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l'Europa..

Porte aperte ai profughi ..(ma non a casa di Alfano)>furbetto

Il buonismo del ministro degli Interni: nell'Agrigentino 301 migranti arrivati su una barca restano ormeggiati al largo

Sempre più spesso i disperati vengono dirottati a Pozzallo, nonostante il centro sia già pieno. Fini: "Sarkozy mi ha detto: fermiamo Schengen"


Carola Parisi - Ven, 17/04/2015 - 08:23
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Una situazione non più al collasso, ma già collassata da giorni. L'ondata di immigrazione che si sta abbattendo sulle coste della Sicilia è fuori controllo.

Le strutture scoppiano, i posti sono finiti. E davvero non ci si può più stringere. La tensione sale e sta mettendo a dura prova i nervi di tutti.


Non solo degli italiani. «Ieri ho incontrato Sarkozy il quale, da bravo politico che difende gli interessi nazionali ma crede nell'Europa, mi ha detto che dobbiamo sospendere Schengen», ha detto ieri sera Gianfranco Fini a Lilli Gruber in Otto e Mezzo su La7. Ancora secondo Fini bisognerebbe istituire subito il «blocco navale». «Renzi deve scendere dal pero ed essere decisionista in Europa come è decisionista in Italia: vada a Bruxelles a dire che non siamo più in grado di rispettare il trattato di Dublino».

Misure drastiche. Che non sembrano alla portata del governo. Né tanto meno del ministro degli Interni, Angelino Alfano, che ieri però ha trovato modo di scontrarsi con il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè. Al ministero non sanno che pesci prendere. Anzi, che barcone non prendere. E chiunque risponda ai telefoni della Capitaneria di porto o della in prefettura può dire una sola cosa: «Non sappiamo nulla». L'ennesimo carico di migranti: 301 persone. E non si sa dove metterli.

In principio, nella mattinata di ieri, destinati alla più vicina città di Porto Empedocle. Poi, contrordine: non si sbarca. Il centro d'accoglienza straborda, come del resto tutte le altre strutture della Sicilia. Certo, maliziosamente, sembra che la zona dell'Agrigentino riceva frequenti «grazie» da parte del Viminale e in particolare da Alfano. Ma il fatto che sia proprio la terra natìa del ministro, sicuramente, non ha nulla a che vedere con queste decisioni. «Spediamoli a Pozzallo», viene ordinato dai piani alti. Decisione che arriva dopo tre ore in cui la nave con a bordo i migranti viene lasciata in mare in balìa della totale disorganizzazione dell'emergenza. Nessuno sembra considerare che il Cpa del massacrato porto ragusano può contenere 180 persone. Ieri mattina ce n'erano 450 e 301 stavano per arrivare.

Il panico bussa all'ufficio del sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna. Situazione infuocata e telefoni bollenti anche in prefettura. Fino alle 17 i volontari della Protezione civile sanno che, dalla nave Fiorillo ancora a largo, scenderanno solo i migranti in pessime condizioni di salute. Pochi minuti dopo la Capitaneria di porto diffonde la notizia che tutto è pronto per lo sbarco dei 301 migranti. Ma, dopo neanche un'ora, contrordine. Di nuovo. La nave resta in rada davanti al porto di Pozzallo ma nessuno sbarco. Comincia la spola del personale medico a bordo della nave che ha recuperato i migranti. Ci sono siriani, somali ed eritrei. Una donna incinta e una bambina vengono trasportate all'ospedale di Modica per controlli. Alla cooperativa che gestisce i pasti del centro viene ordinato di preparare panini e acqua da portare sull'imbarcazione. Lo sbarco è previsto per l'alba di oggi, anche se è difficile, anzi, impossibile, immaginare dove verranno sistemati.

La prossima settimana Alfano vedrà a Roma il commissario Ue all'immigrazione, Dimitris Avramopoulos, al quale chiederà proprio un maggiore impegno a sostegno dell'Italia. L'ennesima richiesta, l'ennesime mani giunte, l'ennesima genuflessione ai piedi di un'Europa sorda, incapace di dare forma ad una soluzione. Un po' come il ministero degli Interni.

ma voi lo vedete a renzi che batte i pugni sul tavolo di bruxelles..
e dire basta nn se ne puo piu ..( se questo viene comandato a bacchetta da eu.)
secondo voi chi ce la messo gli italiani ..si si campa cavallo che l'erba cresce..
 
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La Boldrini copre l'Islam assassino..."Cristiani non uccisi per la religione"


"Non credo che a bordo queste persone abbiano fatto una discussione teologica. La responsabilità penale è individuale: chi uccide dev’essere punito adeguatamente, ma il problema va inquadrato in modo lucido e occorre capire che le semplificazioni non aiutano la comprensione". È quanto ha dichiarato la presidente della Camera Laura Boldrini in merito ai 15 fermi per il plurimo omicidio avvenuto su un barcone in acque internazionali. I 15 sono migranti di religione musulmana e sono accusati di aver buttato in mare alcuni compagni di traversata di fede cristiana, in seguito a una lite.

