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►INTER 2020-2021 - E ALTRO◄

Roberto57

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36ª GIORNATA
11/520.45Napoli-Udinese
12/518.30Cagliari-Fiorentina
12/520.45Atalanta-Benevento
12/520.45Bologna-Genoa
12/520.45Inter-Roma
12/520.45Lazio-Parma
12/520.45Sampdoria-Spezia
12/520.45Sassuolo-Juventus
12/520.45Torino-Milan
13/520.45Crotone-Verona
 

Roberto57

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Le probabili formazioni di Inter-Roma:​

Sanchez in vantaggio su Lautaro Martinez​


La Roma a San Siro va a caccia della tanto agognata vittoria contro una big. In porta ci sarà ancora Fuzato, portiere titolare ormai per questo finale di campionato. In difesa, come confermato da Fonseca, ci sarà Mancini, con Kumbulla al suo fianco. Sulle fasce confermatissimo Karsdorp, tra i migliori col Crotone, mentre a sinistra torna Bruno Peres. A centrocampo è sicuro di una maglia Cristante, mentre al suo fianco è ballottaggio tra Pellegrini e Villar, col primo favorito. In avanti Mkhitaryan agirà dunque da trequartista, con Carles Perez ed El Shaarawy, recuperati, sulle fasce. Qualora dovesse giocare Villar, andrebbe fuori uno tra Perez ed El Shaarawy, con Mkhitaryan sulla fascia e Pellegrini trequartista. Davanti torna Edin Dzeko.

INTER -
Antonio Conte continuerà a effettuare delle rotazioni, sia per dare spazio a chi ha giocato meno che per preservare alcuni uomini in vista della sfida di sabato contro la Juventus. In porta Handanovic, in difesa invece tira il fiato Bastoni, quindi con Skriniar e de Vrij ci sarà Ranocchia. Cambi sulle fasce: torna Perisic a sinistra, mentre a destra Darmian fa riposare Hakimi. In mezzo al campo trio azzurro composto da Sensi, Barella e Gagliardini. Davanti torna Lukaku dal primo, al suo fianco ci sarà Sanchez, reduce dalla doppietta contro la Sampdoria.

Le probabili formazioni di Inter-Roma (mercoledì 12 maggio ore 20:45)

Inter (3-5-2):
Handanovic; Skriniar, de Vrij, Ranocchia; Darmian, Barella, Gagliardini, Sensi, Perisic; Sanchez, Lukaku.

Roma (4-2-3-1): Fuzato; Karsdorp, Mancini, Kumbulla, Peres; Cristante, Pellegrini; Perez, Mkhitaryan, El Shaarawy; Dzeko.
 

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Serie A, la classifica aggiornata a due giornate dalla fine:​

che bagarre per Champions e salvezza​


180 minuti al termine del campionato di Serie A. Con il successo dello Scida, il Crotone abbandona l'ultimo posto in classifica, ora appannaggio del Parma, mentre l'Hellas Verona perde l'occasione di raggiungere la Sampdoria. Accesissima la lotta per la Champions League, come pure quella per evitare la retrocessione. Di seguito la classifica aggiornata di Serie A.

La classifica aggiornata

Inter 88

Atalanta 75
Milan 75
Napoli 73
Juventus 72
*Lazio 67
Roma 58
Sassuolo 56
Sampdoria 46
Hellas Verona 43
Udinese 40
Bologna 40
Fiorentina 39
Genoa 39
Cagliari 36
*Torino 35
Spezia 35
Benevento 31
Crotone 21
Parma 20

*=Una partita in meno
Campione d'Italia
Retrocesse in Serie B
 

Roberto57

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37ª GIORNATA
15/515.00Genoa-Atalanta
15/515.00Spezia-Torino
15/518.00Juventus-Inter
15/520.45Roma-Lazio
16/512.30Fiorentina-Napoli
16/515.00Benevento-Crotone
16/515.00Udinese-Sampdoria
16/518.00Parma-Sassuolo
16/520.45Milan-Cagliari
17/520.45Verona-Bologna

