Afghanistan, ragazzina sgozzata
S'è rifiutata di fare la moglie
Aveva 14 anni. Gli aggressori le hanno tagliato la testa. Il delitto è avvenuto nella provincia di Kunduz, a 355 chilometri a nord di Kabul. La giovane aveva detto "No", d'accordo con suo padre, alle richieste di matrimonio di un parente stretto. I progetti di Plan Italia contro il fenomeno delle spose bambine
ROMA - Una ragazzina afgana è stata decapitata con un coltello perché aveva rifiutato di sposare, d'accordo con suo padre, un suo parente stretto che pretendeva di sposarla. La polizia ha arrestato due uomini accusati di questo delitto agghiacciante. E' accaduto nella provincia di Kunduz, a poco più di 50 km dal confine con il Tajikistan e a 355 km nord di Kabul.
L'agguato a un passo da casa sua. All'inizio di questo mese, quattro poliziotti erano stati incarcerati e condannati a 16 anni di prigione per aver stuprato una giovane donna nella stessa provincia di Kunduz. La ragazza, stando a quanto è stato possibile apprendere, si occupava del trasporto di acqua potabile che, da un pozzo portava a casa sua, nel distretto di Imam Sahib. L'agguato sarebbe avvenuto mentre percorreva il breve tratto di strada che divide il luogo di approvvigionamento dell'acqua alla sua abitazione.
L'incubo delle spose bambine. La storia dell'adolescente afghana sgozzata ieri perché aveva rifiutato di sposare un pretendente riaccende i riflettori su un tema di drammatica importanza. Ogni anno, 10 milioni di bambine sono costrette a sposarsi: una ogni tre secondi, qualcuno ha calcolato. Una su sette si sposa prima dei 15 anni, alcune addirittura ad appena 5 anni. 150 milioni di bambine, insomma, sotto i 18 anni sono vittime di stupro o altre forme di violenza sessuale.