LA SIGNORINA "BUONASERA" HA PORTATO BENE
Inter-Torino 3-1: Conte aggancia la Lazio al secondo posto
I nerazzurri si scatenano nella ripresa e vincono in rimonta con i gol di Young, Godin e Lautaro Martinez. Ai granata non basta Belotti, in rete al 17' grazie a un clamoroso regalo di Handanovic
Conte ritrova il sorriso. Serviva una vittoria per far tornare il sereno in casa
Inter e allontanare le voci sul futuro del tecnico. Il 3-1 in rimonta con il
Torino a
San Siro vale oro, perché permette ai nerazzurri di agganciare la
Lazio al secondo posto, dietro la
Juve. L'obiettivo di
Conte adesso è quello: se non si può più competere per lo scudetto, allora bisogna arrivare subito dietro i bianconeri, possibilmente con il minor scarto possibile, per poter alla fine tracciare un bilancio positivo della stagione. L'
Inter soffre e va sotto nel primo tempo per un clamoroso regalo di
Handanovic a
Belotti, ma nella ripresa reagisce e si prende la partita segnando tre gol in tredici minuti.
Lautaro torna al gol dopo cinque giornate di digiuno.
Sanchez non fa rimpiangere l'assenza di
Lukaku con una grande prova, impreziosita da due assist. Il Torino invece resta in zona retrocessione e mastica amaro.
Belotti è andato a segno per la sesta gara consecutiva: prima di lui c'erano riusciti solo
Immobile e
Rizzitelli. Il Gallo è salito anche a quota 15 per la seconda stagione consecutiva, eguagliando
Pulici e
Graziani, però c'è poco da festeggiare. Per la squadra di
Longo ci sarà da soffrire fino alla fine.
Fuori Eriksen
Conte lascia fuori
Eriksen, al suo posto c’è
Borja Valero. In difesa torna
Godin al posto di
Skriniar.
D’Ambrosio è preferito a
Candreva. In attacco la coppia
Lautaro-Sanchez.
Longo risponde con un centrocampo rinforzato e un assetto più difensivo:
Verdi e
Ansaldi dietro
Belotti. L’
Inter parte subito con il pressing e il ritmo alto schiacciando il
Torino nella propria metà campo. Il primo quarto d’ora è un monologo nerazzurro con i granata che tentano di resistere come possono. Poi accade l’imponderabile.
Handanovic, regalo a Belotti
Al 17’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo,
Handanovic si lascia scappare la palla dalle mani e
Belotti quasi incredulo appoggia in rete. Al primo affondo, i granata si ritrovano in vantaggio, mentre uno sconsolato Handanovic chiede scusa alla squadra per il brutto errore. L’Inter prova a reagire, ma si vede che il colpo lo ha accusato: i nerazzurri perdono lucidità anche se continuano a fare la partita. Al 32’ Il
Torino prova a restituire il favore con un disimpegno banale sbagliato che libera una prateria per Lautaro: l'argentino però spara addosso a
Sirigu. È l’unica chance per l’Inter nel primo tempo dopo il gol di
Belotti. Al 38’ il Torino protesta per un fallo di mano di
Bastoni in area, ma
Massa lascia proseguire e non viene richiamato nemmeno dal Var. Il tocco sembra esserci.
Handanovic si riscatta parzialmente al 40’, neutralizzando un tiro insidioso di
Ansaldi sul primo palo.
L'Inter rimonta: 3 gol in 13 minuti
Conte all’intervallo non fa cambi, ma si fa sentire e l’effetto si vede. L’
Inter riparte all’attacco e ribalta il risultato in tre minuti in avvio di ripresa. Al 48’ trova il pareggio con un gran destro al volo di
Young dopo una bella torre di testa di Lautaro. Al 51’ la sponda la fa
Sanchez per
Godin, che di testa la mette sotto la traversa. Troppo rinunciatario il
Torino, che pensa solo a difendersi e non lo fa nemmeno bene. I granata comunque hanno una chance per il pareggio al 54’, ma Verdi di testa non riesce a superare Handanovic in uscita. Al 60'
Sanchez strappa un pallone a
Izzo e serve
Lautaro, che da fuori area beffa
Sirigu grazie a una deviazione decisiva di
Demme. Il Torino non si arrende e al 65' va a un passo dal 3-2: Belotti di testa colpisce in pieno la traversa. Al 74'
Candreva, appena entrato al posto di
Young, si divora il gol che chiuderebbe definitivamente i giochi facendo arrabbiare
Conte. All'84' c'è spazio anche per
Eriksen, che entra al posto di
Lautaro. Il centrocampista danese deve accontentarsi di un piccolo spezzone di gara. All'86'
Sirigu evita il poker con un doppio intervento su
Eriksen (deviazione di Izzo) e
Gagliardini.