REC. 25ª GIORNATA
18/520.30Lazio-Torino
 

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Le probabili formazioni di Juventus-Inter alle 18.00:​

torna Lautaro Martinez, confermato Dybala​


Due gare alla fine, tranne per Lazio e Torino, ma lotte Champions e salvezza mai così vive: le vittorie di tutte le contendenti lasciano apertissimo il confronto a distanza per i piazzamenti europei, mentre la situazione del Benevento è diventata quasi disperata dopo il ko contro l'Atalanta. Ma non è detta l'ultima parola

COME ARRIVA LA JUVENTUS - A Torino arriva l’Inter campione d’Italia con la Juventus pronta a giocarsi le ultime chance di Champions. Pirlo ritrova Szczesny in porta con Danilo e Alex Sandro sulle linee esterne difensive e con la coppia centrale composta da De Ligt e Chiellini, in leggero vantaggio su Demiral. Tornano Cuadrado e Bentancur in mezzo al campo con Rabiot e Chiesa a chiudere il pacchetto mediano, con la variabile Kulusevski che potrebbe far saltare il banco. In attacco ancora Ronaldo con Dybala favorito su Morata per completare il pacchetto offensivo.

COME ARRIVA L'INTER - C'è un'ultima missione per Antonio Conte che intende a ogni costo portarla a termine: battere la Juventus allo Stadium da campione d'Italia con l'Inter. Per questo motivo quella che vedremo a Torino sarà, appunto, la formazione tipo, a caccia dei tre punti più significativi. Handanovic tornerà in porta, De Vrij e Bastoni in difesa, Hakimi ed Eriksen in mezzo al campo. Lu-La davanti (Sanchez è rimasto a Milano), a Lukaku manca soltanto il gol in casa dei bianconeri.

Le probabili formazioni​


  • Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado, Bentancur, Rabiot, Chiesa; Dybala, Ronaldo
  • Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen, Perisic; Lautaro, Lukaku
 

Roberto57

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Questo è il mio pensiero
A noi non cambia niente nella classifica, spero solo che non danneggi altre squadre; quelle che meritano veramente di andare in champions league soprattutto se perde il Napoli, ma quello che è successo ieri pomeriggio è veramente squallido riferito all'arbitraggio.

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Moviola Juve-Inter, Gazzetta: «Rosso a Bentancur inesistente, Cuadrado furbo». L’analisi degli episodi del match​


La Gazzetta dello Sport analizza così i tantissimi episodi da moviola di Juve-Inter.

«Il catalogo degli errori del primo Juve-Inter di Calvarese inizia al 22’ quando su un corner la mischia in area Inter finisce con Chiellini a terra. Per l’arbitro non c’è nulla, ma il Var Irrati gli mostra il braccio di Darmian sul corpo del difensore Juve (a sua volta non innocente). Sulle trattenute, la cui intensità si valuta in campo, la review pare forzata, anche rispetto alle indicazioni del designatore Rizzoli di rivedere i casi dubbi. (…). E 12’ dopo ci risiamo: Lautaro va giù, per Calvarese non c’è nulla. Irrati lo richiama ancora: la pizzicata di De Ligt sul tallone c’è ed è ancora rigore. Ma anche qui sembra un contatto su cui il monitor sembra di troppo. Non basta: al 10’ della ripresa c’è un corpo a corpo tra Bentancur (già ammonito) e Lukaku, che sul momento Calvarese sembra non valutare neanche fallo. Qualche protesta e ci ripensa. Anzi, va oltre: secondo giallo e l’uruguaiano è fuori. L’arbitro spiega che il belga era diretto verso la porta, ma l’espulsione è insensata. (…). Al 37’ s.t. nerazzurri in rete, l’arbitro sul momento annulla per fallo di Lukaku su Chiellini che va giù. Monitor cruciale stavolta: è Chiellini a strattonare l’altro. Gol valido. A 4’ dal 90’ Cuadrado pesca un rigore più che furbo agganciandosi a Perisic entrando in area. Rigore senza tv. Ma con tanta ‘generosità’».

