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Multe annullate agli over 50

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Multe annullate agli over 50” e risarcimento dall’Agenzia delle entrate, ecco la prima storica sentenza

di Antonio Oliverio149Views

Pubblicato il 26/03/2023 15:33
Onore agli over 50 che hanno resistito all’obbligo vaccinale e si sono visti recapitare l’oramai famosa multa dalla Agenzia delle entrate, e che oggi vedono un piccolo premio alla loro strenua difesa della propria dignità e dell’integrità del proprio stesso corpo. Il ministero della salute non aveva potere di delega nei confronti dell’Agenzia dell’entrate, e dunque, secondo la prima, storica, sentenza del Giudice di pace di Velletri, la numero 721/2023, sono da annullare (come ha fatto, accettando il ricorso di una signora multata) le sanzioni amministrative di 100 euro prevista per gli over 50 non vaccinati per “Difetto di legittimazione sostanziale dell’Agenzia delle entrate”. La sanzione è prevista dall’articolo 4 sexies del Decreto legge del primo aprile 2021 numero 44. L’associazione “Avvocati Liberi” ha, dunque, vinto il ricorso e il Giudice di Pace di Velletri ha contestualmente condannato l’Agenzia delle Entrate a pagare 600 euro per le spese della lite. Annullata, pertanto, la sanzione pecuniaria ad una over 50 che aveva deciso di non vaccinarsi. Un precedente storico che ci auguriamo faccia giurisprudenza. È probabile, ora, che tanti cittadini over 50 sanzionati, ora possiamo dirlo ufficialmente, in maniera illegittima e che hanno deciso di tenere la raccomandata in un cassetto e di non sborsare i 100 euro, facciano ricorso per vedersi riconosciuto un risarcimento che potrebbe essere sei volte maggiore. Possiamo racchiudere i motivi di impugnazione in due ambiti di ricorso: uno di tipo più sostanziale, ovvero la discriminazione del trattamento, dato da un obbligo per gli over 50 dettato essenzialmente dall’età e, quindi, di una di quelle condizioni personali richiamate dall’articolo 3 della Costituzione, per cui è riconosciuta “pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge”. Una seconda macroarea, più tecnica, a fondamento del ricorso è data dal fatto che per l’applicazione di una sanzione, anche amministrativa, vige il principio di legalità, per la legge numero 689 del 1981, in base al quale solo con una legge è possibile fissare e stabilire delle sanzioni, come ricorda anche Il Giornale d’Italia. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Vaccini e effetti collaterali, ora è ufficiale. Il report dell’Aifa sulla terza e quarta dose


giudice velletri revoca multa over 50

Ne consegue che accertamento e irrogazione sono due segmenti diversi del processo di accertamento di una violazione amministrativa, e il trasferimento di fatto all’Agenzia delle entrate della competenza materiale di “irrogare” la sanzione non è esso stesso il punto, quanto piuttosto la fase preliminare dell’accertamento che, si diceva, deve avvenire per legge, mentre nel caso di specie il cosiddetto accertamento risiedeva semplicemente in quegli “elenchi dei soggetti inadempienti all’obbligo vaccinale” che l’Agenzia delle entrate riceve periodicamente dal ministero della Salute. Manca qualsivoglia notifica dell’atto prodromico di accertamento dell’inadempimento all’obbligo vaccinale. La migrazione degli elenchi citati negli “avvisi di addebito” che l’Agenzia delle entrate notifica, dunque, costituisce un eccesso di potere ed una grave violazione dei diritti difensivi dei sanzionati, secondo la sentenza. Sovrapponendo la funzione di accertamento della violazione con quello della irrogazione della sanzione “si opera un automatico (e non consentito) trattamento dei dati personali e profilazione automatizzata di condizioni sanitarie personali sensibilissime”. Sicché ne discende che, nel caso deciso dal Giudice di Pace di Velletri con la sentenza 21 marzo 2023, è stato accertato come l’Agenzia delle Entrate non avesse alcuna legittimazione a sostituirsi al Ministero nell’accertamento. (Continua a leggere dopo la foto)

giudice velletri revoca multa over 50


Una sentenza che arriva poche settimane dopo che la Corte Costituzionale ha definito “legittimo” l’obbligo vaccinale imposto dai governi precedenti. La sentenza, di fatto stabilisce l’illegittimità dell’obbligo vaccinale.
 
