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 L' ARTE DI VIVERE 

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ahahah si! altro che ...decontestualizzazioni , metalinguaggi...so' pecore altro che...
con una pennellata da maestro, taglia via tutti i discorsi il grande Sordi...irresistibile !


Puffolottoso, a te che ci sei dentro chiedo: negli ultimi anni, in che è cambiata, se è cambiata, secondo te sostanzialmente l'espressività artistica nelle arti figurative da quegli anni '70 così immortalati da Sordi nelle Vacanze Intelligenti?




ciao Sheila! ciao Puffo!:):)
 
Ciao Giuditta. Se la tua domanda riguarda la novità, la mia risposta è: "in niente!". L'arte attuale è un crossover dell'arte sperimentata negli anni 60-70, che è a sua volta una proliferazione del metalinguaggio espressionista, futurista, dadaista... capace di però produrre il nuovo (vedi la ricerca di Lucio Fontana), mentre gli artisti contemporanei sono fermi a Duchamp, incapaci di produrre il nuovo. Ci sono tuttavia delle meteore: Joseph Beuys è una di queste. Enrico Baj, dal canto suo, si lamentava del fatto che l'arte contemporanea è un'arte non antropologica: non riguarda l'uomo, ma i prodotti dell'uomo(altro grande problema). Io personalmente ho incentrato la mia produzione sul processo di esaurimento della vitalità delle opere di Fontana, Duchamp...etc. Ma è qualcosa di imparagonabile a quanto fatto negli anni ottanta dalla Transavanguardia, che è, se mi permetti, una presa per il...

Tu però, hai anche sottolineato una equivalenza non valida, ovvero Arte contemporanea = inutile p. mentale (passami questo termine). Ora ti chiedo io: perché arte contemporanea e non arte in generale? Credi che le opere del passato siano più semplici? E l'utilità di un'opera in cosa consiste? Io sono dell'idea che non è l'opera che deve incontrare la gente, ma l'uomo che deve avvicinarsi (se lo vuole) alle opere. Esattamente il contrario di ciò che proponeva Renato Guttuso. L'arte, come la filosofia, come la scienza... non può essere facilmente fruibile, perché è proprio il mistero, l'incomprensibile che, se da un lato ci blocca, dall'altro può far scattare quel meccanismo che ci fa entrare in un mondo interessante, quella della cultura. Altrimenti l'arte (quella vera) non sarebbe cultura. Ma un mio consiglio è questo: metti da parte i Maurizio Cattelan di turno!
 
<center>...wowww...ma come siamo ben afferrati...è un piacere leggerti...
...nota bene...non sto scherzando...

...uno dei prossimi giorni ti spiegherò cosa intendo io per arte...
...in senso lato naturalmente...

...anche tu giuditta...donna dai 1000 interessi...la semeiotica...la musica...ti ho letta sai? ;)
...anche se poi hai cancellato...il restauro...l'interpretazione dei sogni...l'arte...
...ohi...continuate...voglio leggervi!!!:) </center>






...Se stiamo guardando la stessa luna, Non Siamo Poi Così Lontani......
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In vacanze intelligenti c'è una scena altrettanto comica della moglie che si mette a contare le pietre che stanno disposte in cerchio per terra, esclamando: so 73! E sordi: ...sa, mia moglie è fruttarola, sa fare bene i conti (o qualcosa del genere). Ebbene, le 73 pietre, l'opera del Land-artista Richard Long, un uomo altissimo, dolce, simpaticone... è però un'opera seria..., perché c'è dietro uno studio che parte dall'archeologia, passa poi all'ecologia e incontra l'etnologia e l'antropologia. Ma questo lo so io che ho studiato, magari tu te ne freghi e dici: a che serve??? Ma l'arte non è utilitaria in senso materialistico! Guai se lo fosse! Pure l'arte vuoi serva di Arimane!!! Non basta la scienza, l'ideologia... e Leopardi.


Un abbraccio (d'artista)
 
ciao, da dove deduci che io ritengo vano il processo mentale relativo a certa arte contemporanea? forse perchè pensi che io abbracci la semplificazione che ne fa Sordi? no, quella era una battuta solo per ribadire come in estrema sintesi, il film è riuscito a centrare la vera questione del dibattito odierno sull'arte e cioè: può in prima istanza uno spettatore, fruitore dell'opera d'arte contemporanea che non sia introdotto nei linguaggi artistici, coinvolgersi, comprenderne il messaggio quando questo non è immediatamente fruibile come bellezza, mimesi, o altro che sappiamo, che invece contraddistingue l'arte antecedente le avanguardie?
Trovarsi di fronte a un Caravaggio o un Turner, per me è ben diverso che stare di fronte a uno squarcio su una tela. Il primo lo comprendo sensibilmente, emotivamente; il secondo devo eaborarlo alla luce della mia esperienza del mondo.