A sproposito - La presidente della Camera dunque, ritiene che non abbiamo discusso di teologia. Certo, i migranti disperati, stremati dal viaggio, non hanno certo intavolato un dibattito sui rapporti tra Islam e cristianesimo, certamente non hanno parlato di Bibbia e Corano...Ma negare che i cristiani siano stati uccisi per motivi religiosi è davvero troppo da parte della seconda carica dello Stato. Ma come può negare quello che un nigeriano testimone della strage ha riferito così chiaramente? Il giovane testimone ha riferito che, prima di sparare contro un passeggero del barcone che stava pregando Dio di non fare la stessa fine che hanno fatto gli studenti universitari in Kenya, ha urlato: "Qui si prega solo Allah...". Forse per Laura Boldrini questa è una discussione teologica....
 
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Toscana: Rossi chiede le case sfitte dei privati per accogliere i presunti profughi


Il governatore della Toscana Enrico Rossi, esponente del Pd e quindi complice dell’invasione di clandestini, si rivolge direttamente ai cittadini: «Chi ha case sfitte si faccia avanti», dice Rossi. «Meglio ancora se non sono appartamenti di un condominio, purché vengano messe a disposizione a un giusto prezzo. È una scommessa difficile e rischiosa ma possiamo farcela. Noi qui non vogliamo lager».

Come scrive Repubblica, la questione umanitaria va gestita, secondo Rossi, «alla maniera toscana», come un’emergenza umanitaria che ha bisogno della collaborazione di tutti. «Per questo chiedo un aiuto anche ai privati, se hanno case un po’ isolate da affittare farebbero un’opera utile e generosa. I sindaci possono essere la chiave della risposta giusta, anche se avremo bisogno delle forze dell’ordine. O vince la solidarietà o prevarranno gli egoismi e le tensioni. Per questo dico no a caserme, alberghi, accampamenti e grandi aggregazioni. Evitiamo di scatenare reazioni negative che alimentino contrapposizioni, per noi il modello è sempre quello che adottammo nel 2011 e la Regione si propone come punto di riferimento essenziale».
 
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Immigrati, Sel: riprendere l’operazione Mare Nostrum


“I dispositivi di sicurezza attivi oggi nel Mediterraneo non garantiscono piena sicurezza. Per questo bisogna riattivare l`operazione Mare Nostrum, l`unico dispositivo efficace, pur con i suoi limiti, in grado di garantire più sicurezza per i migranti e l`arresto degli scafisti. Sia che lo faccia l`Europa, a cui spetta, sia che lo faccia l`Italia”. Lo afferma il deputato siciliano di Sel on. Erasmo Palazzotto, componente della commissione Esteri a Montecitorio, commentando l`intensificarsi del flusso di migranti nel Canale di Sicilia di questi giorni.
 
Ecco la truffa Ue sui profughi:vengono spediti tutti in Italia

Siamo lo zimbello d'Europa. Un profugo su due sbarcato in Europa viene rispedito in Italia dagli altri Paesi Ue


L'Ue ha deciso che i profughi arrivati o in arrivo nelle nostre coste devono chiedere asilo "solo" all’Italia. Quando vengono trovati in altri Stati viene richiesto a Roma di riprendersene carico. Questi vanno così a ingrossare le fila di disperati che continuano a sbarcare sulle nostre coste


Sergio Rame - Ven, 17/04/2015 - 20:10
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L'emergenza immigrazione si fa più grave di giorno in giorno. Nei primi mesi del 2015 sono già sbarcati quasi 20mila disperati.


Il Viminale parla di oltre 18mila extracomunitari. Otto volte il dato del 2013. E l’emergenza non è finita. Perché il sistema di accoglienza italiano è al collasso: non sono solo in crescita gli arrivi, ma sono anche raddoppiate le richieste d’asilo (nel 2014 hanno superato quota 64mila) e aumentate le richieste di ripresa in carico dei profughi rivolte all’Italia dai Paesi dell'Eurozona, i cosiddetti "dublinati". Roma è, infatti, lo zimbello d'Europa. Un profugo su due sbarcato nel Vecchio Continente viene rispedito nel Belpaese dagli altri Paesi Ue.

