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Inps chiede rimborso a un pensionato: 1 centesimo di euro
Può essere anche rateizzato, il figlio: "Non credo ai miei occhi"
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21/10/2013
L'Inps chiede un rimborso
da un centesimo di euro
"Si può pagare anche a rate"
Qual è il tuo stato d'animo?
Triste7Stupito1Allegro3Arrabbiato39AAA
"Si richiede la restituzione di 0,01 euro per l'eccesso di pensione percepita tra il 1996 e il 2000 ", si legge nella raccomandata arrivata a un pensionato di Riccione, Emilio Casali. Uno scherzo? Assolutamente no, a firmare la lettera è l'Inps, l'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Che vuole indietro il centesimo di euro che gli spetta. L'importo può essere anche raitezzato, oppure si può proporre un’azione giudiziaria da notificare direttamente alla sede romana dell’istituto. Ovvio lo stupore e l’incredulità dell'85enne ex commerciante romagnolo, titolare di una boutique in viale Dante, quando si è visto recapitare la raccomandata dalla sede di Roma dell’ente con allegato tanto di bollettino di versamento in conto corrente postale.

“Sembrava uno scherzo, non volevo credere ai miei occhi – dice mostrando ai cronisti la lettera che riporta il logo Inps – Non riuscivo a capire, addirittura la richiesta di restituire 0,01 euro, un centesimo in più avuto in cinque anni”. La lettera riporta la motivazione della richiesta: “Sono state corrisposte quote di pensione non spettanti in quanto l’ammontare dei redditi personali è superiore ai limiti della legge 335 del 1995″. C’è pure la data di scadenza per onorare il debito, giovedì 14 novembre, e comunque entro 30 giorni dal ricevimento della missiva, recapitata il 15 ottobre, il pensionato potrà verificare con l’Inps “la possibilità di rateizzare il rimborso”. E “nel caso volesse impugnare il provvedimento, potrà presentare ricorso entro 90 giorni dalla comunicazione”.“Mi chiedo se l’Italia può essere considerata un Paese con un futuro – commenta il figlio di Casali, Claudio, sul Periodico italiano – se spende 5 euro per la raccomandata, più i soldi della carta, i costi dei dipendenti per l’impostazione della pratica. Euro che si aggiungono a quelli che spenderemo per recarci in posta e per pagare le tasse del bollettino. Tutto questo per incassare un centesimo”.
 
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POVERO FAZIO, POVERA RAI


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Ormai non ci sono più parole. Ieri sera a "Che Tempo che fa" è andato in scena un siparietto melodrammatico: protagonisti Maradona e Fabio Fazio.

Maradona da Fazio: la Rai santifica l'evasore fiscale?

Polemiche dopo l'intervista del calciatore a "Che tempo che fa": critiche al conduttore che non ha preso le distanze quando Maradona ha fatto il "gesto dell'ombrello" a Equitalia.

L'intervista di Diego Armando Maradona a "Che tempo che fa" non è piaciuta a chi ha avuto l'impressione che negli studi di RaiTre Fazio si sia prestato a un tentativo di difesa da parte di un evasore.

El Pibe de Oro ha raccontato a Fazio la sua carriera, il primo pallone ricevuto in regalo da un cugino, il rapporto con la maglia del Napoli e gli anni bui della droga e, chiaramente, anche dei suoi guai con il fisco.

"Non sono mai stato un evasore. Equitalia si occupi di chi ha firmato i contratti. Io non ho mai firmato i contratti, lo hanno fatto Coppola e Ferlaino. Loro oggi possono andare in giro in Italia tranquillamente. A me invece mi tolgono tutto, persino braccialetti e orecchini", ha detto Maradona, facendo poi il popolare "gesto dell'ombrello" all'indirizzo di Equitalia (o almeno così pare). E Fabio Fazio? "Muto", strilla Dagospia, stigmatizzando duramente l'intervista "della stessa Rai che fa gli spot contro l'evasione del canone. È servizio pubblico, baby".

