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L’arte della saponificazione è antica quanto l’uomo: più di duemila anni fa in Mesopotiamia, uomini e donne usavano detergere il corpo con l’ausilio del sapone, così come è dimostrato da alcuni ritrovamenti archeologici. Sebbene nel mondo greco-romano questa pratica trovi scarsa diffusione, considerando che queste civiltà preferivano come metodo di pulizia il bagno di vapore delle terme, vedremo che nel medioevo, intorno all’800 a.C nell’attuale Siria, comparirà il sapone nella sua forma solida, così come lo conosciamo oggi.

Chi non ha mai sentito parlare del sapone di Aleppo, principe degli hammam, noto per le sue virtù emollienti? La sua formula, a base di olio di oliva, olio di alloro e soda caustica, ha avuto molto successo se pensiamo che diversi secoli dopo, a Marsiglia, verrà prodotto il primo sapone occidentale la cui ricetta originariamente, era del tutto simile a quella del sapone arabo. Fino a mezzo secolo fa, la tecnica della saponificazione era conosciuta presso molte famiglie, soprattutto nelle zone rurali, dove non scarseggiavano materie prime come grassi vegetali o animali.
Ripristinare quest’antica tradizione è da considerarsi un grosso guadagno per la salute e il portafoglio: perché dunque non optare per una pelle sana, morbida e pulita sbizzarrendosi con la propria creatività? Vi sveleremo la tecnica per la produzione del sapone a freddo, la più semplice da realizzare soprattutto per chi è alle prime armi. Bisogna procurarsi delle pentole, un paio di guanti, una caraffa di pirex, un termometro da cucina, un cucchiaio di legno, un cucchiaio in acciaio, un frullatore a immersione, un paio di occhialini e una mascherina, coperte vecchie, giornali, stampi per sapone oppure contenitori in tetrapack.
Ingredienti:

  • 1 kg di olio d’oliva (evitare quello extra-vergine);
  • 128 gr di soda caustica;
  • 300 gr d’acqua distillata;
Come procedere? Con l’ausilio di un cucchiaio di acciaio e di un bicchiere di plastica, pesare la soda caustica. Successivamente, pesare l’acqua versandola in una caraffa in pirex. Servendovi del cucchiaio in acciaio e facendo molta attenzione, versare lentamente la soda caustica all’interno della caraffa dopodiché, mescolare con il cucchiaio di legno e aspettare che si raffreddi. Durante questa operazione è vivamente consigliato l’utilizzo di guanti, mascherina e occhialini, necessari per proteggersi dalle esalazioni. Pesare l’olio d’oliva e versarlo nella pentola (meglio se in acciaio inox) poi, scaldarlo sul fornello fino al raggiungimento della temperatura di 45°C.
Nel frattempo, misurare la temperatura della soda e accertarsi che raggiunga la temperatura di 45°C. Una volta che entrambi gli elementi abbiano raggiunto la temperatura ideale, versare la soda all’interno dell’olio. Onde evitare spiacevoli reazioni, mai versare l’olio all’interno della soda. Mescolare con l’ausilio del cucchiaio di legno. Usare il frullatore ad immersione fin quando non avrete ottenuto un impasto cremoso. Il sapone tenderà ad addensare. Continuare l’operazione fin quando, sollevando il frullatore, l’impasto colerà formando una sorta di nastro, con il quale è possibile scrivere.
A questo punto, raggiunta la “fase nastro”, il vostro sapone è pronto. Adesso, se volete, potrete aggiungere altri ingredienti come farine, coloranti naturali o profumi. Se alle prime armi vi consigliamo di fermarvi qui e di versare il composto all’interno delle formine da sapone o del contenitore tetrapack. Aiutatevi con il cucchiaio di legno e nontoccate mai l’impasto: è molto caldo e rischiereste di ustionarvi. In caso di contatto con il prodotto lavare subito con abbondante acqua e aceto.




