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Frate Indovino

BEATA VERGINE MARIA REGINA
La festa della Beata Vergine Maria Regina fu istituita da Papa Pio XII, nel 1955, il quale scelse di celebrarla il 22 di agosto, in modo che seguisse quella dell’Assunzione, festeggiata alcuni giorni prima, e di cui ne è compimento. Giunta alla fine della vita terrena, la Madonna viene assunta in cielo, accanto al Figlio, in contemplazione di Dio. In cielo, Ella viene incoronata Regina dell’Universo. Infatti, è considerata la prima delle creature create e nell’ordine della grazia, prima fra le donne. È chiamata Regina, perché si ritiene che Dio abbia affidato a Lei il governo di tutte le cose. La volontà della Madonna e quella di Dio sono perfettamente coincidenti e Dio non concede nessun miracolo o grazia sulla Terra senza ricorrere alla intercessione della Madonna, che media tra la richiesta del bisogno dell’uomo e la volontà del Signore. Per la partecipazione alle prerogative di Gesù, la Madonna è partecipe della redenzione e della salvezza degli uomini, quindi come Gesù ha sacrificato per loro la sua vita terrena, così Maria mette al loro servizio la sua volontà, coincidente con quella di Dio.
Maria è Regina, perché partecipa della regalità del Cristo suo Figlio.FB_IMG_1724318179014.jpg
 
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SANTA ROSA DA LIMA vergine
Nata da cittadini spagnoli trasferitisi in Perù, fu battezzata Isabella. Ma la balia india, Mariana, la chiamò Rosa ancora infante per la sua bellezza. È la prima santa delle Americhe. Si consacrò a Dio ancora bambina: ricevuta un’educazione e una cultura poco comuni per una giovane del suo tempo, cominciò a praticate rigorose penitenze, digiuni e veglie. Vestì l’abito delle Terziarie Domenicane nel 1606 e prese il nome di Rosa di Santa Maria. Aveva estasi ogni settimana: contemplò la vita di Gesù, poté tenere in braccio Gesù Bambino, soffrì i tormenti della passione. Amava portare una corona di spine sulla fronte. Nella casa paterna accoglieva bisognosi e assisteva bambini e anziani, soprattutto indios. Aveva la capacità di leggere negli animi e per questo il popolo l’amava moltissimo. Presagì la propria morte un anno prima. È stata proclamata patrona d’America, Filippine, Indie Occidentali.FB_IMG_1724394195532.jpg
 
SAN BARTOLOMEO apostolo
Bartolomeo nacque a Cana di Galilea ed è uno dei dodici Apostoli, cioè uno di quei compagni che seguirono Gesù per tutto il tempo che questi visse sulla terra. Bartolomeo era pescatore, e fu uomo generoso ed Apostolo fedele. La sua “chiamata” da parte del Maestro avvenne attraverso l’amico Filippo che già aveva incontrato il Signore. Quando Bartolomeo, che all’annuncio dell’amico era rimasto pigro, scopre che Gesù conosce ogni cosa di lui (il nome, di essere stato seduto sotto un fico, i suoi dubbi) mostra stupore che ben presto si trasforma in gioia nel sentire realmente il Messia parlare con lui. Così Bartolomeo viene risvegliato dal Maestro da quel riposo che era solito fare all’ombra del fico e, da allora, iniziò il suo viaggio che continuò anche dopo la Pentecoste verso l’India. Seminatore della Parola, in Armenia trovò il martirio: fu scorticato e poi crocifisso.FB_IMG_1724478543059.jpg
 
