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se non c'è il tumore te lo fa venire V......................
BRINDISI- E’ morto per una meningite fulminante il piccolo di 3 mesi ricoverato ieri nel reparto di neonatologia dell’ospedale Perrino di Brindisi. Lo dice il referto sulle analisi del sangue effettuate dal laboratorio del Policlinico di Bari. Non ci sarebbero dubbi. Anche se domani verrà effettuata l’autopsia così come richiesto dal primario del reparto del nosocomio brindisino.
Una strana coincidenza se si considera che la scorsa settimana il bambino , figlio di una coppia di Francavilla Fontana, era stato sottoposto al vaccino proprio della meningite.
“Non ci sono correlazioni tra i due eventi- chiarisce il direttore sanitario dell’ospedale Perrino di Brindisi Angelo Greco- Così dicono da Bari. Si è trattato di una coincidenza. Probabilmente l’infezione covava già da tempo”.
Intanto la famiglia è stata informata dei risultati e comincerà subito la profilassi per evitare che chiunque sia stato a contatto con il piccolo possa aver contratto l’infezione.
Il bambino era stato ricoverato ieri presso l’ospedale di Francavilla Fontana, con febbre alta e difficoltà respiratorie, poi all’aggravarsi delle sue condizioni era stato trasferito al Perrino di Brindisi dove poche ore dopo era deceduto. I medici hanno fatto il possibile per salvarlo ma tutto è stato inutile. Ora però vogliono vederci chiaro, senza dubbio l’autopsia fornirà qualche dettaglio in più . Di certo è che il piccolo era affetto da meningite.
[h=1]IL MORBILLO VIENE TRASMESSO ANCHE DAI VACCINATI[/h] 22/02/2015 [h=4]Un autorevole studio rivela che un individuo vaccinato non solo può infettarsi con il morbillo, ma può trasmettere il virus anche ad altri soggetti vaccinati – smentendo doppiamente l’affermazione che due dosi di vaccino MMR siano “efficaci nel 99% dei casi” come ampiamente sostenuto.[/h] Fonte: http://www.greenmedinfo.com/blog/measles-transmitted-vaccinated-gov-researchers-confirm Tradotto da Stefania Lucianò
[IMG2=JSON]{"alt":"MMR vaccine","data-align":"none","data-size":"full","height":"300","width":"237","src":"http:\/\/comilva.org\/wp-content\/uploads\/2014\/12\/MMR_vaccine_1-237x300.jpg"}[/IMG2]Uno degli errori fondamentali sulla valutazione dell’efficacia del vaccino contro il morbillo è quello di pensare che l’inoculo di due dosi di morbillo-parotite-rosolia (MMR) equivalga ad acquisire totale immunità contro questi agenti patogeni. Infatti, si ritiene che ricevere due dosi del vaccino MMR sia efficace al 99% nel prevenire il morbillo, nonostante una voluminosa bibliografia e prove basate sull’epidemiologia e sull’esperienza clinica contraddicano questo dato.
Questo modo di pensare sbagliato ha portato il pubblico, i media e le autorità ad attribuire sempre ai non vaccinati l’origine di focolai di morbillo, come quello recentemente segnalato a Disney, anche se il 18% dei casi di morbillo si è verificato in coloro che erano stati vaccinati.L‘ evidente inefficacia del vaccino è dimostrata anche dal fatto che il CDC ora richiede due dosi.
Ma i problemi che riguardano il fallimento del vaccino MMR vanno molto più in profondità. In primo luogo, questo vaccino comporta gravi rischi per la salute [1], compreso il rischio crescente di autismo, rischio che uno scienziato senior del CDC ha confessato esser stato insabbiato dalla sua agenzia. Secondo, non solo il vaccino MMR non conferisce sempre immunità, ma coloro che sono stati “immunizzati” con due dosi di vaccino MMR possono ancora trasmettere l’infezione ad altri – un fenomeno che nessuno segnala nella fretta di incolpare chi non si è vaccinato o non ha fatto le due dosi.
I vaccinati con MMR possono diffondere il morbillo !
L’anno scorso, un innovativo studio pubblicato sulla rivista Clinical Infectious Diseases, tra gli autori del quale ci sono scienziati che lavorano per Bureau of Immunization, New York City Department of Health and Mental Hygiene e National Center for Immunization and Respiratory Diseases, Centers for Disease Control and Prevention (CDC), ha preso in esame le prove che, nel focolaio di morbillo scoppiato a New York nel 2011, sia gli individui precedentemente vaccinati che quelli con immunità da vaccino, erano in grado di essere infettati con il morbillo e di infettare altri (trasmissione secondaria).
