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non tutti sanno che...........

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Bari, basta col sesso in auto nel box a pagamento: ha già chiuso il “lovely park”


BARI – Appena riaperto, ha subito chiuso: il “parco dell’amore” di Bari stato nuovamente sigillato. Le coppiette del capoluogo pugliese potevano andare a fare sesso nelle proprie auto alla modica cifra di 3 euro: ora però il proprietario, Giuseppe Foggetti, ha affisso un cartello con la scritta “Chiuso fino al 30 gennaio per disinfestazione e manutenzione delle piante e del verde”.
Evidentemente, ha raccontato Giuliano Foschini su Repubblica, “tutta questa pubblicità che non deve essere piaciuta al proprietario”. La storia aveva infatti fatto il giro d’Italia in pochissimo tempo, ed era diventata anche un caso “politico” a Bari.
Come ha spiegato Foschini, il sindaco Michele Emiliano non ha spinto per la chiusura, “visto che era tutto in regola”. Anzi, il primo cittadino si era mostrato decisamente favorevole all’iniziativa, tanto da porre la questione ai suoi concittadini dal profilo Facebook: “Cosa ne pensate? Ha senso consentire a chi non ha una casa o una villa di poter fare l’amore in macchina senza rischi? Io credo di sì. Comunque voglio conoscere il vostro parere”.
Foschini ha poi brevemente ricostruito le vicende giudiziarie del complesso: “Nel 2005 la struttura era stata sequestrata dal sostituto procuratore del tribunale di Bari, Francesca Pirrelli, per abusi edilizi. Erano stati realizzati dei box fissi, strutture inamovibili, laddove invece non c’erano le autorizzazioni edilizie”. Ma ora, a quanto pare, tutto è in regola.
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Amniocentesi addio: arriva il test del sangue
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HONG KONG – Una buona notizia per le future mamme: è stato messo a punto un esame del sangue che individua nel plasma materno il Dna del feto e scopre se ha un cromosoma 21 in più, causa della sindrome di Down. Il nuovo esame, scrive Repubblica, ha superato il confronto con la tecnica tradizionale con una ricerca su 753 puerpere.
L’amniocentesi tradizionale al momento è consigliata alle partorienti sopra i 35 anni di età e permette di individuare anomalie cromosomiche nel Dna del feto. In altre parole, permette di capire se il feto è affetto dalla sindrome di Down. Il rischio di un aborto è però piuttosto alto, dell’1 per cento.
Ora un pool di 24 ricercatori in 13 ospedali e università di Amsterdam, Londra e soprattutto Hong Kong hanno scoperto una tecnica notevolmente meno invasiva e rischiosa per la lettura del Dna del feto.
Nell’ateneo di Hong Kong è stata messa a punto una versione più raffinata dei test simili al Next Generation Sequencing (Ngs), che in poche ore decodificano i tre miliardi di “lettere” di un Dna umano contro i due anni richiesti dal primo test di dieci anni fa.
Il nuovo test del sangue è stato verificato su 753 partorienti cinesi ed europee: è sufficiente prelevare il sangue della madre dove “filtra” il Dna del feto. La nuova tecnica riesce quindi ad individuarlo e analizzarlo. Dal sangue viene estratto il Dna libero nel plasma, che viene avviato ai sistemi di amplificazione che ne producono più copie per facilitarne la decodificazione. Un sistema di analisi automatico decodifica i tre miliardi di “lettere” contenute in ogni Dna. I dati vengono quindi elaborati da un computer che li confronta via internet con le banche dati internazionali di Dna umano: da questo confronto si ottengono i geni di madre e feto. Se quelli appartenenti al cromosoma 21 sono un terzo in più vuol dire che ci sono tre cromosomi 21 in più anziché i due normali, con la conseguenze presenza della sindrome di Down.
Questo nuovo esame non è invasivo, i risultati sono noti in poche ore, e soprattutto il rischio di aborto è nullo.
 