"Ogni anno sono oltre 10mila i migranti che tornano in Italia da altri Paesi europei. Un fenomeno giunto a 15mila unità nel 2013 e destinato ad aumentare ancora". Analizzando il fenomeno degli sbarchi nel nostro Paese, i ricercatori della Fondazione Leone Moressa hanno notato come la fine dell'operazione Mare Nostrum, "anziché far diminuire gli arrivi", abbia generato "una situazione di ancor maggiore incertezza". Attualmente i sistemi di accoglienza italiani ospitano 67mila immigrati. Nell'ultima settimana ne sono arrivati altri 11mila. E quelli che vengono pescati a zonzo per l'Europa vengono rispedti in Italia. "Nel 2014 sono arrivati nel nostro Paese oltre 170mila profughi, più della somma dei tre anni precedenti e quasi il triplo del 2011 - si legge nel report - i primi dati del 2015 registrano una forte crescita, che se confermata renderebbe difficile la gestione dei profughi nel corso dell’anno". Lo stesso ministro degli Esteri Paolo Gentiloni stima in 250mila gli sbarchi previsti quest’anno.

In questo quadro, nel 2014 le richieste d’asilo, che interessano tutti i Paesi europei, hanno superato quota 625mila, segnando un +44,7% rispetto all’anno precedente. L’Italia è il terzo Paese per numero di richiedenti asilo, ma registra il maggior incremento rispetto al 2013: +142,8%. Questo perché l'Italia è vittima degli accordi di Dublino per cui l'accoglienza dei profughi spetta al Paese di primo approdo. In altre parole tutti i profughi arrivati o in arrivo nelle nostre coste devono chiedere asilo "solo" all’Italia. Quindi, se vengono trovati in altri Stati viene richiesto all’Italia di riprendersene carico. Nel 2013 vi sono state oltre 22mila domande di ripresa in carico rivolte all’Italia da altri Paesi Ue, pari ad oltre il 50% dei profughi sbarcati quell’anno. Il 66,1% delle richieste è andato a buon fine, facendo tornare 15mila immigrati nei nostri centri di accoglienza. Le richieste all’Italia provenivano principalmente da Svizzera, Germania e Svezia. Secondo le previsioni, il trend del 2014 delle "riprese in carico" è in aumento. In particolare la Germania presenterebbe un valore più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota novemila domande. In definitiva, secondo i ricercatori della Fondazione Leone Moressa, "il sistema di accoglienza italiano non sembra attualmente in grado di far fronte al gran numero di richieste, determinando una situazione di emergenza continua". Il 2015 si preannuncia come l’anno dei record.
 
Non siamo affatto al sicuro

Solo nel 2015 arrestati in Italia 125 terroristi. Avevano superato le frontiere illegalmente. Quanti sono a piede libero?


Tra gli immigrati che sbarcano sulle nostre coste ci sono anche pericolosi jihadisti. Dall'inizio dell'anno ci sono stati ben 125: risiedevano tutti illegalmente nel nostro Paese. Ma fonti investigative fanno sapere: "Potrebbero essere molti di più".


Sergio Rame - Sab, 18/04/2015 - 12:36
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La situazione, però, gli sta sfuggendo di mano. Nel 2012 ha lasciato che un'ora di 170mila immigrati invadesse l'Italia.


Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ostenta sempre e comunque sicurezza e tranquillità.


Non ha mosso un dito. E non lo muoverà nemmeno quest'anno. Solo nell'ultima settimana ne sono sbarcati altri 11mila facendo lievitare a quota 18mila i disperati arrivati nel 2015. Ma chi sono tutti questi disperati? Ci si può davvero fidare? Per Alfano non c'è alcun riscontro di infiltrazioni terroristiche sui barconi della speranza. Eppure fonti investigative riportate dal Tempo hanno fatto trapelare che, in questi primi mesi dell'anno, sono già stati arrestati 125 jihadisti che avevano attraversato illegalmente le nostre frontiere. E, fanno sapere, ce ne potrebbero essere in giro altri.

La scorsa settimana è stato arrestato un clandestino libico. Nonostante non potesse accedere all’area Schengen perché segnalato per reati legati al terrorismo, se ne andava a zonzo per la Capitale. Come se nulla fosse. Insieme a lui sono stati arrestati altri otto libici. Su questi pendono le accuse di "resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato": hanno tentato di occupare di un albergo in via di Pietralata. Infrazione che accadono quotidianamente e che la dicono lunga sull'emergenza sicurezza in atto. Perché, al di là di quanto voglia farci credere Alfano, in Italia circolano liberamente migliaia di clandestini. Tra questoi ci sono anche diversi soggetti legati al radicalismo islamico che potrebbero colpire da un momento all'altro. E, quest'anno, le occasioni buone non mancano di certo dal momento che il Belpaese ospiterà, in successione, l'Expo 2015 a Milano, l'ostensione della Sacra Sindone a Torino e il Giubileo Starordinario a Roma.

