Novità

STAI USANDO IL Diclofenac ?

Alien.

Advanced Premium Member
Germana Carillo VIVERE SALUTE & BENESSERE 05-09-2018 Diclofenac: occhio agli antidolorifici a base di questo principio. Aumenterebbero i rischi di ictus e infarto

[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"https:\/\/www.greenme.it\/immagini\/2018\/vivere\/salute-benessere\/diclofenac.jpg"}[/IMG2]
Secondo uno studio recente, gli antidolorifici a base di diclofenac potrebbero essere associati ad un aumentato rischio di eventi cardiovascolari, come infarto e ictus. Il rischio sembra essere più alto non solo rispetto a nessun utilizzo, ma anche rispetto ad alcuni dei suoi sostituti.

Diclofenac è un principio attivo che riduce l’infiammazione e il dolore. Comunemente usato per trattare una vasta gamma di dolori, a seconda del paese e del tipo di farmaco in cui si trova, è disponibile al banco o richiede una prescrizione. Ma gli autori di un nuovo studio sostengono che il diclofenac non dovrebbe essere autorizzato come farmaco da banco o per lo meno dovrebbe essere accompagnato da opportuni avvertimenti. Perché?



Già “accusato” di rientrare tra i principi attivi non esattamente benefici per la nostra salute, il diclofenac sarebbe associato anche a un aumentato rischio di eventi cardiaci avversi quali battito cardiaco irregolare o accelerato, ictus ischemico, insufficienza cardiaca e infarto. Esempi di medicinali a base di questa sostanza sono, solo per citarne alcuni:
  • Deflamat ®
  • Voltaren Emulgel ®
  • Flector ®
  • Dicloreum ®
  • Solaraze ®
Il diclofenac fa parte di una classe di antidolorifici chiamati farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). I FANS più importanti sono l’aspirina, l’ibuprofene e il naprossene, tutti disponibili al banco nella maggior parte dei paesi.
Anche se questi farmaci sono generalmente efficaci non solo nel ridurre il dolore e l’infiammazione ma anche nel prevenire alcuni coaguli di sangue, hanno alcuni noti effetti collaterali che dipendono dal farmaco specifico e che includono in gran parte un aumento del rischio di ulcere e sanguinamenti gastrointestinali, nonché di infarto e malattie renali.

Nel nuovo studio condotto all’Università di Aarhus, in Danimarca, si sono esaminati proprio i rischi cardiovascolari del diclofenac rispetto agli altri farmaci antinfiammatori non steroidei (in inglese: Non-Steroidal Anti-Inflammatory Drugs NSAIDs) e risultati includevano dati per oltre 6,3 milioni di adulti in Danimarca con almeno un anno di prescrizioni.

Tuttavia, i ricercatori sottolineano che, mentre il rischio relativo è aumentato in modo significativo, il rischio complessivo era ancora piuttosto basso. Inoltre, è importante notare che questo è uno studio osservazionale, quindi non è stata stabilita alcuna relazione causa-effetto. Ma anche su queste basi, i ricercatori raccomandano l’uso di analoghi antidolorifici che non presentino un rischio maggiore.
“Il trattamento del dolore e dell’infiammazione con i FANS può essere utile per alcuni pazienti per migliorare la qualità della vita nonostante i potenziali effetti collaterali - scrivono. Ma, considerando i suoi rischi cardiovascolari e gastrointestinali, è poco giustificato iniziare il trattamento con diclofenac prima di altri FANS tradizionali”.

Prima altri FANS e poi magari il diclofenac, dunque, se proprio non si riesce a fare a meno dei farmaci. Ma ricordate che prima ancora ci sono una miriade di rimedi naturali, come nel caso del mal di schiena o di alternative al cortisone.

Leggi anche

Germana Carillo



e secondo te se questo prodotto fa male i vaccini cosa faranno ?
 