Matteo Salvini, vicepresidente della Lega Nord, ha criticato già prima della messa in onda l'intervento del "povero Madadona": "Che ci vada gratis (come la stessa Rai aveva precisato, ndr) è una barzelletta, a cui non crede nessuno. Scommettiamo che la RAI (cioè noi) sborserà un sacco di quattrini per questa intervista?!? Che occupi un 'servizio pubblico', è una presa per il culo. Ma LICENZIARE il milionario Fazio, non si può?".

Ma non ci sono state soltanto le reazioni dei politici. Su Twitter l'intervista di Maradona ha scatenato una ridda di commenti, la maggior parte dei quali contro il suo tentativo di difendersi in tv dall'accusa di aver evaso il fisco. Criticato soprattutto il momento in cui Maradona ha fatto il gesto dell'ombrello verso Equitalia senza che Fazio intervenisse o prendesse le distanze. (Fonte)
 
MILENA GABANELLI HA FATTO BINGO!


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Un plauso a Milena Gabanelli e al suo team. Ecco cos'hanno scoperto su uno dei politici più chiacchierati.

Denis Verdini confessa: «Ho preso soldi in nero»

«Sì, ho preso soldi in nero». Davanti alle telecamere di Report il senatore Denis Verdini ammette di aver intascato, senza dichiararli al fisco, 800 mila euro ricevuti da un costruttore siciliano emigrato a Campi Bisenzio, Ignazio Arnone. «Ma è una cosa normalissima, si fa così nella vita», prova a giustificarsi il coordinatore del Pdl, che da presidente del Credito Cooperativo Fiorentino aveva Arnone tra i suoi clienti.

Il denaro incassato dal senatore fiorentino è il frutto di una operazione immobiliare che risale al 1989, quando l'impresa edile del piccolo costruttore rileva da Verdini alcuni lotti a Signa, nei pressi di Firenze, per costruirci residenze familiari. (Fonte)
 
CHI COMANDA IN ITALIA?

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Videocommenti (10) su: "Chi comanda in Italia" Invia il tuo video
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Chi comanda in Italia? Per rispondere a questa domanda bisogna andare per esclusione. Non comanda il Parlamento che non legifera più e che ha, come unico compito, l'approvazione di decreti legge ripieni di nulla del Governo di capitan Findus Letta. Non comanda quest'ultimo che non riesce neppure a decidere quando e come fare pagare l'IMU o se aumentare di un punto l'IVA. Allora è il popolo che comanda? Gli elettori? Neppure per sogno. I referendum (solo abrogativi) non vengono rispettati come per l'eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti e le leggi di iniziativa popolari non sono neppure discusse, come per Parlamento Pulito. Se Parlamento, Governo e elettori non comandano, chi comanda in questo Paese? Non comandano le piccole e medie imprese che non hanno alcuna voce in capitolo pur tenendo in piedi il Paese. E neppure i contribuenti, trattati come pezze da piedi, pagano le tasse più alte d'Europa per servizi e sprechi indecenti. Non comandano le nuove generazioni che non hanno futuro e emigrano con lo zainetto in spalla, come una volta i nostri vecchi con le valige di cartone. La massoneria è ovunque, è vero, ma più che comandare si infiltra. La criminalità organizzata si è internazionalizzata e l'Italia è un mercato in contrazione, marginale. La burocrazia, che in apparenza comanda, è in realtà un automa impazzito, senza controllo. Chi comanda allora in questo Paese? Se non comandiamo noi allora devono comandare gli altri, tutti insieme e ognuno per la parte che gli interessa. La politica economica la detta la Germania, la politica estera gli Stati Uniti che ci usano come portaerei nel Mediterraneo, la politica industriale la Francia (e non solo). La politica sociale la imposta, spesso con leggi incomprensibili, la UE. La politica di bilancio la impone la BCE. L'indirizzo morale e religioso il Vaticano. "Va beh", direte, "e noi quando c...o comandiamo?". "Almeno in casa nostra, dopo averla pagata con decenni di mutuo?" Neppure lì si è al sicuro. Un esproprio da parte di Equitalia è sempre possibile se non hai pagato quella multa di qualche anno fa di cui ti sei dimenticato o a causa una dichiarazione dei redditi incompleta del commercialista. "Padroni a casa nostra!", diceva un tempo un partito ormai estinto. Mai profezia fu più fallace.
 