Allodola- fischia, trilla, canta
Ape (calabrone, mosca,vespa, zanzara) - ronza
Aquila- grida
Asino,Mulo- raglia
Beccaccino- fischia
Canarino- canta, gorgheggia
Cane- abbaia, guaisce, ringhia, latra, ulula, uggiola, mugola
Capinera- cinguetta
Passero- idem
Capra, Pecora- bela
Cavalletta- stride
Cavallo- nitrisce, soffia, sbuffa
Cervo- bramisce
Cicala- frinisce, stride
Cigno- sibila, soffia
Cinghiale- grugnisce, ruglia
Civetta- squittisce, stride
Colombo (piccione, tortora) - tuba, gruga
Coniglio- squittisce, ziga
Cornacchia (corvo, gazza)- stride, gracchia
Elefante- barrisce
Falco- stride
Fringuello, Pettirosso- chioccola
Gallina- crocchia, chioccia
Gallo- canta, chicchiricchia
Gatto- miagola, soffia
Grillo- canta, stride
Gufo- gufa (vero, giuro!), soffia
Iena- ride, ulula
Leone- ruggisce, soggia
Lupo- ulula, abbaia, urla
Maiale- grugnisce
Merlo- canta, chioccola, fischia, zirla
Mucca-muggisce
Oca- gracida, grida, soffia
Orso- bramisce, grugnisce, ringhia, ruglia
Pappagallo- garrisce, gracchia, parla
Pavone- grida, stride
Pulcino- pigola
Quaglia- stride
Rana- gracida, canta
Rondine- garrisce
Scimmia- grida, urla
Serpente- fischia, sibila, soffia
Topo- squittisce, zirla
Tordo- zirla, fischia
Usignolo- trilla, canta, gorgheggia
Volpe- guaiuola, abbaia, guaisce
 
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Cellulari "green"/ Arrivano le batterie di carta che si ricaricano ad acqua
Mercoledí 26.01.2011 13:35
Le batterie del cellulare e dell'mp3? Saranno di carta e si ricaricheranno ad acqua. I ricercatori del Cenimat, facoltà di Scienze e Tecnologie dell'Università di Lisbona, che già nel 2008 avevano dimostrato di poter "stampare" transistor su supporti cartacei, stanno ora lavorando a un prototipo di batteria di carta che - e qui sta la grande innovazione - potrà caricarsi con una minima quantità di acqua.



Con il 40 per cento di umidità nell'aria, infatti, queste batterie si ricaricheranno a piena potenza: potrebbero essere perfette per le afose giornate milanesi di luglio...
 
Da maggio si paga pedaggio. Gra di Roma, Salerno-Reggio e le dieci strade che non saranno più gratis
di Alessandro Camilli


Dal primo di maggio si paga, questo è sicuro. Si paga dove prima non si pagava, si paga per mettere le ruote dell’auto su strade che prima erano gratis. Il come e il quanto si pagherà contiene ancora un po’ di moderata “suspence”, soprattutto sui due “pezzi grossi”: Il Grande Raccordo Anulare di Roma e l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Ma si paga, a Roma, al Sud e in ogni dove. Abitate a Roma e ogni giorno fate dieci chilometri sul Gra per andare a lavorare? Dal primo maggio prossimo vi costerà 150 euro all’anno, euro più euro meno. D’estate non potete rinunciare a una vacanza al mare in Calabria e vi sottoponete a quel calvario impropriamente chiamato autostrada che è la Salerno Reggio Calabria? Dal primo maggio dovrete pagare. L’elenco delle autostrade pubbliche gestite dall’Anas che tra poco meno di cento giorni diventeranno a pagamento è lungo, circa 1200 chilometri che fino ad oggi erano gratuiti smetteranno di esserlo. Oltre al raccordo anulare di Roma e alla famigerata Salerno Reggio Calabria, dal primo maggio bisognerà mettere mano al portafogli anche per andare dalla capitale all’aeroporto di Fiumicino, diventeranno a pagamento tutte le autostrade siciliane, si pagherà per andare a Potenza usando il RA5 e stessa sorte toccherà al RA9 Benevento Avellino. Ma non sentitevi fortunati se abitate nel nord Italia, gli aumenti, anzi i nuovi pedaggi, sono sparsi omogeneamente su tutta la penisola: RA12 Pescara Chieti, a pagamento, RA11 Ascoli Porto Ascoli si paga, RA8 Ferrara Porto Garibaldi. E ancora, diventeranno a pagamento il RA6 Perugia Bettolle, il RA3 Firenze Siena, il RA24 Torino Caselle e la A53 di Pavia.
A volere i nuovi pedaggi è in primis, ovviamente, l’ANAS, che attraverso il suo presidente Pietro Ciucci ha confermato venerdì scorso l’elenco dei nuovi pedaggi. La decisione è però così impopolare che nessuno se ne vorrebbe assumere la responsabilità politica. Altero Matteoli, il Ministro dei Trasporti, dopo le dichiarazioni di Ciucci si è affrettato a dire: “I pedaggi? Stiamo ancora approfondendo. Non c’è ancora nulla di deciso e prevederemo esenzioni per i pendolari e per coloro che , come nel caso del Grande Raccordo Anulare di Roma, lo utilizzano per spostarsi nell’ambito cittadino”. Nel caso romano una strana convergenza accomuna il presidente della provincia Zingaretti al sindaco Alemanno e alla governatrice Polverini, tutti pronti a ricorrere al Tar per bloccare l’entrata in vigore dei nuovi balzelli. Associazioni dei consumatori e i sindaci di molti dei comuni interessati dai nuovi pedaggi fanno notare come ci siano tempi certi solo per l’entrata in vigore di queste nuove tasse mentre nulla si dice riguardo all’ammodernamento delle tratte autostradali interessate e mettono l’accento su come gli aumenti, per esempio nel caso della Salerno Reggio Calabria, avranno pesanti ricadute sull’inflazione visto che, se il traffico su gomma delle merci avrà un costo aggiuntivo, questo ricadrà di certo sul consumatore ultimo attraverso un aumento dei prezzi dei generi trasportati su gomma. Nonostante i dubbi bipartisan manca solo un ultimo passaggio al via definitivo all’operazione: un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che indichi le nuove tratte a pagamento e i relativi costi, il cerino è quindi ora nelle mani del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti e di quello dei Trasporti Matteoli. Appunto, si paga: questo è sicuro, manca solo il quanto e il come.

