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Roby
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"Cibo industriale per cani e gatti"
Il cibo industriale è materiale organico di pessima qualità essenzialmente costituito da grassi cotti, da residui di macellazione di pollame vario, bovino e ovino che non possono più essere utilizzati per alimentazione umana.
tratto da www.labiolca.it del 8 novembre 2009 a firma di Paolo Girotto
Oltre a quanto già da me espresso in precedenti articoli in cui ho esposto con varie motivazioni l'estrema pericolosità per la salute dei nostri animali di un uso quotidiano e prolungato di scatolette e/o crocchette industriali voglio aggiungere ora alcune non secondarie precisazioni.
Il cibo industriale è materiale organico di pessima qualità essenzialmente costituito da grassi cotti. Infatti i residui di macellazione di pollame vario, bovino e ovino etc. che non possono più essere utilizzati in alcun modo per alimentazione umana vengono indirizzati al consumo animale: tanto loro non parlano!
Questa materia organica infima viene opportunamente omogeneizzata quindi la "sbobba" risultante deve essere bollita ovvero autoclavata ad alta temperatura per ragioni di pura conservabilità. Le temperature di bollitura vanno dai 70° agli 80° gradi centigradi. E' risaputo che qualunque proteina e vitamina possono reggere senza subire danni più o meno gravi temperature attorno ai 50° per pochi minuti poi degenerano. A quelle temperature viene degradato tutto il residuo valore nutrizionale della materia prima di partenza (già pessima di per sé !) quindi rimangono solo grassi "cotti" come elemento nutrizionale. Alla faccia della dieta "bilanciata" tanto propagandata!
La "sbobba" così com'è emana un odore spesso nauseante e risulta contro ogni tentazione: i nostri animali scapperebbero! Ecco allora che ci viene in "soccorso" la chimica: la "cosmesi" degli aromi artificiali, coloranti, emulsionanti, edulcoranti, zuccheri (pardon! Aspartame notoriamente cancerogeno!) infine anche una bella "spolverata" di vitamine sintetiche e...il gioco è fatto! Il sapore artificiale così ottenuto è spesso irresistibile soprattutto per i nostri gatti mentre per i cani non sempre è così, anzi, se arrivano a mettere in bocca un alimento fresco spesso se lo "pappano" con gioia, segno evidente che se potessero parlare lancerebbero imprecazioni costanti ogni qualvolta l'indaffarato padrone gli sbatte giù, quelle che io definisco, le malsane crocchette.
Nei gatti, in particolare, si manifesta un altro grave effetto collaterale quando il cibo propinato è solo la scatoletta & affini: l'inconsapevole e pigro proprietario in realtà accorcia la vita del suo micio (vale anche per il cane ovviamente ma in modi e tempi diversi). In altre parole sovraccaricando il suo metabolismo, giorno dopo giorno, lo intossica creando grossi problemi epatici ma soprattutto renali. Nella mia ormai lunga pratica clinica ho rilevato in modo pressoché costante che la vita di gatti alimentati con cibo naturale e crudo sono quasi doppie rispetto a quelli alimentati solo con crocchette & scatolette. In particolare questi ultimi non arrivano ai 10 anni per frequenti insufficienze renali che degenerano sotto la "pressione" delle tossine che quotidianamente ingurgitano insieme a grassi cotti. Naturalmente viene coinvolto anche il fegato e il pancreas: non raramente mi sono imbattuto in diabeti o pancreatici acute che a mio avviso erano da collegarsi con la dieta industriale sia in gatti che cani. E' ovvio che un carico tossico quotidiano da qualche parte deve pure andare a finire e gli organi colpiti sono soprattutto quelli emuntori e detossicanti.