Come fanno presente le fonti investigative al Tempo, le frontiere italiane sono un vero e proprio colabrodo. "Oltre agli sbarchi continui sulle nostre coste - spiegano - altri varchi utili sono, ad esempio, i traghettichearrivano da Grecia, Albania Crozia o le frontiere in Friuli Venezia Giulia. L'altra via d’ingresso per i clandestini è l’aeroporto di Fiumicino da cui, soprattutto nordafricani, fuggono appena scesi dall'aereo evitando i controlli". Il problema sta tutto nei controlli. Anche degli immigrati, che vengono portati nei centri di prima accoglienza, è difficile (se non impossibile) controllare la reale identità. "Molte persone si rifiutano di fornire le esatte generalità ben sapendo che questo potrebbe significare un rimpatrio certo nel momento del mancato permesso di soggiorno - spiega il Tempo - questo vuol dire che sul territorio italiano circolano migliaia di persone senza identità che, sulla carta, non hanno una patria". Gli arresti degli ultimi mesi dimostrano che tra questi ci sono anche pericolosi jihadisti.

questi aspettano tutti il permesso di soggiorno cosi dopo possono circolare liberi per l'europa..
e dopo..dopo che succede..una volta che hanno ottenuto il permesso di soggiorno..
 
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Allora ho ragione di chiedervi di unire le nostre voci per poter cambiare questa Italia che oggi
non vale più niente per colpa dei nostri politici posti ai vertici della politica internazionale:
Renzi; Gentiloni; Mogherini; "Zeri" ASSOLUTI.

nino
 
Nuova ecatombe in mare..Si temono 700 morti

Ennesima tragedia in mare aperto: si ribalta un peschereccio carico di persone a 60 miglia a nord dalla Libia


Un peschereccio con a bordo circa 700 persone si è capovolto la scorsa notte nel Canale di Sicilia, a circa 60 miglia a nord della Libia. Il premier maltese: "Si cercano superstiti tra i corpi a galla"


Orlando Sacchelli - Dom, 19/04/2015 - 11:25
commenta
Ancora una volta il Mediterraneo torna ad essere un cimitero. Un peschereccio che trasportava circa 700 persone si è capovolto nella notte nel Canale di Sicilia, a circa 60 miglia a nord della Libia.


Si teme che il bilancio delle vittime sia di poco inferiore alle settecento unità. Se venissero confermati questi numeri si tratterebbe della più grande tragedia nelle acque del Mediterraneo (la peggiore sino ad ora risale al 3 ottobre 2013, con 366 vittime accertate).


L’incidente è accaduto intorno a mezzanotte quando il barcone era appena uscito dalle acque libiche e si trovava ancora a circa 120 miglia nautiche a sud di Lampedusa.

"Si stanno cercando letteralmente le persone superstiti tra i cadaveri che galleggiano in acqua": la drammatica immagine è riferita dal premier maltese Joseph Muscat. Il capo del governo maltese ha aggiunto che, nonostante il dibattito politico in corso, Malta e Italia sono ancora da soli ad affrontare la gravissima crisi: "Nel Mediterraneo si sta dipanando una tragedia e se l’Ue e il mondo continuano a chiudere gl occhi, saranno giudicati nei termini più gravi possibili: esattamente come accaduto nel passato quando si chiusero gli occhi dinanzi ai genocidi e fece comodo non far niente".



Dal peschereccio - secondo le prime informazioni - ieri era stata lanciata una richiesta di aiuto al centro nazionale soccorso della Guardia Costiera, poiché l'imbarcazione aveva difficoltà di navigazione. La sala operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto ha dirottato un mercantile portoghese (il King Jacob), che giunto in prossimità del mezzo in difficoltà, ha visto il peschereccio (lungo circa 30 metri) capovolgersi.

Ancora poco chiara la dinamica dell'incidente. Secondo Carlotta Sami, portavoce Unhcr, "probabilmente il barcone è stato avvicinato da un mercantile, c’è stato un momento di esitazione a bordo e lo spostamento di alcuni ha fatto capovolgere il natante. È incredibile - ha aggiunto Sami - l’efferatezza dei trafficanti che hanno riempito la barca fino all’inverosimile".

Scattata un’imponente operazione di soccorso: partecipano unità navali e aeree della stessa Guardia costiera, mercantili che sono stati dirottati in zona, e inoltre mezzi aerei e navali della marina militare e della guardia di finanza impegnati nell’operazione Triton dell’agenzia Frontex.





Un mercantile, dirottato nella zona per prestare soccorso, ha
tratto in salvo 28 superstiti.
 
