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rapina..e prostituzione

MIGNOTTE IN COMUNE - ROMA DÀ IL VIA LIBERA ALLA PRIMA ZONA A LUCI ROSSE. ALL’ITALIANA: MICA CASE CHIUSE CON REGOLE, TASSE, E CONTROLLI SANITARI. MA LUCCIOLE PER STRADA, I CUI CLIENTI NON SARANNO PIU MULTATI

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Terni, furti a raffica in città fermata una banda di ladri

Blitz nella notte della polizia di Terni che ha arrestato una banda di ladri di appartamento, a cui sono attribuiti numerosi colpi messi a segno nelle ultime settimane a Terni e a Viterbo. Associazione a delinquere, furto in appartamento, ricettazione, spaccio di droga e sfruttamento della prostituzione: sono queste le accuse contestate a nove albanesi arrestati dalla polizia di Terni nell'ambito di un'indagine condotta dalla squadra mobile. In particolare - secondo quanto riferito dalla polizia - il gruppo, formato da persone legate da rapporti di parentela o amicizia, avrebbe compiuto oltre 50 furti tra dicembre e gennaio scorso, soprattutto in piccoli centri del ternano e del viterbese.

Gli investigatori sono convinti che siano gli autori di altri cento colpi in casa. In manette otto albanesi e una donna rumena, che si occupava di piazzare il bottino dei furti: gioielli, pc, telefonini ma anche vestiti e scarpe. Altri due albanesi sono ancora ricercati. a loro gli investigatori sono giunti durante un'operazione antidroga ed ora sono in corso indagini perché la banda, oltre agli stupefacenti, sarebbe stata attiva anche nel settore dello sfruttamento della prostituzione. Tutti tra venti e trent'anni, molti di loro clandestini, erano guidati da un capobanda 34enne con un curriculum criminale di tutto rispetto. A vent'anni fu arrestato per tentato omicidio: durante una rapina in villa nel nord Italia aveva sottoposto una delle vittime a subire il macabro rituale della roulette russa.

Approfondimenti e verifiche con l'omicidio Listanti. Ora gli investigatori sono al lavoro per accertare se la banda possa aver avuto un ruolo nell'omicidio di Gabriella Zelli Listanti, la pensionata ternana ammazzata nella sua abitazione a pochi passi dall'ospedale dai ladri che la poveretta avrebbe sorpreso rientrando a casa.



ringraziate il pd...e anche questa qui sotto...
 
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NON SOLO L’EUR: ORA MOLTI QUARTIERI DI ROMA VOGLIONO CREARE ZONE “A LUCI ROSSE” - A ROMA CI SONO 2500 LAVORATRICI DEL SESSO. UN ESERCITO COMPOSTO PER IL 65% DA DONNE, PER IL 30% DA TRANSESSUALI E UN 5% DA UOMINI

Chi è pronto a partire è il presidente di Ostiense-Garbatella Andrea Catarci, che rivendica una sorta di primogenitura: «Era il 2006 quando noi proponemmo un analogo progetto di zoning nell’area lungo la Colombo di fronte a piazza dei Navigatori, dove non ci sono abitazioni ma solo campi sportivi e parcheggi.

Organizzammo pure un convegno con le associazioni delle prostitute e i residenti, ma dal Campidoglio arrivò uno stop deciso». Ora che il municipio confinante ha invece deciso di farlo, «bisogna sostenerlo: forze dell’ordine, unità di strada e vigili urbani devono garantire una presenza costante, per fornire assistenza alle ragazze e contrastare il racket». Dello stesso avviso Marco Scipioni, presidente di Tor Bella Monaca: «Ma non sia un semplice spot», avverte.

