Zetrix
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Debito pubblico: lo crea chi stampa moneta e lo pagano i cittadini.
Altro che riduzione delle tasse: dal 2014 e per 20 anni sarà un vero e proprio salasso. Il motivo è che l’Italia ha un debito pubblico, rispetto al Pil, altissimo e deve ridurlo; a ciò la obbliga il Patto di bilancio europeo o Trattato sulla stabilità, o Fiscal Compact, un accordo approvato con un trattato internazionale il 2 marzo 2012 da 25 dei 27 stati membri dell’Unione europea, entrato in vigore il 1º gennaio 2013. Tra le regole da seguire, per il nostro Paese c’è quella di ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil al 60%. Ora questo rapporto supera il 132%.
La riduzione si potrà avere con una maxi manovra finanziaria ogni anno per i prossimi due decenni; si dovrà ridurre il debito pubblico di 9000 milioni di euro, ovvero 45 miliardi all’anno. Naturalmente nel dibattito italiano non si parla del fiscal compact, ma se ne parlerà eccome quando bisognerà tirar fuori i soldi per rispettarlo, tra qualche mese. In pratica il pagamento dei 45 miliardi avverrà o attraverso l’aumento delle tasse o attraverso la contrazione della spesa pubblica, che può comprende sia la riduzione dell’occupazione che dei salari pubblici, o in tutti e due i modi, quindi saremo più poveri perché dobbiamo tirare la cinghia ulteriormente per ridurre il volume totale dei nostri debiti.
Altro che riduzione delle tasse: dal 2014 e per 20 anni sarà un vero e proprio salasso. Il motivo è che l’Italia ha un debito pubblico, rispetto al Pil, altissimo e deve ridurlo; a ciò la obbliga il Patto di bilancio europeo o Trattato sulla stabilità, o Fiscal Compact, un accordo approvato con un trattato internazionale il 2 marzo 2012 da 25 dei 27 stati membri dell’Unione europea, entrato in vigore il 1º gennaio 2013. Tra le regole da seguire, per il nostro Paese c’è quella di ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil al 60%. Ora questo rapporto supera il 132%.
La riduzione si potrà avere con una maxi manovra finanziaria ogni anno per i prossimi due decenni; si dovrà ridurre il debito pubblico di 9000 milioni di euro, ovvero 45 miliardi all’anno. Naturalmente nel dibattito italiano non si parla del fiscal compact, ma se ne parlerà eccome quando bisognerà tirar fuori i soldi per rispettarlo, tra qualche mese. In pratica il pagamento dei 45 miliardi avverrà o attraverso l’aumento delle tasse o attraverso la contrazione della spesa pubblica, che può comprende sia la riduzione dell’occupazione che dei salari pubblici, o in tutti e due i modi, quindi saremo più poveri perché dobbiamo tirare la cinghia ulteriormente per ridurre il volume totale dei nostri debiti.