25 gennaio 2011 | 13:57
 
La rivoluzione del postino raccomanda

IL CASO
La rivoluzione del postino
raccomandate nelle edicole
Arrivano i postini privati. E negli uffici si ritirano anche i certificati anagrafici. Tra le novità anche il servizio a domicilio: i bollettini si pagano al portalettere
di PAOLA COPPOLA
UNA cartolina con la pubblicità della pasta annuncia la raccomandata. Si va a ritirarla al supermercato. O in cartoleria, in edicola e dal tabaccaio. Niente code agli sportelli perché quelle in giacenza possono essere consegnate anche lì. Il campanello di casa suona anche tre volte e non è un solo postino a portare le lettere: più operatori al giorno, ciascuno di una società diversa. Le tariffe potrebbero essere ritoccate verso il basso e nei centri più piccoli le cassette delle lettere restare vuote il sabato, ma se arriva il "postino telematico" a lui si possono pagare le bollette.

Questa è la fotografia del dopo-liberalizzazione del servizio postale in Italia. L'ultimo passaggio è iniziato il primo gennaio: da allora altri operatori possono distribuire la corrispondenza sotto i 50 grammi, come lettere e cartoline, tranne le notifiche degli atti giudiziari, le multe e la filatelia. Il servizio universale, cioè l'obbligo di consegnare la posta anche dove è antieconomico, resta esclusiva delle Poste Italiane fino al 2016. Ma in un mercato che vale circa 4 miliardi di euro potrebbero guadagnare spazio diversi soggetti. Il quadro deve ancora essere definito perché il decreto legislativo approvato lo scorso 22 dicembre dal governo, sentiti in questi giorni i pareri delle commissioni parlamentari competenti, dovrà ricevere il via libera del Consiglio dei ministri. Ma di fatto apre alla concorrenza per le raccomandate della pubblica amministrazione, come la corrispondenza a contenuto pubblicitario, la posta massiva (estratti conto delle banche), la stampa, l'editoria e le assicurate. "Sarà determinante la capacità di lavorare con le reti: con la liberalizzazione resteranno gli operatori che sanno competere in modo aggressivo", dice Carlo Scarpa, ordinario di Economia politica a Brescia.

Oggi il principale rivale di Poste è Tnt Post Italia, con una quota di mercato pari al 7%, che punta ad arrivare al 20% nel 2015. La sfida sarà di avvicinare il servizio ai cittadini. "Abbiamo stretto un accordo a Verona con i supermercati Migross per il ritiro delle raccomandate anche il sabato - racconta Luca Palermo, ad di Tnt Post Italia - un servizio che estenderemo ad altre città". E aggiunge: "A Bologna e Torino abbiamo un accordo con un'azienda di prodotti di cancelleria per il ritiro delle raccomandate giacenti, questi potranno diventare punti di raccolta della corrispondenza". "Più che sui volumi di posta privata - continua Palermo - punteremo sullo sviluppo dell'e-commerce e sul direct marketing delle compagnie". Per il corriere italiano Uniposte recapitare le raccomandate degli enti pubblici è la novità più interessante, mentre si sperimentano vie alternative per i servizi postali. Nei comuni toscani di Pelago e Cantagallo e in una frazione di Massa da febbraio sarà allestito in una tabaccheria un ufficio postale in cui un operatore riceverà la posta dei cittadini e la consegnerà a Citypost. La società con 80 agenzie in Italia potrebbe lavorare anche con altri centri che reclamano disservizi.