Nuova ecatombe in mare..Si temono 700 morti

Ennesima tragedia in mare aperto: si ribalta un peschereccio carico di persone a 60 miglia a nord dalla Libia


Un peschereccio con a bordo circa 700 persone si è capovolto la scorsa notte nel Canale di Sicilia, a circa 60 miglia a nord della Libia. Il premier maltese: "Si cercano superstiti tra i corpi a galla"


Orlando Sacchelli - Dom, 19/04/2015 - 11:25
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Ancora una volta il Mediterraneo torna ad essere un cimitero. Un peschereccio che trasportava circa 700 persone si è capovolto nella notte nel Canale di Sicilia, a circa 60 miglia a nord della Libia.


Si teme che il bilancio delle vittime sia di poco inferiore alle settecento unità. Se venissero confermati questi numeri si tratterebbe della più grande tragedia nelle acque del Mediterraneo (la peggiore sino ad ora risale al 3 ottobre 2013, con 366 vittime accertate).


L’incidente è accaduto intorno a mezzanotte quando il barcone era appena uscito dalle acque libiche e si trovava ancora a circa 120 miglia nautiche a sud di Lampedusa.

"Si stanno cercando letteralmente le persone superstiti tra i cadaveri che galleggiano in acqua": la drammatica immagine è riferita dal premier maltese Joseph Muscat. Il capo del governo maltese ha aggiunto che, nonostante il dibattito politico in corso, Malta e Italia sono ancora da soli ad affrontare la gravissima crisi: "Nel Mediterraneo si sta dipanando una tragedia e se l’Ue e il mondo continuano a chiudere gl occhi, saranno giudicati nei termini più gravi possibili: esattamente come accaduto nel passato quando si chiusero gli occhi dinanzi ai genocidi e fece comodo non far niente".



Dal peschereccio - secondo le prime informazioni - ieri era stata lanciata una richiesta di aiuto al centro nazionale soccorso della Guardia Costiera, poiché l'imbarcazione aveva difficoltà di navigazione. La sala operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto ha dirottato un mercantile portoghese (il King Jacob), che giunto in prossimità del mezzo in difficoltà, ha visto il peschereccio (lungo circa 30 metri) capovolgersi.

Ancora poco chiara la dinamica dell'incidente. Secondo Carlotta Sami, portavoce Unhcr, "probabilmente il barcone è stato avvicinato da un mercantile, c’è stato un momento di esitazione a bordo e lo spostamento di alcuni ha fatto capovolgere il natante. È incredibile - ha aggiunto Sami - l’efferatezza dei trafficanti che hanno riempito la barca fino all’inverosimile".

Scattata un’imponente operazione di soccorso: partecipano unità navali e aeree della stessa Guardia costiera, mercantili che sono stati dirottati in zona, e inoltre mezzi aerei e navali della marina militare e della guardia di finanza impegnati nell’operazione Triton dell’agenzia Frontex.


Un mercantile, dirottato nella zona per prestare soccorso, ha
tratto in salvo 28 superstiti.
 
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antonino il problema sta diventando molto serio .. l'ondata di profughi o clandestini nn si ferma mai ... ma chi sono i responsabili di tutto cio.. lo vogliamo dire re-bo-alf ... e nn dimentichiamoci che questo e un governo abusivo ..nn eletto democraticamente dal popolo ma e stato rappresentato dal parlamento o forse dal napolitanos diktat..(nn lo so nemmeno io da chi e stato rappresentato renzi e stato messo li e gli italiani nemmeno lo sanno) ..come dire il parlamento rappresenta gli italiani e quindi nn ce bisogno di elezioni .. e questo e il prodotto di un governo fallito...ma siamo ancora all'inizio
il peggio deve ancora arrivare..questa e solo la punta dell'iceberg..molte cose nn le conosciamo anche se la stampa ci informa delle cose che succedono intorno a noi..nn conosciamo la regia chi sta dietro a questo disegno dell'europa..ma una cosa e certa vogliono rendere il paese insicuro e destabilizzante e far perdere la nostra sovranita e forse anche la nostra identita culturale....e in ultimo favorire il lavoro a basso costo perche sanno che li possono sfruttare..
 
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Matteo Salvini: "Contro le stragi in mare serve il blocco navale"


Non ha dubbi Matteo Salvini davanti all'ennesimo naufragio di un peschereccio nel canale di Sicilia. L'ultimo, molto impressionante, per i numeri pazzeschi: circa 700 morti. Su twitter il segretariio della Lega scrive che la soluzione per fermare le stragi è una sola: "Il blocco navale". E poi con un altro tweet dice che "questi morti sono sulla coscienza di Renzi e Alfano"


salvini nn ha aggiunto la s-boldrini...
 
