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°°° LA MUSICA : IL VORTICE DELL'ANIMA °°°

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"http://www.youtube.com/v/wlDWXv-cIh8&hl=it"


Vangelis

Memories of blue</center>
 
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L'uomo e il suo cervello hanno bisogno di musica, anzi credo che ognuno di noi, in fondo, sia fatto di musica. Si dice spesso che chi si impegna in attività musicali diventi più intelligente, ed in questo senso debbo purtroppo considerarmi un'eccezione! In realtà la Musica ha il grande potere di metterci in contatto con le nostre emozioni più profonde, e quindi non solo fa bene al cervello, ma a tutto il corpo.

Giovanni Allevi

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"http://www.youtube.com/v/_cI0b1UybqA&hl=it"

"http://www.youtube.com/v/iyTyT8hLViE&hl=it"


Giovanni Allevi

Come sei veramente</center>
 
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<center>"http://www.youtube.com/v/WviNdEkIMPQ&hl=it" </center>

<center>IRISES</center>



Se stiamo guardando la stessa luna, Non Siamo Poi Cosi' Lontani......
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"http://www.youtube.com/v/WG5WCLWOs3c&hl=it"





Cet amour
Si violent
Si fragile
Si tendre
Si désespéré
Cet amour
Beau come le jour
Et mauvais comme le temps
Quand le temps est mauvais
Cet amour si vrai
Cet amour si beau
Si heureux
Si joyeux
Et si dérisoire
Tremblant de peur comme un enfant dans le noir
Et si sûr de lui
Comme un homme tranquille au milieu de la nuit
Cet amour qui faisait peur aux autres
Qui les faisait parler
Qui les faisait blêmir
Cet amour guetté
Parce que nous les guettions
Traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Parce que nous l'avons traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Cet amour tout entier
Si vivant encore
Et tout ensoleillé
C'est le tien
C'est le mien
Celui qui a été
Cette chose toujours nouvelle
Et qui n'a pas changé
Aussi vraie qu'une plante
Aussi tremblante qu'un oiseau
Aussi chaude aussi vivante que l'été
Nous puovons tous les deux
Aller et revenir
Nous pouvons oublier
Et puis nous rendormir
Nous réveiller souffrir vieillir
Nous endormir encore
Rêver à la mort
Nous éveiller sourire et rire
Et rajeunir
Notre amour reste là
Têtu comme une bourrique
Vivant comme le désir
Cruel comme la mémoire
Bête comme les regrets
Tendre comme le souvenir
Froid comme le marbre
Beau comme le jour
Fragile comme un enfant
Il nous regarde en souriant
Et il nous parle sans rien dire
Et moi je l'écoute en tremblant
Et je crie
Je crie pour toi
Je crie pour moi
Je te supplie
Pour toi pour moi et pour tous ceux qui s'aiment
Et qui se sont aimés
Oui je lui crie
Pour toi pour moi et pour tous les autres
Que je ne connais pas
Reste là
Là où tu es
Là où tu étais autrefois
Reste là
Ne bouge pas
Ne t'en va pas
Nous qui sommes aimés
Nous t'avons oublié
Toi ne nous oublie pas
Nous n'avions que toi sur la terre
Ne nous laisse pas devenir froids
Beaucoup plus loin toujours
Et n'importe où
Donne-nous signe de vie
Beaucoup plus tard au coin d'un bois
Dans la forêt de la mémoire
Surgis soudain
Tends-nous la main
Et sauve-nous.</center>
 
da:La Repubblica .. Il National Geographic sta seguendo il lavoro di un gruppo
di ricercatori canadesi su un rompighiaccio


Clima, allarme dagli scienziati:
"Entro l'estate Polo senza ghiaccio"
di ANTONIO CIANCIULLO


Ormai per il completo scioglimento estivo del Polo Nord è scattato il conto alla rovescia. Il problema è che non sappiamo come funziona l'orologio che scandisce il battito del tempo che porta all'estinzione dell'orso polare e del suo mondo. Stando alle stime ufficiali dell'Intergovernamental Panel on Climate Change servirebbero ancora una ventina di anni. Ma ormai è una rincorsa tra calcoli sempre più pessimisti.