LE IMMAGGINI:

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Serie A, la classifica aggiornata dopo Hellas Verona-Bologna: il discorso 10° posto resta aperto​


Nell'ultimo posticipo della 37a giornata di Serie A, il Verona pareggia 2-2 col Bologna e continua nel suo momento no, con la vittoria che manca ormai da 44 giorni. Hellas subito avanti con Faraoni (2'), il pareggio degli emiliani arriva con un tocco da due passi di De Silvestri (32'). Kalinic colpisce di testa l'incrocio dei pali (40'), poi al 53' non sbaglia anticipando Tomiyasu sul primo palo (53'). Palacio fissa il punteggio all'82'. Tra veneti ed emiliani c'è in ballo il decimo posto, col discorso che sulla carta rimane ancora aperto, visto che le due squadre rimangono divise da tre punti (44 il Verona e 41 il Bologna) e gli ospiti hanno lo scontro diretto a favore. Di seguito la classifica aggiornata dopo il posticipo della penultima giornata di campionato:

La classifica aggiornata

Inter 88 (campione d’Italia)
Atalanta 78
Milan 76
Napoli 76
Juventus 75
Lazio 67*
Roma 61
Sassuolo 59
Sampdoria 49
Hellas Verona 44
Bologna 41
Udinese 40
Fiorentina 39
Genoa 39
Spezia 38
Cagliari 37
Torino 35*
Benevento 32
Crotone 22 (retrocesso in Serie B)
Parma 20 (retrocesso in Serie B)
* una partita in meno
 

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Serie A, volata Champions: classifica, calendario, scontri diretti di Milan, Napoli e Juve​


Tre squadre per due posti: Milan, Napoli e Juve. A 90 minuti dal termine del campionato è ancora tutto aperto per conquistare la qualificazione alla prossima Champions dopo i pass già staccati da Inter e Atalanta. Ecco nel dettaglio la classifica, il calendario dell'ultima giornata e la situazione in caso di arrivo a pari merito

SALVEZZA, CORSA A DUE BENEVENTO-TORO: GLI SCENARI

LA CLASSIFICA DOPO LA 37^ GIORNATA

  1. INTER: 88 punti (campione d'Italia)
  2. ATALANTA: 78 punti (già in Champions)
  3. MILAN: 76 punti
  4. NAPOLI: 76 punti
  5. JUVENTUS: 75 punti

Di seguito i criteri decisivi in caso di arrivo a pari punti:

  1. PUNTI FATTI NEGLI SCONTRI DIRETTI
  2. DIFFERENZA RETI NEGLI SCONTRI DIRETTI
  3. DIFFERENZA RETI TOTALE
  4. GOL FATTI TOTALI
  5. SORTEGGIO

IL CALENDARIO DELLA 38^ GIORNATA:

  • Atalanta-Milan
  • Napoli-Verona
  • Bologna-Juventus

IL MILAN SI QUALIFICA SE:

  • vince contro l'Atalanta, a prescindere dai risultati di Napoli e Juventus
  • pareggia contro l'Atalanta e almeno una tra Napoli e Juventus non vince
  • perde contro l'Atalanta e la Juventus non vince a Bologna
  • perde contro l'Atalanta e il Napoli perde contro il Verona

IL NAPOLI SI QUALIFICA SE:

  • vince contro il Verona, a prescindere dai risultati di Milan e Juventus
  • pareggia contro il Verona e la Juventus non vince a Bologna
  • pareggia contro il Verona e il Milan perde contro l'Atalanta
  • perde contro il Verona con meno di nove gol di scarto e la Juventus non vince a Bologna (con nove gol di scarto sarebbe decisivo il numero dei gol fatti, attualmente: Napoli 85, Juve 73)

LA JUVENTUS SI QUALIFICA SE:

