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♥ ♥ INTER 2015-2016 ♥ ♥

Roberto57

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Un punticino portato a casa......ma così non va bene, deve cambiare qualcosa
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[h=1]Sampdoria-Inter 1-1[/h] Pareggio esterno per i nerazzurri: al momentaneo vantaggio di Muriel risponde Perisic, che firma il suo primo gol in campionato
GENOVA - Contro la Sampdoria Roberto Mancini ripropone praticamente la stessa formazione di sette giorni fa, con Murillo per lo squalificato Miranda affiancato da Medel sulla linea a quattro dei difensori. Walter Zenga si affida davanti a Muriel ed Eder, innescati da Soriano. L'Inter deve dimenticare la sconfitta di San Siro contro la Fiorentina, la Samp in stagione ha sempre vinto a Marassi.
La gara parte forte con un colpo di testa di Zukanovic che sfiora il palo e un'occasione per Icardi, che anticipa lo stesso Zukanovic ma non riesce a girare verso la porta difesa da Viviano. Eder ci prova da fuori ma il tiro è centrale, poco dopo Correa impegna Handanovic che deve alzare in angolo il gran destro dell'argentino. L'Inter abbassa il ritmo ed inizia ad alzare il baricentro: il giro palla porta al cross Palacio, Kondogbia in spaccata riesce a rimettere al centro per la Guarin, tutto solo a centro area, ma la girata al volo del colombiano finisce alta. I blucerchiati provano a far male con le ripartenze di Eder, che sfiora il vantaggio alla mezz'ora, ma il suo destro è deviato in angolo da Medel. Al 37' Soriano mette Correa davanti ad Handanovic, che respinge la prima conclusione dell'argentino: sul rimpallo il numero 10 blucerchiato si trova il pallone sul sinistro davanti alla porta vuota ma mette clamorosamente a lato. I nerazzurri collezionano calci d'angolo nei minuti finali del primo tempo ma al termine dei primi 45 minuti il risultato resta di 0-0.
La prima occasione della ripresa è per l'Inter: Palacio veste ancora una volta i panni del rifinitore, ma sul cross dalla sinistra Perisic arriva con un attimo di ritardo. Sul ribaltamento Barreto tocca male per Eder e la Sampdoria spreca un contropiede 4 contro 2. Due minuti e i blucerchiati passano: cross dalla sinistra di Pereira che taglia tutta l'area, sul secondo palo arriva Muriel che in scivolata appoggia in rete. La risposta dell'Inter è un'azione orchestrata da Palacio e Perisic, il pallone arriva a Guarin ma il cross teso del centrocampista nerazzurro attraversa tutta l'area prima che la difesa della Samp riesca a liberare. I nerazzurri ci provano con azioni manovrate senza però riuscire a sfondare, la Samp si chiude e riparte in contropiede, rendendosi pericolossima al 25' quando Muriel lanciato a campo aperto chiude troppo l'angolo con il mancino e fa correre un brivido ad Handanovic. Alla mezz'ora arriva il pareggio: sul cross di Santon si accende una mischia in area, Icardi ci prova due volte e sulla seconda conclusione è rapidissimo Perisic ad anticipare Viviano in spaccata e insaccare il gol del pari. L'Inter ora ci prova, aumenta la pressione mentre contestualmente i blucerchiati, che hanno speso di più nel primo tempo, calano il ritmo. Roberto Mancini ci prova fino alla fine inserendo anche Ljajic al posto di Santon per il forcing finale, ma il risultato non cambia.
L'Inter torna a casa con un punto dalla trasferta di Marassi e sale a quota 16 in campionato. Ora la sosta per i match delle nazionali, i nerazzurri torneranno in campo a San Siro contro la Juventus domenica 18 alle ore 20.45.
 

