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No allo sbarco dei migranti

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[h=1]La Corte di Strasburgo boccia la Sea Watch: "No allo sbarco dei migranti"[/h] [h=2][/h] Sea Watch ha perso il ricorso alla Cedu: l'Italia dovrà fornire assistenza ai migranti, ma non dovrà farli sbarcare


Bartolo Dall'Orto - Mar, 29/01/2019 - 19:55









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Le richieste e le denunce della Ong finiscono in un buco nell'acqua. O quasi.
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Stamattina era trapelata la notizia della decisione della Sea Watch di ricorrere alla Corte dei diritti dell'uomo contro l'Italia per essersi rifiutata di ricevere i 47 migranti a bordo della nave. L'accusa è quella di aver "violato i diritti fondamentali delle persone soccorse". Ma la corte di Strasburco, pur chiedendo a Roma di "fornire a tutti i richiedenti adeguate cure mediche, cibo, acqua e forniture di base", non ha accolto le richieste della Ong. Niente sbarco, l'Italia non è obbligata a far approdare sulle proprie coste gli immigrati.
Nella sentenza, la Corte dei diritti dell'uomo invita il Belpaese a "prendere tutte le misure necessarie" per fornire i soccorsi necessari alla permanenza sulla nave di migranti e per i minori non accompagnati chiede di "fornire adeguata tutela legale". Inoltre, l'Italia dovrà tenere regolarmente informata la Corte sugli sviluppi delle condizioni dei richiedenti asilo, ma non sarà costretta a farli sbarcare. Un punto a favore di Salvini e del governo, fermo nel tenere chiusi i porti. E un duro colpo per Sea Watch e buonisti vari che da ore chiedono lo sbarco immediato dei 47 clandestini. [h=2]Il ricorso di Sea Watch[/h] Secondo l'Ong, "un'operazione di soccorso in mare, secondo il diritto internazionale, si dichiara conclusa solo con lo sbarco in un porto sicuro, che deve essere garantito nel più breve tempo possibile". Un fatto che "non può essere subordinato ad alcuna negoziazione tra Stati in merito a una eventuale redistribuzione delle persone soccorse, o per qualunque altro motivo". E visto che la Libia non può essere considerata un porto sicuro di sbarco, allora per Sea Watch dovrebbe essere Roma a farsene carico.
L'Ong aveva posto a giudizio della Corte di Strasburgo "la condotta del Governo italiano e delle amministrazioni coinvolte in questa vicenda". Impedire ai migranti di scendere è, secondo Sea Watch, una "forma di illegittima e informale detenzione di fatto, in chiara violazione di quanto stabilito dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione Europea per i Diritti dell'Uomo sull'inviolabilità della libertà personale". "La Sea-Watch 3 - si legge nella nota - non è stata autorizzata fin dalla giornata del 25 gennaio a lasciare il 'punto di fonda' nel quale è ancorata e tutte le persone a bordo sono di fatto trattenute sulla nave in condizioni igieniche e di salute psico-fisica che si stanno deteriorando velocemente".
Nel loro ricorso alla Corte, l'Ong era stata chiara: quanto già fatto dall'Italia, ovvero aver offerto generi di prima necessità, non può essere considerata "misura sufficiente a porre termine alla violazione dei diritti delle persone a bordo". L'unica soluzione, dicono, è quella dello sbarco per tutti i migranti, sia minorenni che maggiorenni.
Peccato che la Corte dei diritti di Strasburgo non la pensi così. E, rigettando il ricorso dell'Ong, abbia detto no allo sbarco.









 
[h=1]Migranti, lezione dello storico "Più ne prendi, più ne arrivano"[/h] [h=2][/h]
Lo storico Niall Ferguson, docente a Stanford e Harvard, sulla questione migratoria ha le idee molto chiare: "Più si aprono le porte dell'accoglienza, più migranti arriveranno"

Luca Romano - Mar, 29/01/2019 - 12:40
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Lo storico Niall Ferguson, docente a Stanford e Harvard, sulla questione migratoria ha le idee molto chiare: "Più si aprono le porte dell'accoglienza, più migranti arriveranno".
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Una "lezione" quella di Ferguson che spiega bene anche il nuovo orientamento che sta seguendo il Viminale con la chiusura dei porti. "La realtà è che tutti stanno tirando su le frontiere nazionali perché non hanno fede in quella europea. Credo che sia un processo inarrestabile. Italia, Spagna, Grecia. E se l'Italia restringe gli accessi, allora i trafficanti vanno in Spagna finché il governo di sinistra a Madrid non cade per la pressione dell'opinione pubblica. [...] In queste circostanze il percorso dell' integrazione europea è probabilmente terminato. La sola vera domanda riguarda la velocità della disintegrazione", spiega in un'intervista al Corriere.

