333, paragrafo 3, è poi affermato:

"Contra sententiam vel decretum Romani Pontificis non datur appellatio neque recursus", cioè "Non è possibile alcun appello o ricorso contro una sentenza del Pontefice Romano".
Com'è scritto poi nel canone 338, soltanto il Papa può convocare i Concili Ecumenici a cui tutti i vescovi cattolici sono invitati a partecipare. Il Papa, inoltre, può interrompere o revocare del tutto un Concilio Ecumenico, e spetta solo a lui approvare tutte le decisioni o decreti dei Concili. In altre parole, i Concili Ecumenici o Universali e tutti i sinodi dei vescovi cattolici in tutto il mondo, sono soltanto degli organi consultivi, mentre il Papa mantiene sempre la sua personale autorità suprema per quanto riguarda tutte le questioni che hanno a che fare con la dottrina e la morale. I sinodi locali hanno per lo più poteri in questioni puramente amministrative. Ne segue che l'autorità dei vescovi dipende completamente da quello del Vescovo di Roma o Papa.

Il Codice di Diritto Canonico qui non fa altro che riassumere le decisioni del Concilio Vaticano I, convocato da Pio IX e tenutosi dall'8 dicembre del 1869 al 20 ottobre del 1870, e specialmente i decreti della IV sessione tenutasi il 18 luglio 1870 e che hanno a che fare, appunto, con l'autorità del Papa. In questa famosa sessione fu solennemente definita l'infallibilità personale del Papa. Ecco il testo di questa definizione, sempre in una mia traduzione dal latino:

"Noi definiamo che il Pontefice Romano, quando parla 'ex cathedra', cioè quando, come Pastore e Dottore di tutti i Cristiani, definisce una dottrina concernente la fede e la morale e che deve essere creduta da tutta la Chiesa, a causa della Sua suprema autorità apostolica, aiutato com'è da Dio secondo la promessa fatta al beato Pietro, gode di quella infallibilità di cui il divin Redentore volle che la Sua Chiesa godesse, quando avrebbe definito una dottrina concernente la fede e la morale. Ne segue che tutte le definizioni del Pontefice Romano sono immutabili in quanto tali e non per l'approvazione della Chiesa. Se qualcuno osa non essere d'accordo con questa nostra definizione, sia scomunicato" (Denzinger - Schoenmetzer, Enchiridion Symbolorum et Declarationum de rebus fidei et morum, n. 3074).
Ciò significa che se uno non crede nell'infallibilità del Papa, è fuori della Chiesa Cattolica, e se non si pente, corre il rischio di andare all'inferno.

Fino a che non fu definita l'infallibilità papale, i Cattolici potevano non credervi, ma una volta che tale dottrina è stata solennemente definita dal Concilio Vaticano I, tutti i Cattolici devono accettarla.

Bisogna però precisare che prima di questa definizione, nella Chiesa Cattolica si riteneva che solo i Concilî Ecumenici fossero infallibili, quand
 
<center>I Cristiani e lo Yoga</center>


I Cristiani e lo Yoga
alcune considerazioni rivolte ai lettori cristiani



LO YOGA
a cura di Claudia Guiati

Dialogando con amici e conoscenti ho scoperto che la maggior parte di loro è convinta che lo yoga sia una tecnica di rilassamento che dà ottimi risultati, oppure semplicemente una ginnastica; i più intellettuali pensano che si tratta di una filosofia di vita. Mi sono anche stupita nel sapere che vi sono insegnanti che consigliano ai genitori di far praticare lo "yoga" agli adolescenti che manifestano la tipica insofferenza e il disagio di questa età di transizione; e nel sentire nei programmi televisivi eminenti medici consigliare lo yoga come cura di diverse malattie, in particolare quelle cardiovascolari.


Cos'è veramente lo yoga?

Lo yoga è assai diffuso in Europa e negli Stati Uniti d'America ormai da molti anni. La pratica di questa disciplina viene incoraggiata per aiutare un armonioso sviluppo dell'uomo, grazie a delle forze interne che dovrebbero produrre benessere. Questa forma di meditazione si prefigge lo scopo di rendere l'individuo capace di interagire con delle forze esterne "cosmiche".

Per questo non si tratta solo di una ginnastica dell'anima, ma ha delle implicazioni e dei fondamenti religiosi molto evidenti. Il dizionario della lingua italiana alla parola yoga afferma chiaramente: "Dottrina filosofica indiana e sistema morale-religioso la cui essenza è la meditazione. Ammette l'esistenza di un'anima primordiale anteriore alla materia e sostiene che dall'unione della prima con la seconda nasca lo spirito della vita. La pratica yoga consiste quindi in una specie di processo di divinizzazione di chi la segue."

Infatti, l'ascesi dello yoga dovrebbe permettere l'unione dell'atman con il Brahman, cioè dell'individuo con l'essenza divina. Questo ci ricorda le parole di satana in Eden: «... i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio.» (Genesi 3:5)

Il dizionario Devoto-Oli afferma che lo yoga è un complesso di tecniche ascetiche indiane, comuni sia a varie forme di induismo, sia al buddismo.

Chi pensava che lo yoga fosse una banale forma di rilassamento, ha motivo di ricredersi. Chi pensa poi che questa tecnica sia compatibile con il pensiero cristiano, rifletta sulle sue origini occulte.


Yoga classico

Lo yoga indiano nasce da un testo attribuito a Patanjali di cui si conosce ben poco. Sarebbe vissuto nel Pendjab nel IV° secolo. Questo testo stabilisce il pensiero e la pratica dello yoga.