PARAGONE

“Già comprati i vaccini”. L’Europa si prepara alla prossima pandemia: “Firmati i contratti”. Qual è il nuovo allarme

di Gabriele Angelini487Views

Pubblicato il 22/03/2023 10:02
Commissione europea aviaria vaccini

“La Commissione europea ha firmato contratti di riserva per l’acquisto di questi vaccini in caso di pandemia: uno con la società Gsk e l’altro con Seqirus Uk”. Non fanno in tempo a finire gli scandali sui vaccini anti Covid che l’Ue si prepara a viverne altri.
Altro giro, altra corsa. Altra pandemia, altri vaccini. E così ecco che ora scoppia l’allarme aviaria. “Stiamo seguendo da vicino la questione dell’influenza aviaria” e “al momento ci sono due vaccini autorizzati nell’Ue” per uso animale, ma eventualmente adattabili anche per l’uomo. Ma sì, che ci frega. Purché siano vaccini da iniettare forzosamente tutto va bene. Anche se sono per animali.(SI MA POI TI MANGI GLI ANIMALI ED I LORO VAX....) Ormai tanto l’abbiamo capito, la scienza è un’opinione. “La Commissione ha firmato due contratti congiunti di fornitura per acquistare questi vaccini in caso di pandemia“, ha ribadito Stefan De Keersmaecker, portavoce della Commissione europea in materia di salute. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Solo bugie! Ecco le prove”. Giordano show: mostra i documenti segreti e inguaia Aifa e governo (VIDEO)


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“In caso di influenza pandemica dichiarata da parte dell’Oms, le aziende dovrebbero aggiornare i loro vaccini per contrastare il ceppo virale alla base dell’eventuale pandemia”, ha aggiunto il portavoce della Commissione europea senza specificare gli eventuali rischi per l’uomo. Ma questo è un dettaglio di poco conto, lo abbiamo visto con il Covid, i cui vaccini stanno ancora mietendo vittime con i loro effetti avversi a lungo termine e con una “inspiegabile” scia di malori e morti improvvise da un anno e mezzo a questa parte. Intanto, riporta l’agenzia Reuters, alcuni dei principali produttori mondiali di vaccini antinfluenzali hanno garantito di essere pronti a fabbricare in pochi mesi centinaia di milioni di vaccini per l’influenza aviaria per gli esseri umani se un nuovo ceppo influenzale dovesse mai adattarsi all’uomo. Anche su questo non avevamo dubbi: il business Covid ha fatto scuola. (Continua a leggere dopo la foto)

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Tra le aziende produttrici c’è di nuovo Moderna

Intanto di questo allarme aviaria si sa solo che la patologia sta uccidendo i leoni marini in Perù, con minacce nel settore degli allevamenti di pollame in diverse zone del pianeta. Elementi che hanno ovviamente portato la Commissione europea come prima cosa a chiudere due contratti per garantire agli Stati membri la fornitura di vaccini “qualora la situazione dovesse degenerare”. Siamo certi che sono già pronti i nuovi piani per la vaccinazione di massa con annessi lockdown, Green pass e mascherine. Tra le aziende produttrici di vaccini, oltre a Gsk e Seqirus, spicca anche Moderna. Di nuovo Moderna. Scalda i motori, però, anche Sanofi.

