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SEI SOTTO ESPERIMENTO E NON LO SAI

Alien.

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I medicinali causano i massacri nelle scuole lo sostiene un eminente psichiatra al World Net Daily News.
di Jerome R Corsi, Giornalista senior a WND

NEW YORK – Se legislatori e autorità sono sinceramente intenzionati a fermare le sparatorie scolastiche, devono studiare attentamente la prescrizione di farmaci psicotropi a bambini e giovani, dice un eminente psichiatra.

La società conduce “esperimenti sociali su vasta scala” senza sapere dove conducono.
Nel corso di un’esclusiva intervista con WND (World Net Daily) a New York, lo psichiatra irlandese Dott. David Healy critica le case farmaceutiche che hanno incassato milioni di dollari con il marketing di antidepressivi SSRI (Inibitori Selettivi della Ricaptazione di Serotonina – la classe di antidepressivi più diffusa). “La prescrizione di farmaci psicotropi a ragazzini causa comportamenti violenti” dice Healy. Questi psicofarmaci vengono abbondantemente prescritti negli USA da medici che lavorano nel campo della salute mentale, e sempre più spesso, anche da medici generici.

Healy è convinto che il problema oggi sia causato dai dottori che collaborano con le scuole per controllare il comportamento dei ragazzi: prescrivono antidepressivi con eccessiva leggerezza, senza curarsi dei loro effetti negativi.
“Le case farmaceutiche creano questi farmaci con l’idea di fare soldi” dice. “Ma quando si parla di prescriverli ai bambini bisognerebbe sapere che si creano un sacco di problemi. Sono pochissimi i bambini con problemi così gravi da necessitare il trattamento con pillole che presentino rischi così alti come gli antidepressivi SSRI.” Questi psicofarmaci possono rendere i ragazzi “aggressivi e ostili” nota Healy. “I bambini trattati con antidepressivi SSRI sono più inclini a ferire o far male ai loro compagni di scuola” prosegue, e “il ragazzo può essere reso suicida”.

“Stiamo dando psicofarmaci a dei ragazzini che stanno semplicemente attraversando le difficoltà dell’adolescenza e, come società, stiamo di fatto conducendo un esperimento su larga scala, di cui nessuno può predire il risultato”.
Healy avverte che c’è una correlazione molto alta tra le sparatorie e l’uso di psicofarmaci. “Quando circa nove sparatorie di massa su dieci sono eseguite da persone che assumevano antidepressivi, significa che questi farmaci causano una gran percentuale di questi episodi o, comunque, contribuiscono in maniera significativa” dice.
Il presidente Obama ha richiesto un impegno da parte della medicina nel ricercare le cause della violenza nelle scuole, e trovare dei rimedi. WND sostiene invece che se aumentiamo la presenza psichiatrica nelle scuole finiremo con aumentare gli episodi di violenza, anziché diminuirli.

Healy ritiene che “se si mettono su un grafico il numero di psichiatri che lavorano nelle scuole e il numero di sparatorie, si scopre che le due linee salgono parallelamente.” Il clamore mediatico che, in seguito alla sparatoria nel Colorado, richiede un maggiore coinvolgimento psichiatrico nelle scuole è visto da Healy come una “campagna di propaganda”.
”Se sottoponiamo gli studenti a sempre più controlli psichiatrici, questo risulterà in un aumento di prescrizione di pillole che, a sua volta, farà aumentare il numero di episodi di violenza nelle scuole, anche se si vietassero le pistole: le stragi verranno eseguite con altri mezzi.”

David Healy è uno psichiatra irlandese e professore alla Facoltà di Medicina di Cardiff, nel Galles.

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Psicofarmaci: allarme per la diffusione tra i bambini. E i cani?
Valeria Rossi | 28 maggio 2013 | 28 Commenti | Stampa articolo Stampa articolo

psicobambinidi VALERIA ROSSI – Non è colpa mia, giuro. Non avevo alcuna intenzione di affrontare questo argomento, oggi. Però mi sono ritrovata in mail un comunicato della CCDU Onlus: comunicato rigorosamente umano, che mi ha fatto scattare all’istante un’associazione mentale rigorosamente canina.
Ve ne copio solo qualche riga, perché è molto lungo e perché non parla di cani.
Però… magari qualche associazione mentale potrebbe scattare anche in voi. Chissà.

