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tunisino picchia la moglie italiana

Alien.

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Milano, ex pugile tunisino picchia la moglie italiana e 3 figli piccoli: arrestato
CRONACA, NEWS sabato, 27, dicembre, 2014

tunisino picchia la moglie


Tunisino picchia la moglie e i figli – La figlia di 5 anni non è stata abbastanza gentile con lo zio che telefonava dalla Tunisia e voleva parlarle. Un comportamento inaccettabile per Saidi Ben Ahmida, 39enne tunisino con un passato da pugile e un lavoro come barista in uno dei locali della movida in Corso Como a Milano. È bastata la disobbedienza della piccola a scatenare una violentissima lite tra lui e la moglie, una ragazza italiana di 33 anni.
Per il 39enne, musulmano osservante, le donne di ogni età, incluse le bambine, sono tenute a rispettare e assecondare in tutto gli uomini di casa.


Kyenge: l’Italia deve capire l’aspetto culturale dell’immigrazione e l’apporto che da’ al Paese. Servono misure concrete per abbattere il razzismo
Quando la moglie ha cercato di difendere la piccola, il tunisino l’ha presa a schiaffi, poi ha afferrato il figlio di un anno, che la donna aveva in braccio, e lo ha scagliato a terra. A quel punto la bambina di 5 anni e l’altro fratellino di 2 hanno tentato di difendere mamma e fratello. Il padre ha allontanato la figlia con un forte calcio e ha strattonato anche il bimbo, per poi tornare a prendersela con la moglie. Solo la prontezza della donna, che ha mandato un messaggio alla sorella, intorno alle 12.45 di ieri, spiegandole la situazione e chiedendole di avvisare la polizia, ha salvato la famiglia dalla furia dell’ex pugile.


Quando gli agenti delle volanti hanno bussato alla porta dell’appartamento della famiglia, in via Strambio, zona Città Studi, il 39enne si è rifiutato di aprire. La moglie è riuscita a far entrare in casa i poliziotti solo quando il marito si è allontanato per qualche minuto per andare in bagno.

La donna e i tre bambini, tutti malmenati, sono stati medicati e l’uomo, che aveva già un precedente di polizia per droga, è stato arrestato. Gli agenti e il pm Paolo Storari, titolare del caso, hanno accertato che in casa dell’ex pugile le violenze erano praticamente quotidiane e la moglie da anni viveva nel terrore. tiscali


se vai in cerca di funghi e non li conosci li puoi trovare velenosi...........forse non conosce il detto Mogli e Buoi dei Paesi Tuoi ? Forse si adesso l'ha capito...speriamo......ma ne dubito...Le donne son fatte così................
 
è mo quando esce di galera......non vorrei essere nei suoi panni.......di lei..............lo stato lo arresta ..... poi sono augelli Amari tuoi...........è andar per funghi a volte capita.................
 
Per motivi di gelosia, un romeno ubriaco ha dato fuoco alla sua compagna. La donna è gravissima

fuoco26 dic. – Ha litigato per motivi di gelosia, le ha gettato addosso liquido infiammabile e le ha dato fuoco: un cittadino romeno e’ stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio verso la compagna che si trova in gravissime condizioni al reparto grandi ustionati dell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma. La donna, una romena di 42 anni,ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 25% del corpo.
Prima di essere intubata, la vittima ha dichiarato ai medici che si stavano prendendo cura di lei che si era trattato di un incidente domestico a seguito dell’esplosione di una bombola di gas all’interno dell’appartamento dove vive con il compagno.
Gli agenti si sono recati sul posto e precisamente in via Sepino in zona Casilino, dove la donna era stata soccorsa dal 118.
Bergoglio: “I migranti, con la loro stessa umanita’, prima ancora che con i loro valori culturali, allargano il senso della fraternita’ umana“
All’interno dell’appartamento non e’ stato pero’rilevato alcun principio di incendio, ne’ tantomeno una situazione post deflagrazione di una bombola di gas. Sul posto e’ giunto dunque personale della polizia scientifica ed e’ tornato a casa anche il compagno della donna, identificato per H.F., 41enne romeno ubriaco, che ha dichiarato agli uomini della Polizia che la donna si era data fuoco da sola confondendo una bottiglia di plastica contenente benzina con una di vino e dal momento che stava fumando, ha subito preso fuoco nonostante l’uomo stesso si fosse prodigato nello spegnere le fiamme. Ma gli agenti, non rilevando alcuna traccia di liquido infiammabile o di un’esplosione, hanno approfondito le indagini ed hanno trovato in casa una tanica bianca con all’interno del liquido infiammabile.