L'ultima, allarmata valutazione è del National Geographic che sta seguendo, con un gruppo di ricercatori canadesi a bordo di un rompighiaccio, una missione scientifica in Artide. Secondo le valutazioni di questi ricercatori, i ghiacci che si trovano nelle immediate vicinanze del Polo Nord sarebbero molto giovani e dunque meno resistenti allo scioglimento: già al culmine di questa estate potremmo avere un Polo Nord libero dai ghiacci.

La previsione disegna lo scenario di un'accelerazione molto drastica e contrasta con la maggior parte delle analisi finora accreditate. Tuttavia il trend è ormai netto e indiscutibile. Dal 1979 il Polo Nord perde quasi l'1 per cento dei ghiacci estivi all'anno e il ritmo di fusione sta accelerando. Anche nella parte occidentale dell'Antartide lo strato di ghiaccio si sta assottigliando di 3-4 metri ogni anno. E la Groenlandia perde 220 chilometri cubi di ghiaccio l'anno. Nel 1996 il valore misurato era pari a 90 chilometri cubici per anno. Nel 2000 era salito a 140. Ora è arrivato a 220.

In sostanza è aumentato di due volte e mezzo in dieci anni. Il dato, come sempre accade nei santuari dell'estremo freddo, ha un valore di sintesi: ci sono aree in cui i ghiacciai continuano a crescere e altre in cui collassano. Ma quello che conta è l'effetto complessivo e questo effetto è ormai chiaro-

In sostanza l'eccezione che aveva meravigliato il mondo nel 2000, diventerà la regola. Nell'agosto di otto anni fa il rompighiaccio russo Yamal arrivò al Polo Nord e non trovò il ghiaccio. Il mitico passaggio di Nord Ovest era libero. Da allora, ogni estate il ritiro dei ghiacci è stato sempre più veloce. Per la scomparsa totale durante l'estate è solo questione di tempo. Forse molto poco tempo.

Un fenomeno che, come ormai è stato detto con chiarezza nell'ultimo rapporto Ipcc, va messo in relazione soprattutto con l'uso dei combustibili fossili che hanno alterato la composizione dell'atmosfera. Il metano in poco più di due secoli è passato da una concentrazione di 715 parti per miliardo a 1774. L'anidride carbonica nell'era preindustriale si misurava in 270-280 parti per milione: oggi sono già 385.

Arrivare al raddoppio dell'anidride carbonica, cioè a quota 550, comporterebbe un aumento della temperatura valutabile in 3 gradi. E' un traguardo disastroso per l'equilibrio degli ecosistemi su cui si basa la stabilità delle nostre società. E purtroppo è un traguardo vicino.

(23 giugno 2008)
 
....a volte la realtà....(quale?)...è imprendibile magari incompresibilmente ....forse addirittura ... perseguita...in North by Northwest (Intrigo internazionale,1959) perfetta astratta partitura cinematografica..,Cary Grant"uomo di tutti i giorni"viene scambiato per una spia..inseguito e minacciato in una serie di avventure mozzafiato...tutto è travolgente e incomprensibile...al personaggio capita una serie di cose con una rapidità sconcertante e non ci capisce assolutamente niente"credo che lo stesso Grant non si raccapezzava leggendo il soggetto!!!tutto è in bilico fra il divertente ed il tragico (aggiungo da quel che leggo da un pò ...in altri lidi :comico)(variazioni...non in tema..ma forse solo divagazioni..)....ma ritorniamo al film...è la religione della gratuità..di cui parlano Hitchcock e Truffaut....è la stessa apparente gratuità dei sogni..e non è un incubo inesplicabile la celebre scena in cui Cary Grant solo nel deserto..vine addirittura inseguito da un aereo???..è affascinante perchè gratuita..sostiene Truffaut a proposito di questa sequenza..è una scena svuotata di ogni verosimiglianza..e di ogni significato..il cinema....fatto in questo modo diventa veramente un arte astratta..come la musica..così ..la gratuità dei sogni..è la stessa cosa della gratuità del reale e dell'apparente gratuità di una partitura..che per il senso comune non serve a niente.....ma forse in quel tempo..si parlava...ancora di chat....!!!!!continua ...forse..