ALERT UE, BARROSO: "A NOVEMBRE SENZA SOLDI"

di: WSI Pubblicato il 22 ottobre 2013| Ora 07:43
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Buco di 2,7 miliardi che Bruxelles chiede agli Stati di riempire immediatamente. Altrimenti niente finanziamenti europei.


Il presidente della Commissione europea lancia l'allarme: Senza un accordo niente "più soldi per pagare" le fatture.
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Il presidente della Commissione europea lancia l'allarme: Senza un accordo niente "più soldi per pagare" le fatture.
ROMA (WSI) - Senza un accordo da metà novembre la Commissione Ue "non avrà più i soldi per pagare" le fatture con cui vengono erogati i finanziamenti europei, fondi strutturali compresi. E’ l’allarme lanciato dal presidente della Commissione, José Manuel Barroso, in una telefonata fatta stamane al presidente dell’Europarlamento Martin Schulz.

A dare conto della telefonata e dell’urgenza della questione sollevata da Barroso è stato lo stesso Schulz aprendo la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. "Barroso mi ha telefonato e informato che a metà novembre non avrà più soldi per pagare le fatture attraverso cui vengono erogati i finanziamenti Ue", ha detto, sottolineando che "siamo arrivati fin qui perché gli Stati membri non hanno rispettato i loro impegni".

Per approvare in tempi rapidi un bilancio rettificato, il presidente del Parlamento ha quindi proposto una riunione straordinaria della commissione bilancio per domani e, qualora i nuovi conti venissero approvati, il via libera della plenaria mercoledì o giovedì.

Lo scoperto è dovuto a mancati introiti doganali causati dalla crisi, con un buco di 2,7 miliardi che ora la Commissione Ue chiede agli Stati di riempire immediatamente. Fino ad ora si attendeva, su pressioni di Berlino, di modificare il bilancio una sola volta, includendo i 2,7 miliardi, i 3,9 miliardi aggiuntivi proposti proprio dagli eurodeputati e non ancora stanziati, oltre ai 400 milioni destinati a compensare i danni subiti dalle alluvioni.

L’allarme della Commissione potrebbe ora scorporare il pacchetto, con il Parlamento che teme di veder così rimandato lo stanziamento aggiuntivo di 3,9 miliardi. "Come può la Commissione scoprire venerdì pomeriggio che non ha più soldi? E’ incredibile", è la battuta finale del capogruppo dei verdi, Daniel Cohn Bendit.

Mentre per il leghista Mario Borghezio "suona come un cattivo presagio sul futuro di questa Europa. Gli elettori premieranno le nostre forze cosiddette populiste, che hanno avuto il merito di denunciare profeticamente i guasti economici, sociali e finanziari del moloch di Bruxelles".
 
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ALERT UE, BARROSO: "A NOVEMBRE SENZA SOLDI"

di: WSI Pubblicato il 22 ottobre 2013| Ora 07:43
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Buco di 2,7 miliardi che Bruxelles chiede agli Stati di riempire immediatamente. Altrimenti niente finanziamenti europei.


Il presidente della Commissione europea lancia l'allarme: Senza un accordo niente "più soldi per pagare" le fatture.
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ROMA (WSI) - Senza un accordo da metà novembre la Commissione Ue "non avrà più i soldi per pagare" le fatture con cui vengono erogati i finanziamenti europei, fondi strutturali compresi. E’ l’allarme lanciato dal presidente della Commissione, José Manuel Barroso, in una telefonata fatta stamane al presidente dell’Europarlamento Martin Schulz.

