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☼ ☼ INTER 2019-2020 - E ALTRO ☼ ☼

Roberto57

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Le probabili formazioni di Atalanta-Inter: Gasperini dà fiducia a Pasalic sulla trequarti

La Serie A 2019/20 è finalmente giunta al termine: nel weekend si giocheranno le ultime dieci gare di una stagione infinita, iniziata quasi un anno fa: sicuramente un'annata particolarissima, che non ha ancora regalato tutti i verdetti: dopo lo Scudetto, vanno assegnati i tre posti dietro la Juve e soprattutto il terzultimo posto della classifica, che vale la retrocessione in Serie B. Di seguito le ultime di formazione di Atalanta-Inter, terza sfida del weekend di Serie A, raccolte dalla nostra squadra inviati:

COME ARRIVA L'ATALANTA - I nerazzurri vogliono assolutamente conquistare la seconda piazza finale. Gasperini si affiderà dunque ai migliori, partendo da Gollini. In difesa Palomino rimarrà a riposo per via dell'elongazione al flessore, spazio a Toloi (che torna dalla squalifica), Caldara e Djimsiti. A centrocampo si va verso la riconferma di Hateboer e Gosens sulle corsie esterne, con De Roon e Freuler in mediana. Dubbio Pasalic-Malinovskyi sulla trequarti, con il croato favorito. In attacco non si cambia, il Papu Gomez andrà a supporto di Zapata. Muriel partirà dalla panchina, mentre Ilicic non ci sarà nemmeno per la sfida del Gewiss Stadium contro l'Inter.

COME ARRIVA L'INTER - Doppio impegno ravvicinato per l'Inter: si chiude con l'Atalanta a Bergamo per congelare il secondo posto, poi mercoledì a Gelsenkirchen si vola a sfidare il Getafe per l'ottavo di finale di Europa League in gara secca. Per l'ultima di Serie A, Antonio Conte non vuole modificare più di tanto la squadra che ha sconfitto il Napoli a San Siro. Skriniar si candida per una maglia da titolare al posto di D'Ambrosio, lo stesso vale per Young e Lautaro pronti a rilevare Biraghi e Sanchez. Dubbi che il tecnico nerazzurro dovrà sciogliere tenendo conto del match a ridosso in Europa.
 

Roberto57

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E' UNA VERGOGNA....SPERO CHE PRENDANO DEI PROVVEDIMENTI SERI
(SE L'AMICO ERA FERITO CHI HA GUIDATO????)


Inter, Brozovic altra notte agitata: va in escandescenze al pronto soccorso e arrivano i carabinieri

Il calciatore di Zagabria, che già una quindicina di giorni fa si era visto sospendere la patente, ha fatto poi le sue scuse a tutti, anche ai medici.

MILANO - E' stata una notte agitata per Marcelo Brozovic, il centrocampista 27enne dell'Inter che, a Milano, ha dato in escandescenze in un pronto soccorso dove pretendeva di far visitare un amico lievemente ferito a una gamba, un croato di 42 anni, prima delle altre persone presenti, più gravi di lui. Alla fine, per riportare la calma, sono dovuti intervenire i carabinieri. Il calciatore di Zagabria, che già una quindicina di giorni fa si era visto sospendere la patente per un semaforo rosso preso a bordo della sua auto, una Rolls Royce, ieri sera è apparso su di giri, sempre per il tenore alcolico. Tanto che all'arrivo dei carabinieri, chiamati dai sanitari del pronto soccorso dell'ospedale San Carlo, infastiditi dalle sue insistenze sempre più pressanti, ha continuato ad avere atteggiamenti ostili fino a quando i militari gli hanno chiaramente detto di darsi una calmata perché il suo comportamento stava sfociando nel penale. Quindi l'uomo ha fatto le sue scuse a tutti, anche ai medici.
 