sintesi..
credo che qualcuno..ha avuto paura della polizia..in questo caso minuscolo...e ha incominciato a pensare il mondo come come un balletto incomprensibile in cui qualcuno è attratto da qualcun altro (forse..la solita donna bionda e frigida..)o a qualcuno altro ripugna qualcuno (forse..anche in questo caso..il vecchio innamorato)..dove Qualcosa..adesso maiuscolo ci perseguita senza che si possa capire perchè (aerei nel deserto..suocere arcigne...uccelli minacciosi..si fà per dire..)...e in cui gli oggetti e le persone diventano senza saperlo strumenti del caso....(suonatori di piatti..rampe di scale..finestre sul cortile).....Hichcock..forse.. aveva inventato il modo per curare la sua paura....
forse non si cancella a caso..o no?....ciao marco....grazie per il tuo.... ben ritrovato...
 
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...per chi come me ne conosce ogni singolo fotogramma...
...è più facile sprigionare l'essenza delle le tue righe...
...il mio nome è Roger Thornill...mi chiamano Kaplan...
e poi...e poi...il Tuo mosaico è perfetto...

Ho voluto reagire contro un vecchio stereotipo:
l'uomo che è andato in un posto
in cui probabilmente verrà ucciso.
Ora che cos'è che si fa di solito?
Una notte nera
in uno stretto incrocio di città.
La vittima attende in piedi
sotto la luce di un lampione.
Il selciato è ancora bagnato
da una pioggia caduta da poco.
Primo piano di un gatto nero,
inquadratura di una finestra
con il viso di qualcuno che,
cercando di non farsi notare,
tira la tenda per guardare fuori.
Si avvicina lentamente una limousine nera....
Mi son chiesto:
quale sarebbe l'esatto contrario di questa scena?
Una pianura deserta in pieno sole,
nè musica nè gatto nero,
ne viso misterioso alla finestra!

Alfred Hitchcock


"http://www.youtube.com/v/7VqBQeL2cWI&hl=it"