A questo punto Ferguson punta il dito contro la cancelliera tedesca, Angela Merkel: "Questo èl'effetto domino del populismo. In questo l' eredità di Angela Merkel è davvero negativa, perché nel momento della crisi nel 2015 la cancelliera tedesca agì in maniera unilaterale senza consultare gli altri". Poi lo storico spiega cosa c'è dietro lo sbarco e l'arrivo di questi migranti e soprattutto sottolinea il business degli scafisti: "I trafficanti gestiscono un grosso giro d' affari e cercheranno sempre di passare. Cercano persino di far attraversare la Manica ai migranti in inverno, incredibilmente pericoloso. Un sondaggio di Pew pubblicato di recente mostra come le attitudini degli europei verso l'immigrazione siano notevolmente più ostili di quelle degli americani. Gli elettori più trumpiani del mondo sono gli europei". Infine rivela l'amara verità che emerge dai suoi studi: "È semplice: più ne prendi e più ne verranno. La cosa moralmente giusta è salvare il bambino che affoga. volta
Ma ogniche c'è un salvataggio i trafficanti ricevono il messaggio che la strada è aperta. Non ci sono risposte facili".
 
[h=1]Diciotti, Saviano: "Salvini ci ripensa, ora il processo inizia a fargli paura"[/h] [h=2]Lo scrittore commenta su Fb la lettera scritta dal ministro dellʼInterno al Corriere della Sera: "Ha compreso che si è cacciato in un guai[/h]
"Salvini sul caso Diciotti ha compreso il guaio grosso in cui si è cacciato a causa del suo cinismo. Il processo inizia a fargli paura". Lo ha scritto su Facebook Roberto Saviano, a proposito della richiesta di autorizzazione a procedere che il ministro dell'Interno ha chiesto di negare, all'improvviso. Il giornalista e scrittore interviene così sull'iniziativa di Matteo Salvini che con la lettera al
Corriere della Sera
"anticipa la sua difesa".

C'è un dettaglio che trovo molto interessante – continua lo scrittore – nella lettera manca un riferimento alla nostra Costituzione che il ministro ha consapevolmente violato". Secondo Saviano la missiva è piena di riferimenti a Trattati e Corti Europee. "Chi se lo sarebbe mai aspettato da Salvini: rifugiarsi nei trattati europei, proprio lui – accusa lo scrittore – il sovranista più puro su piazza".

"Il ministro deve essersi accorto che è diventatato troppo ingombrante, soprattutto per gli amici. Da che mondo e' mondo, in politica sei necessario fino a quando, magari perché hai strafatto, perché hai tirato troppo la corda, non sei più funzionale", conclude Saviano.


UNA PERSONA INCOCLUDENTE COME QUESTO CHE VUOLE APPARIRE CHE ALL'ATTO PRATICO VIENE TUTELATO DALLO STATO SOLO PER AVER SCRITTO UN LIBRO .. MI SEMBRA RIDICOLO HANNO CERCATO DI TOGLIERE LA SCORTA AL CAPITANO ULTIMO UN UOMO CHE HA COMBATTUTO LA MAFIA ED ARRESTATO TOTO' RINA , E QUESTO PERSONAGGIO CERCA DI PRENDERSI DELLE SCENE SOLO PER APPARIRE SU COSA?? IMMIGRATI?? SIAMO ARRIVATI ALLA FRUTTA MI SA …………
 
Ma molti vogliono gli "immigrati" ma è semplice se li prendono a casa loro e gli pagano vitto,alloggio,telefonino e panchina al bar e non far pagare a chi è contrario perchè ancora per poca siamo in democrazia schiavista ogni uno di noi può pensarla come gli pare ma non spendere con il borsello degli altri.




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