LottoPazzo
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L’Antipatia
Vi è mai capitato di vedere una persona che non conoscete, e senza nessun motivo apparente, ma nemmeno che abbiate scambiato una parola od uno sguardo vi risulta antipatica, bene questo succedeva a me mentre andavo da Chiaiano al Vomero.
A quel tempo vista la mia poca voglia di studiare, mi ero rivolto a fare un corso di Elettricista almeno per imparare un mestiere ed avere almeno un attestato di aver frequentato un corso di addestramento.
Quando prendevo l’autobus spesso mi capitava di vedere questa persona, non la vedevo spesso ma la incontravo causandomi quel disagio e antipatia che sprigionava.
Passarono gli anni non ho più rivisto questa persona, avendo imparato il mestiere ed essendo anche piuttosto bravo, ho cambiato diversi padroni e diverse imprese, sempre migliorando.
Sentito dire che una Società assumeva, cercando personale, avevo da poco finito il Militare, e cercavo una situazione più stabile, mi feci dare l’indirizzo ed andai a parlare con la persona incaricata di questi colloqui.
Per la verità quando trovai l’indirizzo e la porta a cui dovevo bussare, ci rimasi un poco male, il luogo era bello una strada all’interno di Via Caracciolo il lungomare Napoletano ed anche il palazzo imponente, entrato nel cortile del palazzo dovetti entrare in un piccolo androne di una scala, erano diverse scale e bussare ad una porta situata a piano terra sotto l’arco delle scale, sembrava che dovessi entrare in un sottoscala, ma poco mancò che lo fosse.
Bussai e mi venne ad aprire una persona che poi era la persona che dovevo fare il colloquio, ma poco mancò che fosse veramente un sottoscala, un ambiente buio e per raggiungere il suo ufficio dovetti serpeggiare per diversi corridoi.
Ma alla fine raggiungemmo il suo ufficio che era uno spettacolo sia come arredamento sontuoso, che come panorama dalla finestra si vedeva il mare e Via Caracciolo, poi col tempo venni a conoscere che quello dove ero entrato era l’ingresso secondario.
Mi fece poche domande, di dove ero, che scuola avessi fatto, se avevo la Patente se avevo fatto il Militare, ma nessuna domanda tecnica, io mi aspettavo chissà quale esame avrei dovuto superare, invece si concluse il tutto in pochi minuti.
Quella persona e stato il mio datore di lavoro per oltre Trentanni, conoscendolo poi, perche era una persona affabile e molto alla mano, lui guardava la persona e si fidava del suo istinto per fare assunzioni.
Dopo il colloquio mi diede un indirizzo il giorno e l’ora che dovevo presentarmi, insomma di li a qualche giorno avrei di nuovo cambiato padrone, ma questa volta avrei lavorato per una Società almeno, sperando che ci sarei rimasto un po di più.
Questa società era uno dei tanti Subappalti della allora “Sip” oggi “Telecom”, a quei tempi la Sip stava facendo campagna di abbonamenti di nuove linee telefoniche, quindi occorrevano nuovo personale per fare queste installazioni.
Bene mi presentai all’indirizzo, con un poco di anticipo sull’orario anche perche per me era un nuovo lavoro non sapevo cosa si dovesse fare, infatti mi era stato accennato che non si trattava di fare impianti elettrici.
Quando mi presentai, trovai il Capocantiere che prese il Nome ed altre informazioni, mi domandò di nuovo se avevo la Patente ed il tipo, quella mattina eravamo 3 persone nuove, altre persone già si stavano preparando ognuno vicino ad un pulmino Fiat 850 pieno di materiale ed attrezzatura e sopra un portabagagli con una serie di scale all’italiana, insomma quelle del tipo Pompieri ad incastro.
Io rimasi per ultimo, gli altri due erano stati assegnati ad altre squadre a me invece mi fu presentato il mio nuovo Caposquadra il quale non avendo la patente oltre da aiutante gli dovevo fare anche da autista, ma il problema fu che dopo tanti anni mi trovai di fronte quella persona che mi era antipatica sull’autobus, mamma mia pensai speriamo che Dio me la mandi buona.
Giocoforza dovetti accettare mica potevo rifiutare, e da quel giorno incomincio la mia odissea lavorativa che mi ha portato in giro per tutta l’Italia, maggiormente nel Meridione fino alla pensione sempre con la stessa Società, cambiando nome come si è solito fare con i subappalti ma sempre le stesse maestranze.
Devo dire poi che non era troppo malvagio “Vincenzo” così si chiamava il mio caposquadra, aveva le sue particolarità, anche altri non potevano soffrirlo, infatti cambiava spesso aiutante dopo che ci separarono, ma io sono stato l’unico che sia durato anni con lui, infatti ogni tanto cercavano di darmi una squadra anche a me perche ormai ero diventato esperto ma alla fine, rinunciavano ad avere una nuova squadra, chiedendomi di ritornare con lui perche altri non riuscivano a sopportarlo.
Mi è venuto in mente questo ricordo sempre per lo stesso motivo, ormai non guido più ed i miei figli accompagnandomi quando passo per una certa strada vedo una persona che mi suscita la stessa antipatia, chi lo sa forse hanno un Aura particolare che scatena quella sensazione, che dite.