...ciao carissimo Roberto...</center>
 
la parola "simbolo" è sempre più un equivoco...la sua accezione comune è...grosso modo.."qualcosa che vuol dire qualcos'altro"(da sapere per capire)oppure "una forma che sta per un'idea".Orbene...queste sono nè più nè meno..definizioni dell'allegoria...quel centauro nella Sacra Allegoria di Bellini significa la doppia natura dell'uomo...quel cromatismo in tristano vuol dire la collera di Isotta e quel sogno sta forse per un omosessualità latente..ma questo è il processo mentale dell'allegoria..!!!!cioè ...bisogna sapere qualc'altro rispetto alla forma estetica e al proprio repertorio di pensieri ed affetti per capirla..(mi viene in mente... la grammatica wagnerianao l'iconologia pittorica del cinquecento)...
sembra insomma che sia andato perduto un linguaggio comune..e non sarà un caso ..il senso patetico del simbolo::(quello per cui mistici e romantici ci vedono.. tout court..dio attraverso un affetto che diventa pensiero)a favore di un valore di segno..per quanto speciale...succede così che sia "simbolo" l'orologio senza lancette nel "Posto delle fragole" di Ingmar Bergman (perchè c'è l'intenzionalità dichiarata) ma non il cappello sghembo di Joan Crawford in "Volto di donna" di George Cukor....che forse abbiano un senso "simbolico" i numeri..nascosti nella Divina Commedia...o magari le prescrizioni più prosaiche nel Corano(perchè si dice.. là c'è un l'intenzionalità significativa..qui c'è un intento politico che diventa inconsciamente religioso)..o che la sfera che sovrasta il cubo dell'archepito dell'architettura araba sia un simbolismo perchè è colto..mentre non lo siano gli elementi dell'architettura dei geometri nell'Italia del boom perchè culturalmente degradati..il 2simbolo" ha poco a che vedere con il segno.. con l'intenzione con la cultura...come la musica sta altrove..in una chiave..in un albero in una sagoma..
ma ritorniamo...ad Hitchcock...un regista osannato e sottovalutato..ma forse pochi come lui hanno realizzato una potenza simbolica inconscia cosi forte tra le righe di un artigiano perfetto e assolutamente cosciente....
In the man who knew too much (l'uomo che sapeva troppo ) l'assassino dovrà sparare durante un concerto nel momento in cui sarà dato l'unico colpo di "piatti" della partitura che ne coprirà il suono...lo spettatore dice Hitchcock per partecipare totalmente all'emozione della scena...deve capire chiaramente che cosa sta succedendo in ogni dettaglio..per questo l'episodio è preparato da ben due ascolti del punto musicale in questione e addirittura da uno scorrere insistente e angoscioso della macchina da presa sulla partitura...nel remake successivo Hitchcok scelse..per la parte del suonatore di "piatti" un attore che secondo Truffaut gli somigliava.."non penso di averlo fatto intenzionalmente"risponde il regista..Truffaut aggiunge..."è totalmente impassibile"e Hitchcok"la sua passività è essenziale..perchè sa di essere lo strumento della morte..senza saperlo è il vero assassino..in effetti una delle 2ossessioni di Hitchcok è proprio quella del caso che travolge una vita tranquilla..quel colpo di "piatti"..cosi attesso cosi semplice in fondo ..mentre tutti i destini del film vengono al nodo..è tutto questo senza dirlo.....proprio nel particolare più smagliante...più meticoloso..più architettato..dunque..(quei piatti spalancati.quelle battute musicali vuote..di un'evidenza cinematografica indimenticabile)si annida un senso non del tutto pensato..o forse non del tutto conscio..
la sintesi... non è l'interpretazione..assoluta di solito....non si riferisce a grammatiche o a codici di stile.....mentre è appassionante la questione della felicità dell'interpretazione..forse desideravo..augurarvi.... buona giornata...
 
<center>
...Le convinzioni limitano,
le conoscenze rafforzano...

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"http://www.youtube.com/v/o_qngQwy764&hl=it"


...che le nubi offuschino abbagli di accecante luce...


ciao Roberto...</center>
 
<center>
...nella seconda versione dell'"uomo che sapeva troppo" Hitch insiste sull'immagine dei piatti fin dai titoli di testa: la macchina da presa
si avvicina infatti ad un'orchestra che li suona, mentre una scritta in sovraimpressione recita "un solo colpo di piatti sconvolse la vita di una famiglia americana"...Più avanti la musica che verrà eseguita al concerto e il suono dei piatti vengono fatti ascoltare al killer per due volte di seguito...commenta il regista "ci sono probabilmente nel pubblico molti che non sanno cosa sono i piatti, e, per questi, era bene mostrare contemporaneamente lo strumento e la parola <piatti> scritta a chiare lettere; poi bisognava che il pubblico fosse capace non solo di identificare il suono dei piatti, ma anche di immaginarlo in anticipo, quindi di attenderlo; questo condizionamento del pubblico è la base essenziale per la creazione della suspense"