«Io ho il versante Prenestino assediato da gente seminuda, gli abitanti non ne possono più e chi, anche fra di noi, si oppone è solo un’ipocrita: lo sanno tutti che a Roma ci sono zone dedicate alla prostituzione: dalla Salaria all’Eur, è un fatto oggettivo, allora perché non intervenire per ridurre il danno, spostando le ragazze in strade disabitate? Non è giusto mettere la testa sotto la sabbia, c’è un problema igienico-sanitario e di sicurezza che fa paura. Dobbiamo essere meno bacchettoni e più coraggiosi tutti quanti, e lo dice uno che alle prostitute farebbe addirittura pagare le tasse».

Arrivare in macchina in viale Umberto Tupini con in testa le parole di una vecchia canzone di De Gregori («Quando la notte scende e il buio diventa brina, e uomini e animali cambiano zona, lucciole sulla Salaria e zoccole in via Frattina...»), raggiungere l’epicentro di questa storia amara il giorno dopo che la bomba è ormai scoppiata e il piccolo municipio stremato dell’Eur (il IX) ha dichiarato ufficialmente guerra alla prostituzione (18 strade su 30 invase h24 dal mercato del sesso) con l’annuncio di creare dal mese di aprile una zona franca a luci rosse, per ridurre il danno ma in compenso liberare il resto del quartiere assediato.

Un esercito composto per il 65 per cento da donne (in gran parte rumene e nigeriane), per il 30 per cento da transessuali (brasiliani in primis e poi colombiani e argentini) e per il restante 5 per cento da uomini (rumeni e nordafricani), questi ultimi in vendita soprattutto nella zona di Termini, la grande stazione.

Mirta Da Pra, del gruppo Abele, autrice del libro «Prostituzione», aggiunge che «negli ultimi 5-6 anni è cresciuto pure il numero delle minorenni straniere su strada passato dal 5 al 12 per cento» (diverso il fenomeno delle baby squillo italiane che lavorano al chiuso, ndr ) e sono le stesse prostitute adulte ad offrire la merce ai clienti («La vuoi la bambolina?», questo il messaggio in codice).

Lo squallore e il degrado sotto gli occhi di tutti. Accoppiamenti nei giardini condominiali e negli androni dei palazzi, falò notturni, cittadini che inviano al presidente del IX municipio, Andrea Santoro, le foto scattate dalle loro finestre che ritraggono gli amplessi delle prostitute con i clienti: questo succede all’Eur in viale Tupini e tappeti di condom usati e fazzolettini ogni mattina si vedono costretti a spazzar via i negozianti di viale Europa e viale America, le strade adiacenti dello shopping di lusso.

Altrove funziona.
Altrove non è Roma. Non siamo in Olanda e l’idea di dare alla prostituzione un aspetto “romantico” come a Pigalle è sbagliata in partenza. Roma non è Parigi. A Roma diventa tutto zozzo, automaticamente.

Non crede che qualcuna scelga deliberatamente questo mestiere?
Una ristretta minoranza, ammesso poi che esista. Sento sempre ripetere che alcune prostitute sono consenzienti, ma la maggior parte sono ragazze chiamate in Italia con la promessa di lavorare negli hotel o nei ristoranti: col sogno di avere un lavoro decoroso. Poi, arrivate qua, le hanno detto che o battevano o le ammazzavano. Oppure le bruciavano la casa che hanno in Romania. Sono donne sotto ricatto, altro che consenzienti.

Allora Marino sbaglia in partenza?
Marino prova a migliorare le cose, ma sono davvero molto perplesso. Ragiono di continuo su questa vicenda e non riesco a essere convinto. Sia perché servirà a poco, prefiggendosi di regolamentare un problema eterno, sia perché è una mossa viziata da un errore etico di base.

Quale?
Ammettere che il corpo femminile possa essere messo in vendita. Sarò all’antica e sarò ingenuo, ma io non posso accettare una cosa simile. Se decidi di regolamentare la prostituzione, accetti implicitamente che il corpo della donna possa essere commercializzato. E io, questo, proprio non posso accettarlo. A prescindere.



