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Roby
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LA LAVORAZIONE INDUSTRIALE DELLO ZUCCHERO
Lo zucchero bianco o saccarosio è composto da due zuccheri semplici: glucosio e fruttosio. Il saccarosio è estratto dalla barbabietola o dalla canna da zucchero, raffinato con procedimenti chimici complessi in modo da allontanare tutte le “impurità” (sono sostanze preziosissime: vitamine, sali minerali, proteine, altri zuccheri…). In effetti dopo la spremitura per ottenere il succo zuccherino dalla lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, avviene la DEPURAZIONE con la calce, segue la CARBONATAZIONE, con anidride carbonica per eliminare la calce in eccesso, poi la SOLFITAZIONE con zolfo per decolorare lo sciroppo, poi la FILTRAZIONE E CRISTALLIZZAZIONE (zucchero greggio), inoltre FILTRAZIONE E DECOLORAZIONE con carbone animale (cascami di macello, scarti di animali come: carcasse, peli, unghie, ecc. carbonizzati ed usati come sbiancante), poi la COLORAZIONE effettuata con blu oltremare (cancerogeno) per eliminare i riflessi giallognoli, e per ultima la CRISTALLIZZAZIONE risultato lo zucchero bianco!
Oggi questo prodotto è nascosto ovunque: nei dentifrici, nei succhi di frutta, alimenti in scatola, nei farmaci, nei dolci di ogni genere. Lo zucchero bianco in eccesso, (98% di saccarosio), è causa di: colesterolo e trigliceridi nel sangue; malattie circolatorie; pancreatiche (il diabete e l’ipoglicemia); cancro (le cellule maligne si nutrono di zucchero); carie dentarie e osteoporosi (lo zucchero discioglie il calcio contenuto nelle ossa e nei denti, formando il solubile mono-saccarato di calcio).
Tratto dal libro: "IL CUCCHIAIO VERDE" edizioni LA CASA VERDE (DEMETRA).
IL PANE
INDUSTRIALE...
Nato come prodotto semplice, sano, completo e naturale, a base di farina, acqua e lievito, il pane e' stato ridotto dall'uomo moderno ad un cibo sofisticato e addizionato di prodotti chimici che lo rendono cattivo e scarsamente nutriente. La farina impiegata attualmente per la panificazione e' raffinata e adulterata, resa cioe' un alimento morto e chimico. Il grano e' coltivato con diserbanti e concimi chimici e con il processo di raffinazione perde parte del contenuto di glutine (proteina del grano); dei minerali (ad esempio il magnesio la cui mancanza provoca depressione nervosa, il calcio la cui carenza causa osteoporosi, il ferro la cui mancanza provoca anemia); di vitamine (ad esempio quelle del gruppo B di cui i cereali integrali sono ricchissimi e che concorrono al metabolismo degli amidi, favorendone la completa combustione ed impedendo l'accumulo di prodotti di rifiuto e migliorando il processo digestivo); la vitamina E (contenuta nel germe del chicco, che ha proprieta' antiossidanti e rinforza l'apparato riproduttivo); le fibre vegetali (importantissime per favorire l'evacuazione, per assorbire grassi e tossine dall'intestino, per l'apporto di minerali e vitamine...). Il pane integrale non biologico e' ottenuto con farina raffinata additivata con tritello e crusca trattati con pesticidi. Alla lievitazione naturale si e' sostituita quella a base di lieviti chimici come acido solforico, cloruro d'ammonio, solfati, fosfati di calcio (cosiddette polveri migliorative), che consentono la lievitazione "forzata" delle farine raffinate, che stentano a lievitare. Anche il lievito di birra che-una volta si otteneva naturalmente (era il residuo della lavorazione della birra, depositato sul fondo dei tini), oggi si ottiene attraverso un processo di coltura e germinazione di cellule di lievito selezionato, in laboratori chimici e con aggiunta di ammoniaca e altri componenti dannosi per l'organismo. Purtroppo questi tipi di lieviti non svolgono l'azione ossigenante e predigerente dell'amido attuata dai lieviti naturali. Occorre ricordare inoltre che la pasta madre (o levame o pasta acida), ricca di saccaromiceti, fermenti acidificanti e altri batteri, neutralizza la fitina, una fibra contenuta nelle farine integrali, ritenuta responsabile della cattiva assimilazione dei minerali, trasformando l'acido fitico ed i suoi sali (
Lo zucchero bianco o saccarosio è composto da due zuccheri semplici: glucosio e fruttosio. Il saccarosio è estratto dalla barbabietola o dalla canna da zucchero, raffinato con procedimenti chimici complessi in modo da allontanare tutte le “impurità” (sono sostanze preziosissime: vitamine, sali minerali, proteine, altri zuccheri…). In effetti dopo la spremitura per ottenere il succo zuccherino dalla lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, avviene la DEPURAZIONE con la calce, segue la CARBONATAZIONE, con anidride carbonica per eliminare la calce in eccesso, poi la SOLFITAZIONE con zolfo per decolorare lo sciroppo, poi la FILTRAZIONE E CRISTALLIZZAZIONE (zucchero greggio), inoltre FILTRAZIONE E DECOLORAZIONE con carbone animale (cascami di macello, scarti di animali come: carcasse, peli, unghie, ecc. carbonizzati ed usati come sbiancante), poi la COLORAZIONE effettuata con blu oltremare (cancerogeno) per eliminare i riflessi giallognoli, e per ultima la CRISTALLIZZAZIONE risultato lo zucchero bianco!