"http://www.youtube.com/v/qhN7_sU8qdc&hl=it" </center>
 
....il mondo visionario di Hitchcock colleziona un'infinità di oggetti comuni...che diventano carichi di un senso indefinito..forse...grazie a procedimenti stranianti...così..in
Dial M for Murder (il delitto perfetto)..le forbici che dovevano servire per sistemare l'album fotografico..di un matrimonio in apparenza idilliaco..affondano..gigantesche e rese ancora più incisive..dalla fotografia..in tre dimensioni..nella schiena del sicario che il marito ricatta per uccidere la moglie..e tutto il puzzle del film gira intorno ad un balletto di chiavi..(la chiave di casa..di cui esistono solo due copie..segno quotidiano di fiducia)..che vanno dalla borsetta alla tasca del soprabito al nascondiglio escogitato ..in una danza di luoghi familiari (quasi tutto il film si svolge in un soggiorno)..che nascondono sorprese.....già...la chiave che si trova non è quella che si cerca..o magari quella che si trovaal posto giusto..non è la chiave giusta...difficile fidarsi...degli oggetti..aggiungo degli uomini..(ripenso alle varie..sintesi)......

in Rear Window(la finestra sul cortile)...James Stewart immobilizzato da un'ingessatura assiste impotente..ad un assassino dalla finestra....
la finestra in questo modo diventa..il buco della serratura..da cui spiare ciò che ci attrae e ci spaventa.. lo schermo dell'irresistibile...forse "spettacolo delle debolezze umane"...
credo che nove persone su dieci..se vedono dall'altra parte del cortile una donna che si spoglia..prima di andare a letto..o semplicemente un uomo che mette in ordine la sua stanza..non riescono a trattenersi nel guardare..potrebbero distogliere gli occhi dicendo.."non mi riguarda"..potrebbero chiudere le loro persiane...e invece non lo fanno..staranno...lì a guardare...

un regista...a volte non può permettersi semplicemnete di dire la "verità" (pena il suo rifiuto) ma deve inventare un mezzo retorico..per renderla ascoltabile..anche a chi non vuol sentire..e allo stesso modo in cui Hitchcock non aveva nessuna idea che il suo sguardo su gli uomini fosse cosi appassionato e pietoso..cosi lo spettatore comune non è costretto a far diventare conscio questo pensiero...credo che..l'etica è tutta lì....nel fatto cinematografico..(come il senso della musica sta tutto lì..nella musica... piacere e pensiero insieme)e passa appunto da un piacere (suspance)..non certo..da un discorso...

ciao grande marco..
 
<center>

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...girare un film attenendosi all'unità di luogo...e a un unico punto di vista...quello di James Stewart...una grande sfida vinta da Hitch.
Non vediamo che quello che vede lui, da dove lo vede lui...nello stesso preciso istante in cui lo vede...praticamente ciò che potrebbe essere una scommessa austera e teorica, un esercizio di freddo virtuosismo, diventa, nella "finestra sul cortile", in realtà, uno spettacolo affascinante grazie all'invenzione continua che ci inchioda alla nostra poltrona...esattamente come James Stewart è bloccato dalla sua gamba ingessata...
...un aspetto dei film di Hichcock, caro Roberto, che sempre mi ha affascinato è quella di certi scenari che tornano inevitabilmente in mente in determinate circostanze dalla vita quotidiana...accade così che il ricordo della scena della doccia di "Psycho" turbi talvolta i docciofili più sereni, o che la memoria delle scene più agghiaccianti degli "Uccelli" faccia rabbrividire chi tranquillamente attraversa una piazza invasa da pacifici colombi...pur senza scatenare le nostra paure più profonde anche lo stesso "La finestra sul cortile" ha un posto preciso nella memoria collettiva dei telespettatori...spiando nelle abitazioni dei propri vicini...chi non lo fa...potendo ??...alla ricerca di...buona serata Roberto...e grazie...</center>
 
<center>

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...a proposito di film girati in spazi ristretti, Hitchcock confessò a Truffaut: "girerei volentieri un intero film in una cabina telefonica. Immaginiamo una coppia di innamorati in una cabina...le loro mani si toccano, le bocche si uniscono e accidentalmente la pressione dei corpi fa in modo che il ricevitore si sollevi da solo e apra la linea...Ora all'insaputa della coppia, la centralinista può seguire la loro conversazione intima. Il dramma ha fatto un passo avanti...per il pubblico che guarda queste immagini è come leggere i primi paragrafi di un romanzo o come ascoltare una commedia...quindi, una scena all'interno di una cabina telefonica lascia a noi registi la stessa libertà che la pagina bianca allo scrittore di romanzi..."</center>
 
quote:Originally posted by kabal@

.