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SAN LUIGI IX re
Ludovico nacque nel XIII secolo, incoronato Re di Francia, prese il nome di Luigi IX e fu sovrano sapiente, trasformò la pietà e la fede in azione e nel governare applicò i precetti della religione. In una Corte elegante e sfarzosa come quella francese, seppe essere semplice e giusto, soprattutto verso i poveri del Regno che non trascurò grazie alla sua sensibilità e umanità. Una particolare attenzione era stata data alla sua educazione religiosa e morale sia per esercitare il mestiere di re, sia per proteggere la Chiesa; altrettanto lui ne aveva data nell’educazione dei figli. Suo sogno era quello di diffondere il Vangelo e di liberare la Terrasanta dai Turchi. Per questo organizzò una prima Crociata in cui fu sconfitto e, colpito da peste, fu fatto prigioniero. Luigi conquistò invece l’ammirazione degli infedeli per le sue virtù e, considerato Sovrano giusto, fu liberato. Più tardi, preparò una seconda Crociata, ma durante il viaggio fu infettato da una epidemia di tifo e morì.FB_IMG_1724580785398.jpg
 
SANT’ALESSANDRO DI BERGAMO martire
Alessandro era un soldato egiziano della Legione Tebana, così chiamata, perché era stata reclutata intorno a Tebe. La Legione, comandata da Maurizio, si trovava nelle valli svizzere per combattere i Quadi e i Marcomanni e difendere Roma. Ai legionari fu comandato di cercare i cristiani contro cui era iniziata la persecuzione, ma coloro tra questi che erano cristiani, si rifiutarono. Per questa insubordinazione vennero puniti: uccisero un uomo ogni dieci. Ugualmente, i legionari rifiutarono di perseguitare i cristiani, facendosi forza l’un l’altro, ma furono decimati. Alessandro riuscì a fuggire, fu ritrovato e incarcerato. Fuggito nuovamente, raggiunse Bergamo, dove predicò e convertì molti cittadini. Fu scoperto, catturato e incarcerato. Fu condannato alla pubblica decapitazione per non avere rinunciato alla propria fede cristiana.FB_IMG_1724660048575.jpg
 
SANTA MONICA vedova
Monica nacque a Tagaste, antica città africana. A lei, sebbene donna, fu permesso di studiare, così decise di leggere e meditare la Sacra Scrittura. Sposò Patrizio, pagano e uomo autoritario, da cui ebbe tre figli. Il primogenito fu Agostino. Da buona madre, diede a tutti una profonda educazione cristiana, i cui principi resteranno impressi nell’animo di Agostino e faranno germogliare quegli scrupoli che lo tormenteranno quando condurrà una vita di peccato. Egli era irrequieto, ribelle, compiva sregolatezze e respingeva la fede cristiana. La vita di Monica fu sempre legata a quella del figlio Agostino, lei lo seguì prima con le preghiere, poi ovunque lui andasse: affettuosa, discreta, premurosa verso la salvezza del figlio. Pregava, Monica piangeva e pregava. Infine, fu soddisfatta nel suo desiderio più profondo: vedere Agostino battezzato. Donna di grande intuizione e di straordinarie virtù naturali e spirituali, si ammirano in lei una particolare forza d’animo, un’acuta intelligenza, una grande sensibilità. Rispettosa e paziente con tutti, soprattutto col figlio tanto amato, rimase sempre al suo fianco consigliandolo su ogni dubbio. Agostino le disse mentre agonizzava: “Tu mi hai generato due volte”.FB_IMG_1724741499636.jpg
 