Ultima modifica:
[h=3]Tutti i Vaccini analizzati risultano contaminati da Particelle Inorganiche e Metalli Pesanti[/h] [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"https:\/\/1.bp.blogspot.com\/-bZYl_RL0yiE\/WAnLNoPcYhI\/AAAAAAAAIwA\/lqTnpfQhdX8BGUF51jxpt7v_4d6RSKSCwCLcB\/s320\/dott-stefano-montanari_nanodiagnostics11.jpg"}[/IMG2]
di Stefano Montanari, direttore scientifico del laboratorio Nanodiagnostics di Modena,
che fa ricerche e pubblicazioni nel campo delle nanopatologie (tutto ciò che è causato da nanoparticelle inquinanti) – Feb 2013


21 vaccini esaminati, 21 vaccini contaminati da particelle solide, inorganiche, non biodegradabili e non biocompatibili. In altri paesi del mondo, questa notizia, avrebbe fatto saltare teste e poltrone di dirigenti sanitari, tecnici e politici, probabilmente sarebbe intervenuta anche la magistratura, ma in Italia no, questo non avviene. In questo paese una notizia del genere non viene diffusa e se si diffondesse verrebbe immediatamente ridimensionata attraverso la macchina del fango.
Una diecina d’anni fa lavorando per una tesi di laurea, analizzammo 19 campioni vaccini tutti diversi tra loro e li trovammo tutti inquinati da micro- e nanoparticelle di composizione chimica piuttosto varia.


Quasi un paio d’anni fa, su richiesta della trasmissione TV Le Iene, analizzammo un campione del vaccino anti-papilloma virus, trovandolo pure quello inquinato. Nonostante le ore di ripresa effettuate e la mia intervista con Roberto Biasio, direttore medico della Sanofi Pasteur, la distributrice del prodotto, il servizio non andò mai in onda.




Può essere interessante riferire come la rivista Il Salvagente abbia pubblicato una lunga intervista con me (n. 38 – 27 settembre – 4 ottobre 2012) cui, nello stesso numero, rispose il dottor Biasio secondo il quale le nostre analisi sono “condotte con metodologia seria” ma non c’è motivo di allarme perché non ci sono leggi che normino quelle presenze per indebite che quelle siano. Altra affermazione è che i nostri ritrovamenti sono “rarissimi casi isolati”, cosa quanto meno bizzarra perché non ci è mai capitato di trovare vaccini puliti e la probabilità d’imbroccare ogni volta un caso rarissimo è di un’improbabilità assoluta.


SEGUICI SENZA CENSURE SU TELEGRAM

Inoltre – aggiunge ancora Biasio – se ci sono particelle in un vaccino, il medico se ne accorge con una semplice ispezione visiva. Questo significa che il medico, guardando la fiala prima dell’iniezione, vede ad occhio qualcosa che è visibile solo al microscopio elettronico.


Altrettanto interessante, sempre nello stesso numero della rivista, è ciò che sostiene Stefania Salmaso, direttrice del Centro nazionale di epidemiologia dell’Istituto superiore di sanità. La tesi è che le nostre analisi sono “estemporanee e non ripetibili”. Il che è quanto meno curioso, se non altro perché non è chiaro l’uso dell’aggettivo estemporaneo, non fosse altro che perché la metodologia che noi abbiamo messo a punto è validata dalla Comunità Europea e mia moglie è inserita dai suoi colleghi a livello planetario in quello che si chiama College of Fellows, il gruppo in cui sono riuniti i 32 scienziati più grandi del mondo nel settore della bioingegneria e dei biomateriali. Quanto alla non ripetibilità, temo che la dottoressa Salmaso non abbia le idee chiare in proposito, essendo tutto perfettamente riproducibile a patto, naturalmente, di sapere che cosa cercare e come fare. In aggiunta c’è la dichiarazione sempre della dottoressa Salmaso secondo cui ogni lotto di vaccino è controllato da “una serie di controlli di qualità stringenti standardizzati”. Non resta che interrogarsi sulla metodologia con cui quei controlli sono effettuati.