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kabal@............</div id="right">

<center>"La farfalla non conta gli anni ma gli istanti:
per questo il suo breve tempo le basta".

"http://www.youtube.com/v/iYEOzBZ51QI&hl=it"

...merci mon amie...</center>
 
www.youtube.com/v/JAzgANpo4d4&hl=it&fs=1"><

Che Il Mediterraneo Sia
Eugenio Bennato


Che il Mediterraneo sia
quella nave che va da sola
tutta musica e tutta vele
su quell'onda dove si vola
tra la scienza e la leggenda
del flamenco e della taranta
e fra l'algebra e la magia
nella scia di quei marinai
e quell'onda che non smette mai
che il Mediterraneo sia

Andare, andare, simme tutt'eguale
affacciati alle sponde dello stesso mare
e nisciuno è pirata e nisciuno è emigrante
simme tutte naviganti
allez, allez il n'y a pas de barrière
nous sommes tous enfants de la même mer
il n'y a pas de pirate il n'y a pas d'émigrant
nous sommes tous des navigants

Che il Mediterraneo sia
Lyricsla fortezza ca nun tene porte
addo' ognuno po' campare
d'a ricchezza ca ognuno porta
ogni uomo con la sua stella
nella notte del dio che balla
e ogni popolo col suo dio
che accompagna tutti i marinai
e quell'onda che non smette mai
che il Mediterraneo sia

andare andare alla stessa festa,
di una musica fatta di gente diversa
da Napoli che inventa melodia
ai tamburi dell'Algeria
allez allez à la même fête
d'une musique qui va et jamais s'arrête
de Naples qui invente sa mélodie
aux tambours de l'Algérie

Che il Mediterraneo sia
quella nave che va da sempre
navigando tra nord e sud
tra l'oriente e l'occidente
e nel mare delle invenzioni
quella bussola per navigare
Nina, Pinta e Santa Maria
e il coraggio di quei marinai
e quel viaggio che non smette mai
che il Mediterraneo sia

(al baar al albiad al mutahuassed)

Che il Mediterraneo sia
quella nave che va da sola
tra il futuro la poesia
nella scia di quei marinai
e quell'onda che non smette mai
che il Mediterraneo sia
 
<center>....La vertigine non e' paura di cadere...ma voglia di volare...</center>


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Se stiamo guardando la stessa luna, Non Siamo Poi Cosi' Lontani......
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qualcosa...qualcosa...comincia ad affiorare..forse una pesantezza immobile che vacilla..un suono che sembra esplodere...cresce ma rimane sulla stessa nota...forse solo un momrento di sospensione..come una strana quiete ...(il musicista ..è un gran lettore di Dostoevskij)...ci si aggiunge continuamente qualcosa....
la fantasia di fermarsi nell'aria..durante un tuffo..di rotolarsi come un gatto sui marmi della statue greche senza farsi male..di accendere continuamente una sigaretta senza fumarla mai...forse trapela lentamente una rete di paure..e quindi del tempo che rovina..come la sigaretta che si consuma..il piacere del tuffo che non si può sospendere nell'aria..o la vertigine per cui Dostoevskij ha trovato parole così affilate..eppure per dire tutto questo ci vogliono molti discorsi .. spesso al limite dell'incomprensibile...(aggiungo come quello che sto scrivendo)...buona domenica...

www.youtube.com/v/CaRslR1sDeY&hl=it&fs=1"
 
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