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Il governo moralizzatore toglie la libertà del fumo

La maggioranza giallorossa imita Sala e adesso vuole bloccare le sigarette in tutti gli spazi aperti da Nord a Sud: cosa cambia

Ignazio Stagno - Gio, 23/01/2020 - 11:36





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I giallorossi non perdono tempo e cavalcano subito la folle idea di Beppe Sala che vuole vietare ai fumatori di godersi una bionda negli spazi aperti e alle fermate dei bus.
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E così i Cinque Stelle insieme ai renziani hanno già presentato un disegno di legge per estendere il divieto in tutta Italia. E occhio: il divieto riguarda parecchi spazi pubblici. Ecco qui un esempio: vietato fumare negli spazi esterni di bar, pub, ristoranti, spiagge, lidi, parchi, aree di gioco, giardini pubblici, stadi, campi sportivi. Vietato fumare nelle piazze dove si tengono manifestazioni e concerti, nelle banchine di attesa dei treni e alle fermate degli autobus, nei pressi di monumenti pubblici di valore storico ed artistico. Praticamente ovunque. Il disegno di legge è a prima firma del senatore pentastellato Auddino e sottoscritto da quasi l’intero gruppo M5s e da diversi esponenti della maggioranza come i renziani Parente e Nannicini, il senatore Laus e l’ex grillino Buccarella, punta ad anticipare le misure che il sindaco di Milano. Insomma chi fuma verrà ghettizzato e potrà godersi il suo sacrosanto vizio solo (e forse nemmeno lì) tra le mura di casa. Il tutto nel nome della sfrenata rincorsa al buonismo ambientale in salsa "gretina".
Una misura simile è già presente in diverse zone d'Italia: Veneto (Bibbione), Lazio (Anzio, Ladispoli, Ponza), Abruzzo (Alba Adriatica), Marche (Pesaro, San Benedetto del Tronto, Sirolo), Sardegna (Olbia, Sassari, Stintino), Liguria (Lerici, Sanremo, Savona), Emilia Romagna (Ravenna e Rimini), Puglia (Manduria e Porto Cesareo), Sicilia (Capaci, Lampedusa, Linosa). E nel disegno di legge viene anche data una descrizione piuttosto forte del fumatore di questi tempi, colpevole di inquinare l'aria. Leggete qui: "È risaputo - si legge nel testo del ddl - come nelle stazioni italiane, all’interno delle quali è già da tempo vietato fumare, molti viaggiatori fumatori approfittino degli spazi esterni, in particolare dei marciapiedi lungo i binari, per accendersi una sigaretta, sia prima di salire che appena scesi dai convogli.
Questo comporta indubbiamente una diminuzione della qualità dell’aria, data l’elevata concentrazione di fumatori in uno spazio ristretto seppur all’aperto. Inoltre, la maggior parte dei mozziconi finisce sui binari comportando un evidente stato di degrado e sporcizia delle stazioni". Insomma i moralizzatori al governo adesso hanno trovato un nuovo nemico: il fumatore. Con questo disegno di legge cade l'ultimo baluardo probabilmente della libertà individuale davanti ad uno Stato che adesso posa gli occhi non solo sulle tasche e sui conti correnti, ma anche nel posacenere...
 
IN COMPENSO SE UNO NON FUMA MA IN CRISI VAI DAL DOTTORE E TI DA I PSICOFARMACI ,SIATE CORTESI DATE UNA MANO ALLE CASE FARMACEUTICHE.
 
PER ME GLI SERVE LA CAMICIA DI FORZA.


La sinistra vieta di intitolare la via alle forze dell'ordine: "Gli agenti sono fascisti"

I poliziotti ora chiedono le dimissioni dell'assessore che non ha dato l'ok: "Si vergogni, gli agenti garantiscono al nostro Paese libertà e democrazia"

Luca Sablone - Gio, 23/01/2020 - 18:45





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Vietato intitolare una via agli agenti perché sono fascisti: è questa l'ultima follia targata sinistra.
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Lo scandalo ha avuto luogo a Montale, in provincia di Pistoia, dove il gruppo consiliare Centro Destra per Montale aveva presentato una mozione in cui si chiedeva l'intitolazione di una via o piazza per onorare i caduti delle forze dell'ordine. "La maggioranza di centrosinistra, arrampicandosi sui classici specchi, l'ha definito un atto strumentale, trincerandosi dietro al fatto che, toponomastica alla mano, secondo loro non c'erano luoghi disponibili", hanno fatto sapere Gianni Tonelli, deputato della Lega, e Sonia Pira, commissario provinciale del partito. Un atto da "stigmatizzare apertamente" anche perché in questo modo i rossi hanno dimostrato "di essere, al contrario di noi, ostili alle forze dell'ordine ed assimilabili a chi vede in questi organi dello Stato un simbolo da contrastare".
Ma non è finita qui: il colmo è stato raggiunto quando, nel corso della pausa dei lavori, l'assessore Alessandro Galardini avrebbe espresso "un giudizio davvero inaccettabile, definendo le forze dell'ordine fascisti". Il tutto sarebbe stato immortalato "
dall'audio della registrazione del consiglio comunale poiché un microfono era rimasto acceso". Nello specifico al minuto 2.52 una persona ha detto: "Un intervento sulle forze dell'ordine […] no, quelli sono fascisti […]". A proferire tali parole sarebbe stato l'assessore alla Cultura.
"Vogliamo le dimissioni"

Dura la presa di posizione da parte di Stefano Paoloni: "Si vergogni e si dimetta. Le forze dell'ordine appartengono a una istituzione che ha tra i propri compiti quello di garantire al nostro Paese libertà e democrazia". Il segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) si è perciò rivolto al sindaco di Montale: "Ci auguriamo che prenda le distanze da questo assessore e lo estrometta dalla giunta. Galardini non può ricoprire quel ruolo dopo questa esternazione irrispettosa". Anche perché è davvero "scandaloso" che un rappresentante delle istituzioni possa commentare "
una mozione per l'intitolazione di una via o piazza ai caduti delle forze dell'ordine, dicendo che questi sono dei fascisti".

Sulla questione è intervenuto anche Patrizio La Pietra: "È inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni denigri le nostre forze dell’ordine definendole fasciste. Ma al di là del termine, si denota come una certa sinistra sia culturalmente antagonista al sistema democratico della nostra nazione, che vede le forze dell’ordine al centro di questo sistema". Il senatore di Fratelli d'Italia ha annunciato che i consiglieri del gruppo provvederanno a chiedere le dimissioni immediate dell'assessore.


PROVA TU A DIRE AD UN POLIZIOTTO"FASCISTA" POI VEDI COSA TI SUCCEDE AI COMPAGNI "NULLA" -QUINDI LA LEGGE E UGUALE PER I SOLI CITTADINI"
 

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