A dare conto della telefonata e dell’urgenza della questione sollevata da Barroso è stato lo stesso Schulz aprendo la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. "Barroso mi ha telefonato e informato che a metà novembre non avrà più soldi per pagare le fatture attraverso cui vengono erogati i finanziamenti Ue", ha detto, sottolineando che "siamo arrivati fin qui perché gli Stati membri non hanno rispettato i loro impegni".

Per approvare in tempi rapidi un bilancio rettificato, il presidente del Parlamento ha quindi proposto una riunione straordinaria della commissione bilancio per domani e, qualora i nuovi conti venissero approvati, il via libera della plenaria mercoledì o giovedì.

Lo scoperto è dovuto a mancati introiti doganali causati dalla crisi, con un buco di 2,7 miliardi che ora la Commissione Ue chiede agli Stati di riempire immediatamente. Fino ad ora si attendeva, su pressioni di Berlino, di modificare il bilancio una sola volta, includendo i 2,7 miliardi, i 3,9 miliardi aggiuntivi proposti proprio dagli eurodeputati e non ancora stanziati, oltre ai 400 milioni destinati a compensare i danni subiti dalle alluvioni.

L’allarme della Commissione potrebbe ora scorporare il pacchetto, con il Parlamento che teme di veder così rimandato lo stanziamento aggiuntivo di 3,9 miliardi. "Come può la Commissione scoprire venerdì pomeriggio che non ha più soldi? E’ incredibile", è la battuta finale del capogruppo dei verdi, Daniel Cohn Bendit.

Mentre per il leghista Mario Borghezio "suona come un cattivo presagio sul futuro di questa Europa. Gli elettori premieranno le nostre forze cosiddette populiste, che hanno avuto il merito di denunciare profeticamente i guasti economici, sociali e finanziari del moloch di Bruxelles".


In pratica.....Vi abbiamo avvitati in una crisi di cui e' impossibile uscire,economie al collasso,niente export/import(o quasi) ED ORA...non vi diamo piu' fondi (badate bene.....in un bilancio di stato ,questi fondi vengono annoverati in "entrate" ergo,se in un bilancio mancano entrate ci saranno ulteriori tagli e tasse....) ed il circolo vizioso continuera'...fino all'annientamento delle politiche economiche di stato.
E cosi'...il PIANO KALERGI si avvia al compimento...hanno ragione i "populisti" cosi' dispregiativamente chiamati dai SERVI di questa politica Europea...FUORI DALL'EUROPA SE VOGLIAMO "sopravvivere" .
 
ALERT UE, BARROSO: "A NOVEMBRE SENZA SOLDI"

di: WSI Pubblicato il 22 ottobre 2013| Ora 07:43
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Buco di 2,7 miliardi che Bruxelles chiede agli Stati di riempire immediatamente. Altrimenti niente finanziamenti europei.


Il presidente della Commissione europea lancia l'allarme: Senza un accordo niente "più soldi per pagare" le fatture.
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ROMA (WSI) - Senza un accordo da metà novembre la Commissione Ue "non avrà più i soldi per pagare" le fatture con cui vengono erogati i finanziamenti europei, fondi strutturali compresi. E’ l’allarme lanciato dal presidente della Commissione, José Manuel Barroso, in una telefonata fatta stamane al presidente dell’Europarlamento Martin Schulz.

A dare conto della telefonata e dell’urgenza della questione sollevata da Barroso è stato lo stesso Schulz aprendo la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. "Barroso mi ha telefonato e informato che a metà novembre non avrà più soldi per pagare le fatture attraverso cui vengono erogati i finanziamenti Ue", ha detto, sottolineando che "siamo arrivati fin qui perché gli Stati membri non hanno rispettato i loro impegni".

Per approvare in tempi rapidi un bilancio rettificato, il presidente del Parlamento ha quindi proposto una riunione straordinaria della commissione bilancio per domani e, qualora i nuovi conti venissero approvati, il via libera della plenaria mercoledì o giovedì.

