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[h=1]Kyenge: “L’Italia avrebbe bisogno di un attentato per capire cos’è il dolore”[/h] 29 Mar, 2016
Il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge, durante i lavori di un convegno sui rom promosso dall'Associazione 21 luglio a Roma, 17 settembre 2013. ANSA
Kyenge: “L’Italia avrebbe bisogno di un attentato per capire cos’è il dolore”
Parole clamorose e vergognose quelle della parlamentare del Pd: “L’Italia avrebbe bisogno di un attentato per capire cos’è il dolore”.
Dichiarazioni shock quelle arrivate questo pomeriggio dall’ex ministro Cecile Kyenge in merito ai fatti di Bruxelles. Ha dichiarato durante una conferenza stampa: “In Italia regna il razzismo. Ci vorrebbe un attentato per far capire agli Italiani cos’è il dolore, forse in quel caso apprezzerebbero chi hanno accanto e i loro cuori si aprirebbero nel nome della fratellanza e della solidarietà” .
Non mancheranno di sicuro le polemiche per queste parole così arroventate che seppur dettate da rabbia, dati i continui attacchi di tipo raziali (in alcuni casi) e che rasentano il razzismo, la parlamentare sbaglia, poi, a prendersela anche con quella fetta di popolazione “innocente” che non ha colpa alcuna.
Perchè è proprio così, quando ci sono gli attentati, poi a rimetterci la pelle sono le persone oneste e quella parte di popolazione che ignara vive la propria vita quotidiana.

Kyenge: “L’Italia avrebbe bisogno di un attentato per capire cos’è il dolore”
Parole clamorose e vergognose quelle della parlamentare del Pd: “L’Italia avrebbe bisogno di un attentato per capire cos’è il dolore”.
Dichiarazioni shock quelle arrivate questo pomeriggio dall’ex ministro Cecile Kyenge in merito ai fatti di Bruxelles. Ha dichiarato durante una conferenza stampa: “In Italia regna il razzismo. Ci vorrebbe un attentato per far capire agli Italiani cos’è il dolore, forse in quel caso apprezzerebbero chi hanno accanto e i loro cuori si aprirebbero nel nome della fratellanza e della solidarietà” .
Non mancheranno di sicuro le polemiche per queste parole così arroventate che seppur dettate da rabbia, dati i continui attacchi di tipo raziali (in alcuni casi) e che rasentano il razzismo, la parlamentare sbaglia, poi, a prendersela anche con quella fetta di popolazione “innocente” che non ha colpa alcuna.
Perchè è proprio così, quando ci sono gli attentati, poi a rimetterci la pelle sono le persone oneste e quella parte di popolazione che ignara vive la propria vita quotidiana.