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Non fatelo”. Poliziotto morì a 50 anni dopo AstraZeneca, ora vogliono archiviare: tutta la rabbia della famiglia

di Gabriele Angelini1kViews

Pubblicato il 14/03/2023 17:16
Davide Villa AstraZeneca
Davide Villa
Davide Villa era il vice sovrintendente della polizia in servizio alla squadra mobile di Catania. È morto a soli 50 anni, il 6 marzo 2021, dopo la somministrazione del vaccino anti Covid-19 di AstraZeneca. Nella giornata del 13 marzo si è svolta, davanti al Gip Simona Finocchiaro, l’udienza per decidere sulla prosecuzione delle indagini preliminari dopo che la Procura ha chiesto l’archiviazione del caso. La famiglia, però, si oppone fermamente alla decisione: “Ci auguriamo che il giudice voglia accogliere le richieste dei nostri legali, gli avvocati Stefano Maccioni e Carlo Peluso”, ha affermato a termine dell’udienza il fratello della vittima, Fabrizio Villa, che insieme alla mamma e alle sorelle avevano presentato una denuncia per chiarire l’accaduto. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Abbandonato dallo Stato”. Invalido dopo il vaccino, ecco la drammatica storia di Roberto (il VIDEO)


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“Ancora oggi – affermano i legali della famiglia di Davide Villa sentiti dal Corriere della Sera – non sono state acquisite le autorizzazioni rilasciate dalle competenti autorità, ed in particolare dall’Aifa, in relazione al vaccino AstraZeneca nonostante quanto disposto dallo stesso Giudice e dal pubblico ministero. Continua così a rimanere una zona d’ombra su come siano state concesse le relative autorizzazioni alla somministrazione di quel vaccino e, soprattutto, sui risultati della sperimentazione effettuata dalla stessa casa farmaceutica”. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Incostituzionale”. Danni da vaccino, la clamorosa svolta della Consulta: cambia tutto. Cosa scrivono i giudici

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“I consulenti nominati dal Pm – aggiungono i due avvocati della famiglia del poliziotto Davide Villa – hanno stabilito il nesso di causalità tra il vaccino e la morte, ma non hanno chiarito se, in base ad una pubblicazione scientifica del maggio 2007 apparsa sul Journal of Virology che metteva in risalto come i vaccini a vettore adenovirale potevano dare problemi di trombocitopenia, si sarebbe dovuto e potuto già individuare tale rischio prima della messa in commercio del vaccino, predisponendo idonei accorgimenti volti ad evitare i vari decessi”. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Sono pericolosi per la salute”. La scoperta dei ricercatori australiani: “Mai visti così tanti effetti collaterali”

Il fratello: “Il procedimento non deve essere archiviato”

“Davide Villa, prima vittima del vaccino AstraZeneca, ha salvato con il suo sacrificio tante vite umane – afferma il fratello Fabrizio -, la sua morte ha messo in guardia dai rischi che ne potevano derivare, costringendo le autorità a prendere provvedimenti, fino alla sospensione. Io e la mia famiglia ci auguriamo che il procedimento non venga archiviato fino a quando non si sia riusciti a chiarire come si sia arrivati all’autorizzazione su larga scala di quel vaccino“. E ce lo auguriamo anche noi, insieme alle tante altre vittime che purtroppo ancora non hanno voce, verità e giustizia. Ma il muro crollerà, prima o poi.

 

“Pesticidi nei biscotti, ecco in quali marche”. La classifica dei prodotti da evitare al supermercato

di Tommaso Croco528Views

Pubblicato il 20/03/2023 08:48 - Aggiornato il 24/03/2023 10:04
Uno degli alimenti più consumati a colazione dalle famiglie italiane, insieme al caffè e al latte, sono i biscotti, immancabili nella routine quotidiana di grandi e piccini. Una piacevole abitudine alla quale difficilmente rinunceremmo mai e che alla quale, però, inizieremo probabilmente a guardare con occhio diverso dopo che la rivista Il Salvagente ha analizzato 15 tra le più famose marche, analizzando il contenuto dei loro prodotti. Il risultato? Non troppo rassicurante, anche se almeno sulle micotossine c’è da tirare un sospiro di sollievo: gli alimenti hanno ottenuto “un punteggio eccellente, a dimostrazione del fatto che la scelta della materia prima è diventata più accurata tanto da evitare, come accadeva invece spesso in passato, la profilerazione di funghi e muffe”. Su altri fronti, però, le analisi non hanno dato esiti altrettanto rassicuranti. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Nascono i reparti per insetti”. Rivoluzione al supermercato: cosa ci impone (ancora) l’Ue
>>> “Micotossine nella pasta”. La classifica dei marchi migliori (e peggiori): quali scegliere