SANT’AGOSTINO vescovo dottore
Aurelio Agostino nacque a Tagaste, in Africa, nel 354, da una famiglia di classe media. Il padre, Patrizio, era pagano, mentre la madre, Monica, era cristiana e fu lei a dare un’educazione religiosa ai figli. Si trasferì a Cartagine per studiare, ma conduceva una vita disordinata. Strinse anche una relazione con una donna da cui ebbe un figlio. In quegli anni, non riuscendo a trovare risposte soddisfacenti ai tanti interrogativi che lo rendevano inquieto circa la verità, si aprì al manicheismo, che abbandonò più tardi, rimanendo incerto circa le soluzioni raggiunte da questa religione. Agostino, sempre turbato e desideroso di esperienze nuove, partì con la famiglia per l’Italia, dove raggiunse Milano. Qui arrivò, inaspettatamente, la madre Monica che lo seguì e lo consigliò con grande cura e discrezione. Egli conobbe il vescovo Ambrogio: ne ascoltava i sapienti sermoni in grado di scavare nel suo cuore un solco che si andava riempiendo della verità da lui tanto cercata e senza che ancora se ne accorgesse del tutto. Avvenne che un giorno aprì a caso un libro e le parole lette dissiparono tutte le incertezze. Incontrò Cristo, trovò la pace, praticò le virtù. Interruppe la relazione con la concubina tenendo con sé il figlio. Presto ricevette il battesimo dalle mani di sant’Ambrogio. Ritornò in Africa, a Ippona, dove fu consacrato sacerdote e poi vescovo. Il suo impegno di pastore fu prezioso e si dedicò anche a scrivere opere di dottrina e teologia di grande valore per le quali gli è stato riconosciuto il titolo di Dottore della Chiesa.FB_IMG_1724827128439.jpg
 
MARTIRIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Intorno all’anno 27-28 d.C., Giovanni che già aveva scelto di condurre una vita austera e viveva nel deserto, iniziò la sua missione. Egli invitava il popolo a cambiare la disposizione dell’animo, le abitudini erronee di vita, ossia a predisporsi a una sincera conversione per accogliere il Signore che stava arrivando. Il suo predicare era rivolto a chiunque: il popolo lo ascoltò rispondendo ai suoi inviti e accettando il battesimo di pentimento dei peccati, che egli impartiva sul fiume Giordano; parole di fuoco lanciò invece contro i farisei, a cui rimproverava l'ipocrisia. Divenne molto popolare, "il più grande dei profeti" e faceva arrivare la sua voce ovunque vi fosse il male. Rimproverò l’immorale condotta del re Erode Antipa ed Erodiade, che lo aveva sposato dopo aver divorziato dal fratello di lui Erode Filippo. Questo tuonare di Giovanni non piacque al re che lo fece arrestare. Durante una festa, Salomè, figlia di Erodiade, mostrò il suo talento nella danza e così il re le promise un dono. Salomè, istigata dalla madre, chiese la testa di Giovanni. E Giovanni venne decapitato. Giovanni Battista fu ultimo profeta e primo apostolo, morì martire per una missione: annunciare l’imminente arrivo del Messia.FB_IMG_1724925267649.jpg
 
SAN NICODEMO membro del Sinedrio
Nicodemo era fariseo e in qualità di dottore della Legge era membro del Sinedrio, organo supremo giudiziario ebraico della città di Gerusalemme. Le Sacre Scritture riferiscono che, nella prima Pasqua, nell’anno 28, Gesù si diresse a Gerusalemme e qui avvenne l’incontro fra il Messia e Nicodemo. Gesù predicava per le strade della città e compì anche molti miracoli. Nicodemo rimase colpito e incuriosito da questa figura, tanto che volle un incontro con l’intenzione di avere risposte circa quanto non riusciva a comprendere sull’operato di Gesù. Andò a trovare Gesù di notte per evitare di essere scoperto da qualche membro del Sinedrio. Di fatto, l’ebreo interrogò Gesù sulla natura della sua missione e la risposta fu: “In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito” (Gv 3,5-6). L’uomo comprese che davvero Gesù era un inviato di Dio e divenne segretamente suo discepolo. Cercò di difendere Gesù davanti al Sinedrio, perché non fosse condannato senza essere ascoltato e, dopo, fu sotto la croce. Insieme a Giuseppe d’Arimatea depose il corpo di Gesù nella tomba. Nicodemo fu battezzato da Pietro e Giovanni. Probabilmente, più tardi, venne ucciso.
Il nome Nicodemo è di origine greca e significa “vincitore tra il popolo”.FB_IMG_1725084239559.jpg
 