E uno schifo totale ..A prescindere.
 
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Le mignotte di Marino

Diteglielo, al sindaco Marino, che aprire i bordelli non significa costruirli a cielo aperto. Cancellare una legge inutile e dannosa come la Merlin, non significa trasformare la pubblica via in un casino autorizzato. Magari con distributore automatico di marchetta, tipo il gettone per il carrello del supermercato.

Non si risolve così il gravissimo problema dell’adescamento da marciapiede. Non lo si fa, autorizzando la mercificazione del sesso in alcune strade, piuttosto che in altre. O in tutte.

Roma, come il resto dell’Italia (e del mondo intero) è moquettata di puttane. Di tutti i colori e di tutte le lingue (importanti per un completo svolgimento della professione). Ne sono arrivate, con il crollo del Muro e la costruzione dell’autostrada marina chiamata Mare Nostrum, a milioni. Sfrontate, arroganti, violente o sottomesse, vittime o carnefici esse stesse. Con “farfallina” o “lungo stelo”, come amano definirsi negli annunci “economici”. Con occhi a màndoLla (dove la L sostituisce la locale R) o con le estenscion necessarie a dare parvenza di chioma alle africane. Su tacchi quindici e senza governo intimo. Così, alla sans façon, alla rinfusa. Sporche già dopo il primo cliente. Confortate solo dai fazzoletti di carta (lo sapesse, l’albero che muore per diventare detergente per mignotte, si darebbe fuoco per autocombustione), diventano distributori di ogni malattia immaginabile e non. Eppure…

Marino gradisce. E premia. “Batti? Tranquilla, Ti consegno l’EUR, che corrisponde alla nostra Torre Eiffel!!!” E sì! Perché, per chi non lo sapesse ancora, il quartiere E42, poi chiamato EUR, fu progettato, ai tempi del Duce, per rappresentarci all’Esposizione Universale del 1942 (Così come la Tour venne costruita per quella di Parigi del 1889, cento anni dopo la rivoluzione). Poi, la guerra. Poi, la costruzione col nuovo nome ESPOSIZIONE UNIVERSALE ROMANA. Appunto, EUR. Negli anni Settanta, fu il quartiere ambito dalla nuova borghesia romana. Medici e architetti, soprattutto. Commercianti e costruttori. Tutti con attico sulla Nuova Roma Imperiale. Quando ci arrivai io, ai primi degli anni Ottanta, si cominciavano a vedere le prime lucciole nei viali più interni dei giardini a fianco al Luna Park. Poi, i trans.

A questo punto, molti hanno già sentenziato “Spirlì sa troppo: va a mignotte. O a trans. O, meglio, batte!” Zero! Fuori pista! Ho sempre avuto il frigo e la dispensa piena in casa mia. Detesto i fastfood, figuriamoci il sesso scomodo in auto. No, no! Niente conoscenza per esperienza. Solo esperienza per conoscenza. Del fenomeno. E non del mestiere.

Detesto da sempre la prostituzione. Ritengo che, se un uomo o una donna arrivano ad averne bisogno, in necessità attiva o passiva, stiano proprio alla canna del gas morale. E questo mi deprime.

Ma so anche che esiste da sempre e che, purtroppo, esisterà ancora per molto tempo. Dunque, va considerata.

L’idea di consentire la riapertura dei lupanari AL CHIUSO non mi sembra folle, né fuori tempo. Anzi. Li doterei di presidio sanitario e di controllo amministrativo contabile. Oltre che di Sicurezza. E sarebbe, forse, la fine di questo orrore per le strade delle nostre città. Sotto gli occhi di bambini e gente indifesa. sarebbe la fine, probabilmente, dello sfruttamento malavitoso del fenomeno prostituzione. Sarebbe la fine di molte malattie.
Magari, sarebbe la fine della giunta Marino. Il peggior imperatore di Roma.