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Queste le marche prese in esame per lo studio: Colussi il Granturchese, Frollini Carrefour, Frollini con granella di zucchero Conad, Frollini con granella di zucchero Coop, Frollini con granelli di zucchero Dolciando (Eurospin), Frollini con granelli di zucchero Esselunga, Frollini I Tesori del Forno (Todis), Frollini con granella di zucchero Le Bon (MD), Galbusera Buoni Così senza zuccheri aggiunti, Galletti Barilla Mulino Bianco, Gentilini Novellini, Misura Dolce senza zuccheri aggiunti, NaturaSì Novellini, Real Forno Fior di Zucchero (LIDL), Saiwa Oro Classico. Il giudizio si è fatto meno positivo per quanto riguarda la presenza di acrilammide e pesticidi. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “La classifica dei cibi che contengono insetti”. Senza saperlo li mangiamo già: ecco quando (e in che quantità)

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Per quanto riguarda l’acrilammide, un contaminante di processo che si forma naturalmente negli alimenti amidacei durante la normale cottura ad alta temperatura, soltanto i novellini Gentilini hanno superato la soglia prevista dai limiti di legge. In due terzi del campione, invece, “le analisi hanno rilevato la presenza di pesticidi”. La marca peggiore da questo punto di vista è risultata quella di Carrefour, “in cui contiamo la presenza contemporanea di 4 molecole residue” mentre tre frollini (di cui uno biologico, quello NaturaSì) non ne conteneva nessuna traccia. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Come riconoscere i cibi a base di insetti”: guida all’etichetta, cosa dovete controllare al supermercato
pesticidi biscotti quali marche


Il discorso migliora per le fibre: “Alcuni dei protagonisti della prima colazione (Misura, Saiwa, NaturaSì) ne apportano la giusta quantità per contrastare i problemi digestivi, contenere il colesterolo cattivo e regolare il livello di zuccheri nel sangue”. Alcune aziende come Eurospin, Conad, Lidl, Todis e MD utilizzano olio di palma, qualcuno opta per quello di colza (come dichiarato in etichetta da Mulino Bianco). Infine, il campione con meno zuccheri è risultato quello di NaturaSì, mentre il più dolce è il frollino di Carrefour.
 
  1. Mortalità materna, è emergenza. L’allarme Usa dopo le vaccinazioni di massa. Cosa sta succedendo

SALUTE

Mortalità materna, è emergenza. L’allarme Usa dopo le vaccinazioni di massa. Cosa sta succedendo

di Antonio Oliverio760Views
Pubblicato il 19/03/2023 17:33 - Aggiornato il 19/03/2023 17:35
È il dato peggiore dal 1965, e più di tre volte superiore a quelli registrati in Paesi come Francia, Regno Unito e Canada. Solo India, Brasile e Cina sono messi peggio. La mortalità materna negli USA ha raggiunto il picco. Apprendiamo dal Wall Street Journal le sconcertanti statistiche secondo cui il numero delle donne morte negli Stati Uniti durante la gravidanza, o poco dopo il parto, è aumentato di oltre il 40% su base annua negli anni 2021 e 2022, con ben 1.205 decessi nel solo anno 2021 (33 decessi ogni centomila gravidanze andate a buon fine), tornando ai massimi da quasi sessant’anni a questa parte, contro gli 861 del 2020 e i 754 del 2019. Si tratta di un aumento senza precedenti, che aggrava ulteriormente una tendenza già in atto da diversi anni: dal 2000 al 2021 i tassi di mortalità materna negli Usa sono aumentati del 78 per cento, mentre sono diminuiti nella maggior parte degli altri paesi, secondo l’Oms. Noi siamo profani in materia, eppure risulta pressoché automatica una correlazione quantomeno di tipo temporale con gli anni delle vaccinazioni a tappeto. E, sovrapponendo i dati, già lo studio francese di cui abbiamo scritto nelle scorse settimane lanciava l’allarme su mortalità in eccesso e vaccini, e in particolare sulle morti neonatali, anch’esse in crescita esponenziale. E ci siamo altresì occupati del rischio del vaccino durante la gravidanza. La tendenza che si riscontra negli Stati Uniti colpisce soprattutto le donne afroamericane. Il tasso di mortalità, tra loro, era 2,6 volte superiore al tasso delle donne bianche nel 2021 e il 30% delle morti materne erano tra le donne nere. (Continua a leggere dopo la tabella)
>>> Eccesso di mortalità, record in Europa. Ma il dato dell’Italia sconcerta: “Vergogna!”


