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rapina..e prostituzione

Zetrix

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Tentano di far saltare un bancomat poi si schiantano in auto, morti due Rom

Un tentato furto, la fuga a velocita’ estrema, lo schianto che si conclude con la morte di due banditi: e’ successo stanotte nell’hinterland milanese, tra San Donato e Peschiera Borromeo, dove le auto dei carabinieri sono state impegnate in un lungo inseguimento. I fatti iniziano intorno alle tre del mattino a San Donato: qui un gruppo di cinque banditi tenta di fare saltare in aria il bancomat della filiale della Banca Popolare dell’Emilia Romagna per impossessarsi del contenuto, ma il piano riesce solo a meta’, perche’ dopo l’esplosione i ladri non riescono ad aprire la cassa e rubare i contanti.
Dopo il botto la banda sale a bordo di un Audi A6 e fugge, mentre sul posto convergono cinque auto dei carabinieri. Sullo svincolo tra la statale Paullese e la Tangenziale Est, all’altezza di Peschiera Borromeo, l’autista perde il controllo del volante e l’Audi cappotta diverse volte.
Due dei banditi muoiono sul colpo, altri tre di cui uno in gravi condizioni- sono stati condotti agli ospedali San Raffaele, Humanitas e Niguarda. Secondo le prime identificazioni si tratta di un gruppo di nomadi di eta’ compresa tra i 20 e i 40 anni.
 
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Furto in villa in pieno giorno: arrestati due Rom, uno è minorenne

Acilia, tentano furto in villa in pieno giorno: arrestati due giovani ladri. Avevano tentato un furto in una villetta nella zona di Acilia, in pieno giorno, ma i Carabinieri della locale Stazione hanno fermato e messo le manettei ai polsi a due giovani di etnia Rom, un 18enne e un 17enne, entrambi pregiudicati, per “tentato furto”.
L’ALLARME DEI RESIDENTI – Ieri, verso le 12.00, un cittadino passando per via Perilli ha notato i due giovani che stavano scavalcando la recinzione di una abitazione. L’immediata chiamata al 112 ha permesso a due pattuglie, che stavano transitando in zona, di raggiungere il luogo in pochi minuti.
COLTI SUL FATTO – I militari giunti sul posto hanno subito individuato i due malfattori intenti a forzare una porta di ingresso. I due, appena scoperti dai Carabinieri, si sono disfatti degli arnesi da scasso in loro possesso ed hanno tentato la fuga, ma subito dopo sono stati bloccati. Il maggiorenne sarà condotto nella mattinata odierna presso il Tribunale di Roma per la celebrazione del rito direttissimo, mentre il 17enne è stato accompagnato presso il centro di accoglienza per i minorenni.



 
Rifugiato tunisino commette una serie interminabile di reati. Rimpatriato..