Questa sua ultima trovata, a danno dell’immagine della nostra Capitale e dei suoi abitanti, è veramente ignobile. Una sorta di resa davanti al fenomeno dilagante della prostituzione senza controllo. La Roma di Marino depone le armi della tutela dei diritti dell’uomo, della democrazia, dell’emancipazione femminile, del decoro nazionale, del rispetto di chi di prostituzione c’è morto, e si abbandona ai magnaccia e al malaffare. Consegnando alle mafie, oltre che se stesso e la sua giunta, il Centro della Storia di tutto l’Occidente. La Casa di Dio. Il simbolo della Nazione.

Non più vergogna, ma abominio.

Fra me e me. Critico con Er Mignotta!

scritto da Nino Spirlì
 
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Roma, paura a Fontana di Trevi: ladro di monetine armato di coltello si arrampica sulle impalcature

È un pluripregiudicato romeno di 29 anni l'uomo che stamani è stato bloccato dopo essere entrato nel cantiere di Fontana di Trevi a Roma. A quanto reso noto dalla polizia municipale, lo straniero è stato scoperto mentre rubava le monetine all'interno della fontana. Così, approfittando della poco luce, ha prima tentato di nascondersi dietro le statue e gli anfratti arrampicandosi sul monumento, poi ha estratto il coltello e lo ha puntato contro i vigili.
L'uomo è stato fermato dopo un breve inseguimento per le vie del centro storico. Portato al Comando di via della Greca dove è tuttora piantonato, è stato trovato in possesso di una borsa con all'interno monetine di varie valute per un valore di circa 70 euro. A suo carico ci sarebbero numerosi provvedimenti, tra cui denunce per precedenti specifici e restrizioni (divieto di dimora nel Comune di Roma). Già nel 2010, riferisce la polizia municipale, era stato arrestato e condannato, e successivamente arrestato nel 2011, nel 2013 e ben 3 volte a gennaio 2015, sempre per precedenti specifici.

A quanto reso noto dalla polizia municipale in un comunicato, «verrà denunciato per furto, minacce, porto abusivo d'armi, e probabilmente sarà domani processato per direttissima»


il commento di uno ..
L`impegno di Renzi: Dopo che da sindaco ha fatto di una delle nostre citta`piu`belle ,una vera e propria pattumiera da terzo mondo ( Vu Cumpra`falsi Nomadi e balordi arrivati da tutto il mondo),vuole estendere la sua miope politica in tutta Italia ! Povera Italia !

grazie renzi stai facendo diventare il paese una pattumiera e ci stai riuscendo ..devono darti il premio nobel ..
te e il pd(p#rtito delinqu#nti)
 
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questo personaggio nn e passato per le elezioni e stato messo li dal (pd)..
 
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Pescara, ragazze costrette ad abortire per prostituirsi: 13 romeni arrestati

Costrette dai loro aguzzini ad abortire per prostituirsi. La Polizia di Pescara ha sgominato una banda di romeni accusati di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento ed al favoreggiamento della prostituzione. Secondo le indagini, gli uomini della banda costringevano le prostitute ad avere rapporti sessuali non protetti con i clienti e quelle che rimanevano incinte venivano fatte abortire clandestinamente.

Le indagini, che sono durate piu’ di un anno e si sono basate su numerose intercettazioni e servizi di controllo e pedinamento, hanno consentito di appurare che l’organizzazione aveva monopolizzato, praticamente indisturbata, la zona sud di Pescara, praticando una gestione ‘imprenditoriale’ del giro di squillo. Il gip Nicola Colantonio (il pm e’ Giampiero Di Florio) ha disposto dieci custodie cautelari in carcere, una detenzione domiciliare e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

Per provocare l’aborto alle due ragazze, ha spiegato, e’ stato somministrato – in quantita’ elevate – il farmaco Cytotec, un gastroprotettore, e entrambe hanno avuto problemi. Una delle due ha chiesto di essere soccorsa dai medici, ma le donne-caporale si sono rifiutate di chiedere aiuto e di portarla in ospedale mentre per l’altra e’ stato necessario il trasporto in ospedale perche’ stava molto male e doveva essere operata. E’ stata lei stessa, pero’, a lasciare il reparto su indicazione del suo fidanzato-protettore.