Oggi questo prodotto è nascosto ovunque: nei dentifrici, nei succhi di frutta, alimenti in scatola, nei farmaci, nei dolci di ogni genere. Lo zucchero bianco in eccesso, (98% di saccarosio), è causa di: colesterolo e trigliceridi nel sangue; malattie circolatorie; pancreatiche (il diabete e l’ipoglicemia); cancro (le cellule maligne si nutrono di zucchero); carie dentarie e osteoporosi (lo zucchero discioglie il calcio contenuto nelle ossa e nei denti, formando il solubile mono-saccarato di calcio).
Tratto dal libro: "IL CUCCHIAIO VERDE" edizioni LA CASA VERDE (DEMETRA).
IL PANE
INDUSTRIALE...
Nato come prodotto semplice, sano, completo e naturale, a base di farina, acqua e lievito, il pane e' stato ridotto dall'uomo moderno ad un cibo sofisticato e addizionato di prodotti chimici che lo rendono cattivo e scarsamente nutriente. La farina impiegata attualmente per la panificazione e' raffinata e adulterata, resa cioe' un alimento morto e chimico. Il grano e' coltivato con diserbanti e concimi chimici e con il processo di raffinazione perde parte del contenuto di glutine (proteina del grano); dei minerali (ad esempio il magnesio la cui mancanza provoca depressione nervosa, il calcio la cui carenza causa osteoporosi, il ferro la cui mancanza provoca anemia); di vitamine (ad esempio quelle del gruppo B di cui i cereali integrali sono ricchissimi e che concorrono al metabolismo degli amidi, favorendone la completa combustione ed impedendo l'accumulo di prodotti di rifiuto e migliorando il processo digestivo); la vitamina E (contenuta nel germe del chicco, che ha proprieta' antiossidanti e rinforza l'apparato riproduttivo); le fibre vegetali (importantissime per favorire l'evacuazione, per assorbire grassi e tossine dall'intestino, per l'apporto di minerali e vitamine...). Il pane integrale non biologico e' ottenuto con farina raffinata additivata con tritello e crusca trattati con pesticidi. Alla lievitazione naturale si e' sostituita quella a base di lieviti chimici come acido solforico, cloruro d'ammonio, solfati, fosfati di calcio (cosiddette polveri migliorative), che consentono la lievitazione "forzata" delle farine raffinate, che stentano a lievitare. Anche il lievito di birra che-una volta si otteneva naturalmente (era il residuo della lavorazione della birra, depositato sul fondo dei tini), oggi si ottiene attraverso un processo di coltura e germinazione di cellule di lievito selezionato, in laboratori chimici e con aggiunta di ammoniaca e altri componenti dannosi per l'organismo. Purtroppo questi tipi di lieviti non svolgono l'azione ossigenante e predigerente dell'amido attuata dai lieviti naturali. Occorre ricordare inoltre che la pasta madre (o levame o pasta acida), ricca di saccaromiceti, fermenti acidificanti e altri batteri, neutralizza la fitina, una fibra contenuta nelle farine integrali, ritenuta responsabile della cattiva assimilazione dei minerali, trasformando l'acido fitico ed i suoi sali (