Vedi, io distinguo come da manuale tra arte classica, moderna e contemporanea perchè, anche se certo che è Arte tutta, da un punto di vista conoscitivo, esperenziale e dialogico, comprendere tutto nello stesso ambito concettuale, per me non è un'operazione utile nè corretta. Le differenze ci sono, inutile azzerarle. Così come tanto è poesia quella di Petrarca, tanto lo è quella di Alda Merini in termini assoluti, ma per me con quella distanza non solo epocale di stile ecc. che sarebbe un delitto intellettuale porle sullo stesso piano. Con ciò non ho detto che Petrarca sia superiore alla Merini o questa a Petrarca.
Per tornare a bomba, riprendo quella sequenza del film:

i due sprovveduti, entrano alla Mostra, si avvicinano all'arte, come l'artista odierno incentrato su di sè vuole che sia, ma c'è alla fine un transfert artistico, un' estetizzazione autentica che i due fanno di quella 'esperienza?
E non solo loro, i due protagonisti, anche quei visitatori che pur apparendo esperti e introdotti, invece confondono in modo ancora più imbarazzante ciò che è da ciò che non è, esattamente come i nostri, digiuni di attrezzi concettuali.

quindi? si può asserire tutto e il contrario di tutto...
tanto quelle sono pecore e non sculture e viceversa;
tanto la signora sembra una palla che sprofonda prima di essere risucchiata dalla palma spostata dal vento, tanto è solo una signora stanca che sta semplicemente seduta.


Insomma, artista e pubblico oggi, si incontrano su quale piano che non sia mediato dalla espressività linguistica che per me, oltre ovviamente il contesto, è il veiculum della possibile fruizione dell'opera d'arte contemporanea?
Voglio dire. Se io, sia che sia digiuno di ogni preconoscenza, sia che sia profondo conoscitore del discorso artistico, mi avvicino a un'opera o un prodotto artistico, con quali criteri opero la mia selezione, la mia distinzione tra ciò che è arte e ciò che non lo é?
Io penso che qui intervenga l'estetica. Ma allora qual'è l'estetica odierna? Chi estetizza chi ? Gli artisti, i luoghi d'arte o i critici o i media ...chi?

Vale la pena qui ricordare, quel famoso flop avvenuto negli anni '80, che fece l'allora Sovrintendente alle Opere d'arte insieme a critici di nota fama, quando vennero ritrovate le 3 teste da loro attribuite a Modigliani, che altro non erano invece che 3 falsi realizzati per burla da tre ragazzi.

Io so solo che la vita è continua creazione e l'artista è parte attiva determinanate quale forza modificatrice di ogni processo culturale, ma comprendere il suo ruolo oggi senza chiedermi prima, cosa sia oggi l'estetica e chi ne è motore e promotore, a me fruitore preclude di trovare ragionevolmente il senso della loro mediazione.

:)
 
OIIIIIIII Sheila, ciao!

stavo scrivendo mentre tu e Puffo pubblicavate...vedo che leggu tutto tutto ahahahahh;)


bello questo topic, grazie a Puffolottoso che si è introdotto qui e ha proposto l'argomento...ora mi farà nera,,,ma non importa anzi, il bello è questo quando ci si confronta!

...o però Sheila...ti la tua sull'arte che sono curiosa anch'io!


ciao ti abbraccio...[:X]
 
Tu tiri in ballo troppi dilemmi, alcuni irrisolti. Il problema del rapporto tra il pubblico e l'opera? Ma non esiste più il pubblico dell'arte. Alle mostre ci vanno i critici, i galleristi, gli artisti e un pò di gente che è ineducata all'arte, che va lì solo per dire "sai, sono andata a vedere la retrospettiva di Schifano", ma loro vanno lì e parlano della bambinaia, del cane che deve fare le vaccinazioni, del bambino discolo... Tu tiri in ballo l'estetica, io ti dico che l'estetica non c'entra con l'arte (Dorfles mi farà nero [xx(]). L'estetica si riduce al bello o meglio all'incontro tra bello, buono e giusto, una concettualizzazione buona 100 anni fa (e neanche). Ma la bellezza non è una qualità centro-significante dell'opera. Che un'opera sia bella, attraente.. non ha alcuna importanza; importa ha l'equilibrio e ciò che riesce a trasmettere: davanti al Caravaggio ti senti più a tuo agio... certo, ma tu limiti l'arte alla tirannica predominanza della pittura!!! e di certa pittura rassicurante. Chiediti: ma l'attrazione che provo per Caravaggio non è mica una trappola? E, di contro, la repulsione per certe opere... non sarà un invito? Questo devi deciderlo tu.