Ciao alla prossima
Elenco Ricordi
Vi è mai capitato di vedere una persona che non conoscete, e senza nessun motivo apparente, ma nemmeno che abbiate scambiato una parola od uno sguardo vi risulta antipatica, bene questo succedeva a me mentre andavo da Chiaiano al Vomero.
A quel tempo vista la mia poca voglia di studiare, mi ero rivolto a fare un corso di Elettricista almeno per imparare un mestiere ed avere almeno un attestato di aver frequentato un corso di addestramento.
Quando prendevo l’autobus spesso mi capitava di vedere questa persona, non la vedevo spesso ma la incontravo causandomi quel disagio e antipatia che sprigionava.
Passarono gli anni non ho più rivisto questa persona, avendo imparato il mestiere ed essendo anche piuttosto bravo, ho cambiato diversi padroni e diverse imprese, sempre migliorando.
Sentito dire che una Società assumeva, cercando personale, avevo da poco finito il Militare, e cercavo una situazione più stabile, mi feci dare l’indirizzo ed andai a parlare con la persona incaricata di questi colloqui.
Per la verità quando trovai l’indirizzo e la porta a cui dovevo bussare, ci rimasi un poco male, il luogo era bello una strada all’interno di Via Caracciolo il lungomare Napoletano ed anche il palazzo imponente, entrato nel cortile del palazzo dovetti entrare in un piccolo androne di una scala, erano diverse scale e bussare ad una porta situata a piano terra sotto l’arco delle scale, sembrava che dovessi entrare in un sottoscala, ma poco mancò che lo fosse.
Bussai e mi venne ad aprire una persona che poi era la persona che dovevo fare il colloquio, ma poco mancò che fosse veramente un sottoscala, un ambiente buio e per raggiungere il suo ufficio dovetti serpeggiare per diversi corridoi.
Ma alla fine raggiungemmo il suo ufficio che era uno spettacolo sia come arredamento sontuoso, che come panorama dalla finestra si vedeva il mare e Via Caracciolo, poi col tempo venni a conoscere che quello dove ero entrato era l’ingresso secondario.
Mi fece poche domande, di dove ero, che scuola avessi fatto, se avevo la Patente se avevo fatto il Militare, ma nessuna domanda tecnica, io mi aspettavo chissà quale esame avrei dovuto superare, invece si concluse il tutto in pochi minuti.
Quella persona e stato il mio datore di lavoro per oltre Trentanni, conoscendolo poi, perche era una persona affabile e molto alla mano, lui guardava la persona e si fidava del suo istinto per fare assunzioni.
Dopo il colloquio mi diede un indirizzo il giorno e l’ora che dovevo presentarmi, insomma di li a qualche giorno avrei di nuovo cambiato padrone, ma questa volta avrei lavorato per una Società almeno, sperando che ci sarei rimasto un po di più.
Questa società era uno dei tanti Subappalti della allora “Sip” oggi “Telecom”, a quei tempi la Sip stava facendo campagna di abbonamenti di nuove linee telefoniche, quindi occorrevano nuovo personale per fare queste installazioni.
Bene mi presentai all’indirizzo, con un poco di anticipo sull’orario anche perche per me era un nuovo lavoro non sapevo cosa si dovesse fare, infatti mi era stato accennato che non si trattava di fare impianti elettrici.
Quando mi presentai, trovai il Capocantiere che prese il Nome ed altre informazioni, mi domandò di nuovo se avevo la Patente ed il tipo, quella mattina eravamo 3 persone nuove, altre persone già si stavano preparando ognuno vicino ad un pulmino Fiat 850 pieno di materiale ed attrezzatura e sopra un portabagagli con una serie di scale all’italiana, insomma quelle del tipo Pompieri ad incastro.
Io rimasi per ultimo, gli altri due erano stati assegnati ad altre squadre a me invece mi fu presentato il mio nuovo Caposquadra il quale non avendo la patente oltre da aiutante gli dovevo fare anche da autista, ma il problema fu che dopo tanti anni mi trovai di fronte quella persona che mi era antipatica sull’autobus, mamma mia pensai speriamo che Dio me la mandi buona.
Giocoforza dovetti accettare mica potevo rifiutare, e da quel giorno incomincio la mia odissea lavorativa che mi ha portato in giro per tutta l’Italia, maggiormente nel Meridione fino alla pensione sempre con la stessa Società, cambiando nome come si è solito fare con i subappalti ma sempre le stesse maestranze.
Devo dire poi che non era troppo malvagio “Vincenzo” così si chiamava il mio caposquadra, aveva le sue particolarità, anche altri non potevano soffrirlo, infatti cambiava spesso aiutante dopo che ci separarono, ma io sono stato l’unico che sia durato anni con lui, infatti ogni tanto cercavano di darmi una squadra anche a me perche ormai ero diventato esperto ma alla fine, rinunciavano ad avere una nuova squadra, chiedendomi di ritornare con lui perche altri non riuscivano a sopportarlo.
Mi è venuto in mente questo ricordo sempre per lo stesso motivo, ormai non guido più ed i miei figli accompagnandomi quando passo per una certa strada vedo una persona che mi suscita la stessa antipatia, chi lo sa forse hanno un Aura particolare che scatena quella sensazione, che dite.
Ciao alla prossima
Elenco Ricordi
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