Perugia – Semina il caos in città per anni, pericolosissimo spacciatore rispedito in Tunisia
Era uno tra i più pericolosi e attivi spacciatori tunisini a Perugia. Già, era. Perché adesso è a Tunisi, condotto di forza in patria dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione, diretti dal vice questore aggiunto Maria Rosaria De Luca. In tre anni ha commesso una serie impressionante di reati fino a che, nel maggio 2014, è tornato definitivamente in carcere per una misura cautelare emessa nell’ambito di una indagine antidroga condotta dai carabinieri. Non è più uscito da Capanne perché nel frattempo gli sono state notificate le condanne definitive, per i periodi di pena residui, per i suoi gravi reati commessi.
La sua presenza a Perugia è cominciata subito dopo lo sbarco a Lampedusa nel marzo del 2011 e il suo trasferimento a Roma, dove aveva ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Quell’estate è stato più volte rintracciato in città dalle forze di polizia nel corso di servizi antispaccio ma sempre rilasciato per il suo status di rifugiato.
Il primo arresto a dicembre, da parte dei carabinieri per spaccio di hashish a una fermata dell’autobus a Olmo. Pochi giorni dopo era stato notato da una volante mentre di pomeriggio urinava platealmente in via Mario Angeloni; denunciato per atti contrari alla pubblica decenza. A febbraio 2012 è stato denunciato dai poliziotti di quartiere che lo hanno visto fuggire dopo aver spacciato hashish davanti la stazione.
A Marzo è stato arrestato dai Carabinieri per spaccio di eroina . Ad aprile è stato aggredito a bottigliate e pugni da alcuni maghrebini a Olmo riportando gravi lesioni. A maggio sfugge alla polizia mentre era in atto un “Pattuglione“ a Fontivegge. A giugno viene indagato per lesioni gravi ai danni di una camerunense a Fontivegge. Ad agosto è stato arrestato dai carabinieri, presi a calci a pugni in Piazza del Bacio durante un controllo antidroga. E ancora: nell’aprile 2013 è stato nuovamente arrestato per spaccio a Fontivegge dai carabinieri. Scarcerato nel dicembre di quell’anno viene denunciato due volte dai carabinieri per evasione dagli arresti domiciliari prima di essere arrestato per l’ultima volta a maggio 2014 .
Durante la sua detenzione il Magistrato di Sorveglianza ha disposto il suo rimpatrio quale misura alternativa alla sua detenzione in carcere. Tre poliziotti lo hanno prelevato dal carcere e dato esecuzione al provvedimento di espulsione quale misura alternativa alla detenzione. Se lo straniero dovesse far ritorno in Italia prima di 10 anni dovrà essere subito accompagnato in carcere per finire di scontare la pena residua e processato per il rientro illegale sul territorio nazionale.



qua nel paese di pulcinella si da il permesso di soggiorno per motivi umanitari .. volevo dire alla presidente della camera ..che io sono andato a lavorare all estero e mi hanno rilasciato il permesso di soggiorno per motivi di lavoro .. ecco perche questo paese si trova in queste condizioni e grazie al pd .. che nessuno ha il coraggio di dire la verita.. e si nascondono tutti dietro a una ipocrisia che fa solo pena.
e volevo aggiungere un altra cosa alla presidente della camera io nn sono mai andato a rubare ho sempre rispettato le regole che vigevano in quel paese ed ho dato il mio contributo ed anche la mia personalita.
 
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gia perche ce qualcuno che crede ancora alle favole ..queste nn sono cazzate queste sono la realta di come si vive oggi nel paese ..e poi renzi per propaganda dice che gli italiani si stanno arricchendo forse voleva dire lui e i suoi compagni di merenda..per quanto riguarda il lavoro a basso costo il pd preferisce alla lunga gli immigrati(oltre ad avere anche un bacino di voti) e questo spiega l immigrazione selvaggia in questo paese.. grazie anche al contributo di alfetta...il disegno e perfetto..
 
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Il 76% degli italiani vuole lo stop all’immigrazione selvaggia.( forse sara anche di piu del 76%)

La stragrande maggioranza degli italiani applaude la decisione del premier britannico Cameron di un giro di vite sull’immigrazione illegale e di uno stop agli ingressi incontrollati.


E vale la pena anche ricordare che persino Beppe Grillo, uno che è sempre attentissimo a fiutare gli umori dell’opinione pubblica, non ha esitato a sconfessare quei “suoi” senatori che, nell’ottobre scorso, avevano votato una mozione favorevole all’abrogazione del reato di clandestinità. Fa riflettere il fatto che Renzi, anch’egli assai sensibile al senso comune degli italiani, abbia invece inserito la revisione della legge Bossi–Fini nella piattaforma programmatica del Pd. Evidentemente doveva pagare un pegno alla “sinistra” del suo partito. Ma ciò rende meno convincente il suo proposito di “rottamare” i pregiudizi ideologici che agiscono ancora all’interno del Pd.


