quote:Originally posted by pot pourri
Mi chiedo Moro se le musiche che posti le conosci già tutte o le trovi al momento, in entrambi i casi sei un fenomeno !
Buongiorno a tutti, bellissimi !
Liana
Ciao Liana,
ti ringrazio ma non conosco molto del panorama musicale e non mi basterebbe una vita intera, a tempo pieno, per conoscere tutto ciò che è stato o che viene prodotto in campo musicale.
Salto da una musica all’altra come un insetto assetato vola da un fiore all’altro e se trovo qualcosa che mi piace lo condivido con gli altri. D’altronde la musica è uno dei pochi canali di comunicazione globale capace di unire e di far collaborare positivamente popoli aventi anche diverse culture, religioni e organizzazioni politiche come ad esempio dimostra l’esperienza della Fondazione
Playing for Change (Suonare per cambiare). Sarà capitato anche a voi di lasciare un po’ di danaro ai musicisti di strada e vi sarete anche sorpresi di averlo donato con un animo più ben disposto rispetto ad altre occasioni di beneficenza.
Il motivo è dovuto al fatto che la musica suscita o trasmette “qualcosa”, un’emozione, uno stato d’animo, un ricordo, una fantasia che ci hanno fatto sentire più vivi.
Ciao a tutti, un abbraccio affettuoso alle gentili donzelle.
moro<center>
Stand By Me | Playing For Change | Song Around the World </center>
<center> "http://www.youtube.com/v/Us-TVg40ExM&hl=it_IT&fs=1&" </center>
Playing for Change data da un decennio, parto della mente del produttore e tecnico del suono Mark Johnson, vincitore di Grammy®, che nel 1998 unisce le forze con il produttore Whitney Burditt per creare il documentario Playing for Change: A Cinematic Discovery of Street Music. Seguirà il secondo film Playing for Change: Peace Through Music, presentato al Tribeca Film Festival.
Johnson viaggia con il suo team di Playing For Change dal Sud Africa del dopo-apartheid passando per le antiche strade del Medio Oriente, fino alla remota bellezza dell’Himalaya filmando e registrando, grazie a innovative attrezzature digitali portatili, più di 100 musicisti, in larga parte all’aperto in piazze, parchi, strade (spesso sterrate) e villaggi. I musicisti interagivano fra loro, a dispetto della distanza di centinaia o migliaia di chilometri che separava gli uni dagli altri.
Constatato lo stato di necessità e indigenza in molte località in cui venivano realizzate le incisioni, PFC (Playing For Change) ebbe l’ispirazione per il varo di una PFC Foundation, che mette a disposizione i mezzi - segnatamente attrezzature, tecnologia, strumenti musicali e corsi di studio – ai musicisti e alle loro comunità. La Ntonga Music School in Sud Africa, che ha aperto i battenti nel gennaio del 2009, è il primo progetto ultimato dalla PFC Foundation. Sempre nel 2009 è stato varato il secondo progetto, il Mehlo Arts Center a Johannesburg.