mortalità materna USA raggiunto picco



mortalità materna USA raggiunto picco


Janine Clayton ha anche affrontato il tema della disparità razziale nei numeri di mortalità materna, che già abbiamo sottolineato: “Abbiamo bisogno di ricerca per capire perché questo divario persiste e per essere in grado di mettere in atto misure per affrontare i fattori che aumentano il rischio di mortalità”. Questo accade nell’America del XXI secolo, nella nazione più ricca e potente della Terra.
 
vogliono eliminare le "femmine"




“Non serviranno più madri per fare figli”. Il futuro da horror creato in laboratorio

di Gabriele Angelini1.3kViews

Pubblicato il 11/03/2023 10:29 - Aggiornato il 11/03/2023 10:37
Hayashi topi due padri
Katsuhiko Hayashi
Dal Covid in poi ci sta sembrando sempre più chiaro come la scienza stia diventando uno strumento utile ai “grandi della Terra” per imporre nuovi modelli, nuovi stili di vita, nuovi stili alimentari… e anche nuovi paradigmi sociali e antropologici. Dalla teoria di gender in poi, si sta allargando sempre più la voragine nella quale ci stanno buttando, verso un “mondo nuovo” (per citare Huxley) dove non serviranno più madri per fare figli. Fantascienza? Complottismo? Assolutamente no, il processo è già avviato. Per questo fa venire i brividi la storia arrivata dal Giappone, dove un gruppo di scienziati ha annunciato di aver creato topi con due padri biologici, generando ovuli da cellule maschili. Si parte dai topi e si arriva agli uomini. “Questo è il primo caso di produzione di forti ovociti di mammiferi da cellule maschili”, ha affermato entusiasta Katsuhiko Hayashi, che ha guidato il lavoro presso l’Università di Kyushu. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Abbandonato dallo Stato”. Invalido dopo il vaccino, ecco la drammatica storia di Roberto (il VIDEO)


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Il lavoro giapponese dei topi con due padri nel campo degli ovuli e dello sperma coltivati in laboratorio è considerato pioneristico a livello internazionale. Hayashi ha sostenuto senza troppi problemi che ora sarà tecnicamente possibile creare un uovo umano vitale da una cellula della pelle maschile entro un decennio. Lo ha detto al terzo vertice internazionale sull’editing del genoma umano presso il Francis Crick Institute di Londra. Come sempre, per mascherare le grandi manovre che ci sono dietro questi progetti, si scelgono tempi eticamente importanti con i quali abbindolare la massa. Il pretesto, in questo caso, è la lotta all’infertilità. Ma in realtà… (Continua a leggere dopo la foto)

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Coppie dello stesso sesso potranno così avere un figlio biologico

Il lavoro di Hayashi e del suo team sui topi con due padri è stato presentato come una grande opportunità nel campo della riproduzione. In realtà il fine ultimo è quello di consentire a coppie dello stesso sesso di arrivare ad avere un figlio biologico insieme. Trattasi di “ingegneria genetica”. Una parola che fa rabbrividire solo a sentirla. Siamo di fronte, dunque, alla prima volta nella storia in cui vengono coltivate uova vitali da cellule maschili. La portata di questo passo in avanti ha la stessa portata di quello per la clonazione.

QUESTO LO AVEVO PREVISTO 10 ANNI FA -

TI FARANNO UN FIGLIO COME VUOI TU-ALTO-BIONDO-INTELLIGENTE-SUPER DOTATO ECC..........MA A PAGAMENTO.


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