Per molti operatori gli effetti della liberalizzazione saranno limitati: "Siamo in attesa del decreto attuativo e dell'istituzione dell'authority: conduciamo una battaglia perché sia indipendente", dice Marco Carenini, presidente Aicai.

Intanto anche Poste Italiane rilancia con una serie di novità. Dopo la sperimentazione a Prato e l'Aquila, diffonde il "postino telematico" - che porta i servizi a domicilio e permette da casa di pagare i bollettini - anche a Milano, Roma, Bologna, Firenze e in diversi paesi. "Una figura strategica per raggiungere il territorio", chiarisce l'ad Massimo Sarmi. E annuncia: "Estenderemo le funzioni di pagamento al mondo del comme
 
Cronaca Italia
Rivoluzione condomini, in arrivo il “diritto al freddo” e più semplice cedere le parti comuni



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La riforma dei condomini è stata approvata in Senato con voto bipartisan e la vita nei palazzi d’Italia è destinata a cambiare se anche la Camera darà l’ok al testo.
Cosa cambierà? Sarà possibile staccarsi dall’impianto di riscaldamento condominiale pagando solo le spese straordinarie e di manutenzione: insomma chi vuole stare al freddo potrà farlo senza troppi costi. L’amministratore però potrà imporre la verifica degli impianti.
L’unanimità non servirà più per le delibere come la modifica di una destinazione d’uso di uno spazio condominiale. A quel punto basteranno anche solo con la maggioranza dei presenti, basta che abbiano in mano i due terzi dei millesimi.
Inoltre non sarà possibile vendere un bene comune, come la casa del portiere, ma bisognerà sostituire il bene con un altro e quindi vendere per realizzare altro.
Inoltre l’amministratori sarà più responsabilizzato e dovrà stipulare una polizza assicurativa che copra almeno il bilancio annuale e dovrà essere iscritto a un registro degli amministratori presso le Camere di Commercio. Sarà in carica due anni e se il condominio propone una delibera l’amministratore dovrà convocare l’assemblea entro 30 giorni.
27 gennaio 2011 | 11:52
 
Contro-calendario con i “piselli” a ruba, 150 copie in mezz’ora


FIRENZE – Oltre 150 copie in mezz’ora: sono quelle vendute stasera da ‘Piselli toscani’, calendario contenente foto di 12 diversi organi genitali maschili, realizzato ‘in risposta’ a quello dedicato da Oliviero Toscani a ritratti di pube femminili.
Una vero e proprio bagno di folla ne ha accolto infatti la presentazione in Ub, negozio di carta da parati del centro di Firenze, per una notte trasformato in locale: venduto a 10 euro per una tiratura limitata a 500 esemplari, il calendario è stato letteralmente preso d’assalto. Soddisfatto il suo creatore, fino ad oggi celato sotto lo pseudonimo, non certo casuale, di Uliviero Toscano: vero nome, Gianni Frati, professione proiezionista in un cinema del fiorentino, ”girapellicole”, come dice lui, ”da dicembre, purtroppo, in mobilita”’, spiega.
Da allora è tornato alla sua antica passione, la fotografia, e l’idea del calendario di ‘piselli’ ha funzionato, oltretutto senza nemmeno suscitare la scia di polemiche che si è tirato dietro quello di Toscani. ”Me l’aveva augurato lui stesso di non averne quante il suo, dalle colonne dei quotidiani locali – scherza Frati – evidentemente mi ha portato fortuna”. Tutti in bianco e nero, altra differenza con i pubi del celebre fotografo, i ‘piselli’ di Frati: e questo perché, spiega lui scherzando ancora, ”dopo averli ripresi, mi sono reso conto che a colori proprio non si potevano guardare”.
Appartengono a uomini comuni: ”Tra loro c’ è un commerciante, un artigiano, un orefice, due musicisti, persino un giornalista; e sono tutti qui stasera”, dice, senza però svelarne l’identità. L’idea, ”messa a punto e realizzata in una settimana”, aggiunge ”è nata per scherzo, ma anche per cercare di riequilibrare un po’ la parità dei sessi sui giornali: in queste settimane non si parla d’altro che di f…; con questo calendario, magari solo per qualche attimo, restituiremo finalmente un po’ di attenzione al c…”.
5 febbraio 2011
| 00:32
 