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Edward Luttwak: "Bombardate gli scafisti, l'Italia deve reagire"


Nel giorno della più grande tragedia del Mediterraneo con 700 morti in mare, Edward Luttwak sulla questione degli sbarchi in Italia usa parole forti. Il politologo americano in un'intervista a Il Giorno dice che l'Italia deve reagire non può accettare più passivamente l'invasione "dei disperati e fare affidamento sulle peraltro inefficaci organizzazioni internazionali". Dà anche un suggerimento molto chiaro: "Per arginare questa spaventosa invasione non basta cambiare il nome all'operazione condotta dalla marina italiana. Non basta ribattezzare Mare Sicuro la vecchia Mare Nostrum. La prima cosa da fare è spedire i droni sulle coste libiche e distruggere i barconi che servono ai trafficanti di essere umani".

Pericolo buonismo - Luttwak, poi mette in guardia dal buonismo: "Avete il Papa in casa. E anche i buonisti incalliti soprattutto a sinistra. Ma con la carità cristiana e il buonismo non si risolve la situazione". Il politologo sottolinea come Malta già pratica il blocco delle coste e che questa è una prerogativa di tutti gli Stati che vogliano proteggere le loro coste. "Ma in Italia il condizionamento del Vaticano è troppo forte. Quella italiana è una sovranità dimezzata. E poi, come dicevo prima, un blocco navale rallenterebbe ma non impedirebbe la navigazione. Meglio, molto meglio distruggere i barconi quando sono ancora in Libia".



il commentodi uno..
Di certo le responsabilità di tutte queste morti sono esclusivamente dei pagliacci che oggi sono al governo che pur di fare soldi sporchi per se stessi e per i loro sodali continuano imperterriti ad esibire un buonismo falso adducendo motivi umanitari, quali? Una vergogna oltre che un crimine
 
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Strage di migranti, Renzi: come restare insensibili? E Salvini lo attacca: altre morti sulla sua coscienza


Dopo il nuovo naufragio nel Mediterraneo Matteo Salvini torna all’attacco sul tema sbarchi e chiede che venga attivato immediatamente il blocco navale. «Altri morti sulle coscienze sporche di Renzi, Alfano e dei falsi buonisti. Blocco navale internazionale subito, davanti alle coste libiche! Guardia Costiera e Marina Militare a soccorrere, e a difendere i confini. Nei prossimi giorni sarò in Sicilia: fermare partenze, morti e invasione», scrive il leader della Lega su Facebook.

«Cos’è cambiato a 18 mesi da Lampedusa? Servono altri 700 morti per bloccare le partenze? Se le istituzioni Ue hanno un senso ci vuole tanto a organizzare dei blocchi navali e identificare chi è immigrato clandestino e chi è rifugiato? Non so più come dirlo», continua Matteo Salvini, a Sky Tg24. Salvni boccia l’idea di una missione di soccorso europea, una sorta di super Mare Nostrum: «Il problema non è cambiare il nome. Bisogna bloccare le partenze. Andare alla radice. Renzi invece di fare il fenomeno e giocherellare con Obama dovrebbe andare sul posto e capire come fare per fermare le partenze. Io andrò a giugno in Nigeria, perché bisogna andare a chiedere quanti soldi, quante strade, quali aiuti per i paesi da cui fuggono».

«Bisogna bloccare gli affari degli scafisti. Bisogna allestire in Tunisia, Marocco, Egitto, in Libia dove possibile punti di accoglienza e smistamento per tutti quelli che intendono partire. Chi ha i requisiti per chiedere l’asilo politico potrà partire in nave o in aereo (che costa meno). Gli altri, cioè la stragrande maggioranza, no perché sarebbero clandestini».

«Questa è una nuova tratta degli schiavi. Bisogna togliere agli scafisti i 4.000 euro che vale ogni immigrato. E per questo non bisogna più farli partire. Servono sì 10, 100, 1000 navi, ma che impediscano le partenze mettendosi di fronte alle coste».
«Serve - insiste ancora Salvini - un blocco navale, non un Mare Nostrum, che è un sostegno agli scafisti. Navi che blocchino le partenze e il disastro. Se blocchi le partenze elimini i morti e togli i guadagni agli scafisti».

L’immigrazione clandestina, dice il leader della Lega, «provoca tensioni e disordini nel nostro Paese. In Veneto, dove sono in questi giorni, ci sono decine di sindaci anche di sinistra di piccoli paesi che hanno i comuni in rivolta perché non è pensabile accogliere fino a 80 persone, clandestini, che non fanno nulla tutto il giorno, girano per le strade e alle quali lo stato paga albergo, colazione, pranzo e cena».

Il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, con riferimento alle accuse mosse al governo da Salvini, scrive su Twitter «Mentre i nostri uomini raccolgono i cadaveri e salvano vite nel Mediterraneo, gli sciacalli speculano in diretta tv. Nauseante».


come sempre la politacally correct (Pd) deve dire la sua..
 