Lo scoperto è dovuto a mancati introiti doganali causati dalla crisi, con un buco di 2,7 miliardi che ora la Commissione Ue chiede agli Stati di riempire immediatamente. Fino ad ora si attendeva, su pressioni di Berlino, di modificare il bilancio una sola volta, includendo i 2,7 miliardi, i 3,9 miliardi aggiuntivi proposti proprio dagli eurodeputati e non ancora stanziati, oltre ai 400 milioni destinati a compensare i danni subiti dalle alluvioni.

L’allarme della Commissione potrebbe ora scorporare il pacchetto, con il Parlamento che teme di veder così rimandato lo stanziamento aggiuntivo di 3,9 miliardi. "Come può la Commissione scoprire venerdì pomeriggio che non ha più soldi? E’ incredibile", è la battuta finale del capogruppo dei verdi, Daniel Cohn Bendit.

Mentre per il leghista Mario Borghezio "suona come un cattivo presagio sul futuro di questa Europa. Gli elettori premieranno le nostre forze cosiddette populiste, che hanno avuto il merito di denunciare profeticamente i guasti economici, sociali e finanziari del moloch di Bruxelles".
In pratica...e possibile che attuano un prelievo forzoso sui conti correnti
 
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ZETRIX.SAREBBE CORTESE CHE TU RISPONDESSI ALLA MIA DOMANDA.SALUTI.
sarin vorrei risponderti ma temo che poi questo post viene eliminato , lo hanno fatto prima e lo possono fare anche dopo,mi spiace ma nn voglio fare commenti,, mi limito a mettere quello che trovo in giro sul web, ciao
 
Ora vogliono il 10% dei nostri conti correnti
LA PROPOSTA di Christine Lagarde (FMI) che mette paura agli europei

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Il Fondo Monetario Internazionale pronto a prelevare “temporaneamente” il 10% del risparmio privato nei 15 paesi della zona euro come veicolo per affrontare i problemi di sostenibilità del debito pubblico.

Lo scrive il quotidiano belga L’Echo: la proposta dell’istituto guidato da Christine Lagarde (nella foto), secondo quanto riportato dal giornale, sarebbe contenuta in un documento intitolato “Proposte del FMI sulla crisi fiscale”. Con all’interno un sottocapitolo della relazione intermedia curata della Agenzia per le tendenze finanziarie (Fiscal Monitor) dal titolo “Un contributo straordinario dalla ricchezza privata”.

Oggi la notizia scuote cittadini e mercati perché giunge all’indomani di un punto di rottura (insanabile?) tra Fmi ed Eurozona, in contrasto circa la strada seguita per la crisi greca: una medicina che di fatto ha peggiorato lo stato di salute del malato terminale Atene. Pur di non commettere gli stessi errori della Grecia, dice a mezza voce un banchiere, meglio picchiare subito sui correntisti.

Il Fondo precisa che non ci sono stati i risultati attesi e le misure imposte in questo biennio di crisi greca non hanno portato ad una riduzione effettiva del debito pubblico. Ragion per cui il Fondo concentrandosi sulla zona euro e sul necessario ritorno dei livelli di debito a condizioni pre-crisi, ammette che l’unica via di uscita sarebbe un taglio ai conti.
Si tratta di una notizia che, se fosse confermata, aumenterebbe esponenzialmente la tensione con il rischio di una corsa ai bancomat così come è accaduto in Grecia lo scorso anno e anche a Cipro prima che le banche stesse rendessero inservibili proprio gli sportelli del cash, bloccandoli per diversi giorni.

(Fonte)
 
sarin vorrei risponderti ma temo che poi questo post viene eliminato , lo hanno fatto prima e lo possono fare anche dopo,mi spiace ma nn voglio fare commenti,, mi limito a mettere quello che trovo in giro sul web, ciao
ah non sapevo questo.grazie lo stesso.ciao zetrix.
 