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ARMI DI DISFUNZIONE DI MASSA - LO STATO ITALIANO È SEMPRE PIÙ BISCAZZIERE: TRA POCO SI LIBERALIZZANO ROULETTE, BLACK JACK E IL POKER CASH, E IL FISCO GODE (INTASCA 10 MILIARDI L’ANNO SENZA MUOVERE UN DITO) - TI CREDO CHE I CONSUMI STAGNANO: I 30 MLN DI GIOCATORI SPENDONO IN MEDIA 1.800 € L’ANNO TRA SCOMMESSE, GRATTA E VINCI, GIOCHI VIRTUALI - MA LA PATOLOGIA COLLETTIVA STA MANDANDO LE FAMIGLIE SUL LASTRICO, TANTO CHE FIORISCONO LE COMUNITÀ DI RECUPERO. CHE PERÒ AVVERTONO: “È TROPPO TARDI”…



1 - CASINÒ ONLINE, LO STATO BISCAZZIERE
Marina Cavallieri per "la Repubblica"


CARN64 MASCHERE POKER
Il prossimo ad arrivare sarà il poker cash, veloce, senza tempi di attesa, una partita secca che si può giocare in ogni momento, si vincono o perdono soldi reali. Ma nel 2011 altre tentazioni sbarcheranno nel mercato di massa dell´azzardo, giochi che si potranno fare online o al supermercato, è un´invasione strisciante, di cui poco si parla e che porterà gli italiani a spendere 80 miliardi di euro.

È Una crescita del 30 per cento sugli oltre 60 miliardi raccolti nell´anno che si è appena concluso. Di questi più di 10 miliardi andranno dritti diritti nelle casse dello Stato.
L´azzardo è un business che si espande, una mania collettiva che trasforma ogni anno di più gli italiani in un popolo di giocatori.

La chiamano la rivoluzione dell´intrattenimento, crea spesso dipendenza e rischi economici, ma sono entrate appetibili per uno Stato vorace che si fa ogni giorno di più freddo biscazziere. Così, a colpi di provvedimenti, si allargano i confini del gioco, arrivano nuovi operatori, aumenta il volume d´affari, e mentre diminuiscono gli appassionati del Lotto e delle Lotterie, ormai passatempi per vecchie signore, crescono gli schiavi dei giochi online o delle slot di ultima generazione, dove il gioco è immediato, compulsivo, duro.


VIDEO POKER
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto per i due nuovi settori dell´online, il poker cash, al momento, è il più atteso, arriverà in primavera, approvato nel 2009 a sostegno delle zone terremotate, usa denaro reale, a differenza di quello che si gioca a torneo che utilizza soldi virtuali. La quota iniziale per la partecipazione alla sessione non può essere superiore a mille euro ma poi si può incrementare. La posta in gioco è alta: il mercato complessivo del poker online una volta a regime si stima che raggiungerà i 5/6 miliardi.

In arrivo anche i giochi da casinò online - roulette, black jack - mentre per le slot virtuali c´è un momentaneo di arresto, i tempi sono lunghi anche perché molti gestori temono che possano interferire con le videolotteries appena sbarcate e che già hanno sedotto milioni di italiani.

Le videolotteries sono apparecchi di nuova generazione, terminali interconnessi a un "cervello" centrale in grado di prevedere il cumulo di jackpot in rete, macchine ad alto tasso di tecnologia e di azzardo. «Possono erogare fino a 500 mila euro. Il numero di queste macchine è destinato a crescere, sono 800, hanno già incassato 1,35 miliardi, ma ora si stanno ultimando 1500 nuove location», spiega Agipronews, agenzia specializzata.

È il gioco pubblico, lo Stato croupier, dove un lungo filo rosso lega i giovani inchiodati alle slot agli anziani in fila per un "gratta e vinci", un´unica ossessione, spesso quotidiana, li accomuna. «Gli italiani si sono trasformati in un popolo di giocatori ed è paradossale che nessuno ne parli», spiega Maurizio Fiasco, sociologo.