Roberto57

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Roberto57;n1926928 ha scritto:
Aspettando Inter - Juventus.......
chissà chi continuerà a ridere domani sera :)
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DOPO LA PARTITA


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Non ha riso nessuno dei due.......si sono salutati a denti stretti
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Roberto57

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Ladis13;n1927446 ha scritto:
iaiaiaiaia io porto fortuna e pure l'elefantinooo il sassuolo vince ma vaaaaa e iuve inter 0 a 0evvaiiiiimo arriva arciereee

ciao Ladis mi fa piacere per il Sassuolo ;) Arciere sarà deluso quanto me :)
 

Roberto57

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TROFEO BERLUSCONI

FINALE Milan-Inter 0-1, Kondogbia gol al 12'. E Bertolacci si fa male

Il francese sblocca il risultato approfittando di un clamoroso errore di Mexes.
Il centrocampista rossonero lascia il campo in barella


21 ottobre 2015 - Milano
Mihajlovic prova novità che potrebbero risultare utili per il campionato, Mancini ne schiera semplicemente undici che domenica con la Juve non hanno giocato titolari. Il quarto derby stagionale mette in palio il Trofeo Berlusconi: il Milan ha vinto i due amichevoli giocati in estate, l'Inter l'unico ufficiale con il gol di Guarin.

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Il gol di Goeffrey Kondogbia
 
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martedì 27 ottobre 2015

BOLOGNA--------INTER

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BOLOGNA -
L'Inter di Mancini scende in campo per l'anticipo della decima giornata di Serie A. I nerazzurri sono di scena al Dall'Ara contro il Bologna di Delio Rossi alla disperata ricerca di punti salvezza. Dopo la sconfitta 4-0 contro la Fiorentina di Sousa, i nerazzurri vogliono tornare alla vittoria. Tanti dubbi per il Mancio che alla vigilia del turno infrasettimnale ha parlato ad Appiano Gentile: «C'è la possibilità che Icardi domani riposi, perché abbiamo due trasferte in tre giorni e qualche giocatore fresco può aiutare».

Ma a quanto pare l'ex City ha deciso di non poter fare a meno di Icardi. L'ex allenatore del Galatasaray ha deciso di dare fiducia al capitano dell'Inter. Ai suoi lati agiranno Ljajic e Perisic. Delio Rossi a sorpresa tiene fuori Destro e parte con Mancosu di punta.
FORMAZIONI UFFICIALI
BOLOGNA (4-3-3): Da Costa; Ferrari, Oikonomou, Rossettini, Masina; Diawara, Taider, Rizzo; Mounier, Mancosu, Giaccherini. All: Rossi
INTER (4-3-3): Handanovic; Santon, Miranda, Ranocchia, Jesus; Brozovic, Melo, Kondogbia; Ljajic, Icardi, Perisic. All: Mancini
 

Roberto57

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[h=1]A mio parere abbiamo giocato male, ci portiamo a casa questi 3 punti e ringraziamo il Bologna
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Serie A: Bologna Inter 0-1, decide icardi. Nerazzurri primi a +1 sulla Roma[/h] [h=2]
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L'Inter vince al Renato Dall'Ara contro il Bologna e torna in vetta alla classifica, sia pure virtualmente, con un punto di vantaggio sulla Roma, che però deve ancora giocare la sfida della 10/a giornata di Serie A. Malgrado l'espulsione di Felipe Melo, per un doppio giallo, i nerazzurri sono riusciti a sbloccare il match con una rete realizzata dal bomber Icardi, al terzo centro stagionale in campionato.
Handanovic al 94' nega il gol del pareggio a Destro
 

Roberto57

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Medel, scherzetto alla Roma. Festa Inter: è prima da sola

Inter-Roma 1-0: Medel segna e si fa male, poi Handanovic salva


Mancini esclude Icardi e rilancia D'Ambrosio, il cileno gli regala il primo posto. Quanti errori per Dzeko, Pjanic espulso al 73' salterà il derby

