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CON I TUOI SOLDI
7000 RUMENI MAI STATI IN ITALIA PERCEPIVANO TUTTI IL REDDITO DI CITTADINANZA-Ma come controlla lo stato ?- facile tanto gli arrivano sempre 15 mila € al mese.Sono nostri "dipendenti"(politici) e nessuno li "licenzia"?
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Il parlamentare è un dipendente pubblico a Statuto Speciale.
Avete mai visto un celerino caricare dei politici, dei banchieri, dei bancarottieri? Le cariche sono riservate agli impiegati, studenti, operai che protestano. Si può affermare, in tutta sicurezza, che il braccio del potere con il necessario prolungamento del manganello cala solo sul cranio degli ultimi, degli indigenti, dei precari. E un manganello orientato in base al censo, sopra a un certo reddito sei al sicuro. Quello che vale per le mazzate fisiche, vale ancora di più per le leggi. Forti e spietate con i deboli, genuflesse e condiscendenti con i parlamentari. Dura lex, sed Brunetta lex.
Se l’impiegato con la gamba rotta è costretto agli arresti domiciliari e al fax di ordinanza, il deputato può fare ciò che vuole. Può fare l’assenteista in Parlamento, può avere un doppio incarico e paga doppia, può continuare a fare il suo lavoro, come l’avvocato Ghedini pagato dai soldi pubblici e remunerato dal suo cliente Berlusconi per difenderlo nei processi. Lo stipendio da parlamentare più alto d’Europa, il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo. Il parlamentare italiano è un dipendente pubblico a Statuto Speciale. Un esempio per la Nazione, infatti se le leggi non valgono per il Parlamento, allora non devono valere neppure per i cittadini. Dipendenti pubblici compresi. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), noi neppure.
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30 euro a pensione completa: così la Prefettura manda i migranti negli hotel in Versilia
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La richiesta della Prefettura di Lucca agli albergatori della Versilia: nemmeno 30 euro a migrante per trattamento di pensione completa e lavanderia negli hotel della costa in piena stagione estiva
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Boom Italexit! Ecco quanti italiani ora vogliono lasciare l’Europa: il sondaggio che fa tremare l’Ue
di Gabriele Angelini432ViewsPubblicato il 21/07/2023 10:43 - Aggiornato il 21/07/2023 11:40
Gli italiani sono sempre più stufi dell’Europa. Constatato il dramma che è costato alle nostre tasche il passaggio dalla Lira all’Euro, hanno avuto un ulteriore saggio di cosa sia l’Ue durante la pandemia e con la gestione della guerra in Ucraina. Quello che è stato fatto con il Covid e successivamente con le sanzioni alla Russia che sono diventate sanzioni all’Italia, ha fatto passare il segno. Una Italexit è dunque sempre più presa in considerazione dai cittadini. Se fino a qualche anno fa era quasi impensabile, l’ultimo sondaggio fa ben sperare. Demos, ripreso da Termometro Politico, ha chiesto agli italiani quale sia il loro livello di fiducia nell’Unione Europea e quanti vorrebbero che l’Italia ne uscisse. I risultati sono sorprendenti. (Continua a leggere dopo la foto)
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Rispetto al 2021 e al 2022, quando il gradimento nei confronti dell’Europa era rispettivamente il 44% e il 45%, ora si assiste a una riduzione. Il sondaggio Demos certifica che oggi il 29% degli italiani si dice pronto all’Italexit, pronto a lasciare l’Ue. Ma come la pensano in particolare gli elettori dei singoli partiti? A parte quello guidato da Gianluigi Paragone, che porta proprio nel nome la sua mission, “Italexit”, in cui tutti sono ovviamente favorevoli all’addio a von der Leyen e compagnia cantante, quello che emerge è che nel centrodestra la posizione di molti è pragmatica: è bassa la fiducia nella Ue, ma sono in minoranza anche quelli che vorrebbero uscirvi… (Continua a leggere dopo la foto)
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Italexit, il sondaggio tra gli italiani sull’addio all’Europa
Come riporta Termometro Politico snocciolando il sondaggio Demos, tra chi vota Fratelli d’Italia la fiducia nella Ue è al 31% ma a voler staccarsi da essa è il 36%. Nella Lega la fiducia sale al 35%, ma è più alto anche il gradimento per un’Italexit, al 44%. I forzisti sono più europeisti, il gradimento per la Ue è al 48%, mentre voterebbe per lasciarla il 35%. Tra gli elettori dei grandi partiti ad avere più fiducia nell’Unione Europea sono quelli del Pd, con il 64%, mentre tra i pentastellati scendono al 42%. “Questi sondaggi politici sono stati svolti con metodo Cati-Cami Cawi tra il 26 e il 28 giugno su 1.005 soggetti”. L’Italia riuscirà a lasciare l’Europa e salvarsi?
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Germania: cresce la paura per l’estrema destra che vuole la razza “ariana”
- Andrea Biondo
- - 7 Agosto 2023 13:17
A dare l’allarme è l’intelligence tedesca. Gli agenti stanno studiando da vicino il partito “Alternative fuer Deutschland”.
Torna la paura in Germania per l’affermazione di un partito di estrema destra i cui principi fondamentali rievocano quelli di Adolf Hitler. A dare l’allarme è stata l’intelligence tedesca che sta osservando da vicino il partito “Alternative fuer Deutschland” (Afd), colpevole di aver lanciato proposte con l’obbiettivo di preservare la “razza ariana“.
Il gruppo politico si è posizionato al secondo posto nei più recenti sondaggi in Germania e si è riunito per due weekend di fila a Magdeburgo per raccogliere consensi in vista delle prossime elezioni europee. A guidare la fazione sono Alice Elisabeth Weidel e Tino Chrupalla. Il rappresentate del partito alle prossime votazioni dovrebbe essere Maximilian Krah.
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La “grande sostituzione”
Terminato il raduno di Magdeburgo, l’avvocato Thomas Haldenwang è intervenuto in televisione per spiegare le sue impressioni sul partito di destra. Secondo lui, dalle dichiarazioni fatte dai rappresentanti di Alternative fuer Deutschland si evince una “comprensione etnica del popolo” e che ci sia la volontà di una cosiddetta “grande sostituzione“.(CON GLI IMMIGRATI) Il pericolo più grande è quello della messa in discussione della “garanzia costituzionale della dignità umana per alcuni gruppi della popolazione“.Il presidente dei servizi segreti interni della Germania ha affermato che le valutazioni fatte sull’Afd sono “uno strumento di una democrazia combattiva per informare l’opinione pubblica sulle aspirazioni e sui comportamenti che sono diretti contro il libero ordine democratico“. “In questo modo, tali tentativi possono essere affrontati tempestivamente attraverso il dibattito sociale e politico“, ha concluso.
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