Qualche anno fa sono riusciti a controllare altri due vaccini, trovandoli ambedue inquinati sempre da polveri inorganiche non biocompatibili. Così, in totale, 21 sono i campioni di vaccini analizzati, vaccini diversi per produzione e per indicazione, e per 21 volte il risultato è stato lo stesso: più o meno come fare 13 al totocalcio 21 volte di seguito.


Concludendo, l’oggettività delle analisi indica che quelle polveri contengono un po’ di tutto, dal Nichel al Piombo, e sono in ogni caso incompatibili con l’organismo umano. Ognuno valuti da sé.


****


di NapoliTime


Il dottor Montanari e la dottoressa Gatti, quando a fine ottobre vennero ritirati dal mercato i vaccini della Novartis, riuscirono ad acquistare in extremis il vaccino antinfluenzale Agrippal S1, per analizzarlo. Il risultato? Sempre lo stesso: vaccino contaminato da micro e nanoparticelle inorganiche (Acciaio, Bario, Titanio, Silicio, blocchetti di Calcio), tutte particelle solide, piccole e meno piccole, ma tutto come già riscontrato negli altri 20 vaccini che avevano controllato in precedenza.


NapoliTime ha contattato l’ufficio stampa della Novartis per ottenere una dichiarazione in merito. Abbiamo lasciato i recapiti, ma invano. Il Dottor Montanari della Nanodiagnostics di Modena invece ci ha risposto, ecco le sue parole:


Dottor Montanari, i vaccini. Le case farmaceutiche ci sono cascate di nuovo?


“Io stesso non riesco a spiegarmelo: 21 bersagli centrati su 21 cominciano ad essere un bel punteggio.Mi chiedo anch’io come sia possibile che su 21 vaccini analizzati nel nostro laboratorio – in ogni caso, va detto, sempre su una sola confezione e non su lotti interi – ogni volta si sia rilevato un inquinamento da polveri inorganiche. Escludo subito, magari come atto di fede, che le case farmaceutiche introducano quella roba di proposito i loro prodotti. Non sono un tifoso delle dietrologie, e poi non ne vedrei lo scopo. Il fatto è che queste particelle ci sono e una spiegazione va trovata. Nascondere la testa sotto la sabbia come fanno troppi medici, soprattutto pediatri, o come fa con ingenua arroganza l’Istituto superiore di sanità affermando che le nostre sono indagini “estemporanee e non riproducibili” non solo non fa onore all’Istituto ma è senz’altro motivo di preoccupazione per la gente che si ritrova abbandonata da chi, invece, dovrebbe operare per la salvaguardia della salute.

SEGUICI SENZA CENSURE SU TELEGRAM

Impossibile non chiedersi come si possa liquidare un’indagine, pur con tutti i limiti sulle quantità di campioni controllati, che, al di fuori di ogni possibile discussione, non può non far rizzare le antenne a chi è istituzionalmente chiamato a proteggere la salute pubblica. Tanto per chiarire, il nostro è uno dei laboratori di punta nell’ambito della Comunità Europea e di questo testimonia la Comunità stessa. Insomma, piaccia o no, pur tra mille difficoltà e ristrettezze, noi sappiamo lavorare. A questo punto, sarebbe di estremo interesse poter analizzare tutti i vaccini disponibili almeno sul territorio nazionale, cosa che, purtroppo, non ci è possibile per varie ragioni, la sottrazione del nostro microscopio elettronico da parte di Beppe Grillo in primis, una situazione che ci costringe a veri e propri salti mortali per poter continuare le ricerche restando indipendenti.”



Le sue scoperte, presenza di particelle non biocompatibili nei vaccini, sono pubbliche da tempo. Perché secondo lei le case farmaceutiche non correggono questi errori di produzione?