  • vince contro il Bologna e almeno una tra Milan e Napoli non vince
  • pareggia contro il Bologna e il Napoli perde contro il Verona con almeno dieci gol di scarto (con nove gol di scarto sarebbe decisivo il numero dei gol fatti, attualmente: Napoli 85, Juve 73)



I RISULTATI E LA SITUAZIONE DEGLI SCONTRI DIRETTI:

  • Napoli-Milan 1-3 1-0 (MILAN IN VANTAGGIO)
  • Milan-Juventus 1-3 3-0 (MILAN IN VANTAGGIO)
  • Juventus-Napoli 2-1 0-1 (SITUAZIONE IN PARITÀ, DECISIVA LA DIFFERENZA RETI GENERALE)

ARRIVO A TRE SOLO IN UN CASO. C'è una sola condizione affinché le tre squadre chiudano a pari merito, a quota 76 punti:

  • Il Milan perde contro l'Atalanta
  • Il Napoli perde contro il Verona
  • La Juventus pareggia contro il Bologna

ARRIVO A TRE, CLASSIFICA AVULSA. In caso le tre squadre dovessero raggiungere quota 76 punti, questa sarebbe la classifica e la differenza reti negli scontri diretti:

  • Milan: 6 punti (+2)
  • Napoli: 6 punti (-1)
  • Juventus: 6 punti (-1)
Milan, dunque, qualificato alla Champions. A decretare la 4^ sarebbe la differenza reti generale tra Juve e Napoli (in caso di ulteriore parità gol fatti ed eventualmente sorteggio)
 

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Serie A, la classifica aggiornata: Toro salvo, Benevento in B. Resta solo la corsa Champions​


Un pareggio che vale la salvezza quello ottenuto dal Torino all'Olimpico contro la Lazio, con il rigore fallito da Ciro Immobile all'83' che impedirà dunque al Benevento di giocarsi le ultime chance di permanenza in Serie A all'ultima giornata. Granata matematicamente salvi, biancocelesti sesti. Restano da decidere solo le due squadre che raggiungeranno Inter e Atalanta in Champions League.

La classifica aggiornata
Inter 88 (campione d’Italia)
Atalanta 78
Milan 76
Napoli 76
Juventus 75
Lazio 68
Roma 61
Sassuolo 59
Sampdoria 49
Hellas Verona 44
Bologna 41
Udinese 40
Fiorentina 39
Genoa 39
Spezia 38
Cagliari 37
Torino 36
Benevento 32
Crotone 22 (retrocesso in Serie B)
Parma 20 (retrocesso in Serie B)
 

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L’Atalanta gioca, la Juve segna e si prende la Coppa Italia. La fortuna aiuta Pirlo, ma senza la Champions sarà una stagione da buttare​


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La Juve vince (2-1) la Coppa Italia perché segna (un tiro e un gol nel primo tempo), ma l’Atalanta avrebbe meritato perché gioca (quattro occasioni e il pareggio prima dell’intervallo). Tuttavia una finale è questo e, purtroppo, nessuno si ricorda mai di come andata, solo di chi ha alzato il trofeo. Lo fa la Juventus e pochi avranno da ridire: nonostante una stagione nera (la qualificazione alla Champions è ancora in bilico), possiede ancora i calciatori migliori (Buffon, de Ligt, Chiellini, Cuadrado, Kulusevski, Chiesa), di certo non sono guidati dal miglior tecnico d’Italia (Pirlo, alla prima esperienza, ha fatto disastri, ma anche conquistato due trofei), però nelle serate in cui conta sanno come fare e, soprattutto, quando lo si deve fare. Hanno deciso i vecchi (Buffon, Chiellini Cuadrado) e i nuovi (de Ligt, Kulusevski e Chiesa) quasi la rappresentazione del passaggio di consegne tra la Juve che è stata e quella che sarà.
 