Un'ultima cosa. Mi sembra che tu ti preoccupi troppo della reazione degli altri, ma tu e io, che siamo persone intelligenti e interessate siamo un'eccezione? Freud non amava i Surrealisti, tu magari si. Un fruttarolo ignorante (per ritornare a Sordi) è uomo semplice, uomo che vive di tre cose (forse) lavorare, mangiare, fare l'amore, non è che sia interessato alla scienza, alla filosofia, alla paleontologia... all'arte contemporanea. Allora dobbiamo semplificare l'arte? No, dobbiamo elevare il livello di educazione delle nostre scuole, affinché la creatività e l'intelligenza non siano più schiacciate al nascere. E vedrai che anche il rapporto con certi linguaggi astrusi si farà più semplice. Tranne che tu non voglia limitare l'arte a: bello, mi piace. Stop! Anche se sei liberissima di farlo. Ciao
 
Mi sono dimenticato una cosa importante. Tu hai sottolineato, direi giustamente, il problema del "cosa è" e del "cosa dovrebbe essere", bene, credo che questo sia riassumibile in poche righe: difficoltà da parte degli operatori (artisti) a trasmettere attraverso un media materiale un'emozione, un'idea. L'arte fa parte (o dovrebbe fare parte) della categoria dello spirito. E come rappresentare degnamente una emozione, una visione? La rappresentazione degli Dei, non riduce forse gli dei a semplici icone-feticcio? Si, perché l'arte può trasmettersi solo per via materiale, dove il pensiero si incarna e imprigiona. tra te e ciò che prova l'artista e vuole trasmettere c'è sempre il velo di Maya. I colori di Kandinsky riescono a trasmetterti lo spirituale che intendeva-provava lui? Poco, anche se si deve apprezzare lo sforzo.
 
<center>...non mi toccare caravaggio...te lo proibisco...
...mai avrei creduto...ti giuro...che un dipinto avesse su di me un effetto tale...
...è la decollazione di giovanni battista...di un realismo in..cre...di...bi...le!!!!!!!
...ebbi brividi dalla testa ai piedi...e si che era agosto...
...non esistono foto nel web che rendano neanche in piccolissima parte...
...la realtà di quel quadro!</center>







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puffo....vado corsa ora non posso approfondire,,ma dissento totalmente dal concetto che hai estetica.

Forse il tuo si è fermato a 100 anni fa, mentre io vado oltre e torno ad Aristotele,,, pensa un po!

Ecco, punto di partenza, ri-definire l'estetica.

ciaooooooo
 
Sheila, Caravaggio? Uno dei miei artisti preferiti? No, e chi lo mette in discussione? Io ho detto solo che Giuditta sembra parlare di Arte (con la maiuscola) per i quadri (e c'è una tirannia della pittura, oggi, per la verità, un pò più del video, come se esistessero media di serie A e di serie B), mentre il resto non è considerato. Trovami un artista che sappia usare la luce così bene.

Per Giuditta: forse la tua interpretazione di estetica è diversa, se non tiene conto della etimologia del termine... ma l'estetica, intesa come disciplina, intesa come Aestetica, è ferma ad Anceschi, che, nonostante tutto, non può discostarsi troppo da Baumgarten, che ne ha coniato il termine, che risale, pensa un pò, a circa due secoli e mezzo fa.
 
Puffolottoso, sull'Estetica non ci intendiamo proprio vedo, neanche a partire dalla sua etimologia. Estetica non è riduttivamente la teoria o la filosofia del bello applicata all'arte come si apprende scolasticamente. Eppoi non sono così superficiale da arrestarmi alla soglia del bello nella valutazione dell'opera d'arte e per inciso, il pubblico a cui mi riferivo non è per me quello in fila ai musei, ma in senso lato, tutti i destinatari delle opere d'arte o se preferisci, tutti coloro che incontrano l'opera d'arte.

estetica cioè sensibilità, percezione sensibile.
Io non amo le citazioni, preferisco una dialettica di pensiero pura alle stampelle del pensiero altrui, ma qui necessita, quindi cito la trattazione estetica di Zoia, ad esempio. Oggi più che mai, in un sistema variamente anestetizzato, è d'importanza fondamentale comprendere la funzione dell'approccio estetico in tutti gli ambiti umani; dal sociale al politico, dall'edilizia al sistema scolastico, dalla natura ai temi etici. Incidentalmente quindi, anche l' ambito artistico.

