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Pensioni, i "maxi tagli per vedovi e invalidi pure loro fanno schifo al governo.

Alien.

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LA STANGATA
Pensioni, i "maxi tagli" del governo Conte per vedovi e invalidi
29 Dicembre 2019
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Pensioni, i maxi tagli del governo Conte per vedovi e invalidi





Come regalo per il 2020 il governo Conte ha ben pensato di tagliare le pensioni a vedovi e invalidi quando superano determinate soglie rispetto alle pensioni minime di importo pari a 515 euro mensili. Oltre al mancato adeguamento al tasso di inflazione delle pensioni superiori al minimo.
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I tagli, riporta Il Giornale, vanno dal 25%, al 40% e al 50% e pesano sulle fasce più deboli. Le vedove e i vedovi e gli invalidi se hanno un reddito mensile superiore a 2000 euro, non hanno diritto al rispetto del loro status di persone, che hanno perso una parte di sé medesime: nel proprio corpo o nella propria vita coniugale. In particolare, il taglio per chi ha altri redditi superiori a 2.060 euro mensili è del 25%, sale al 50% se superano i 2.575 euro mensili. Nel caso delle pensioni delle vedove e dei vedovi il taglio è del 25% nel caso di redditi che superano di 4 volte il minimo, come per gli assegni di invalidità, ma del 40% anziché del 50% quando si tratta di redditi di più di 5 volte il minimo. Insomma una macelleria.
 
Gianluigi Paragone, il dossier che fa tremare Luigi Di Maio: "Cosa succede se provano a cacciarmi dal M5s"
29 Dicembre 2019
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Il Movimento 5 stelle ora, così com'è, "non serve a nulla". Gianluigi Paragone, in una intervista a Il Giorno, promette battaglia: "Che cosa ci faccio oggi io nel Movimento? Io sono come Spirit, il cavallo selvaggio, e d'altra parte loro mi avevano preso per questo. Io sono oggi quello che loro erano alle origini e che ora non sono più perché il sistema li ha addomesticati...". I pentastellati proveranno a espellerlo e "forse ce la faranno pure, ma poi metterò in evidenza che il collegio dei probiviri è composto da persone che sono incompatibili, come la ministra Dadone che non può essere ministro e probiviro insieme, poi mi appellerò all'espulsione e a quel punto se la prenderanno comoda e io dovrò andare dal ministro della Giustizia Bonafede a dirgli che lui non è in grado di garantire tempi certi di giustizia neanche all'interno del Movimento. E se tutto questo poi non dovesse bastare, allora resterà sempre la giustizia ordinaria. Perché se tutti quelli che non hanno pagato, come, invece, ho fatto io, hanno disatteso la regola della rendicontazione non verranno espulsi, allora vorrà dire che tutto questo è solo una truffa".

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Ora il M5s è spaccato in due, uno, quello dell'area progressista "si è accucciato ", l'altro "non sa di preciso dove andare e c'è ancora una terza parte che, come me, è rimasta alle radici di nucleo politico antisistema che a mio giudizio stava meglio con la Lega perché insieme rappresentavano meglio le forze antisistema. E poi su Di Maio, dice Paragone: "La forza di Luigi sta nel fatto che la sua debolezza è comunque più forte della somma delle debolezze di tutti gli altri. È per questo che non c'è alternativa oggi a Luigi anche se lui non controlla più i gruppi e di fatto non sa dove portare il Movimento. E perde progressivamente peso".
Quindi, conclude Paragone, "questo governo può durare un giorno o tre anni, ma resta il fatto che il Movimento ha rinnegato se stesso. E io farò di tutto per metterli davanti a questo tradimento".
 
Sardine, la sinistra paragona Gesù ai pesciolini e il Vaticano fa finta di niente
29 Dicembre 2019
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Sardine, la sinistra paragona Gesù ai pesciolini e il Vaticano fa finta di niente





Gli ebrei italiani, nelle loro massime espressioni rappresentative, si sono mossi a difendere l' Antico Testamento e il loro Dio da accuse infami. E siccome sanno allargare lo sguardo oltre il proprio sacro orto, hanno difeso l' ebreo Gesù Cristo e i cattolici, fratelli minori, e di questi tempi anche abbastanza minorati nelle vibrazioni dell' anima, da un attacco disgraziato e ignorante. Grave per la data, la piazza d' armi da cui sono partite le bombe sporche e per la figura iconica e intoccabile della cannoneggiatrice. L' aggressione è stata consumata alla vigilia di Natale sul Corriere della Sera da una signora che passa per una figura somma della intellighenzia laica e progressista italiana, e cioè Dacia Maraini, moglie di Alberto Moravia (che peraltro prima come sua donna ebbe Elsa Morante, essa sì grandissima). Titolo: «La nuova voglia di idealismo».