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38ª GIORNATA
22/520.45Cagliari-Genoa
22/520.45Crotone-Fiorentina
22/520.45Sampdoria-Parma
23/515.00Inter-Udinese
23/520.45Atalanta-Milan
23/520.45Bologna-Juventus
23/520.45Napoli-Verona
23/520.45Sassuolo-Lazio
23/520.45Spezia-Roma
23/520.45Torino-Benevento

Per 14 giocatori il campionato è già finito.
Sono 9 squalificati che si aggiungono ai 5 già fermati dal giudice sportivo dopo gli anticipi del sabato

Il giudice sportivo della Lega calcio di Serie A, Gerardo Mastrandrea, in relazione alle partite di domenica e lunedì, valide per la penultima giornata del massimo campionato di calcio ha squalificato per una giornata 9 giocatori:
  • Dragowski e Pezzella (Fiorentina)
  • Golemic e Magallan (Crotone)
  • Dijks e Soriano (Bologna)
  • Barak (Verona)
  • Kurtic (Parma)
  • Thorsby (Sampdoria)


Questi si aggiungono agli altri 5 giocatori fermati per un turno dopo le partite giocate sabato scorso:

  • Acerbi (Lazio)
  • Bentancur (Juventus)
  • Brozovic e Darmian (Inter)
  • Farias (Spezia).
 

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Dopo la goleada all'Udinese nell'ultima giornata, l'Inter festeggia lo scudetto insieme ai suoi tifosi, che da questa mattina si sono radunati all'esterno dello stadio per celebrare un trionfo che in casa nerazzurra mancava da 11 anni. Ecco le foto della giornata: dall'accoglienza del pullman alla coppa alzata dal capitano Handanovic, fino alla festa affacciati dalla torre 4


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Conte lascia l'Inter, fine di una breve storia d'amore​

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A pochi giorni dalla festa scudetto, l'allenatore divorzia dal club e ottiene una buonuscita di 7 milioni. Voleva un'Inter da Champions, ma Zhang deve ridurre i costi e tagliare gli ingaggi. Ora Conte andrà all'estero. E si scatena il casting per la panchina nerazzurra: in pole c'è Max Allegri​


Veni, vidi, vici. E me ne andai. Con sette milioni di buonuscita in tasca. È finita come si temeva la breve storia d’amore tra Antonio Conte e l’Inter. Con il più probabile dei divorzi, arrivato per quella che elegantemente si chiama «divergenza di vedute» e più banalmente si può riassumere nella smania che da sempre accompagna il percorso professionale di questo allenatore.

Un condottiero vincente, come dimostra lo scudetto vinto a 11 anni dall’ultimo successo, il Triplete di Mourinho, in casa Inter.

Ma anche un manager ambizioso come pochi, per nulla sentimentale, capace di mollare tutto sul più bello. Il motivo? Conte ha chiesto a Zhang rinforzi per puntare alla Champions League, ma il patron dell’Inter la pensa diversamente. Dopo un anno segnato dalla pandemia i bilanci dell’Inter sono in rosso. La società sta per essere ipotecata.

C’è un fondo pronto a rilevarla. Bisogna abbassare i costi e ridurre, come annunciato dalla proprietà, di almeno un quinto il monte ingaggi. Vendere qualche campione, uno di sicuro tra Lukaku e Hakimi. Ecco allora lo strappo con l’allenatore, che aveva un altro anno di contratto. Solo qualche giorno fa l’Inter festeggiava lo scudetto a San Siro ma il futuro di Conte andava nella direzione opposta rispetto a quello dell’Inter.

È un film già visto. Dopo aver vinto tre scudetti (2011-2014), Conte lasciò la Juventus a ritiro già iniziato, per andarsi a sedere sulla panchina della Nazionale azzurra e prendere la rincorsa verso gli Europei.
Stessa storia anche al Chelsea, con il trionfo in Premier League il primo anno e la rottura subito dopo, come se fosse una conseguenza naturale.