I farmaci sono stati individuati dalla polizia, cosi’ come la farmacia che li ha venduti e il medico che li ha prescritti a una delle donne caporale, ignaro dell’utilizzo che ne sarebbe stato fatto. Nei rapporti tra sfruttatori e ragazze “paura e minacce erano sempre presenti”, ha detto Muriana, anche per evitare che venisse svelato l’episodio dell’aborto. Entrambe le ragazze che hanno abortito illegalmente sono indagate e una delle due anche per far fatto abortire l’altra. (AGI) .



 
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Rapinatore e stupratore seriale, arrestato marocchino “brutale e razzista”

“Sporca italiana” o “Bastarda sporca rumena”, così le insultava dopo averle minacciate con un coltello, aggredite e violentate. Si chiama Achraf Badi ed ha 21 anni. Sarebbe lui l’uomo, di origini marocchine, “brutale e razzista”, così lo hanno descritto le sue vittime, che negli ultimi tempi ha seminato il panico sulla statale jonica del cosentino. La notizia è riportata da Strill.it e descrive la vicenda di Badi, residente a Francavilla Marittima (Cs).

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti di Castrovillari, il 30 gennaio scorso avrebbe violentato una prostituta, che ha denunciato tutto. Badi sarebbe l’autore di 3 stupri ed è anche accusato d’aver commesso almeno 10 rapine, compiute tra il novembre del 2014 e il gennaio 2015, una delle quali con sequestro di persona. Dopo averla aggredita, infatti, pare che Badi abbia condotto una delle vittime in luogo isolato, ma che la donna sia riuscita a fuggire, per questo motivo l’accusa di sequestro.

I carabinieri, che hanno condotto le indagini, ritengono che il 21enne si appostasse sulla statale 106 jonica, tra Corigliano Calabro e Cassano allo Jonio, in prossimità di incroci, nascosto dietro a cartelloni pubblicitari, nell’attesa che si fermassero auto con a bordo donne sole per aggredirle. Solo successivamente, le aggressioni si sarebbero concentrate sulle prostitute della zona, vittime ideali, per paura di essere scoperto.
“Abbiamo fermato un criminale seriale che prima rapinava le prostitute e dopo le stuprava, inveendo contro di loro con appellativi e minacce”, ha dichiarato il procuratore di Castrovillari Franco Giacomoantonio, durante la conferenza. “L’allarme era tale – ha proseguito il procuratore – che le persone non uscivano più di casa se non in orari diurni e mai sole. L’aver risolto il caso restituisce serenità alle comunità coinvolte”.


 
LE MIGNOTTE DI MARINO

Una nuova strategia per contrastare lo sfruttamento della prostituzione. Non solo repressione e controlli ma una 'zona di tolleranza'. Ad aprile anche Roma avrà il suo primo quartiere a luci rosse in IX municipio (zona EUR). L'obiettivo? Liberare le strade dell'Eur e la Cristoforo Colombo dalla prostituzione e combattere tratta e sfruttamento. Il quartiere dell’Eur, famoso nel mondo come esempio di architettura razionalista e meta di architetti da ogni dove, diventerà invece un famigerato bordello a cielo aperto. Un ghetto torbido di degrado umano e sociale che farà vergognare Roma.

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avete voluto la globalizzazione e ora risolvete il problema della prostituzione della droga e della delinquenza ..poveri pidioti...
si muovono le notizie ..si muovono i capitali ..si muovono gli esseri umani ..si muovono le mignotte ..e si muovono i delinquenti..
 
