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[h=1]La carica dei preti pro Sea Watch: "Carola è una ragazza straordinaria"[/h] [h=2][/h]
Da vescovi e parroci parole di ammirazione nei confronti della "capitana" Carola Ruckete che ha attraccato la Sea Watch a Lampedusa

Giorgia Baroncini - Sab, 29/06/2019 - 17:17
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"C'è voluta una donna tedesca per mettere in crisi e sparigliare le carte al ministro Salvini, una ragazza tedesca dai grandi valori, una donna straordinaria che ha avuto tutto dalla vita e ora dedica una parte della sua vita a chi non ha niente".
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Così il padre missionario Alex Zanotelli ha commentato all'AdnKronos l'attracco della Sea Watch a Lampedusa.

È stata la capitana Carola Rackete a forzare nella notte il blocco della Guardia di finanza e a entrare nel porto siciliano. E per lei dalla Chiesa arrivano oggi parole di ammirazione.

"Questa donna meriterebbe un premio Nobel - ha continuato il religioso comboniano - per il suo coraggio di sfidare una legge assurda, cui bisogna disobbedire, perché è un atteggiamento profondamente cristiano la disobbedienza alle ingiustizie, i primi martiri sono morti proprio per questo motivo".

"Secondo me la capitana ha fatto un atto importante per tutelare la vita delle persone", ha commentato monsignor Giancarlo Perego. "Oggi è un giorno bello perché gente che rischiava la vita in mare è potuta approdare". Alla capitana della Sea Watch potrebbe essere dedicato il porto di Lampedusa, ha proposto l'arcivescovo parlando all'AdnKronos.

"Carola è una ragazza straordinaria e determinata, la vedo come un testimone di umanità e di diritto, perché c'è un diritto del mare, il diritto fondamentale dell'uomo, che precede le nostre normative", ha invece affermato don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro (Pistoia). Il parroco, uno dei primi preti anti Salvini, si è anche detto "inorridito" dall'approccio del ministro dell'Interno e dalla politica italiana.

"Accogliere chi si trova nello 'status' di migrante o rifugiato è un dovere e un principio fondamentale", ha dichiarato il patriarca di Venezia Francesco Moraglia. "La risposta alla tragedia umana di interi popoli non può essere quella dei muri, ma quella della politica. Una politica che, una buona volta, voglia affrontare tale vicenda senza pregiudizi ideologici o ingenuo buonismo ma con realismo".

Ad accogliere la Ong al porto don Carmelo La Magra, il parroco della città siciliana. "Il Natale quando arriva arriva. Benvenuti nel Porto Salvo di Lampedusa", ha dichiarato.

Anche il presidente della Chiesa evangelica in Germania è intervenuto sulla vicenda della Sea Watch. Il vescovo luterano Heinrich Bedfort-Strohm si è infatti detto "triste e inquieto" per l'arresto della capitana Carola Rackete.

"L'accoglienza è la via obbligata del Vangelo", aveva affermato il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, nei giorni precedenti all'attracco. Giorni tesi in cui si sono scontrati diversi religiosi con il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. È il caso dell'arcivescovo di Torino che si era detto "disponibile ad accogliere i migranti della Sea Watch". "Aiuti gli italiani in difficoltà", aveva risposto secco il vicepremier leghista.
 
L'EX SINDACO DI LAMPEDUSA

[h=1]Sea Watch, la leghista Angela Maraventano: "Carola Rackete partita come un missile, voleva ammazzarli tutti"[/h]
29 Giugno 2019

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Carola Rackete è "una criminale, io abito sul porto, ho visto tutto, questa nave è partita di corsa, come un razzo, voleva l'incidente, cercava di ammazzare qualcuno, va arrestata subito". Angela Maraventano, ex sindaco leghista di Lampedusa, ha denunciato ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format I Lunatici, il comportamento criminale della capitana tedesca della Sea Watch: "Auspico che chi la sta interrogando la ammanetti e la porti in carcere. Voleva ammazzare tutti quelli che aveva davanti, è entrata in porto come un razzo".

Leggi anche: "Regina dei disubbidienti tra gli applausi degli imbecilli". Feltri "affonda" la Rackete: perché non andrà in galera

E ancora, ha continuato la Maraventano, c'è anche un bruttissimo sospetto: "Qui c'è una situazione particolare, all'aeroporto ci sono due elicotteri che fanno la spola tra Lampedusa e la Libia", spiega, "vorrei capire dove sono stati trovati i naufraghi a bordo della Sea Watch, non credo a una parola di quello che dicono. Quelli della Sea Watch sono complici di chi traffica carne umana. Se la capitana voleva salvarli doveva portarli in un altro porto. Voleva fare una forzatura e portarli nel nostro Paese".

sospetto ? o certezza!
 
DESTINAZIONE BERLINO [h=1][/h] [h=1][/h] [h=1]Sea Watch, Matteo Salvini non lascia scampo a Carola Rackete: "Cosa le faremo se non finirà a processo"[/h]
29 Giugno 2019

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"Arrestata Carola Rackete, la nuova eroina del Partito democratico". Su Facebook Matteo Salvini "festeggia" sobriamente le manette ai polsi della capitana della Sea Watch, che non sapendo "come impiegare il suo tempo" ha deciso di "speronare nella notte la motovedetta Guardia di finanza. Ci sono i video - ha precisato il ministro degli Interni nel messaggio social -, questi non possono più mentire, questi sono delinquenti. Questo è un atto criminale, è un atto di guerra". La responsabile della nave è stata "arrestata ed è ai domiciliari a Lampedusa. Ci sono 48 ore di tempo per decidere se deve rimanere in galera o no. Ho fiducia nella magistratura - ha aggiunto ancora - ma credo che un atto del genere non debba rimanere impunito. Se verrà confermata la galera ci sarà un processo, altrimenti è già pronto un decreto del ministero per l'espulsione, destinazione Berlino".



Leggi anche: Il destino di Carola nelle mani del pm anti-Salvini. "Graziata"? Gira già una voce





Nel frattempo la Sea Watch3, allontanata per non creare problemi ai collegamenti aerei e marittimi dal porto di Lampedusa, è sotto sequestro probatorio eseguito dalla Guardia di finanza, provvedimento che dovrà essere convalidato. Impossibile, secondo quanto si apprende, per il prefetto di Agrigento procedere al sequestro amministrativo previsto dal Decreto Sicurezza bis e non soltanto perché appunto la nave della Ong tedesca è già sotto sequestro, ma perché il Dl prevede, per fare scattare il sequestro amministrativo, la recidiva.
 

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