«Tutto il Club desidera ringraziare Antonio per lo straordinario lavoro svolto, culminato con la conquista del diciannovesimo Scudetto. Antonio Conte rimarrà per sempre nella storia del nostro Club». È questo il comunicato apparso sul sito ufficiale dell’Inter. Anche il suo pupillo Romelu Lukaku l’ha salutato e ringraziato: «Mi hai cambiato come uomo e giocatore».

Ora l’Inter dovrà cercarsi un nuovo allenatore. Il candidato numero uno alla panchina nerazzurra è Max Allegri, che già prese il posto del collega alla Juventus, riuscendo a fare persino meglio del suo predecessore e vincendo cinque scudetti consecutivi. Anche Conte dovrà accasarsi da qualche parte. Ha un ingaggio fuori portata per molti club, parliamo di una cifra che si aggira sui 13 milioni di euro all’anno. Ma ha anche molti estimatori. Il Tottenham è in prima fila. I contatti sono già stati avviati. Conte potrà andare solo all’estero. L’Inter ha inserito una clausola che gli impedirà di allenare in Italia nella prossima stagione. Vederlo ancora in Serie A, infatti, per il popolo nerazzurro sarebbe una beffa.
 

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Il trofeo della UEFA Champions League è il più ambito da tutti i club europei e non vi è nessun giocatore al mondo che non sogni di sollevarlo al cielo dopo la vittoria di una finale. Tutta d'argento, alta poco più di sessanta centimetri, con un peso di 8 kg e le sue iconiche “grandi orecchie” è il simbolo della vittoria di una delle competizioni più affascinanti ed emozionanti del gioco del calcio.

Nel corso della sua storia il trofeo ha avuto due forme: la prima, presente dall'edizione 1955/56 alla 1965/66, era molto più piccola e aveva dei manici più minuti mentre la seconda è quella che conosciamo tutti con i suoi imponenti manici, commissionata nel 1966 per circa 10000 franchi svizzeri, vinta per la prima volta dal Celtic Glasgow nella finale del 25 maggio 1967 contro l'Inter a Lisbona; venne approvata dall'allora segretario generale dell'UEFA, Hans Bangerter, sulla base di varie proposte presentate da una specialista di Berna, Hans Stadelmann. I ritocchi finali furono opera dell'incisore Fred Bänninger dopo 340 ore di lavoro del figlio di Stadelmann, Jürg. L'unico club a possedere il modello originario della “Coppa dei Campioni” è il Real Madrid, vincitore dell'ultima edizione, 1965/66, in cui si veniva premiati con tale trofeo. Fino al 2009, secondo una legge introdotta nel 1968, chi aveva vinto cinque edizioni in totale oppure tre di seguito poteva tenersi l'originale mentre oggi la UEFA consegna alla squadra vincitrice una copia. L'originale del nuovo modello è detenuto solo da Real Madrid, Milan, Ajax, Bayern Monaco e Liverpool.

In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un dominio spagnolo per quanto riguarda la vittoria della Champions ma sul palco d'onore ogni anno vi è anche un po' d'Italia. In particolare il milanese Guerrino Giorgi, classe 1940, esperto artigiano argentiere e incaricato ogni anno di forgiare il trofeo. Per costruire le celebri “orecchie” impiega quindici giorni e deve anche occuparsi della manutenzione degli altri trofei prima delle esposizioni nei giorni precedenti la finale. Il signor Giorgi è interista e deve essere stato molto felice nel 2010, quando Javier Zanetti alzò nel cielo di Madrid il trofeo che lui stesso aveva costruito.

Tanti campioni lo hanno toccato e baciato così come sono altrettanti quelli che non ci sono mai riusciti, ma nulla può mettere in discussione la bellezza e la magia che questo trofeo suscita ogni anno. Sergio Ramos, Chiellini, Messi, Kompany, Neuer o Godìn, chi alzerà la coppa il prossimo 1 giugno al Wanda Metropolitano di Madrid? Non ci resta che goderci questa fase ad eliminazione diretta dove si inizia davvero a fare sul serio e sperare che ci sia tanto spettacolo.

 

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