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si con esattezza a roma la citta piu bella e .. (piu mignotta)

Marino in tour vuole sedurre i turisti e portarli a Roma
 
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Arrestati a Pavia i ‘vampiri’ del gasolio, sono due rumeni

I carabinieri di Gropello Cairoli, aiutati nella fase operativa da quelli di Garlasco, hanno arrestato in flagranza del reato di furto aggravato due rumeni, S. I. E., nato in Romania, classe 1976, coniugato, nullafacente, pregiudicato e N.A.I., anche lui rumeno, classe 1974, residente a Candia Lomellina, coniugato, nullafacente, incensurato. I due sono stati sorpresi mentre stavano caricando alcune taniche di plastica nel bagagliaio di un’utilitaria.

Nell’auto i carabinieri hanno trovato, nascoste nel bagagliaio, 4 taniche in plastica contenenti, complessivamente circa 80 litri di gasolio oltre ad un tubo in gomma. Il combustibile era stato appena prelevato da un escavatore di proprietà di una Ditta con sede a Voghera, parcheggiato in un cantiere.

Le successive perquisizioni domiciliari effettuate presso entrambe le abitazioni dei due, hanno consentito di recuperare, 30 fusti da 100 litri cadauno per un totale di ulteriori 900 litri di combustibile, ritenuti provento di numerosi furti commessi ai danni di aziende agricole, nella zona compresa tra i Comuni di Zerbolò, Zinasco, Mede e Sannazzaro de’ Borgundi e sui quali sono in corso ulteriori accertamenti.
Le due autorimesse erano state adibite dai rumeni come due veri e propri “distributori di carburante” clandestini, con tanto di pompa di erogazione e spazio destinato per la sosta dei mezzi da rifornire. Il combustibile rinvenuto nel bagagliaio dell’utilitaria è stato restituito all’avente diritto mentre il restante materiale è stato sequestrato. Gli arrestati sono rinchiusi presso le camere di sicurezza del Comando Stazione di Gropello Cairoli in attesa del rito direttissimo che verrà disposto dall’autorità giudiziaria di Pavia.


 
“Dammi 1500 euro o ti faccio la pelle”, romeno arrestato per estorsione

Arresto per estorsione ad Abano Terme. Non pagava l’affitto da tempo e così la 45enne proprietaria di un’abitazione di piazza Mercato ad Abano Terme aveva deciso di andare a chiedere spiegazioni al suo inquilino, R.M., un 30enne di origine romena. Sembrava un normale chiarimento, ma durante la discussione, l’improvvisa minaccia: “Se non mi dai 1500 euro ti faccio la pelle insieme a un mio amico”.
A quel punto la donna, impaurita, ha deciso di affidarsi ai carabinieri, che l’hanno invitata ad incontrarsi con il malvivente per la consegna del denaro pattuito, preventivamente fotocopiato e, con un’imboscata, lunedì sera, sono riusciti ad arrestare il romeno ed il suo complice, trovati in possesso delle banconote con gli stessi numeri seriali. Per il primo è scattato l’arresto in carcere con l’accusa di estorsione, per il secondo A.M., per il suo ruolo marginale, sono scattati i domiciliari nel comune del Padovano. Il 30enne era già noto alle forze dell’ordine: due anni fa, il 9 febbraio del 2013, era stato arrestato perché aveva staccato a morsi l’orecchio di un connazionale.“



sono venuti qua per terrorizzare il paese ..con l aiuto dei pidioti tutto e permesso ...
 
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IL PD è il partito che meglio si concilia con banche, massoneria, lobby e mafiosi, sono il male più assoluto, non hanno nessun interesse al bene del paese

leggete questo mess e controllate voi stessi le posizioni attuali .. ci hanno rubato tutto pure la dignita ...
fatevi un giro per il paese e vi renderete conto che stiamo messi malissimo... ma prima o poi pagheranno un prezzo molto alto...
 
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