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ANTIMAFIA: BINDI ELETTA PRESIDENTE
Pdl non partecipa e annuncia che non sarà presente a lavori
22 ottobre, 16:46
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Antimafia: Bindi eletta Presidente (ANSA) - ROMA, 22 OTT - Rosy Bindi è stata eletta alla presidenza della Commissione Antimafia con 25 voti al secondo turno, superando Luigi Gaetti del Movimento 5 Stelle, che al ballottaggio ne ha presi 6. I gruppi del Pdl non hanno partecipato alla votazione in segno di protesta ''contro l'elezione forzata di un componente del Pd''.
 
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TRENTA DENARI

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"Signor Presidente Letta, noi crediamo che il suo Governo sia illegittimo e sovversivo. Illegittimo perché nessuno a febbraio ha votato per il Governo Letta-Berlusconi-Alfano e sovversivo perché sappiamo che questo Governo nasce nelle stanze della sua fondazione VeDrò. Un grafico ci dice che da gennaio 2013 ad oggi abbiamo dato 50 miliardi di sostegno finanziario ai Paesi dell’UE. Quando i soldi bisogna darli alle banche private e all’Europa, i soldi si trovano; quando servono per i problemi dei cittadini, i soldi non si trovano mai. Lei pose degli obiettivi il giorno dell’insediamento del suo Governo: ridurre le tasse sul lavoro (niente), rinuncia all’inasprimento dell’IVA (aumentata non meno di 2 settimane fa), reddito minimo per i bisognosi (niente), risolvere il problema esodati (niente), più lavoro alle donne, abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e delle province (legge-truffa pochi giorni fa), riforma elettorale, auspicando un ritorno al Mattarellum. Abbiamo votato in Aula questo provvedimento e lei ha votato contro. La sua credibilità è zero. Il mio collega Villarosa ha sbagliato a chiamarla "bugiardo" e ha sbagliato anche il mio collega Fraccaro a chiamarvi "ladri", perché la realtà è che il suo Governo ha svenduto questa Italia per 30 denari. Quindi, l’unico appellativo che meritate è quello di "giuda"." Carlo Sibilia, M5S Camera - Testo integrale dell'intervento
 
18 ottobre 2013
Sibilia: 97 miliardi di condono alle slot, regalo alla fondazione VeDrò di Letta e Alfano



Dice Carlo Sibilia sul suo facebook:Oggi, nel provvedimento per far slittare l’IMU, si fa un regalo di 97 miliardi di euro alle concessionarie delle slot machine.
In aula, invece dei sottosegretari, dovrebbero esserci Letta e Alfano che prendono i soldi da questi signori attraverso la fondazione privata, il think tank VEDRÒ.
Naturalmente non ci metteranno mai la faccia. Per quello ci sono i burattini inconsapevoli che sostengono il governo. Loro mettono le dita sui bottini (a parte rarissime eccezioni).
Questo emendamento ha anche un altro effetto devastante. Quello di distruggere la fiducia dei cittadini nelle forze dell’ordine.
Infatti il Comandante del Nucleo Antifrode, Umberto Rapetto, invece di essere osannato come eroe nazionale, è stato rimosso dal suo incarico ed ha rassegnato le dimissioni dalla Guardia di Finanza.
Questo governo ha mortificato e continua a mortificare il genio e l’onestà di tutti gli italiani.

Tratto da: stampalibera.com




per i video


Sibilia: 97 miliardi di condono alle slot, regalo alla fondazione VeDrò di Letta e Alfano - Blog di frontediliberazionedaibanchieri
 
e tranquilli non ci farranno mai andare al voto.........che fine farà tuo figlio:::::::sei un padre o un qua qua.?
 
Oggi non abbiamo uno stato sovrano ma uno stato servo del'europa oggi a pagare tocca a Noi ma in un imminente futuro toccherà ai Politici.
La esse Maiuscola è abolita.
 
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