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Roby
Guest
I tabià nell'Agordino sono ricoveri adibiti a stalla e fienile e sono costruiti in unità autonome dall'abitazione mediante l'utilizzo esclusivo o prevalente di legno. Al loro interno si svolgevano anche attività rurali, come la battitura dell'orzo e la lavorazione della paglia. Gli esempi più antichi di tabià risalgono al XVII° secolo e sono realizzati con la tecnica costruttiva "a castello" con l'utilizzo di travi di larice squadrate per la stalla e tonde per il fienile. Le pareti vengono chiuse con tavole di larice dove trovano posto motivi ornamentali traforati che sono spesso combinati con le iniziali del proprietario. In alcuni casi, la struttura di base è interamente in pietra mentre la parte sopraelevata è in legno.
La storia di ogni tabià è la storia di una famiglia.
Tutto questo preambolo per dire che Caracalla mi ha gentilmente affidato il suo tabià per qualche giorno. Spero fino ai primi giorni dell'anno nuovo. Ho apportato qualche lavoretto di restauro e di manutenzione per usare il tabià anche a scopi abitativi. Credetemi, ci si vive veramente bene anche se è fortemente sconsigliato ai fisioterapisti perchè l'olio canforato di combina con le resine del larice e produce vapori molto tossici
.
In conclusione, chi avrà occasione e piacere di fare una scappata a trovarmi sarà il benvenuto. Un piatto di minestra o di pastasciutta, un bicchiere di quello buono e una fumatina saranno offerti volentieri a tutti (esclusi i fisioterapisti bellocci
).
moro
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La storia di ogni tabià è la storia di una famiglia.
Tutto questo preambolo per dire che Caracalla mi ha gentilmente affidato il suo tabià per qualche giorno. Spero fino ai primi giorni dell'anno nuovo. Ho apportato qualche lavoretto di restauro e di manutenzione per usare il tabià anche a scopi abitativi. Credetemi, ci si vive veramente bene anche se è fortemente sconsigliato ai fisioterapisti perchè l'olio canforato di combina con le resine del larice e produce vapori molto tossici

In conclusione, chi avrà occasione e piacere di fare una scappata a trovarmi sarà il benvenuto. Un piatto di minestra o di pastasciutta, un bicchiere di quello buono e una fumatina saranno offerti volentieri a tutti (esclusi i fisioterapisti bellocci

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