«Gli italiani spendono mille euro a testa in media ogni anno per il gioco, se di fatto però sono circa 30 milioni i giocatori reali questi spendono 1.800 euro. Se pensiamo che la spesa pro capite è di 2.300 euro, i soldi buttati nel gioco rappresentano qualcosa di assolutamente esagerato. Sono soldi che si sottraggono ai consumi che invece stagnano. Che cosa è cambiato? Prima si giocava solo in alcune occasioni, per esempio con le lotterie e con il lotto e solo in a
 


Cronaca Italia
Auto poco potenti e velocità ridotta: partono le nuove norme per i neopatentati



Nuove norme per i neopatentati. Per il primo anno dal rilascio della patente B non si possono più guidare automobili con una potenza specifica (riferita alla tara) superiore a 55 kW per tonnellata. Il dato è verificabile sul libretto dell’auto. Un ulteriore tetto è imposto ai veicoli della categoria M1, per il trasporto di persone fino a 8 posti, la cui potenza massima non può superare i 70 kW (circa 95 cv). Nella prima stesura il testo imponeva un rapporto peso potenza penalizzante per molte vetture di piccola cilindrata tipo la Fiat 500, mentre consentiva la guida di modelli più potenti in virtù del loro peso maggiore.
La nuova definizione sembra aver fatto giustizia di questa incongruenza. La norma naturalmente riguarda solo chi consegue la licenza di guida a partire dal 9 febbraio (vale la data dell’esame). Chi ha avuto problemi di droga con la giustizia dovrà però rispettare la limitazione per tre anni anziché uno. L’art. 117 ribadisce inoltre, per i primi tre anni di guida, il divieto di superare la velocità massima di 100 km/h in autostrada e di 90 km/h sulle strade extra urbane.
Introdotta nel 2007, modificata e quindi rinviata, la disposizione è stata in fine inserita nella riforma del Codice della Strada varata a luglio 2010. E poi specificata, nei termini di validità, dal decreto mille proroghe dello scorso gennaio. Un balletto che adesso finalmente vede la sua conclusione. L’obbligo di rispettare una potenza limitata servirà a tutelare i guidatori più giovani e meno esperti, ma farà anche storcere il naso a molte famiglie.
L’acquisto della seconda auto per i figli, per molte anche la sola e unica, nella maggior parte dei casi è un impegno economico da ammortizzare nel tempo. Un anno di vita è evidentemente poco e quindi è probabile che l’apprendistato a “potenza ridotta” di molti neopatentati sia destinato ad allungarsi. Tant’è, il mercato dell’automobile è pronto a ricevere la norma e quasi tutte le Case offrono almeno un modello in regola con la nuova disposizione a margine trovate l’elenco delle case che hanno comunicato i modelli adatti.
 
Cronaca Europa
Gb, “Non è colpa sua, gli italiani amano toccare”: assolta una commessa accusata di molestie sessuali



LONDRA – Gli italiani hanno un rapporto molto più fisico con il prossimo: amano toccare. Uno stereotipo forse, ma ha salvato da ulteriori guai con la giustizia una anziana commessa italiana di John Lewis, un grande magazzino su Oxford Street, nel centro di Londra, considerato un bastione della rispettabilità middle class.
Bianca Revrenna, 68 anni, con oltre 40 di irreprensibile servizio, era stata accusata di molestie sessuali per aver allungato una affettuosa pacca sul fondoschiena di un collega di quasi 30 anni più giovane per tre volte nell’arco di 18 mesi.
Lui, Kostantinos Kalomoiris, greco di nascita, ma britannico di adozione, non aveva gradito. Considerandosi vittima delle presunte avances della veterana nel reparto dei mobili del grande magazzino, l’aveva portata in tribunale per discriminazione sessuale armato di statistiche, e in particolare di un dato: due quinti dei molestati sul luogo di lavoro sono uomini.
Il giudice del lavoro Harjit Grewal gli ha riso in faccia, accogliendo la difesa della Revrenna: ”Macché sculacciata. Un cliente si era lamentato di lui. E io ho toccato il suo fondoschiena affettuosamente, come farebbe una madre o una nonna, per rassicurarlo”, aveva detto Bianca a sua discolpa: ”Molestie sessuali? Ma vi pare? Sono una donna di 68 anni”.
Consapevole che l’italiana aveva cominciato a lavorare da John Lewis quando il quarantenne Kalomoiris era ancora in fasce, il giudice Grewal le ha dato ragione: ”Dalle sue stesse dichiarazioni, è chiaro che Kostantinos non ama il contatto fisico. Ha ammesso che giudica offensivi gesti che per altri sono normali e nel corso dell’azione legale ha abbellito le sue descrizioni.
La Revrenna è una piccola donna italiana di 68 anni. I suoi colleghi la considerano una donna gentile e affettuosa. Una figura materna. Ma soprattutto è una persona a cui piace toccare. Non c’è nulla di sessuale in questo. Gli italiani fanno così”. Secondo il giudice la collega anziana ”altro non aveva fatto che offrire il suo appoggio a un commesso più giovane”. Nei suoi panni, ”una persona ragionevole non avrebbe pensato che la sua dignità era stata violata. Non ci sono state molestie”. Caso chiuso.
 