A quel punto, l’uomo ha confessato agli inquirenti di aver avuto una discussione per gelosia con la donna e, dopo essersi versato del liquido contenuto nella tanica in bocca, lo ha poi espulso addosso alla compagna accendendolo mediante un accendino e provocando una grossa fiammata. H.F. e’ stato quindi accompagnato al commissariato Casilino e sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria per il reato di tentato omicidio. (AGI) .
 
Nigeriano pesta la compagna incinta fino a farla abortire
CRONACA, NEWS lunedì, 22, dicembre, 2014

nigerianaFirenze, 22 dic 2014 – Un uomo di nazionalita’ nigeriana e’ ricercato dalla polizia con l’accusa di aver pestato la sua ex compagna fino ad averla fatta abortire. E’ accaduto a Pistoia.

La violenza nei confronti della donna, presa a calci e pugni, e’ esplosa quando ha appreso di essere lui il padre del bambino. La donna e’ stata sottoposta a un intervento per la rimozione del feto, lo scorso 16 dicembre ed e’ seguita dal Centro donna di Pistoia.
 
Romeno prende a martellate moglie e figli e li riduce in fin di vita
CRONACA, NEWS martedì, 23, dicembre, 2014

2014-12-23

ambulanza

VERONA – Una tragedia famigliare, andata in scena dentro un’abitazione in località Pellegrina di Isola della Scala. Allarme poco dopo le 14: un uomo, 37enne di origine romena, ha picchiato più volte la moglie 37enne con un martello e poi si sarebbe accanito anche sui due figli di 16 e 9 anni. Dopo aver tentato di ucciderli si è tolto la vita, tagliandosi le vene del braccio in bagno e la gola con un rasoio.

Le tre vittime sono state tutte trasferite all’ospedale di Borgo Trento. Il più grave sarebbe il figlio più piccolo che è stato trasferito d’urgenza all’ospedale e rimane in pericolo di vita. Anche la madre risulta in prognosi riservata così come l’altro figlio 16enne. Quest’ultimo sarebbe comunque in condizioni meno serie. Tutti hanno riportato importanti traumi cranici.

Non si conoscono ancora le ragioni dell’esplosione di violenza, nell’appartamento situato in via Dispersi in Russia. Dalle prime notizie trapelate l’aggressione a colpi di martello sarebbe avvenuta la notte tra lunedì e martedì ma la chiamata ai soccorsi è arrivata solo nel primo pomeriggio di marted
 
Tre anni di botte, insulti e minacce alla compagna: marocchino arrestato
CRONACA, NEWS venerdì, 19, dicembre, 2014

violenza



19 dic – Verona, Tre anni vissuti in un incubo. Quello scatenato dal convivente di 35 anni che non si limitava a cercare di sottomettere al suo volere la donna ma su di lei si accaniva con offese e botte. In manette, alla fine, è finito un cittadino marocchino, che ora si trova in carcere a Montorio con l’accusa di maltrattamenti aggravati nei confronti di quella che ormai è diventata la sua ex compagna, una connazionale di 27 anni.

La loro storia, come ha spiegato il dirigente della Squadra mobile di Verona, Roberto Della Rocca, era cominciata nel 2011. In quell’anno infatti la donna arrivò in Italia ed era stata ospitata da alcuni parenti in provincia di Rovigo. Lui era invece da un po’ di tempo residente nel Veronese. Si erano conosciuti quasi per caso ed era cominciata una relazione.

La ragazza non poteva certo sospettare quando sarebbe accaduto di lì a poco. Una volta che decise di trasferirsi a Verona, infatti, ci fu la svolta terribile, in casa. Un’escalation di violenza, condita da sospetti, minacce, insulti infine le botte. E tutto questo mentre la donna si apprestava a partorire. Un figlio non era riuscito a portare gioia in famiglia. Anzi, l’uomo era arrivato a picchiarla anche dopo pochi giorni dalla nascita del bimbo. I

n un frangente si sarebbe spinto a minacciare la giovane con un coltello. Alla fine una denuncia è bastata ad allontanare l’uomo a cui è stato contestato anche lo stalking. L’appello della polizia resta quello di denunciare sempre e comunque. Solo il 10% delle violenze in famiglia, emerge dai dati della Questura, viene denunciato.
 
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Alien dove stanno i valori ..nn esistono i valori in questo paese di balocchi..
E la giustizia che nn funziona in questo paese di balocchi ..la giustizia... ballerina
 
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"Signora, la aiuto a portare su la spesa..."
Rumeno uccide pensionata per 15 euro

Sembrava una morte naturale, invece la ricostruzione degli inquirenti ha rivelato che quello di Margherita Crivello, pensionata torinese di 77 anni, è stato un omicidio terribile, sia nelle modalità che per il movente. Come rivela La Stampa, la 77enne sarebbe stata spintonata da un romeno di 18 anni, Mihaita Stanescu, che le voleva rubare 15 euro e il telefono cellulare.