Altro aspetto che va sottolineato per le pericolose implicazioni è la degenerazione dello smalto dei denti causato da un pH orale che da alcalino (come deve essere) diventa costantemente acido con l'assunzione quotidiana dei mangimi. Questo è la causa principale della degenerazione delle cavità orali di cani & gatti modello "cloaca a cielo aperto"! Sono principalmente animali con diete industriali che presentano parodontiti di media e grave intensità con formazione tra dente e gengiva di "tasche b
Il cibo industriale è materiale organico di pessima qualità essenzialmente costituito da grassi cotti, da residui di macellazione di pollame vario, bovino e ovino che non possono più essere utilizzati per alimentazione umana.
tratto da www.labiolca.it del 8 novembre 2009 a firma di Paolo Girotto
Oltre a quanto già da me espresso in precedenti articoli in cui ho esposto con varie motivazioni l'estrema pericolosità per la salute dei nostri animali di un uso quotidiano e prolungato di scatolette e/o crocchette industriali voglio aggiungere ora alcune non secondarie precisazioni.
Il cibo industriale è materiale organico di pessima qualità essenzialmente costituito da grassi cotti. Infatti i residui di macellazione di pollame vario, bovino e ovino etc. che non possono più essere utilizzati in alcun modo per alimentazione umana vengono indirizzati al consumo animale: tanto loro non parlano!
Questa materia organica infima viene opportunamente omogeneizzata quindi la "sbobba" risultante deve essere bollita ovvero autoclavata ad alta temperatura per ragioni di pura conservabilità. Le temperature di bollitura vanno dai 70° agli 80° gradi centigradi. E' risaputo che qualunque proteina e vitamina possono reggere senza subire danni più o meno gravi temperature attorno ai 50° per pochi minuti poi degenerano. A quelle temperature viene degradato tutto il residuo valore nutrizionale della materia prima di partenza (già pessima di per sé !) quindi rimangono solo grassi "cotti" come elemento nutrizionale. Alla faccia della dieta "bilanciata" tanto propagandata!
La "sbobba" così com'è emana un odore spesso nauseante e risulta contro ogni tentazione: i nostri animali scapperebbero! Ecco allora che ci viene in "soccorso" la chimica: la "cosmesi" degli aromi artificiali, coloranti, emulsionanti, edulcoranti, zuccheri (pardon! Aspartame notoriamente cancerogeno!) infine anche una bella "spolverata" di vitamine sintetiche e...il gioco è fatto! Il sapore artificiale così ottenuto è spesso irresistibile soprattutto per i nostri gatti mentre per i cani non sempre è così, anzi, se arrivano a mettere in bocca un alimento fresco spesso se lo "pappano" con gioia, segno evidente che se potessero parlare lancerebbero imprecazioni costanti ogni qualvolta l'indaffarato padrone gli sbatte giù, quelle che io definisco, le malsane crocchette.
Nei gatti, in particolare, si manifesta un altro grave effetto collaterale quando il cibo propinato è solo la scatoletta & affini: l'inconsapevole e pigro proprietario in realtà accorcia la vita del suo micio (vale anche per il cane ovviamente ma in modi e tempi diversi). In altre parole sovraccaricando il suo metabolismo, giorno dopo giorno, lo intossica creando grossi problemi epatici ma soprattutto renali. Nella mia ormai lunga pratica clinica ho rilevato in modo pressoché costante che la vita di gatti alimentati con cibo naturale e crudo sono quasi doppie rispetto a quelli alimentati solo con crocchette & scatolette. In particolare questi ultimi non arrivano ai 10 anni per frequenti insufficienze renali che degenerano sotto la "pressione" delle tossine che quotidianamente ingurgitano insieme a grassi cotti. Naturalmente viene coinvolto anche il fegato e il pancreas: non raramente mi sono imbattuto in diabeti o pancreatici acute che a mio avviso erano da collegarsi con la dieta industriale sia in gatti che cani. E' ovvio che un carico tossico quotidiano da qualche parte deve pure andare a finire e gli organi colpiti sono soprattutto quelli emuntori e detossicanti.
Altro aspetto che va sottolineato per le pericolose implicazioni è la degenerazione dello smalto dei denti causato da un pH orale che da alcalino (come deve essere) diventa costantemente acido con l'assunzione quotidiana dei mangimi. Questo è la causa principale della degenerazione delle cavità orali di cani & gatti modello "cloaca a cielo aperto"! Sono principalmente animali con diete industriali che presentano parodontiti di media e grave intensità con formazione tra dente e gengiva di "tasche b