La Maraini ha messo sotto accusa «il Vecchio Testamento» per «il suo concetto di giustizia come vendetta (occhio per occhio, dente per dente), la sua profonda misoginia, l' intolleranza e la passione per la guerra». Per fortuna poi è arrivato Gesù. Ma chi è Gesù? Una Sardina! Ma certo, l' incarnazione dell' idealismo, la nuova natività coincide più che con il viaggio di Giuseppe e Maria a Betlemme con la discesa in piazza delle Sardine, nelle quali Dacia, che davvero somiglia come dice il nome a uno chalet sovietico, ode misticamente le belle parole «di un pastore povero che a piedi nudi portava a pascolare le pecore», ossia di Gesù. Sintesi por el pueblo. L' ebraismo è crudele, adora un Dio infame.
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Poi arriva Gesù, nemico degli ebrei di cui ha cancellato la religione. Dimenticato dalla Chiesa, ora risorge in Mattia Santori, 32 anni, stessa età del Nazareno, e chioma profetica.
STEREOTIPI - Che dire? Uno schifo. Stereotipi antisemiti vecchi e nuovi. Ma anche una gaglioffa rappresentazione della novità di Cristo, condannata come eresia «marcionita» sin dal 144 dC, e già il nome puzza. Fu fatta a pezzi da Tertulliano nell' Adversus Marcionem. Del resto il Vangelo di Giovanni proclama: «La salvezza viene dai Giudei» (4,22). Prima ancora del Concilio, mentre imperava il nazismo e il fascismo ne copiò le leggi razziali, fu Pio XI ad assimilare Antico e Nuovo Testamento con questa formula: «Spiritualmente siamo tutti semiti»(6 settembre 1938). Ma che Gesù e la Sardina Capo siano la stessa cosa dev' essere ormai ritenuta una qualifica benedetta dal Vaticano. Infatti nessuno protesta. Dovrebbero farlo i preti, ma anche i laici, persino gli atei. Andrebbe conosciuto, persino amato, ci siamo tutti saliti sulle spalle. Tagliargli un piede fa cascare a terra destra e sinistra, credenti e no.
Intanto constatiamo. Voce dei vescovi? Zero. Proteste su stampa e siti web ufficiali o ufficiose della Chiesa italiana o dallo Stato pontificio per tutelare la memoria di Mosè e di Gesù? Si sono mossi soltanto alcuni blog, peraltro trattati come pecore nere dai pastori del gregge. Ed ecco, l' antemurale christianitatis è stato comunque innalzato. Da chi? Dagli ebrei.
Le autorità della comunità israelitica italiana, uomini e donne, hanno reagito con una finezza culturale e una veemenza morale magnifiche. Sono loro oggi, Deo gratias, a difendere la civiltà e le radici giudaico-cristiane il cui riconoscimento è stato invano con veemenza proposto ai capi della Unione Europea da san Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI.
REPLICHE - Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma: «Ecco come si alimenta il pregiudizio antiebraico.
Se questa è la strada qualcuno arriverà a parlare anche di rinchiudere di nuovo gli ebrei nei Ghetti».
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma: «Da una parte il Vecchio Testamento violento e misogino, dall' altra la rivoluzione cristiana pacifica e le sardine. Oggi un cristiano informato sa evitare le banalità e le menzogne di questa antica opposizione (che ha un nome preciso: marcionismo), che è rimasta però in mente e in bocca ai laici più o meno credenti ma quasi sempre ignoranti».
Replica di Dacia Maraini: «Non intendevo parlare della religione ebraica, ma solo riferirmi alla Chiesa cattolica che certamente è stata nella storia misogina e vendicativa». Mente, ovvio. Aveva attaccato la «religione dei padri» e il «Vecchio Testamento». Per salvarsi sposta il cannone, e colpisce il ventre molle: la Chiesa cattolica. È una critica da sinistra, dunque va sul sicuro.
Nessuno replicherà. Pensa lei. Sbaglia. Noemi Di Segni, presidente dell' Unione delle comunità ebraiche italiane, la liquida come sostenitrice di «una tesi antigiudaica, antiteologica e antistorica». Spiega: «Peccato che una persona come Dacia Maraini (...) non tenga conto che proprio la cultura della Bibbia ebraica millenaria sia alla base della nostra stessa cultura contemporanea di diritti sociali, sindacali, di attenzione all' ecologia e di ogni conquista di libertà democratica».
Noemi Di Segni si guarda intorno, si accorge che gli ebrei sono soli, e i cattolici forse di più. Però non dispera e chiede: «Attendo fiduciosa repliche dagli esponenti della Chiesa». Anche noi. Ma dicono sia sciocco, e un po' farisaico e rigido, aspettarselo.
di Renato Farina

questa sarebbe vera giustizia dettata dal vecchio testamento:
occhio per occhio, dente per dente.

ma dato che c'è stanno avvocati giudici,medici,psichiatri,psicologi ecc nun se po fà.Che le famo morir de fame ?
 

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