La vicenda - La donna è morta in ospedale dopo alcune ore di agonia: gli investigatori, inizialmente, pensavano ad una caduta accidentale, ma l'ipotesi si è infranta dopo le prime analisi effettuate sul corpo della vittima, che hanno rivelato un'anomala frattura alla mascella. Viene così disposto un sopralluogo nell'abitazione della pensionata, e lì vengono ritrovati dei cocci di bicchiere, con le impronte digitali di un uomo: la polizia, in un bar del centro, ritrova subito dopo la borsetta della vittima, in cui però manca il telefonino, intercettato subito dopo dagli inquirenti nelle mani del 18enne romeno, immediatamente arrestato. Stanescu, infatti, confessa subito, sostenendo però di aver soltanto spinto l'anziana: il romeno si sarebbe offerto per aiutarla a portare le buste della spesa in casa, quindi le avrebbe chiesto un bicchiere d'acqua, prima di sottrarle la borsa, per un bottino di neppure dieci euro.

Chi è l'assassino - Stanescu è un nomade senza fissa dimora, e si trova in Italia da appena sei mesi. Il romeno è già noto alla polizia per aver commesso un furto di rame, ma ora dovrà rispondere di rapina e omicidio pluriaggravati.
 
e tanto finchè non vi è il morto non fanno nulla.................è un bene per l'Italia un pensionata di 77 anni parassita in meno....e l'inps risparmia................ma dobbiamo mantenere un nomade in carcere a nostre spese..............ma è ridicolo tutto ciò uccide un cittadini Italiano e noi poi dobbiamo mentenerlo in carcere<?



Giustizia: quanto costa un detenuto in carcere?

Articolo di Maghdi Abo Abia pubblicato su Giornalettismo, il 16/07/13

Dalla Rassegna stampa

Secondo le analisi del dipartimento di Polizia Penitenziaria in Italia un carcerato costa mediamente 3.511 euro al mese. Di questi soldi però solo 255 euro vengono spesi per le esigenze del detenuto. Il resto serve ad alimentare il sistema penitenziario. E la pena di morte non fa risparmiare, anzi. Quanto costa un detenuto nelle carceri italiane? Lo Stato quanto paga ogni mese per mantenere un galeotto nelle patrie galere? È una domanda che torna ciclica ma che spesso non riesce ad ottenere una risposta chiara e definita, ovvero 3.511 euro e 80 centesimi.




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Roma, in pieno centro turista accerchiata e rapinata da tre nomadi
domenica, 28, dicembre, 2014

I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato tre nomadi rispettivamente di 15, 25 e 39 anni, perlopiù già note alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto aggravato in concorso.
Scrive il messaggero che le tre donne, in via Cavour, hanno avvicinato una 21enne inglese, nella Capitale per turismo e dopo averla accerchiata le hanno rubato la telecamera, fuggendo via.
La vittima si è accorta di quanto accaduto e le ha subito inseguite, attirando l’attenzione di un pattuglia dei carabinieri in transito che è intervenuta bloccando le ladre e recuperando anche la refurtiva che è stata poi riconsegnata alla turista straniera.
Le due donne maggiorenni sono arrestate dai carabinieri al termine delle formalità di rito sono state associate al carcere di Rebibbia mentre la minorenne è stata accompagnata presso il Centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli a disposizione dell’autorità giudiziaria.
 
Alien hai toccato il tema giustizia un nota dolente in questo paese di balocchi .. ricordatelo sempre sino a che le carceri si riempono sempre di piu vuol dire che il sistema giustizia nn funziona poi hai toccato anche il tema della spesa giustizia questo incide anche sul debito pubblico ...
nn per questo il debito pubblico aumenta sempre di piu e il signorino renzuccio questo lo sa bene...
e allora che fa depenalizza tutti i reati piccoli per nn sovraffollare le carceri...
 
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Ringraziate Renzi: darà la cittadinanza ai figli dei clandestini

Innanzitutto tanti auguri a tutti. E auguri all’Italia, temo ne abbia sempre più bisogno. Come sapete non appartengo alla schiera degli adulatori di Matteo Renzi e più il tempo passa, più la mia diffidenza aumenta.

E’ un leader politico che ha una doppia agenda, quella pubblica, retorica, ammiccante e bombastica su cui ha costruito la sua popolarità, e quella reale che si misura in due modi: da un lato analizzando attentamente, in profondità progetti e riforme del suo governo, dall’altro cogliendo attentamente i rapporti che Matteo Renzi ha o tenta di di sviluppare con le élite più alte, che non sono certo italiane e che governano davvero l’Europa e che promuovono i progetti globalisti.