LA SINISTRA, P D , SEL E MOVIMENTO 5 "BALLE", NON VOGLIONO SENTIRE……………..!!!!!!!!!!!!!!!
 
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Romeno ubriaco investe mamma e figlia: sono gravi. Processato e scarcerato..

Ubriaco alla guida di un auto di grossa cilindrata, un romeno ha causato un incidente ed è fuggito senza prestare soccorso ad una giovane madre rimasta gravemente ferita insieme a sua figlia. È accaduto ieri sera a Ceprano in via Casilina.
La 43enne era alla guida di una utilitaria sulla quale viaggiava anche la figlia di sei anni, quando dopo essere stata centrata dall’auto pirata, ha sbandato finendo per impattare di fianco ad un grosso albero. Per le gravi condizioni la donna è stata trasferita d’urgenza al policlinico Umberto primo mentre la bambina in ospedale a Frosinone.

Il giovane aveva lasciato l’auto allontanandosi senza prestare soccorso alle due donne ferite. Dopo due ore è stato visto tornare a recuperare la vettura. Immediatamente è stato fermato e sottoposto ad esame etilometrico che è risultato positivo. Delineata la grave condotta omissiva, il conseguente allontanamento dal luogo dell’incidente, le gravissime lesioni riscontrate dalle persone coinvolte, nonché la positività al test alcolemico, i militari hanno arrestato il 27enne.

Nel rito direttissimo che si è celebrato questa mattina, il giovane è stato liberato e sottoposto all’obbligo di firma.


 
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Milano, prostitute vendute con il marciapiede: arrestati 19 sfruttatori

Dalle prime ore della mattinata di giovedì 5 febbraio, a Milano, è in corso una grande operazione che ha portato all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale, Stefania Pepe. Sono state arrestate 19 persone accusate di sfruttamento e prostituzione, tutti uomini di nazionalità romena. L'indagine è partita già nell'agosto del 2011 ed è stata avviata a seguito di alcune lettere anonime nelle quali venivano denunciate e riportate puntualmente le continue violenze e la condizione di schiavitù a cui erano sottoposte giovani ragazze romene avviate alla prostituzione.

I criminali chiedevano una parte dei guadagni delle ragazze e anche un pagamento fisso per 'l'occupazione' della strada. Era una sorta di 'diritto di superficie' che veniva fatto pagare alle ragazze delle altre organizzazioni che volevano prostituirsi in alcune vie di Milano, come via Ripamonti o viale Ortles, che erano "cosa loro". Un 'diritto' che veniva venduto insieme alla prostituta in caso di passaggio a un'altra banda.

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questo e lo stile di vita che vuole il pd...
 
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Spietata banda di Rom segregava ragazze e le obbligava a prostituirsi. Vendute per 3000 euro

Tenevano le ragazze segregate nelle baracche di un campo rom, la sera le facevano prostituire nella zona sud di Milano e, in base alla ‘redditivita”, le rivendevano a cifre tra i tre e i settemila euro. Diciannove persone che facevano parte di un’organizzazione che gestiva la prostituzione tra viale Ortles, via De Angeli, via Bazzi, viale Brenta, viale Toscana, viale Tibaldi sono state arrestate al termine di un’indagine condotta dagli agenti del commissariato Scalo Romana di Milano.

Un gruppo criminale “molto spietato e aggressivo, che nel corso degli anni era riuscito a esercitare un controllo quasi militare sullo sfruttamento della prostituzione“. I capi indiscussi erano i fratelli Ionut e Laurentiu Calin, rispettivamente 28 e 24 anni, cittadini romeni di etnia rom, che alla guida di una banda di cugini e parenti avevano messo in piedi una vera e propria tratta di esseri umani tra la Romania e l’Italia, e nello stesso tempo controllavano la loro zona con un pugno talmente ferreo da incassare denaro anche solo dall’affitto delle postazioni di prostituzione ad altri criminali meno strutturati.

