<center>Ma chi ti dice che non rispetto le tue scelte e le tue idee? Ho posto delle perplessità al rapporto numero-sogno, punto.
Tuttavia, resta il fatto che formulando una richiesta esplicita attraverso le arcane vie, ci poniamo nel bivio tra, quelli che vogliono padroneggiare da sé la materia attraverso l'immateriale e quelli che chiedono al cielo di essere aiutati a vincere. Il mondo spirituale viene visto come una enorme regia di soggetti che stanno lì ad esaudire le nostre speranze materiali (e in parte è senz'altro vero, ma ciò ha un fine più alto), ma, a questo punto - ritorniamo allo specifico delle smorfie - non si otterrebbe lo stesso risultato con qualsiasi altro approccio? Certo che si. Solo che non si rischia di scivolare su un terreno poco gestibile dall'animo umano come appunto quello di un tentativo maldestro di tradurre in Cabala la Kabbalah (che non ha nulla a che vedere con giochi e aspettative materiali, anzi, sarebbe sacrilego pensarlo).
Aggiungo che le smorfie sono differenti. Ci possono essere delle comunanze, ma variano.
Infine, concludi chiedendomi se io sono uno che sogna. Ma tutti noi sognamo cara Sheila, ogni notte, solo che buona parte dei sogni non ce li ricordiamo. Se non sognamo per più di 48 ore il nostro organismo sai cosa fa? cessa di funzionare! Ma solo alcuni sogni hanno un valore alto, comunicativo (per chi ci crede). Difatti, la presenza di messaggi dal mondo immateriale è talmente rara, mentre le nostre illusioni di aver sognato qualsosa di importante cresce sempre di più, al ritmo incalzante delle nostre insicurezze.
Ti farò un'esempio molto azzeccato. Un venti/trenta anni fa, iniziarono, da parte di grandi studiosi di matematica, degli studi di decodifica dei versi dei vangeli, con l'obiettivo di dimostrare la perfettibilità dei testi, quindi l'origine divina e non umana delle scritture. Ora, le scoperte furono sensazionali, tanto che si parlò di un arcano messaggio nascosto... e di tanto altro. Ma nel 2007, dopo 30 anni di studi, uno dei più grandi bibblisti del mondo, Barth Ehrman, pubblica il resoconto scioccante di un travagliato viaggio ricostruttivo dei Vangeli ufficiali (stranamente, non ostacolato dal Vaticano). Noi non possediamo gli originali, Dice Erhman, ma neanche le copie delle copie delle copie, possediamo copie tardive che sono state modificate nel corso del tempo fino alle ultime edizioni. Ogni copia in nostro possesso è diversa dalle altre. Esistono una quantità di cose che le prime copie in nostro possesso non citano, come l'episodio di Gesù e l'adultera, ecc. Eppure si continua a citare il "se qualcuno è senza peccato scagli la prima pietra!" come detto dal Signore. Hanno messo in bocca a Gesù parole che non ha mai pronunciato. Ma la gente continua a credere a queste ultime aggiunte, in parte perché non sa, in parte perché non interessa la vera Verità, ma essere cullati da sicurezze di una Verità ufficilizzata, creduta dai più per tanto tempo che è difficile mutare senza perdere di credibilità. Ora, dato che i numeri sono stati applicati alle ultime copie dei Vangeli, quelle che noi pubblico di massa conoscevamo fino a questo studio, si evince che tale decodifica sia un abbaglio... frutto della fame di sicurezza di certi uomini, del contentino che sazia ogni loro procedere! Mentre, un sano procedere, non cerca scorciatorie e non si arena in ciò che è stato costruito e che sappiamo non funzionare, ma cerca vie altre, vie che portino alla Verità, all'incontro tra l'infinitamente piccolo (l'uomo) e l'infinitamente grande, senza l'illusione di aver in mano il possesso del mezzo. Ed è proprio questo ciò che volevo dirti: smorfia, ciclometria, numeri di targa... sono solo richieste non soluzioni chiavi in mano, e ognuna nasconde un valore alto. Non si tratta del rapporto sogno-numero come esclusiva di questo rapporto quasi eterico, ma dell'intuizione che ci ha portato a quella data soluzione che promette buoni esiti e che si trova in tutto ciò che facciamo. Ecco, il cuore è l'intuizione, finestra tra l'uomo e il numinoso (o comunque lo si