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Bisognerà cominciare a pensare che quello dell’Inter non è un gioco deludente, ma un nuovo modo di giocare. Bisognerà storcere meno il naso e fissare gli occhi sulla classifica. Inter prima, capolista, Roma che torna a casa senza punti e senza gol, lei che arrivava con una media di 2,5 gol a partita. Quasi a voler sottolineare la sua “alterità” rispetto alle convinzioni di noi “vecchio stampo”, che ci aspettiamo da una capolista più di un paio di occasioni create a partita, l’Inter vince il big-match rinunciando al suo bomber, Icardi (panchina punitiva post esternazioni? Mancini smentisce). E propone come faccia del match quella del Pitbull Medel, uno che ha dovuto aspettare 45 gare di A per segnare il primo gol.

MEDEL E HANDA —- Decide Medel, al 31’ del primo tempo, con un diagonale di destro rasoterra, dopo una bella giocata di Jovetic: tiro che rimbalza un paio di volte prima di infilarsi in porta, con la collaborazione di un Szczesny che va in tuffo al rallentatore. Tiro da tre punti, massimo risultato con sforzo offensivo minimo, se consideriamo che il portiere polacco viene impegnato in 90’ solo altre due volte da Brozovic (fra i migliori) e da Perisic nel confuso finale coi giallorossi in 10. Per la riuscita del progetto del “nuovo gioco” manciniano è decisivo Handanovic. L’unica volta che ha toppato sono arrivate 4 pappine viola, stasera le prende tutte: su Dzeko, due volte di testa, su Pjanic, da fuori, su Salah in uno contro uno e su tap-in ravvicinato. Quando non basta la quadrata struttura interista, ci pensa Handa.

ROMA INCARTATA —- E dire che la Roma piomba San Siro con il piglio della capolista: il tridente è classico per un paio di minuti, poi Gervinho e Salah si mettono a pestare le stesse zolle della fascia destra, col chiaro intento di far ammattire Nagatomo. La cosa sembra funzionare, di lì i giallorossi sembrano poter sfondare, ma Maicon sfrutta gli spazi una sola volta e le occasioni migliori capitano a Dzeko, che pure non pare proprio nella forma “da City”, quando entrava e puniva (c’è chi rimpiange il 40enne Totti). Florenzi e Pjanic si scambiano di posto, ma la mossa non crea effetti dirompenti, tutt’altro. La Roma ha fiammate di grande pericolosità, Gervinho porta a spasso i difensori, ma la prevista superiorità in mezzo non si verifica (anche perché De Rossi è out). Il finale senza Pjanic (rosso per doppia ammonizione, salterà il derby con la Lazio) è confusionario, il pareggio non può arrivare. I progetti da dominatrice del campionato tornano in soffitta: bisognerà sudare, e maturare di testa, anche in Italia. Non solo in Europa.

MOSTRO INTER -— L’Inter, chiamata alla risposta alle domande sul gioco contro una grande, viene piazzata da Mancini con un modulo speculare rispetto ai giallorossi: 4-3-3 come a Bologna, ma con sei uomini diversi. Linee compatte, squadra spesso arretrate e ripartenze saltuarie, ma efficaci. Fa rumore la rinuncia a Icardi (in panca gli arriveranno ancora meno palloni del solito), a favore di un tridente in cui Jovetic deve tenere palla e far salire le ali Perisic-Ljajic. L’altra mossa a sorpresa è lo scongelamento di D’Ambrosio (0 presenze fin qui): scelto perché terzino di ruolo, diligente e decisivo al 23’ quando si oppone al tap-in a botta sicura di Dzeko. Insomma Mancini fa scelte coraggiose e le azzecca. Incarta il miglior attacco del campionato e dopo undici giornate si ritrova in vetta: non è uno scherzetto da Halloween, perché dura da un po’. Il mostro interista non sarà bello da vedere, ma inizia a mettere paura. Margini di crescita importanti: e detto dall’alto di 24 punti, incute ancora più timore.
 
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