Oggi lo yoga indù non è che una delle pratiche e dottrine yoga; generalmente si dice che questa pratica ha lo scopo di raggiungere la salvezza per mezzo della conoscenza di una verità intima; ciò è possibile grazie a delle prodezze corporali e mentali che portano al progresso spirituale.

La parola “yoga” letteralmente significa “giogo, attacco per gli animali da tiro”.

Questo giogo dovrebbe permettere l’unione con il divino, e la liberazione dalla sofferenza. Gli esercizi psichici e corporali dovrebbero permettere all’individuo di uscire dal mondo fenomenale, per raggiungere l’Unità essenziale e fondersi con lei.

Lo scopo dello yoga è di sopprimere la coscienza normale per raggiungere un altro stato di coscienza.

Ma tutto questo non ha nulla di scientifico, ed è in realtà una pratica religiosa vera e propria!

Di primo acchitto lo yoga sembra inoffensivo nei suoi diversi esercizi; ma trasporta i suoi adepti in un mondo spirituale e religioso. Offre all’uomo - momentaneamente - la liberazione dall’ambiente che lo circonda e che lo stressa, raggiungendo una sorta di pace interiore.

È un sentiero di autoredenzione che parte dal basso per raggiungere l’alto. Al contrario, il sentiero della salvezza cristiana va dall’alto verso il basso: è Dio, che donandoci Gesù, ha desiderato riportare l’uomo a Dio.

Lo yoga è una religione - le cui radici affondano nell’induismo - e si va sostituendo sempre di più, per molte pers
 
<center>Il Buddismo e l'Induismo
</center>



Induismo
L'Induismo può sembrare una religione lontana agli occidentali, ma in realtà essa si è diffusa largamente nella nostra cultura. Molti sono già diventati familiari con i concetti base dell'Induismo senza neanche rendersene conto. Film come Star Wars, o telefilm come Dharma e Greg, sono pieni di idee indù. La reincarnazione è un concetto dell'Induismo. La meditazione trascendentale è Induismo abilmente mascherato. La famosa canzone "My Sweet Lord" di George Harrison, è un'invocazione indù. La filosofia New Age è Induismo in vesti occidentali.

L'Induismo è incredibilmente vario. Si va da quelli che credono in una sola realtà, Brahman, a quelli che credono in numerosi dèi (qualcosa come 330 milioni di divinità). Alcuni Indù credono che l'universo è reale; molti invece credono che esso è un'illusione (detta "maya"). Alcuni credono che Brahman e l'universo sono una cosa sola; altri credono che si tratta di due realtà distinte.

Nonostante le diversità all'interno dell'Induismo, vi sono cinque capisaldi fondamentali di questa religione. Il primo è che la realtà definitiva, chiamata Brahman, è unità impersonale. Il film di fantascienza "L'impero colpisce ancora" parla del concetto di "Forza": tutte le cose sono parte della "Forza". Questo è monismo: l'idea che tutto sia una cosa sola. Niente è distinto e separato dal resto.

Un'altra credenza dell'Induismo è che noi siamo da Brahman e uno con Brahman. Tutto è uno, tutto è dio, inclusi noi stessi.
L'Induismo insegna che il nostro problema è che abbiamo dimenticato che siamo degli dèi. La conseguenza di questo è che siamo soggetti alla Legge del Karma (un altro punto cardine dell'Induismo). È l'equivalente della legge naturale di causa ed effetto. Non esiste perdono, non c'è alcuna via di fuga. Il peso delle conseguenze delle proprie azioni ricade interamente su se stessi. Le conseguenze dipendono così dal proprio karma, che può essere buono o cattivo, e ci segue di vita in vita. Questo è un'altro concetto Indù: il samsara, il continuo ciclo della vita, morte e rinascita, conosciuto anche col nome di reincarnazione. Il tipo di karma che si possiede determina il tipo di corpo in cui ci si reincarna nella vita successiva (un corpo umano, animale, o un insetto).

L'ultimo grande pilastro dell'Induismo è la liberazione dalla ruota della nascita, morte e rinascita. Si può scendere dalla giostra della reincarnazione soltanto realizzando che l'individuo è un'illusione, e che solo l'unità con Brahman è reale. Ma non esiste alcun paradiso: soltanto, si perde la propria identità nell'unità universale.


Buddismo
I Buddisti non credono in un Dio personale. Il Buddismo non ha adorazione, preghiera, o lode a una persona divina. Non offre redenzione, né perdono, né speranza del paradiso, né giudizio finale. Il Buddismo assomiglia più a una filosofia morale, un modo "etico" di vivere la vita.

Nel suo scritto "De Futilitate", C.S. Lewis definisce il Buddismo "un'eresia dell'Induismo". Il Buddismo infatti fu fondato da un Indù, Siddhartha Gautama, durante il VI secolo a.C.
Profondamente colpito dall'aver visto quattro diverse sofferenze in un giorno, Siddhartha si impegnò a trovare la fonte della sofferenza e il modo per eliminarla. Si sedette sotto un fico e fece voto di non rialzarsi finché non avrebbe ottenuto l'illuminazione. Dopo qualche tempo, ritenne di averla ricevuta e divenne il "Buddha" (cioè, l'illuminato). Cominciò così a insegnare le "Quattro Nobili Verità" (o "Quattro Preziose Verità"), gli insegnamenti basilari del Buddismo.

La Prima Nobile Verità è che la vita consiste di sofferenza.

La Seconda Nobile Verità è che soffriamo perché desideriamo cose che sono temporanee. Questo è il centro del Buddismo: credere che il desiderio è la causa di tutta la sofferenza.

La Terza Nobile Verità è che il modo per liberarsi dalla sofferenza è eliminare ogni desiderio (sfortunatamente, è una pr
 
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