Non si capisce il motivo malvagio per la quale nel negozio TIM si può creare un nuovo contratto per la connessione internet e non può disdire la connessione internet.
Se un tizio va in un negozio TIM perché vorrebbe disdire, l'impiegato dice che deve telefonare al servizio clienti.
Quando quel tizio telefona al servizio clienti, l'operatore che sta al telefono gli domanda se vuole disdire e il tizio risponde di si, ed infine l'operatore conferma di avere ricevuto la richiesta quindi il tizio è tranquillo e non paga più bollette e ovviamente NON usa più la connessione.
Peccato però che dopo 50 anni arriva una lettera da una società di recupero crediti nella quale c'è scritto che quel tizio ha un debito enorme con la TIM e quindi quel tizio si deve vendere il castello per ripianare quel debito.
Se quel tizio non possiede un castello, quel tizio sarà perseguitato fino alla morte con il prelievo di un quinto del suo stipendio e dopo un quinto della sua pensione.
Mi sono sentito imbrogliato da TIM perché avevo disdetto tramite raccomandata (con ricevuta di ritorno) consegnando il modem, ma farabutti mascalzoni di TIM non mi avevano informato che si doveva disdire per raccomandata (pec) anche la connessione con un altra disdetta a parte e in quella disdetta ci doveva essere la foto della carta di identità.
Ma cosa gliene frega della foto se già la disdetta formato PEC mi identifica ?
Per tanti mesi fanno finta di niente e non ti dicono niente, poi succede che mi devo vendere la casa per pagare una connessione che NON ho neanche usato.
Si dovrebbe fare una legge che il gestore delle connessioni internet non può pretendere un risarcimento di presunto debito che ha più di 3 mensilità di abbonamento, altrimenti quelli accumulano per 30 anni.
Se ci fosse una legge cosi, quelli interrompono il servizio che non è usato e avvertono di fare le disdette super complesse da loro stessi inventate.
Allego immagine di come dovrebbe essere il modulo della disdetta.
Se un tizio va in un negozio TIM perché vorrebbe disdire, l'impiegato dice che deve telefonare al servizio clienti.
Quando quel tizio telefona al servizio clienti, l'operatore che sta al telefono gli domanda se vuole disdire e il tizio risponde di si, ed infine l'operatore conferma di avere ricevuto la richiesta quindi il tizio è tranquillo e non paga più bollette e ovviamente NON usa più la connessione.
Peccato però che dopo 50 anni arriva una lettera da una società di recupero crediti nella quale c'è scritto che quel tizio ha un debito enorme con la TIM e quindi quel tizio si deve vendere il castello per ripianare quel debito.
Se quel tizio non possiede un castello, quel tizio sarà perseguitato fino alla morte con il prelievo di un quinto del suo stipendio e dopo un quinto della sua pensione.
Mi sono sentito imbrogliato da TIM perché avevo disdetto tramite raccomandata (con ricevuta di ritorno) consegnando il modem, ma farabutti mascalzoni di TIM non mi avevano informato che si doveva disdire per raccomandata (pec) anche la connessione con un altra disdetta a parte e in quella disdetta ci doveva essere la foto della carta di identità.
Ma cosa gliene frega della foto se già la disdetta formato PEC mi identifica ?
Per tanti mesi fanno finta di niente e non ti dicono niente, poi succede che mi devo vendere la casa per pagare una connessione che NON ho neanche usato.
Si dovrebbe fare una legge che il gestore delle connessioni internet non può pretendere un risarcimento di presunto debito che ha più di 3 mensilità di abbonamento, altrimenti quelli accumulano per 30 anni.
Se ci fosse una legge cosi, quelli interrompono il servizio che non è usato e avvertono di fare le disdette super complesse da loro stessi inventate.
Allego immagine di come dovrebbe essere il modulo della disdetta.
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