Cronaca Mondo
In Thailandia la gara del bacio più lungo infrange ogni record. Non ci si stacca neppure per fare pipì



Pattaya (Thailandia) – Si stanno sfidando a colpi di bacio, per una gara in stile San Valentino che lascia senza fiato. Letteralmente. Da oltre trenta ore sette coppie sono in gara per il bacio più lungo. La sfida, a Pattaya, nel sud della Thailandia, ha avuto inizio alle 6 del mattino di domenica 13 febbraio ora locale.
Già adesso un record è stato battuto: il precedente bacio più lungo era di 32 ore, 7 minuti e 14 secondi, ed era stato raggiunto nel 2009 da una coppia tedesca entrata nel Guinness dei primati.
Delle 14 coppie che hanno preso parte all’iniziativa, la maggior parte delle quali thailandesi, sette continuano a scambiarsi effusioni sotto gli occhi e le risate dei turisti che non hanno risparmiato loro qualche scatto di macchina foto. Le altre sette hanno ormai abbandonato, stremate dalle lunghe effusioni.
“Non pensavamo che saremmo riusciti a trovare qualcuno in grado di rompere il record”, ha detto l’organizzatore della gara, Somporn Naksuetrong, manager del museo delle cere Louis Tussaud di Pattaya che ha organizzato la gara.
Nella serata di lunedì 14 altre tre coppie hanno abbandonato la sfida. La coppia vincitrice porterà a casa un diamante del valore di 50mila baht thailandesi (circa 1.200 euro) e altri 100mila baht in denaro contante (circa 2.390 euro).
Le regole prevedono che le labbra dei partecipanti non si stacchino in nessun momento, inoltre le coppie non possono sedersi o riposarsi, possono bere acqua, tè, latte, succhi di frutta o caffè, ma solo attraverso una cannuccia mentre continuano a baciarsi. Devono anche restare abbracciate durante le pause consentite ogni tre ore per andare in bagno, e in quei casi sono accompagnate da alcuni supervisori. Ma la regola più dura è un’altra: non possono sedersi o sdraiarsi, men che meno addormentarsi.
Ieri, una donna è svenuta dopo solo un’ora e mezza. Nonostante la sua reputazione per avere una delle maggiori industrie del sesso nel mondo, la Thailandia rimane una nazione conservatrice dove baciarsi in pubblico non è ben visto.
I partecipanti devono portare un documento che dimostri che siano sposati o delle lettere di tutti e quattro i i genitori che provino che sono fidanzati.
“Vogliamo mostrare che l’amore è ancora ricco di valore”, ha spiegato Somporn. “non è facile baciarsi per tanto tempo. I due membri di queste coppie si devono davvero aiutare a vicenda
A fare da sottofondo alla gara una colonna sonora internazionale e non solo, che comprende musiche tra cui, ovviamente, “Kiss Me” dei Sixpence None The Richer’s.
Dopo circa 35 ore di maratona, il trentasettenne Preedi Singhajan ha scritto su un blocchetto alla sua partner cinquantunenne, Rungnapa Rojananawin: “Puoi andare avanti?” Lei gli ha risposto ponendo fine all’abbraccio.Ad accogliere la donna libera dal bacio, un’infermiera che le ha subito controllato il polso.
 
Usa. Donna che non sapeva di essere incinta partorisce in un bagno e abbandona il bimbo



Jessica Blackham
GREENVILLE, STATI UNITI – Una donna di Greenville, Carolina del Sud, accusata di aver partorito in un bagno di un parco giochi e di aver poi abbandonato il bambino sul pavimento, non ricorda nulla dell’accaduto e non sapeva neanche di essere incinta, a quanto riferisce la CBS News. La donna, Jessica Blackham, 24 anni, rischia 30 anni di prigione.
La madre della donna, Anita McAuliffe, ha dichiarato al giudice che la figlia non è mai sembrata essere incinta. McAuliffe ha aggiunto che la figlia, madre anche di un bambino di 4 anni, si è sentita male durante uno spettacolo al parco e si è recata nel bagno.
Dopodichè non ricorda nulla di quanto accaduto e più tardi è stata ricoverata in ospedale per una emorragia.
Gli inservienti del parco hanno trovato per caso il bimbo nel bagno giusto in tempo perchè non morisse di asfissia ed hanno chiamato la polizia, che l’ha porato in ospedale, dove attualmente si trova in buone condizioni. La Blacham è sposata ma lei e il marito sono separati.
Quando il bimbo è stato trovato nel bagno stava soffrendo di ipotermia, ovvero stava morendo di freddo. Un medico dell’ospedale dove è ricoverato ha dichiarato che l’ipotermia è uno dei più gravi rischi di morte per i neonati non assistiti da cure mediche. Il bimbo è stato preso in tutela dal Dipartimento dei Servizi Sociali.
15 febbraio 2011 | 13:08
 
