SILENZIO SI LAVORA

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[h=1]Fermata rom 15enne con 3mila euro di bottino[/h] [h=2][/h] La nomade aveva rubato il portafoglio di una turista cinese alla stazione di Mestre. Ha cercato di disfarsi della refurtiva, ma è stata fermata dalla Polfer



[COLOR=#555555 !important] Claudio Cartaldo - Lun, 08/06/2015 - 17:11








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I nomadi lo sanno bene: i turisti cinesi che vengono a visitare le bellezze dell'Italia portano con sè una grossa cifra di contanti, spesso tenunti ingenuamente in borsa.

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Ma forse il visitatore che decide di spendere le sue ricchezze nel Belpaese, quando pianifica il viaggio, non pensa che la situazione di illegalità nelle città italiane sia tale da rendere una vacanza, spesso, più un modo per vedersi derubati dei propri beni che un viaggio di relax.
È successo ieri anche a Mestre, dopo che centinaia di queste scene si ripetono a Milano, Roma e in tutte le città più visitate d'Italia. Nel capoluogo veneziano, una turista cinese si è vista sfilare dalla borsa il portafoglio che conteneva 3mila euro in contanti. La giovane nomade, 15 anni, che ha portato a termine il colpo è però stata vista dalla Polizia Ferroviaria mentre "alleggeriva" la turista mentre questa stava salendo su un treno per Firenze.
La rom ha tentato la fuga scappando verso il sottopassaggio, ma è stata fermata dalla Polfer mentre cercava di disfarsi della refurtiva. È stata ammanettata e portata in un carcere minorile, dal quale con ogni probabilità uscirà tra qualche giorno. E tornerà a delinquere, insieme a tanti altri casi simili in giro per l'Italia. Ad esempio, alla stazione di Venezia - come riporta Veneziatoday.it - sempre ieri una nomade bosniaca di 24 anni e con numerosi precedenti a carico è stata denunciata in stato di libertà. Inutile, considerando che su di lei pendeva già un divieto di rientro nel comune veneziano per un periodo di tre anni.
Tremila euro in un colpo solo. Questa volta non è andato a buon fine: ma chissà quanti furti avvengono nel silenzio, senza che né la Polizia Ferroviaria, né le vittime se ne accorgano in tempo. E di 3mila euro in 3mila euro si può fare una vita da nababbi. Altro che nomadi.



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[h=1]Roma, turista russo derubato da due rom: bottino da 16mila euro[/h] [h=2][/h] Il turista aveva parecchi contanti in tasca: circa 16 mila euro in banconote da 500 euro



[COLOR=#555555 !important] Mario Valenza - Dom, 31/05/2015 - 15:56








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Un bottino da 16 mila euro con il furto di un solo portafoglio. L'episodio è accaduto a Roma.

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Protagoniste due rom e un turista che dopo essere stato avvicinato dalle due donne è stato derubato. Il turista aveva parecchi contanti in tasca: circa 16 mila euro in banconote da 500 euro. Una delle due rom lo ha trattenuto per un braccio, l'altra invece ha afferrato il portafoglio. Una tecnica collaudata a quanto pare.

L'uomo, un turista russo, dopo aver subito il furto ha dato l'allarme e ha chiamato la polizia. Sul posto sono arrivate subito due volanti della polzia. Dopo un breve inseguimento le due donne sono state arrestate con l'accusa di rapina



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[h=1]Torino, così i rom svaligiano le case in 13 minuti[/h] [h=2][/h] È questa l'amara scoperta che hanno fatto i carabinieri di Torino quando hanno sorpreso due donne mentre fuggivano da un appartamento con un bottino da 40mila euro



[COLOR=#555555 !important] Mario Valenza - Sab, 06/06/2015 - 14:57

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Bastano 13 minuti ai rom per svaligiare un appartamento. È questa l'amara scoperta che hanno fatto i carabinieri di Torino quando hanno sorpreso due donne mentre fuggivano da un appartamento con un bottino da 40mila euro.

Le due ladre vivrebbero nel campo nomadi di Collegno. Una delle due sarebbe già stata identificata e arrestata dai carabinieri. Di fatto lo schema del furto era abbastanza semplice. Le due donne attendvano che la padrona di casa uscisse dall'apprtamento. Poi con calma scassinavano la porta e riempivano le borse con tutto quello che trovavano in soli 13 minuti.

Con una telecamera nascosta i carabinieri hanno filamto uno dei furti. Con l'analisi della clip è stato possibile individuare le due rom. Una è già stata arrestata, mentre la complice sarebbe fuggita.

 

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[h=1]Vendute a 13 anni (col marciapiede), sgominata banda rom[/h] [h=2][/h] Una vera e propria lotta condotta da bande di romeni per avere il primato nel traffico della prostituzione a sud di Milano



[COLOR=#555555 !important] Andrea Riva - Gio, 05/02/2015 - 14:34

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È l'ultima frontiera della prostituzione: vendere le lucciole assieme al pezzo di marciapiede che occupano.

Così succedeva anche a Milano, dove molte ragazze romene (alcune anche giovanissime, di 13 e 14 anni) sono state avviate al mondo della prostituzione da una banda di rom, veri e propri aguzzini che, come scrive il Corriere, "vendevano, compravano, picchiavano e tenevano segregate una trentina di ragazze, costrette a lavorare anche poche ore dopo aver abortito".
Sostanzialmente, gli sfruttatori chiedevano un pizzo per l'occupazione, da parte delle lucciole, della strada sulla quale si prostituivano (in particolare nella zona di via Ripamonti e viale Ortles). Nel caso in cui le prostitute passassero da una gang all'altra, assieme a loro era venduto anche il pezzo di marciapiede che occupavano.

L'operazione della polizia di Stato contro la prostituzione minorile

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Nel 2011 sono state avviate le indagine da parte della polizia, a seguito di lettere anonime nelle quali si denunciavano i maltrattamenti subiti dalle giovani ragazze. Dalle indagine è emerso uno scenario incredibile: gang di rom si fronteggiavano per ottenere il primato nel giro della prostituzione a sud di Milano.

La polizia di Stato ha così scoperto una rete composta per la maggior parte di uomini di nazionalità romena che reclutavano e poi sfruttavano le connazionali.