I fratelli Calin, racconta il dirigente del commissariato Scalo Romana Angelo De Simone, attiravano le ragazze romene intessendo con loro una relazione sentimentale, ma una volta arrivate in Italia le vittime venivano segregate in un campo rom e instradate alla prostituzione. In almeno cinque casi al momento dell’arrivo in Italia le giovani erano minorenni e le piu’ recalcitranti venivano costrette sulla strada a suon di botte o addirittura con stupri di gruppo.

I due sfruttatori e i complici trattavano le vittime come animali di loro proprieta’, tanto che in piu’ di un’intercettazione definiscono “capre” le ragazze. Ogni prostituta poteva essere acquistata o rivenduta ad altri gruppi. In un caso gli investigatori hanno dovuto prendere atto del fatto che una ragazza era finita nelle mani della gang perche’ venduta dalla madre agli aguzzini all’eta’ di 14 anni.
I fratelli Calin sono riusciti a mettere in piedi un’organizzazione cosi’ potente anche grazie all’applicazione spietata di una serie di regole interne della comunita’ rom, riviste e adattate al contesto dello sfruttamento della prostituzione: l’indagine, non a caso, e’ stata battezzata dagli investigatori “Judicata”, dal nome del ‘concilio degli anziani’ che nella cultura rom e’ incaricato di applicare le leggi e che nel caso specifico gli sfruttatori avevano adottato come sistema per risolvere le controversie, dal prezzo di una ragazza al costo del noleggio di una zona ad altri gruppi criminali, fino a eventuali dissidi da dirimere all’interno dell’organizzazione. Quando la “Judicata” non riusciva a risolvere i contrasti, scattava la violenza, specialmente rivolta a gruppi rivali: gli investigatori hanno scoperto grazie a confronti, testimonianze e intercettazioni che una rissa scoppiata in piazza Bonomelli nell’ottobre 2011 nascondeva in realta’ una spedizione punitiva ai danni di Bacai Zef, uno sfruttatore albanese che aveva incrociato piu’ volte la strada dei due fratelli romeni. Zef, sfuggito all’agguato grazie a una soffiata, si era vendicato alcuni giorni dopo con una spedizione a Piazzale Cuoco, dove aveva accoltellato diverse volte Laurentiu Calin, detto “Gaman”, o “Il Pazzo”, noto per la sua ferocia.

Le indagini sono partite nel 2011 in seguito a quattro lettere anonime recapitate agli agenti del commissariato Scalo Romana. Queste lettere, lungi dall’essere semplici denunce, erano molto circostanziate, ricche di nomi, luoghi, date e numeri di telefono e descrivevano l’organizzazione con precisione. Gli inquirenti sostengono tuttora di non conoscerne l’autore, che potrebbe essere un cliente innamorato di una prostituta e deciso a strapparla agli aguzzini, ma anche un religioso o un’organizzazione di volontari.
La gang dei fratelli Calin, attiva almeno dal 2007, guadagnava ogni settimana decine di migliaia di euro, che secondo gli inquirenti sono stati tutti trasferiti in Romania per l’acquisto di diverse proprieta’. I due, in Italia, risultavano invece nullatenenti e nel corso degli anni si sono spostati in tre diversi campi Rom, da quello di via Sacile – incendiato due volte, forse proprio dai rivali dei Calin – fino al campo di Muggiano, dove i criminali sono stati arrestati alle prime ore di stamani. Quando i poliziotti hanno fatto irruzione nella baracca del campo di Muggiano in cui vivevano, si sono stupiti dell’assenza delle ragazze. Era solo l’ultimo trucco dei due malviventi: le vittime erano nascoste in una “baracca dentro la baracca” alla quale si accedeva da una porticina dissimulata da un ripostiglio, segregate in pessime condizioni. (AGI) .

ma che paese e diventato questo? la domanda sarebbe meglio girarla alla sig.ra boldrina che di cultura ne sa qualcosa in piu di noi...