Questa scoperta ha suscitato anche l’attenzione dei media, come l’articolo apparso su Sciencemag.org nell’aprile 2014 intitolato “Per la prima volta una epidemia di morbillo è stata ricondotta ad un individuo completamente vaccinato“[2].
Questo studio rivoluzionario intitolato “Epidemia di morbillo tra persone immunizzate in precedenza, New York City, 2011”[3] ha riconosciuto che, “il morbillo può manifestarsi anche in individui vaccinati, ma non è stata documentata la trasmissione secondaria da tali individui”.
Al fine di scoprire se individui completamente vaccinati per il morbillo siano capaci di essere infettati e di trasmettere l’infezione ad altri, gli studiosi hanno preso in esame i casi sospetti ed i contatti esposti durante l‘epidemia di morbillo del 2011 a New York. Si concentrarono su un paziente che aveva ricevuto due dosi di vaccino per il morbillo e fu scoperto che,
” su 88 contatti, quattro casi secondari avevano ricevuto due dosi di vaccino anti- morbillo o avevano una precedente positività di anticorpi IgG per il morbillo . Tutti i casi sono stati confermati in laboratorio, i sintomi clinici erano coerenti con il morbillo e presentavano un’alta presenza di anticorpi IgG caratteristica di una risposta immunitaria secondaria.”
La loro importante conclusione fu la seguente:
” Questa è la prima segnalazione di trasmissione del morbillo da un individuo vaccinato due volte . La manifestazione clinica e i dati di laboratorio erano tipici del morbillo in un individuo mai esposto al virus . Casi secondari avevano risposte anticorpali anamnestiche robuste. Nessun caso terziario si è verificato nonostante i numerosi contatti . Questo focolaio sottolinea la necessità di una approfondita indagine epidemiologica e di laboratorio dei casi sospetti di morbillo a prescindere dallo status vaccinale “
Avete capito? Un individuo vaccinato due volte, durante l’epidemia di morbillo a NYC, è stato in grado di trasmettere il morbillo a quattro dei suoi contatti, due dei quali avevano ricevuto due dosi di vaccino MMR e avevano precedenti valori anticorpali IgG per morbillo presumibilmente protettivi.
Questo fenomeno – individuo completamente vaccinato che infetta altri individui completamente vaccinati – è stato ignorato dalle agenzie sanitarie e dai media. Questi dati confermano la possibilità che, durante il focolaio di morbillo verificatosi a Disney, soggetti precedentemente vaccinati (chiunque facente parte del 18% che si sa essersi infettato) possono essere stati infettati o anche aver contratto il morbillo dal vaccino e aver trasmesso il morbillo sia ai vaccinati che ai non vaccinati.
Basta incolpare del fallimento dei vaccini chi non si vaccina
La morale della storia è che non si possono incolpare della morbilità e mortalità delle malattie infettive i genitori che scelgono di non vaccinare, quando la vaccinazione non conferisce l’immunità e non impedisce a coloro che sono vaccinati di infettare gli altri. In realtà, i focolai secondari di morbillo dovuti al fallimento della vaccinazione, anche in popolazioni con copertura vaccinale del 99%, capitano da decenni.
Inoltre, questi scienziati del CDC e del Bureau of Immunization hanno evidenziato la necessità che vi sia una “accurata indagine epidemiologica e di laboratorio dei casi sospetti di morbillo, indipendentemente dallo stato vaccinale,” vale a dire che gli studiosi devono poter escludere il fallimento del vaccino e l’infezione da parte di individui completamente vaccinati come concausa dei focolai di morbillo
Invece, quello che sta accadendo, per ora, è che quando si verifica un’epidemia di morbillo, si assume si attribuisce la colpa alla vittima , e i media e / o le agenzie riportano che i contagiati sono non vaccinati o non totalmente vaccinati – spesso senza prove sufficienti a sostegno di tali affermazioni.
Chiaramente tutti coloro che hanno interessi nel dibattito sul tema vaccino si / vaccino no, devono guardare la situazione attraverso la lente d’ingrandimento dell’evidenza dei fatti, senza proclami finalizzati al compiacimento delle autorità sanitarie o semplicemente per partito preso.