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Il governo si dà una svegliata: la Difesa apre al blocco navale

Centrodestra in pressing su Renzi: "Tragedie colpa del buonismo, serve il blocco navale". La Difesa apre ma avverte: "Compete alle organizzazioni internazionali"


Sergio Rame - Dom, 19/04/2015 - 12:13
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L'ennesima tragedia nel Mediterraneo sembra dare una scossa al governo Renzi. A dargli una sferzata è, ancora una volta, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: "Cos’è cambiato a 18 mesi da Lampedusa? Servono altri 700 morti per bloccare le partenze? Se le istituzioni Ue hanno un senso ci vuole tanto a organizzare dei blocchi navali e identificare chi è immigrato clandestino e chi è rifugiato? Non so più come dirlo.

L’ipocrisia di Renzi e Alfano crea morti".


Parole durissime che mettono l'esecutivo con le spalle al muro. Tanto che il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano apre all'ipotesi del blocco navale, anche se si affretta a mettere in chiaro che la competenza è delle organizzazioni internazionali.

Non appena hanno iniziato a emergere le primissime notizie sui nuovi morti nel Mediterraneo, il ministro della Difesa Roberta Pinotti si subito affrettata a informare il premier Matteo Renzi della immane tragedia avvenuta nel canale di Sicilia. "Tutti sanno lo sforzo immane che il governo italiano sta sostenendo di fronte a questa tragedia umana senza fine - ci tiene a far presente il sottosegretario Alfano - bisogna spingere per ottimizzare la prevenzione, bisogna continuare a fare esattamente tutto quello che stiamo facendo ma cercando di andare alla radice di questo fenomeno, evitando che questa gente scappi dai luoghi d’origine". Ma nel centrodestra monta la sfiducia nei confronti di un governo che non è assolutamente capace di far fronte all'emergenza immigrazione. Emergenza che da una parte riempie l'Italia di disperati e dall'altra il Mediterraneo di cadaveri.

A chiedere a gran voce il blocco navale non è solo la Lega Nord. Anche Forza Italia ha subito invocato un cambio di rotta. "Le stragi di clandestini nel Mediterraneo sono figlie del falso buonismo - tuona Maurizio Gasparri - la resa ai trafficanti di persone è la prima causa di queste centinaia di vittime". Il senatore azzurro accusa da una parte Bruxelles di aver voltato le spalle all'Italia, dall'altra il governo di una "incapacità che alimenta un caos omicida". Anche Pier Ferdinando Casini, presidente della commissione esteri del Senato, è d'accordo: "Non c’è più un minuto da perdere. Le aggressioni in mare, l’esodo ininterrotto verso le nostre coste, destinato ad crescere con l’avvicinarsi della stagione estiva, impongono all’Italia interventi immediati. La contaminazione tra immigrazione e terrorismo è ormai un dato di fatto".

Il governo sembrerebbe disposto ad aprire all'ipotesi del blocco navale. Ma non immediatamente. "Certo, sarebbe indispensabile - ammette il sottosegretario Alfano - ma non è una cosa che può fare il governo italiano, spetta alle autorità locali e alle organizzazioni internazionali". Insomma, nelle prossime ore Renzi e i suoi non si attiveranno per trovare soluzioni concrete a questo dramma.



ilcommento di uno..
Questo governo MI FA SCHIFO. Andiamo alle urne, basta! Non se ne può più.

uno che la pensa come me .. questi che sono al governo nn rappresentano la maggioranza degli italiani
rappresentano solo il potere delle poltrone..nn hanno nemmeno il coraggio di istituire il blocco navale
perche sono dei cagasotti nn si vogliono prendere responsabilita.. dicono compete alle organizzazioni internazionali.. ma abbiamo un governo serio oppure no..qua ce bisogno subito di istituire un cambio di rotta
prima che il paese v afondo..e che il governo davvero si dia una svegliata perche vive ancora nel mondo delle favole..
 
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Altro che gli scafisti, per sinistra e alfaniani l'unico problema è Salvini

Il leader leghista: "Morti sulle coscienze di Renzi e Alfano". Insorgono sinistra e Ncd: "Fa sciacallaggio elettorale"


Sergio Rame - Dom, 19/04/2015 - 13:03
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"Altri morti sulle coscienze sporche di Renzi, Alfano e dei falsi buonisti". Il post di Matteo Salvini su Facebook è lapidario: inchioda il governo a
tutte le sue colpe.

Eppure c'è una buona fetta della politica che, anziché guardare al dramma dell'immigrazione e ai morti che questa emergenza continua a mietere, preferisce prendersela col leader leghista. Si alza così il coro della sinistra e degli alfaniani indignati contro chi dice le cose come stanno.