SAN GREGORIO I MAGNO Papa e dottore della Chiesa
Gregorio nacque a Roma nel VI secolo da nobile famiglia. Da giovane subito ricevette l’importante incarico di prefetto, ma una grande attrazione verso le cose dello Spirito lo spinse a entrare nella famiglia dei benedettini. Una terribile pestilenza colpì Roma e uccise molti, tra cui Papa Pelagio II. Gregorio, aveva già ricevuto incarichi importanti nella Chiesa e, poiché in questa circostanza si distinse per l’aiuto portato, per volontà unanime fu eletto Papa. Dovette affrontare eventi difficili, catastrofi naturali, la fame, le invasioni dei barbari, ma fu veramente grande: alleviò le pene dei poveri, superò la crisi economica, fronteggiò i barbari; fu umile nella Chiesa, caritatevole, impareggiabile con i poveri, mandò missionari in quell’Europa devastata dai barbari. Risollevò, insomma, il prestigio della Chiesa. Compose opere di natura teologica e morale di alto valore e per questo ha ricevuto il titolo di Dottore della Chiesa.FB_IMG_1725352093969.jpg
 
SANTA IDA DI HERZFELD vedova
Ida nacque A Westfalia, in Germania, nel 766 e aveva cinque fratelli e sorelle. Fu educata all’esercizio delle virtù e della pietà cristiana: la sua fu una famiglia di viva e profonda fede, infatti tutti i fratelli e sorelle scelsero la vita religiosa. Sposò il duca di Sassonia, Ekbert ed ebbero cinque figli, di cui due figlie entrarono in convento e il figlio Varin fu abate dell’abazia benedettina di Corvey. Col marito, anch’egli profondamente cattolico, condusse una vita esemplare. Ma Ekbert si ammalò e Ida lo assistette con molta cura. A quarantacinque anni Ida era vedova e si ritirò nella casa accanto alla chiesa di Herzfeld, che avevano fatto costruire suo marito e lei. Qui condusse una vita di preghiera, mortificazione e adoperò i suoi beni per compiere opere di carità. Fu chiamata per questo la “madre dei poveri”.FB_IMG_1725440046461.jpg
 
SANTA TERESA DI CALCUTTA vergine fondatrice
Agnes Gonxha Bojaxiu
Gonxha era il suo nome di battesimo, nacque nel 1910 e ricevette una forte educazione religiosa. Sin da bambina l’amore per le anime era entrato nel suo cuore. All’età di diciotto anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, Gonxha lasciò la sua casa. In convento ricevette la formazione per prendere gli abiti religiosi, così nel 1937, fece la Professione dei voti perpetui col nome di suor Teresa e divenne: “la sposa di Gesù per tutta l’eternità”. Un giorno, l’ispirazione: Gesù le rivelò il desiderio del suo Cuore per le “vittime d’amore”, la sua sete per l’amore e per le anime. Chiese a Madre Teresa di fondare una comunità religiosa, le Missionarie della Carità, dedite al servizio dei più poveri tra i poveri. E, nel 1948, Madre Teresa indossò per la prima volta il sari bianco bordato d’azzurro per entrare nel mondo dei poveri. Si recava nei sobborghi per cercare e servire Gesù in coloro che sono “non voluti, non amati, non curati”. Presto si unirono a lei altre ragazze: la Congregazione delle Missionarie della Carità, ufficialmente riconosciuta, cominciò a fiorire e ad aprire case in altri Paesi. Grande fu l’attenzione del mondo sulle sue opere e la sua attività, quanto grande fu la sua testimonianza di amore ed umiltà nel compierle. Era un’anima piena della luce di Cristo, infiammata di amore per Lui, a cui fu affidata la missione di proclamare la dignità e la grandezza di ogni essere umano ed essere attenta alle necessità dell’umanità, specialmente dei più poveri tra i poveri.FB_IMG_1725533258532.jpg
 

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