“Bisogna essere realisti. Le case farmaceutiche sono imprese industriali e commerciali il cui unico scopo è quello di ottenere risultati economici che siano i più ricchi possibili. Io non le critico per questo: benché le nostre rispettive visioni etiche del mondo siano agli antipodi, io accetto la situazione. Sono gli organi di controllo che mi lasciano perplesso: dovrebbero fare il loro dovere e, invece, questo non accade.Se il fatto sia dovuto a denaro che circola sottobanco, a incapacità tecnica, a ignoranza, a chiusura mentale, a pigrizia o ad altro non potrei dire e, tutto sommato, m’interessa poco.A ottobre dell’anno scorso io fui chiamato dai NAS di Roma per raccontare di ciò che avevamo trovato fino ad allora in laboratorio. Andai, illustrai il tutto, lasciai la documentazione e non seppi più nulla. Il fatto è che troppo spesso ci troviamo di fronte a situazioni che – e lo dico da cittadino comune – avremmo tutto il diritto che non esistessero, non fosse altro che perché noi quella gente, i controllori, la paghiamo e abbiamo non il dovere ma il diritto di godere della loro affidabilità. Per venire più puntualmente alla sua domanda, fatta la premessa iniziale, le case farmaceutiche non intervengono per i motivi illustrati molto onestamente dal dottor Roberto Biasio, direttore medico della Sanofi Pasteur MSD, la distributrice del vaccino anti-papilloma virus che noi analizzammo nel 2011. Le sue parole a proposito delle nostre analisi furono: “Sono condotte con metodologia seria, ma non sono pertinenti agli standard di qualità richiesti dalle procedure di produzione e rilascio di lotti di vaccini” (Il Salvagente n. 38 pag 39). Tradotto, “nulla da dire sulle analisi del laboratorio Nanodiagnostics, ma nessuno ci chiede di fare quei controlli.” Devo dire di avere apprezzato la franchezza e, in un certo senso, la correttezza del dottor Biasio, un atteggiamento molto diverso da quello dell’Istituto superiore di sanità, e un atteggiamento direi quasi sportivo tenuto da qualcuno che proprio una nostra analisi aveva colpito. Insomma, per concludere, nessuno chiede ai produttori di far sì che le polveri non siano nei vaccini e nessuno, poi, controlla il prodotto finito sotto quell’aspetto.”


Ciò che ha trovato nei vaccini, che danni potrebbe provocare una volta inoculato?


“Ci sono differenze importanti tra vaccino e vaccino di cui va tenuto conto. L’ultimo prodotto che siamo riusciti ad analizzare è un antinfluenzale, l’Agrippal S1 della Novartis, uno dei quattro che hanno circolato per un po’ e poi sono stati ritirati. Nella stragrande maggioranza dei casi, somministrando il farmaco a un adulto, ritengo che non succeda assolutamente nulla. La piccola dose di liquido non può altro che contenere una quantità in assoluto molto modesta di polveri inorganiche, e sappiamo per esperienza che, in genere, perché s’inneschi una reazione patologica da particelle occorre che queste raggiungano una concentrazione critica, concentrazione critica impossibile da prevedere caso per caso, in un determinato organo o tessuto e in un determinato punto o in più punti. Un’eventualità teorica che meriterebbe approfondimento è quella che una o più particelle entrino nel nucleo di una o più cellule, fenomeno che noi dimostrammo possibile già una decina di anni fa e che fu poi al centro di una ricerca europea diretta da mia moglie, la dottoressa Antonietta Gatti. In quel caso, se avvenisse, si potrebbe avere un’interferenza con il DNA con tutto quanto ne può conseguire se una cellula si riproduce in modo patologico. Una cosa che io trovo buffa è l’avvertenza riportata in tutti i foglietti illustrativi che accompagnano i vaccini. Lì si scrive, del tutto giustamente, che il farmaco non va somministrato se il ricevente è allergico ad un componente o a più di uno. Impossibile non chiedersi come si faccia a sapere quali sono i componenti dei vaccini se, come avviene di norma, ne viene denunciata solo una parte. Quanto agli inquinanti, poi. Per esempio, quando nel prodotto c’è Nichel in polvere e il soggetto è allergico al Nichel, cosa tutt’altro che rara, ecco che né chi somministra il vaccino né chi subisce l’iniezione può essere al corrente di che cosa andrà ad accadere, non essendo messo al corrente della situazione reale. Comunque sia, la reazione avversa, quando c’è, si manifesta immediatamente o, al massimo, entro un giorno, rarissimamente due. Altro caso è quello tipico dei militari. A loro viene somministrato contemporaneamente un insieme di vaccini diversi, con questo costringendo l’organismo ad uno stress molto lontano dal normale.