No psicofarmaci ai bambini: è emergenza sociale
70 bambini all’anno sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio, 6.000 bambini all’anno ricoverati in psichiatria, 40.000 bambini in strutture residenziali per minori, più di 60.000 bambini trattati con psicofarmaci.
La manifestazione del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani ha visto oggi la partecipazione di centinaia di mamme, papà, attivisti, operatori e cittadini preoccupati della direzione in cui sta andando la psichiatria e la tutela minorile in Italia. Infatti le recenti notizie di cronaca riguardanti l’unità di Neuropsichiatria Infantile del Polo Ospedaliero degli Spedali Civili di Brescia sono solo la punta dell’iceberg di un’emergenza minorile nascosta che interessa migliaia di bambini con un giro d’affari miliardario per le case farmaceutiche, gli operatori psichiatrici e le strutture residenziali per minori.
(omissis)
In Italia stanno spuntando come funghi dei reparti psichiatrici per minori che una volta aperti dovranno essere riempiti.(TUO FIGLIO COME UNA BANCA TE LO PRELEVANO E NON E PIU TUO-QUINDI NON FAI IL FIGLIO PER TE MA PER LE MULTINAZIONALI .....SISI FINOA CHE TOCCA AD ALTRI.........MA GLI ALTRI SIAMO NOI)
(omissis)
Invece di puntare verso attività di prevenzione del disagio minorile, la direzione intrapresa è quella del ricovero e dell’istituzionalizzazione.
(omissis)
Nel suo documento del 2009, l’onorevole Angelilli denunciava che “accade di frequente che un bambino o un ragazzo in difficoltà venga trattato con psicofarmaci solamente perché non vi sono le necessarie conoscenze pedagogico-educative per aiutarlo a superare le proprie difficoltà comportamentali.”
Sembra che la denuncia dell’onorevole non sia stata presa in considerazione dato che si va verso la medicalizzazione e l’istituzionalizzazione, invece di puntare a un miglioramento delle conoscenze pedagogico-educative. A nostro avviso questa tendenza è sorretta dalle lobby delle case farmaceutiche, della psichiatria istituzionale e organicista e delle strutture residenziali per minori. Come ha detto l’onorevole Guidi: «vale più un chilo di bambino che un chilo di eroina».

Impressionante, non è vero?
Ma siccome questo è un sito di cinofilia, non ha senso entrare nel merito di ciò che accade ai bambini.
Provate, però, per un attimo, a sostituire “bambino” con “cane”, “reparti pschiatrici” con “canile”, “operatori psichiatrici” con “veterinari comportamentalisti”. E poi, magari, fatevi qualche domanda.
C’è ancora un punto interessante: quello che riguarda la cosiddetta ADHD

E ora le lobby psichiatriche e farmaceutiche stanno organizzando il IV Congresso Mondiale “Il disturbo ADHD dall’infanzia all’età adulta” che si terrà dal 6 al 9 Giugno a Milano. Sponsor principale del convegno: Shire AG; sponsor maggiore: Eli Lilly and Company; sponsor generali: MEDICE Arzneimittel Pütter GmbH & Co. KG, SensoDetect AB (publ), Vifor Pharma e Wisepress Ltd. L’ADHD è la controversa “malattia psichiatrica” dei bambini troppo vivaci.
Una malattia contestata da più parti. Nel documento di cui sopra dell’onorevole Angelilli si afferma infatti: “Non c’è nessuna certezza che questa sia una malattia vera e propria. Nonostante alcuni medici affermino che il disturbo sia di natura genetica e sia legato a fattori morfologici cerebrali, non è stato individuato ancora nessun marcatore biologico e nessuna prova definitiva che questo sia vero.” Ma non solo, lo psichiatra statunitense Leon Eisenberg, padre scientifico dell’ADHD, ha affermato nella sua ultima intervista che: “L’ADHD è il principale esempio di una malattia inventata”.

Nel cane non si chiama ADHA, ma HS-HA. Ed è la stessa identica presunta malattia psichiatrica.
Ma vedremo mai la foto di una manifestazione equivalente a quella di Brescia, rappresentata nella foto, in campo cinofilo?
Temo di no. Tutto sommato si mobilitano poco anche i genitori (questa credo sia la prima manifestazione organizzata in Italia, anche perché in Italia il fenomeno – pur con questi numeri spaventosi – è limitatissimo rispetto a quanto accade negli Stati Uniti), perché gli umani sono abituati a fidarsi dei medici. Si affidano a loro senza remore e senza timori, certi che il medico, per sua stessa definizione, sia colui che cerca di fare il tuo bene, o quello del tuo bambino. E se c’è (ingenua, purtroppo) fiducia nella figura del medico quando si tratta dei propri figli, figuriamoci quando si parla di veterinari e di cani: non solo ci si fida per gli stessi motivi, ma c’è anche un’attenzione assai minore e quindi meno voglia di informarsi, di sapere, di scoprire se non ci sia per caso “qualcosa sotto”.
Invece… ecco le conclusioni del comunicato della CCDU Onlus:

Mentre nel resto del mondo le prescrizioni di psicofarmaci stanno aumentando in modo esponenziale con milioni di bambini trattati, in Italia l’aumento delle somministrazioni non è mai decollato grazie anche ad alcune campagne informative e alla capacità critica del popolo italiano.
A nostro avviso quindi, la scelta di Milano (che sta organizzando per giugno il Congresso Mondiale “Il disturbo ADHD dall’infanzia all’età adulta”. Sponsor principale del convegno: Shire AG; sponsor maggiore: Eli Lilly and Company; sponsor generali: MEDICE Arzneimittel Pütter GmbH & Co. KG, SensoDetect AB (publ), Vifor Pharma e Wisepress Ltd., NdR) non è casuale, ma è diretta ad aprire il nostro vasto mercato potenziale.
Sempre secondo l’onorevole Angelilli, “nella maggior parte dei casi, la soluzione per bambini o ragazzi in difficoltà, consiste nell’offrire al minore un supporto pedagogico-educativo adeguato, sia da parte dei genitori e della famiglia, che del sistema scolastico.” Riteniamo anche noi che questo sia un approccio corretto e rispettoso dei diritti umani. Se non lo faremo e permetteremo a certe lobby interessate più al guadagno che alla salute di mettere le mani sui nostri figli, in futuro dovremo guardarli negli occhi e ammettere di non averli protetti.

Non aggiungo altro. Vi ricordo solo che recentemente si è tenuto, anche in campo cinofilo, un convegno che pretendeva di spiegare (con immensa presunzione, per non dir di peggio) cosa succede alla mente del cane quando è sotto psicofarmaci (arrivando, sa va sans dire, alla conclusione che succedevano cose bellissime e per nulla dannose).
A questo punto, le conclusioni finali le lascio trarre a voi.
 
Psicofarmaci: allarme per la diffusione tra i bambini. E i cani?
Valeria Rossi | 28 maggio 2013 | 28 Commenti | Stampa articolo Stampa articolo

psicobambinidi VALERIA ROSSI – Non è colpa mia, giuro. Non avevo alcuna intenzione di affrontare questo argomento, oggi. Però mi sono ritrovata in mail un comunicato della CCDU Onlus: comunicato rigorosamente umano, che mi ha fatto scattare all’istante un’associazione mentale rigorosamente canina.
Ve ne copio solo qualche riga, perché è molto lungo e perché non parla di cani.
Però… magari qualche associazione mentale potrebbe scattare anche in voi. Chissà.

No psicofarmaci ai bambini: è emergenza sociale
70 bambini all’anno sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio, 6.000 bambini all’anno ricoverati in psichiatria, 40.000 bambini in strutture residenziali per minori, più di 60.000 bambini trattati con psicofarmaci.
La manifestazione del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani ha visto oggi la partecipazione di centinaia di mamme, papà, attivisti, operatori e cittadini preoccupati della direzione in cui sta andando la psichiatria e la tutela minorile in Italia. Infatti le recenti notizie di cronaca riguardanti l’unità di Neuropsichiatria Infantile del Polo Ospedaliero degli Spedali Civili di Brescia sono solo la punta dell’iceberg di un’emergenza minorile nascosta che interessa migliaia di bambini con un giro d’affari miliardario per le case farmaceutiche, gli operatori psichiatrici e le strutture residenziali per minori.
(omissis)
In Italia stanno spuntando come funghi dei reparti psichiatrici per minori che una volta aperti dovranno essere riempiti.(TUO FIGLIO COME UNA BANCA TE LO PRELEVANO E NON E PIU TUO-QUINDI NON FAI IL FIGLIO PER TE MA PER LE MULTINAZIONALI .....SISI FINOA CHE TOCCA AD ALTRI.........MA GLI ALTRI SIAMO NOI)
(omissis)
Invece di puntare verso attività di prevenzione del disagio minorile, la direzione intrapresa è quella del ricovero e dell’istituzionalizzazione.
(omissis)
Nel suo documento del 2009, l’onorevole Angelilli denunciava che “accade di frequente che un bambino o un ragazzo in difficoltà venga trattato con psicofarmaci solamente perché non vi sono le necessarie conoscenze pedagogico-educative per aiutarlo a superare le proprie difficoltà comportamentali.”
Sembra che la denuncia dell’onorevole non sia stata presa in considerazione dato che si va verso la medicalizzazione e l’istituzionalizzazione, invece di puntare a un miglioramento delle conoscenze pedagogico-educative. A nostro avviso questa tendenza è sorretta dalle lobby delle case farmaceutiche, della psichiatria istituzionale e organicista e delle strutture residenziali per minori. Come ha detto l’onorevole Guidi: «vale più un chilo di bambino che un chilo di eroina».