Avvolgere gli stampi tra comperte pesanti e lasciare riposare per almeno 48 ore. Riporre in un luogo sicuro. Il vostro sapone dovrà risposare all’interno degli stampi per almeno due settimane. Ricordatevi di utilizzare sempre i guanti ogni qualvolta intendete maneggiarlo perché il composto continua a rimanere caustico e irritante. Trascorse le due settimane, con l’ausilio dei guanti togliere il sapone dagli stampi e avvolgerlo in una pellicola. Se avete usato il tetrapack, tagliare a fette il sapone servendovi del fil di ferro o di un coltello lungo. L’ultima operazione richiede la stagionatura dei panetti che avete creato. Calcolate un tempo minimo di circa 2 mesi. Un’ottima stagionatura richiede dai 4 ai 6 mesi di riposo: più sono lunghi i tempi di attesa, più il risultato finale sarà un sapone delicato e poco aggressivo. Prima di cimentarvi è bene attenersi ad alcune e semplici regole di sicurezza che troverete qui.
Fonti: Con le mani, naturalmente | Il sapone e la sua storia
 
Produrre e creare detersivi ecologici fatti in casa è una pratica interessante, economica e rispettosa dell’ambiente. Il concetto e la filosofia della produzione fai da te, con un impatto pari a zero e sia sostenibile, è molto affascinante oltre che utile. Negli ultimi anni, complice la crisi pressante, in molti hanno scelto la via dell’acquisto mirato ed ecologico. Ma un numero crescente di persone ha optato per la realizzazione casalinga, sfoderando trucchi e regole del passato. Magari imparate dalla mamma o dalla nonna, quando i pochi mezzi e la necessità acuivano l’ingegno. Creare detersivi ecologici e mettere in pratica tecniche e trucchi facili, e poco invasivi, è la risposta per una casa pulita in modo sano e rispettoso.
[h=2]Prodotti in commercio e spillatura[/h] In commercio è facile acquistare detersivi ecologicamente compatibili con una filosofia più green e sana. Articoli che contengono ingredienti naturali, semplici e di origine vegetale. Sgrassatori, articoli per bucato e per piatti, ammorbidenti, detergenti per tende e vetri, brillantati e detersivi per pavimenti, tutto ciò che può essere utile per una casa pulita e fresca. Spesso i flaconi contengono sostanze concentrate di lunga durata, preferibilmente diluibili in acqua. Solitamente sono prodotti ecologici non testati sugli animali, di origine vegetale e quindi non inquinanti.
Galleria di immagini: Detersivi ecologici