In questo senso c’è ancora, purtroppo molto da scoprire. E non saranno novità liete per gli italiani. Ad esempio, l’altra sera, intervistato dall’ossequioso Fazio a Che Tempo che Fa, il premier ha annunciato una riforma dalle implicazioni colossali ma presentata in modo tale da non suscitare reazioni, mascherata da un tecnicismo.

Renzi ha annunciato che in primavera, tra le riforme istituzionali, ci sarà anche quella dello ius soli. Ora, provate a chiedere all’italiano medio cos’è lo ius soli: il 95% non saprà rispondere. E a una cosa che non si conosce non si reagisce.

Ma se Renzi avesse detto che vuole concedere la cittadinanza a tutti gli stranieri che nascono in Italia, ribaltando il principio, valido nella stragrande maggioranza dei Paesi europei, per cui la cittadinanza si trasmette di padre in figlio ovvero chi nasce assume la cittadinanza dei genitori non del Paese dove è nato.

Lo ius soli è una riforma di grave irresponsabilità sociale per ragioni che chiunque può facilmente intuire: trasformerà l’Italia in un polo di attrazione irresistibile per gli immigrati clandestini, che faranno di tutto per far nascere qui i propri figli. L’immigrazione clandestina rischia di assumere dimensioni colossali e di cambiare fisionomia: oggi molti immigrati una volta sbarcati tentano di trasferirsi verso i Paesi del nord, domani, soprattutto i giovani, avranno un incentivo fenomenale a fermarsi in Italia.

Ma l’Italia di oggi – e purtroppo anche di domani – non riesce più a dar lavoro nemmeno agli italiani, non può reggere un altro flusso migratorio stanziale. Significherebbe incentivare l’odio sociale, l’ingiustizia, il razzismo, la guerra fra i poveri.

E’ una riforma irresponsabile e grave, quasi delinquenziale: è quel che NON BISOGNA FARE.

Ma è voluta e sollecitata dalle élite transnazionali, che tentano di promuoverla non solo in Italia. E Renzi, ma non è una sorpresa, si adegua, dissimulando, da abile comunicatore, le proprie intenzioni.

Tanto il prezzo lo pagheranno i cittadini. Egli ha altri obiettivi, altre ambizioni. altri referenti, quelli che contano molto di più del popolo italiano.

@MarcelloFoa
 
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Tasse anche su un bicchiere d'acqua: così lo Stato ci svuota le tasche
Con le imposte indirette, la pressione fiscale arriva fino al 55% dei redditi, costringendo così i cittadini a lavorare per metà dell'anno solamente per pagare le tasse

Matteo Carnieletto - Mar, 30/12/2014 - 10:27
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Tra imposte dirette e indirette lo Stato si mangia più della metà dello stipendio dei contribuenti, come dimostra il professor Giuseppe Savioli, presidente della Fondazione dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Rimini.
Oltre alle imposte dirette, infatti, il povero contribuente è costretto a pagare allo Stato oltre 100 tasse camuffate: "Dal contributo per il Consorzio di bonifica inserito in bolletta alla quota per il Sistema sanitario compresa nell'Rc auto, fino all'imposta di bollo. Senza però dimenticare le immancabili accise sulla benzina".

Secondo il professor Savioli, i contribuenti italiani pagano tutto, "anche bevendo un bicchiere d'acqua noi paghiamo alcune imposte". Si tratta di un "prelievo inconsapevole" che lo Stato compie ai danni del cittadino, costretto a lavorare per metà dell'anno solamente per poter pagare le tasse.

Avete letto bene: un normale contribuente che guadagna all'incirca 1300 euro al mese, secondo i dati del professor Savioli, ha un prelievo fiscale - tra i 283 euro della Tares, i 427 delle imposte sulle bollette e i 225 per l'iva solo sugli alimentari - di circa 1000 euro. E così, il contribuente medio, "per 187 giorni all'anno (quindi fino ai primi di luglio) lavorerà soltanto per pagare le tasse. Per 155 giorni lavora per corrispondere le imposte statali, per 33,5 giorni lo fa invece per versare contributi all'Inps, mentre 8 giorni li dedica alle imposte regionali, altri 8 a quelle comunali e infine 2,5 a quelle provinciali".

In questo modo, l'altissima pressione fiscale inghiotte ogni possibilità di acquisto che non sia strettamente necessario.

questo spiega che uno apre una attivita commerciale e scopre che dopo un anno e costretto a chiudere perche sono piu le tasse
che deve pagare e nn quel che guadagna .. meditate gente ..meditate...
 

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