Il primo ad accusare apertamente Salvini è il capogruppo dei deputati di Sel Arturo Scotto che, opponendosi a "soluzioni impraticabili come i blocchi navali", lo accusa di "cinismo e propaganda". Il Partito democratico non è certo da meno. Il vicesegretario piddì Lorenzo Guerini si guarda bene dal fare mea culpa e su Twitter sbraita: "Mentre i nostri uomini raccolgono i cadaveri e salvano vite nel Mediterraneo, gli sciacalli speculano in diretta tv. Nauseante". Il dem Emanule Fiano, poi, rincara la dose: "Per la Lega morti e voti sono la stessa cosa. Mentre si raccolgono cadaveri e si salvano vite nel Mediterraneo gli sciacalli speculano in diretta". Al coro anti Salvini si allinea anche Andrea Camilleri che su Twitter cinguetta: "Caro Salvini è ancora più brutto che tu faccia campagna su 700 persone morte. In questo momento - scrive in un altro tweet lo scrittore - non serve populismo di Grillo, Meloni e Salvini ma aiuti dalla Ue".


Ma i più violenti sono sicuramente gli uomini del ministro dell'Interno Angelino Alfano che, dopo le accuse di Salvini al titolare del Viminale, fanno quadrato e lo attaccano duramente. "È inaccettabile che Salvini trasformi l’ennesima tragedia nel canale di Sicilia in nuova occasione di demagogia e speculazione elettoralistica", tuona il presidente dei senatori Ncd Renato Schifani rinfacciando all'europarlamentare del Carroccio di non voler "risolvere questa tragedia ma solo attaccare il ministro dell’Interno che, ed è il caso di dirlo apertamente, non ha alcuna responsabilità". Durissimo anche Fabrizio Cicchitto, presidente della commissione Esteri alla Camera: "Il governo italiano sta cercando da tempo una risposta che non può che essere di carattere internazionale e che purtroppo non è affatto facile anche per l’insensibilità di una parte cospicua dell’Europa. Rispetto a fenomeni di questa portata Salvini con la sua polemica dimostra purtroppo di essere soltanto uno sciacallo".

avete capito qua l'unico problema sembra salvini perche dice le cose come stanno..e a molti nn gli va giu..
a quello che dice serve aiuti dalla UE .. si si campa cavallo che l'erba cresce altissima...
salvini sta solo sottolineando la nota dolente di questo governo falso buonista e parassita..
state molti attenti al politacally correct questi sono molto bravi a girare le frittate per tornaconto loro
adesso vogliono far passare salvini uno sciacallo quanto i sciacalli sono proprio loro con tutte le sgiagure che stanno facendo..tutto questo era prevedibile e cosi e successo..e loro sono i responsabili di tutto cio..
 
Ultima modifica:
AFFONDA BARCONE NEL CANALE DI SICILIA: E' STRAGE

Si temono 700 migranti morti, in salvo 49 persone Mappa
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Renzi convoca i ministri Mogherini: ora l'Ue non indugi
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Armando Manocchia: Meglio essere razzisti che aSSassini!

19, aprile, 2015
SEMMAI…MEGLIO ESSERE RAZZISTI CHE ASSASSINI! Altri 700 aSSaSSinati dall’ideologia criminale degli immigrazionisti.
Graveranno sulla coscienza dell’ABC dell’immigrazionismo? (ABC=Alfano, Boldrini e Chiesa)

L’immigrazionismo è una ideologia criminale che costituisce un vero e proprio genocidio, per le deportazioni da un lato e per l’invasione delle popolazioni autoctone, che vengono sostituite, dall’altra.
QUESTO E’ BEN ALTRO CHE RAZZISMO! E’ GENOCIDIO ! E’ ASSISSINIO! – dice Armando Manocchia – Un altro peschereccio con a bordo circa 700 nuovi “schiavi” si è capovolto la scorsa notte nel Canale di Sicilia, a circa 60 miglia a nord della Libia. Un mercantile dirottato nella zona ha potuto recuperare solo 28 superstiti, per cui si ritiene che il bilancio dell’ennesimo aSSaSSinio perpetrato da questi criminali sia di poco meno di altre 700 individui. ASSaSSinio i cui i complici sono gli immigrazionisti di questo malgoverno golpista che vigliaccamente ha esautorato l’esercizio della funzione legislativa prevista dalla nostra Carta Costituzionale, sottomettendosi a organismi sovranazionali, non eletti da nessuno, i quali non rispondono al ‘popolo sovrano’ (la più grande presa per il culo per gli affetti da dabbenaggine), ma unicamente ai gruppi di potere finanziari, mondialisti e criminali legati al NWO.

Dobbiamo ORA rivendicare il rispetto della nostra Costituzione e il DIRITTO DI RESISTENZA ALL’OPPRESSIONE prima che sia troppo tardi!
Armando Manocchia
 

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