Il problema dei prodotti di uso comune è proprio il loro impatto negativo sull’ambiente, a partire da un uso eccessivo all’interno della propria abitazione. Un largo uso di prodotti chimici, detersivi e spray può favorire una predisposizione verso allergie e malattie respiratorie. In molti casi, infatti, alcuni prodotti possono scatenare reazioni cutanee, oppure irritazioni alla gola. Inoltre l’eliminazione attraverso gli scarichi può agire sulla falda acquifera e, in molti casi, sui terreni nei quali spesso vengono scaricati. Un altro problema è legato allo smaltimento dei contenitori, spesso di plastica riciclabile ma di complessa eliminazione. Infatti scegliere un prodotto ecologico, magari una semplice ricarica, incide positivamente con un impatto inferiore sullo smaltimento.
Le aziende che forniscono prodotti ecologici e naturali per la pulizia sono in aumento, sia attraverso acquisti online che tramite la grande distribuzione. Molti i marchi monotematici facilmente reperibili, ma da qualche anno è possibile rivolgersi all’acquisto tramite spillatura. Definiti detersivi alla spina sono recuperabili attraverso distributori presenti in grandi centri commerciali, oppure negozi a tema bio. Spesso la loro produzione deriva dalla filosofia della filiera corta, quindi da produzione locale e con ingredienti naturali e biologici.
[h=2]Detersivi fai da te[/h] Per abbattere totalmente l’utilizzo di prodotti inquinanti e di contenitori difficilmente eliminabili, è possibile produrre il tutto in casa. Gli ingredienti per una buona pulizia sono pochi, facilmente recuperabili e naturali. E spesso l’esperienza dei nostri nonni, tramandata di generazione in generazione, è l’arma migliore per un prodotto utile e sostenibile. Solitamente i detersivi necessari per una casa pulita sono pochi: un detersivo per i piatti, un detersivo per il bucato, uno sgrassatore, un igienizzante multiuso per pavimenti e superfici varie. Spesso gli ingredienti base sono l’aceto, l’acido citrico, il bicarbonato, l’alcol denaturato, l’acqua calda e il sapone di Marsiglia. L’acido citrico, in particolare, è un’arma multiuso potentissima del tutto naturale perché deriva dal limone. Ma è presente anche nell’arancia, in quasi tutta la frutta, nei legni, nei funghi, nel tabacco, nel vino e persino nel latte. è un anticalcare d’eccellenza facilmente recuperabile in commercio in versione anidro puro e monoidrato, ma si può utilizzare in lavatrice come ammorbidente e disincrostante, e in lavastoviglie come brillantante.
Per un anticalcare a base di acido citrico versate in uno spruzzino vuoto 15% di acido citrico (150 grammi di acido citrico in un litro d’acqua, meglio se distillata e tiepida). Aggiungete poche gocce di olio essenziale biologico, agitate e spruzzate sulla superficie incrostata. Lasciate agire qualche minuto, quindi ripassate con una spugna. Per lavare i panni a mano o in lavatrice sciogliete un sapone di Marsiglia 100% vegetale in acqua calda, 50gr per 5 litri di acqua se il bucato è a mano oppure 80 gr per 5kg di bucato in lavatrice. Potete versarlo nell’apposita vaschetta oppure direttamente nel cestello. Per l’ammorbidente, prima del risciacquo finale, è possibile aggiungere un bicchiere di aceto bianco nella vaschetta del detersivo. O ancora un pugno di sale da cucina sciolto in acqua tiepida, da versare anche direttamente nel cestello.
Per un buon detersivo per i piatti procuratevi 3 limoni, 400ml di acqua, 200 gr di sale, 100 ml di aceto bianco. Tagliate i limoni a rondelle, quindi eliminate tutti i semi. Frullateli a immersione con il sale e poca acqua, il risultato dovrà essere privo di filamenti e molto cremoso. Versate il tutto in una pentola con l’aceto bianco e l’acqua rimanente, lasciate bollire per 10 minuti a fuoco lento mescolando perché non si attacchi. Quando il tutto risulterà più denso frullatelo nuovamente e versatelo in un vasetto di vetro. Si può utilizzare in lavastoviglie, 2 cucchiaini, oppure per lavare i piatti a mano. Se necessario è possibile mescolarlo con poche gocce di detersivo ecologico, in caso di piatti molto unti.
Per pulire pavimenti o vetri un valido alleato è l’aceto mescolato con acqua calda. Ma anche l’alcol denaturato con l’acqua calda è utile e disinfetta perfettamente. Il bicarbonato invece è perfetto per eliminare gli odori e sgrassare, è possibile creare uno spruzzino sciogliendolo in acqua. Uno spruzzatore mediamente contiene mezzo litro, quindi la quantità massima di bicarbonato che vi si può sciogliere è 48 g. Si agita il tutto e lo si può utilizzare per pulire l’interno del frigorifero, i taglieri, igienizzare il lavello, i sanitari e le superfici lavabili. Infine per pulire le tubature, anziché utilizzare prodotti chimici estremamente aggressivi, si può risolvere tutto con un prodotto casalingo. Mescolate 150 gr. di sale da cucina con 150 gr. di bicarbonato di sodio o Soda da bucato (soda Solvay), quindi versate nello scarico seguito subito da una pentola da 5 litri di acqua bollente. L’acqua calda aiuterà l’azione disincrostante immediata, garantendo uno scarico libero e pulito.
[h=2]Trucchi e consigli[/h] Per profumare è possibile aggiungere poche gocce di oli essenziali di origine vegetale. Lo stesso tipo di provenienza indispensabile per il sapone di Marsiglia, il quale dovrà presentare la certificazione dell’INCI e la presenza del Sodium Olivate come ingrediente base per il sapone all’olio di oliva. Spesso i saponi in commercio, per il viso, il corpo e il bucato, contengono il Sodium Tallowate o meglio conosciuto come sego bovino. Si tratta del grasso saponificato ottenuto dagli scarti di macellazione, quindi un grasso animale.
Un piccolo trucco per i capi scuri in lavatrice è quello di utilizzare l’acqua di cottura dei carciofi, ribollita e filtrata, insieme al sapone di Marsiglia. Invece per mantenere i capi bianchi si può mescolare l’acqua di cottura dei legumi, ribollita e filtrata, sempre al sapone. Per pulire i vetri si possono utilizzare le pagine dei quotidiani: dopo aver disinfettato con acqua e aceto le si asciuga passando la carta appallottolata. Per profumare l’aria si può versare del bicarbonato in una piccola bacinella, o della polvere di caffè mischiata a poco aceto. Infine è indispensabile rammentare sempre l’importanza fondamentale dell’acqua calda, alleata numero uno per detergere, disinfettare e pulire ogni angolo della casa.


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