SEGUICI SENZA CENSURE SU TELEGRAM

Gli inquinanti particolati, poi, sempre che sino presenti, non possono certo avere un’azione benefica. Da qui ad ipotizzare che i vaccini somministrati in quella maniera, una maniera che pure è fuori da ogni ragionevolezza, possa indurre forme di cancro il passo è troppo lungo e non esiste la minima prova scientifica in proposito. Molto diverso è lo scenario nei bambini. Senza entrare nell’assurdità biologica di pretendere d’indurre immunità in un soggetto il cui sistema immunitario è ancora immaturo, c’è, molto semplicemente, la questione della massa corporea. Ammettendo di avere un vaccino inquinato, s’iniettano vaccino e particelle in un organismo piccolo per volume e, per questo, la loro densità sarà ben maggiore di quella che sarebbe in un adulto. Per di più, la fisiologia del bambino, spesso appena un lattante, è vivacissima.


Nessuna meraviglia se queste particelle arrivano al sistema nervoso centrale e, d’improvviso, il bambino manifesta irrequietezza, turbe del sonno, difficoltà di relazione, ecc. Malauguratamente, inutile illudersi: quelle forme patologiche sono croniche. Autismo? Narcolessia? Non c’è nessun fondamento scientifico per escluderli. Il mio parere, ma qui si tratta solo di un parere, è che anche quelle patologie siano a buon diritto inseribili nell’elenco degli effetti collaterali delle vaccinazioni.

Voglio che il mio punto di vista sia chiaro: non è tanto il vaccino in quanto tale ad essere deleterio, ma tutte le aggiunte che vengono fatte, dai conservanti agli stabilizzanti, dagli antibiotici agli adiuvanti fino, ahimè, agli inquinanti.


A questo si aggiunge la stravaganza delle vaccinazioni multiple che sono quanto di più innaturale esista e le vaccinazioni praticate a soggetti troppo giovani o troppo vecchi per avere un sistema immunitario competente. Uno degli aspetti del dramma è il fatto incontestabile che oggi la quasi totalità della ricerca medica è finanziata dall’industria farmaceutica e i risultati ne escono inevitabilmente inficiati. Purtroppo i medici, specie i più giovani, non si rendono conto di questa distorsione e non sanno che il loro sapere contiene una parte distorta e una parte censurata. E la “capacità di convinzione” della grande industria arriva capillarmente dovunque, media compresi. Basta dare un’occhiata a Wikipedia e ci si accorgerà delle enormità che riporta in una goffa difesa dei vaccini anche laddove difesa non ci può essere.”



Abbiamo contattato il Ministero della Salute, ma non ha risposto. Invitiamo anche la Novartis a contattare la nostra redazione, per un confronto scientifico sereno e al fine della tutela della salute generale.

CHI TACE ACCONSENTE ?
 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    martedì 26 agosto 2025
    Bari
    18
    08
    78
    60
    41
    Cagliari
    70
    82
    13
    11
    39
    Firenze
    50
    48
    37
    66
    31
    Genova
    32
    65
    61
    15
    07
    Milano
    50
    59
    68
    26
    27
    Napoli
    09
    71
    80
    60
    72
    Palermo
    56
    11
    82
    01
    08
    Roma
    20
    65
    49
    27
    67
    Torino
    60
    03
    10
    61
    47
    Venezia
    17
    52
    62
    83
    23
    Nazionale
    53
    46
    70
    68
    78
    Estrazione Simbolotto
    Nazionale
    28
    39
    26
    38
    04
Indietro
Alto