 
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« Dobbiamo dare l’esempio concreto della cultura dell’accoglienza. Una cultura dell’accoglienza deve mettere tutto al centro. L’accoglienza come un nostro valore. A 360 gradi. E che sappia misurarsi con la sfida della globalizzazione, questa accoglienza. Quella sfida che porta, come ovvio, anche maggiori opportunità di circolazione delle persone. Perchè nell’era globale tutto si muove. Si muovono i capitali, si muovono le merci, si muovono le notizie, si muovono gli esseri umani. E non solo per turismo. E i migranti oggi sono l’elemento umano, l’avanguardia di questa globalizzazione. E ci offre uno stile di vita che presto sarà uno stile di vita molto diffuso per tutti noi. Loro sono l’avanguardia di uno stile di vita che presto sarà uno stile di vita per moltissimi di noi »

Boldrini: “Gli immigrati? Presto diventeremo tutti come loro”
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Roma, nomadi scatenati: turisti nel mirino dei borseggiatori, 13 arresti

Metropolitana, autobus, tram e monumenti del Centro Storico. Questi i ‘terreni di caccia’ di tredici borseggiatori arrestati nelle ultime 24 ore nel corso di una straordinaria operazione di controllo a bordo dei mezzi pubblici e nei luoghi maggiormente frequentati dai turisti attuata dai carabinieri di Roma.
Si tratta principalmente di vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, quasi tutti aventi origini nell’Europa dell’Est, 7 donne e 6 uomini, tra i 17 e i 54 anni. Le sette donne arrestate sono domiciliate presso il campo di Castel Romano mentre gli uomini sono quattro cittadini romeni, domiciliati presso insediamenti abusivi, e due cittadini nordafricani senza fissa dimora.
In via di Propaganda, prendendo di mira i turisti che dalla scalinata di Trinità di Monti si dirigevano verso Fontana di Trevi; a bordo degli autobus della linea 64 che da Termini va a San Pietro, della linea 40 e 8; a bordo dei treni delle metro A e B; questi i luoghi dove i Carabinieri hanno bloccato i ladri mentre rubavano portafogli o cellulari alle vittime, nella gran parte turisti stranieri in visita nella Capitale.


 
A Roma un quartiere a luci rosse:tutto sulla zona hot della Capitale

Il primo quartiere a luci rosse in Italia nascerà a Roma entro tre mesi. La sperimentazione targata giunta Marino ha individuato al quartiere Eur una strada nella quale la prostituzione sarà tollerata.

Recupero sociale - L'operazione secondo gli amministratori del IX municipio romano dicono sia a sfondo sociale. Per ora è chiaro che il progetto costerà 5mila euro al mese per pagare le unità di strada, gli operatori sociali che seguiranno le ragazze nei loro bisogni e proveranno a tutelarle dagli sfruttatori.
Lontano dagli occhi - Secondo l'huffingtonpost.it l'idea è di allontanare le prostitute dal centro abitato. La pia speranza del presidente del IX municipio, Andrea Santoro, è di frenare il fenomeno della prostituzione imponendo multe fino a 500 euro per quei clienti indisciplinati, scoperti fuori dall'area autorizzata.

Esasperati - Santoro racconta come oggi le prostitute sostino indisturbate sotto le abitazioni ogni sera e il giorno dopo: "In ogni angolo del quartiere, ritroviamo le strade piene di preservativi usati gettati per terra". Non proprio quindi una zona a luci rosse, come già presenti in altre città europee, l'idea assomiglia più a un bel recinto nelle campagne romane.



il porcile abbia inizio da roma... il disegno si sta realizzando grazie alla giunta pd..
Uno Stato che nn sa prendere una decisione definitiva nn fa lo Stato..
se la prostituzione e legale allora apri le case di tolleranza invece di guardare lo spettacolo fuori
se invece ritieni che e illegale la prostituzione allora la elimini su tutto il territorio..
 
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