Impressionante, non è vero?
Ma siccome questo è un sito di cinofilia, non ha senso entrare nel merito di ciò che accade ai bambini.
Provate, però, per un attimo, a sostituire “bambino” con “cane”, “reparti pschiatrici” con “canile”, “operatori psichiatrici” con “veterinari comportamentalisti”. E poi, magari, fatevi qualche domanda.
C’è ancora un punto interessante: quello che riguarda la cosiddetta ADHD

E ora le lobby psichiatriche e farmaceutiche stanno organizzando il IV Congresso Mondiale “Il disturbo ADHD dall’infanzia all’età adulta” che si terrà dal 6 al 9 Giugno a Milano. Sponsor principale del convegno: Shire AG; sponsor maggiore: Eli Lilly and Company; sponsor generali: MEDICE Arzneimittel Pütter GmbH & Co. KG, SensoDetect AB (publ), Vifor Pharma e Wisepress Ltd. L’ADHD è la controversa “malattia psichiatrica” dei bambini troppo vivaci.
Una malattia contestata da più parti. Nel documento di cui sopra dell’onorevole Angelilli si afferma infatti: “Non c’è nessuna certezza che questa sia una malattia vera e propria. Nonostante alcuni medici affermino che il disturbo sia di natura genetica e sia legato a fattori morfologici cerebrali, non è stato individuato ancora nessun marcatore biologico e nessuna prova definitiva che questo sia vero.” Ma non solo, lo psichiatra statunitense Leon Eisenberg, padre scientifico dell’ADHD, ha affermato nella sua ultima intervista che: “L’ADHD è il principale esempio di una malattia inventata”.

Nel cane non si chiama ADHA, ma HS-HA. Ed è la stessa identica presunta malattia psichiatrica.
Ma vedremo mai la foto di una manifestazione equivalente a quella di Brescia, rappresentata nella foto, in campo cinofilo?
Temo di no. Tutto sommato si mobilitano poco anche i genitori (questa credo sia la prima manifestazione organizzata in Italia, anche perché in Italia il fenomeno – pur con questi numeri spaventosi – è limitatissimo rispetto a quanto accade negli Stati Uniti), perché gli umani sono abituati a fidarsi dei medici. Si affidano a loro senza remore e senza timori, certi che il medico, per sua stessa definizione, sia colui che cerca di fare il tuo bene, o quello del tuo bambino. E se c’è (ingenua, purtroppo) fiducia nella figura del medico quando si tratta dei propri figli, figuriamoci quando si parla di veterinari e di cani: non solo ci si fida per gli stessi motivi, ma c’è anche un’attenzione assai minore e quindi meno voglia di informarsi, di sapere, di scoprire se non ci sia per caso “qualcosa sotto”.
Invece… ecco le conclusioni del comunicato della CCDU Onlus:

Mentre nel resto del mondo le prescrizioni di psicofarmaci stanno aumentando in modo esponenziale con milioni di bambini trattati, in Italia l’aumento delle somministrazioni non è mai decollato grazie anche ad alcune campagne informative e alla capacità critica del popolo italiano.
A nostro avviso quindi, la scelta di Milano (che sta organizzando per giugno il Congresso Mondiale “Il disturbo ADHD dall’infanzia all’età adulta”. Sponsor principale del convegno: Shire AG; sponsor maggiore: Eli Lilly and Company; sponsor generali: MEDICE Arzneimittel Pütter GmbH & Co. KG, SensoDetect AB (publ), Vifor Pharma e Wisepress Ltd., NdR) non è casuale, ma è diretta ad aprire il nostro vasto mercato potenziale.
Sempre secondo l’onorevole Angelilli, “nella maggior parte dei casi, la soluzione per bambini o ragazzi in difficoltà, consiste nell’offrire al minore un supporto pedagogico-educativo adeguato, sia da parte dei genitori e della famiglia, che del sistema scolastico.” Riteniamo anche noi che questo sia un approccio corretto e rispettoso dei diritti umani. Se non lo faremo e permetteremo a certe lobby interessate più al guadagno che alla salute di mettere le mani sui nostri figli, in futuro dovremo guardarli negli occhi e ammettere di non averli protetti.

Non aggiungo altro. Vi ricordo solo che recentemente si è tenuto, anche in campo cinofilo, un convegno che pretendeva di spiegare (con immensa presunzione, per non dir di peggio) cosa succede alla mente del cane quando è sotto psicofarmaci (arrivando, sa va sans dire, alla conclusione che succedevano cose bellissime e per nulla dannose).
A questo punto, le conclusioni finali le lascio trarre a voi.
 

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