Credo non sia perciò una questione da liquidarsi frettolosamente, anzi.

Per non dire poi di quella tradizione estetica, che va da Benjamin ad Agamben , ed affronta i grandi temi del secolo appena passato, dalla Shoà, alla guerra, al rapporto uomo-società, da cui l'artista mi risulta non sia escluso, ma che anzi ci sia dentro fino al collo.
Come lo sono stati ad esempio Picasso o Chagall sul piano artistico e civile.


buon sabato sera
 
Devo farti allora una domanda: che cosa hai studiato e continui a studiare? Hai conoscenze di filosofia, arte, alchimia... così mi regolo e posso risponderti in maniera un pò più dignitosa, ok? Tieni conto che non sono bravo a parlare di certi argomenti in maniera sempliciotta... che i miei libri sono libri di nicchia per la complessità argomentativa che portano, ma seguiti da autori internazionali, come Noam Chomsky (in USA, nemico numeri 1 di Bush, per intenderci). La mia ultima creatura, ancora in elaborazione, è un testo "unico" su Rudolf Steiner, autore non certo facile, che con l'arte c'entra poco (anche se c'entra), ma tira in ballo la gnoseologia, la cristologia, la religione, la teosofia... Quindi, se tu mi dici che posso osare oso, eh! :)
 
ciao Puffo Lottoso, oggi bella domenica di sole primaverile,quindi una risposta veloce veloce


Diciamo che su Chomsky ci potremmo incontrare bene:D ( ...nota di colore Bush a parte ) e diciamo che per il resto la mia formazione non è da wikipedia .

Quindi trova tu il registro comunicativo che ritieni opportuno.

Al di là di questo, la mia opinione è che in un forum pubblico, ci si debba rivolgere a tutti, tentando di farsi comprendere il più possibile da più persone possibili a prescindere da chi sia il tuo interlocutore del momento o sarebbe come far circolare qualcosa in un circuito chiuso, cosa che trovo sterile e priva di senso.

Beninteso, quando avrai terminato la tua opera su Steiner, fa sapere, che sarò una tua attenta lettrice.


:):):)
 
Ok, cercherò in questi giorni di riprendere passo passo le tue domande. Che non avevi una cultura da Wikipedia ne ero sicuro, ma mi serviva sapere fino a vhe punto potevo spingermi.

Sul fatto che su un forum si debba essere comprensibili a tutti non sono daccordo perché si può cadere nel pericolo di banalizzare argomenti complessi e quasi sicuramente di fraintendersi, come è successo. Resto dell'idea che l'arte non debba essere "per tutti", ma "per quelli la vuole", ed è giusto che esistano livelli diversificati di sapere.

Ciao Judith
 
<center>...se prima eravamo in tre a...
...adesso siamo in due caro cristian...un abbraccio anche a te:)
p.s...con me la partita l'hai già vinta...:(</center>










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Perché scrivi: p.s...con me la partita l'hai già vinta...???

In che senso?

Nel senso del dialogo? Ma che dici?

Inoltre: dove eri finita? A volte sparisci lungo la scia delle tue vincite. Mi fai stare in pensiero :([8)]
 
quote:Originally posted by Puffo Lottoso

Perché scrivi: p.s...con me la partita l'hai già vinta...???

In che senso?

Nel senso del dialogo? Ma che dici?

Inoltre: dove eri finita? A volte sparisci lungo la scia delle tue vincite. Mi fai stare in pensiero :([8)]

<center>...partita vinta x l'argomento che tratteremo...l'arte...
...giuditta è stata un'ottima interlocutrice...preparatissima...
...ma tornerà...sisi...;)
...non dirmi che ti sei preoccupato x me[}:)]...sei andato a chi l'ha visto?
...o preoccupato di vedermi a palermo? dai che scherzo...
...pensavo tu avessi letto che mi sarei assentata x lavoro...
...ohhhh...il concorso ha dato i suoi frutti...che ti credevi? ;)
...hai visto le vincite? ahahah...è uscito anche 1 quattro al super col 2 - 10 - 19 - 90 [}:)]
...un bacione cri...
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</center>






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...e siccome ho finito di fare quello che dovevo fare... prima che vi facciate l'abitudine che non ci sono, una capatina dovevo farla prima di andare ...

...Puffo...

qui si fanno i turni, c'è chi viene e chi va , tieniti saldo che avrai il tuo da fare... sento Sheila abbastanza scatenata.
Mogia Mogia, cheta cheta, fa la gnorri, poi sferra i colpi sottopancia...okkio![B)]:D

e soprattutto ...non toccargli Caravaggio!!! :(;)


a bientot:)
 
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