Spazio/ Allarme per la tempesta solare: possibili danni per 2mila miliardi
Lunedí 21.02.2011 13:55http://affaritaliani.VIOLAZIONE: scambio email non consentito !/static/upll/temp/tempesta-solare1.jpg



Gli scienziati lanciano l'allarme e fanno sapere che il Sole sta covando un'intensa tempesta elettromagnetica che, nel peggiore dei casi, potrebbe rivelarsi una "Katrina globale" e costare circa 2 mila miliardi di dollari all'economia mondiale. Lo sostiene il Financial Times, secondo il quale la settimana scorsa il sole ha fatto i capricci e ha innescato le eruzioni solari piu' forti da quattro anni a questa parte.

Secondo il FT gli scienziati che tengono d'occhio le tempeste solari in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Svezia hanno invitato le autorita' a prendere provvedimenti in vista delle prossime turbolenze. La settimana scorsa una potente eruzione solare ha innescato un'enorme tempesta elettromagnetica che ha gia' disturbato le comunicazioni via radio in Cina.

Osservata nella notte tra il 14 e il 15 gennaio scorso, questa ripresa in grande stile delle attività del sole avrà effetto sulla Terra nei prossimi giorni, con tempeste elettromagnetiche che potrebbero mandare momentaneamente in tilt le comunicazioni.
 
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Pro Patria, i giocatori senza stipendio occupano lo stadio


I calciatori non vengono pagati da luglio: «Non riusciamo a pagare più l'affitto di casa»BUSTO ARSIZIO (VARESE), 23 febbraio - I calciatori della Pro Patria, che da luglio non ricevono lo stipendio, si preparano a occupare lo stadio Speroni di Busto Arsizio (Varese), questa sera al termine degli allenamenti, assieme ad alcuni gruppi di tifosi. «Abbiamo deciso di organizzare questa forma estrema di protesta per portare alla luce una situazione che è diventata insostenibile», ha spiegato Giovanni Pellegatti, rappresentante dei supporter della squadra che sta disputando il campionato di Seconda divisione di Lega Pro. «Alcuni dei giocatori sono stati sfrattati dalle case dove vivono perchè non riescono più a pagare l'affitto - ha continuato - e in questo modo almeno avranno un posto dove andare a dormire». I giocatori e i tifosi porteranno nello stadio in via Cà Bianca brandine e coperte per trascorrere tre notti negli spogliatoi. A provocare il mancato pagamento degli stipendi sono stati alcuni problemi economici della società. Nelle scorse settimane è subentrato un nuovo presidente, Massimo Pattoni, ma, secondo i tifosi, «il cambio non ha portato conseguenze positive».
 
Tre euro per avere i soldi: in banca spunta la tassa (salata) sul contante
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ROMA – Ci vogliono tre euro per prelevare i propri soldi in banca, una specie di tassa del contante che sta facendo irritare i clienti. Chi vuole avere il denaro dal conto, ma senza ritirare al bancomat deve pagare “pegno”.
Ai clienti Bnl sembra che le lettere siano già arrivate: “Dal 18 aprile, per ogni prelievo di liquidi in agenzia, inferiore ai 2mila euro, dovranno versare 3 euro”.
Anche Mps e Ubi si sono accodate a questa decisione, così come Cariparma, Popolare di Milano e Unicredit: i costi vanno da uno a tre euro. Il Monte dei Paschi di Giuseppe Mussari, presidente dell’Abi, chiede 3 euro per ogni prelievo in filiale.
Intesa Sanpaolo, invece, ha abolito i costi allo sportello con il nuovo conto modulare Facile, distribuito dal 21 febbraio, anche se i vecchi correntisti dovranno comunque pagare un euro per prelievi fino a 500 euro.
1 marzo 2011 | 09:25
 
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