Roberto57

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A Bergamo un'Inter magnifica. Spiace per i detrattori, ma Conte ha costruito le basi



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Finalmente questo campionato assurdo ha trovato la sua conclusione, senza gli intoppi ipotizzabili e paventati prima della ripartenza. È finalmente il momento di tirare le somme, in attesa che inizi il mini torneo internazionale in Germania che mette in palio l'Europa League. Cosa si può dire della prima Inter di Conte? Al di là del legittimo rammarico per i punti lasciato per strada poco prima e dopo il lockdown, il secondo posto ad appena un punto dalla Juventus (che ha ovviamente staccato la spina dopo lo scudetto, e anche un po' prima) certifica gli enormi progressi fatti da questa squadra e l'eccessiva severità di alcuni opinionisti e tifosi nei confronti dell'allenatore nerazzurro, che numeri alla mano ha fatto un ottimo lavoro (stessi punti dell'Inter 2010, miglior difesa, secondo attacco, record di vittorie in trasferta e tanti punti recuperati alle altre squadre). L'allenatore salentino giustamente sperava di soverchiare subito il dominio bianconero, ma nel mentre ha costruito le basi per provarci già la prossima stagione. Ed è simbolico che questo secondo posto sia arrivato superando a domicilio la squadra più in forma del momento, l'Atalanta dei miracoli, un'autentica macchina da gol, ammutolita da una prestazione magnifica, di pura personalità, una delle migliori in questa stagione per qualità e consapevolezza. Anzi, forse la migliore.
Nella serata di Bergamo emerge ancora una volta la prestazione dello Spiderman da Caivano, al secolo Danilo D'Ambrosio, che ha già battezzato con gol entrambe le nuove maglie e si candida per indossarle con una certa frequenza la prossima stagione. Giocatore troppo sottovalutato dalla critica, che anche agli occhi di Conte, come molti tecnici che l'hanno preceduto, ricopre un ruolo fondamentale al punto da impiegarlo nella fattispecie anche da esterno destro largo, arma tattica per compattare la fascia presidiata da Gomez e Gosens.
In quest'ottica, Conte l'ha davvero preparata benissimo, rinunciando a Eriksen per piazzare il dinamico Barella dietro le punte (per questo tipo di gare mossa da tenere in considerazione anche per il futuro), con Gagliardini e Brozovic a fare da diga e partecipare alla costruzione di gioco, sempre verticale laddove possibile. Il tecnico ha sfruttato a proprio favore le qualità dell'Atalanta, partire dal basso e accettare l'uno contro uno, pressando alto e aggredendo il pallone nell'immediato anche con i due centrali ai lati di De Vrij. Ottimo anche il lavoro di Brozovic, che farà anche casino al pronto soccorso ma in campo è ordinato come un ragioniere pieno di fisime.
Parte ideale di questo meccanismo un Lautaro ispirato, bravo a legare i reparti e a guadagnarsi possessi e falli. Merito anche del lavoro sporco di un Lukaku non particolarmente ispirato, ma sempre prezioso con la sua fisicità e bravissimo con i suoi movimenti ad aprire spazi. Avesse trattato meglio il pallone, sarebbe stato eccellente. Tornando al Toro, inevitabile fare riferimento al mercato. Oggi che il Barcellona sembra avere altri problemi sa risolvere (come per esempio rintuzzare le voci sull'addio di Messi), è necessario che metta da parte ogni possibile velleità catalana per focalizzarsi totalmente sull'Inter e sul progetto tecnico che il club ha già avviato nei suoi confronti. In questo contesto, grazie anche alla fiducia dell'allenatore e alla compatibilità con i compagni, non può che crescere ulteriormente. I soldi significano molto, ma non sono tutto. La strada per diventare uno dei migliori al mondo è ancora lunga, il riconoscimento economico arriverà di pari passo.
 

Roberto57

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Ciro Immobile vince la Scarpa d’Oro 2020 e la classifica marcatori della Serie A

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Ronaldo non è stato convocato da Sarri e quindi in automatico Ciro Immobile diventa a tutti gli effetti il re dei bomber del 2020. Immobile vince la classifica dei marcatori, davanti a Ronaldo e Lukaku, ed è anche il vincitore della Scarpa d’Oro 2020, precedendo Lewandowski e Cristiano Ronaldo. Primo italiano a vincere la Scarpa d’Oro dopo Totti.

Cristiano Ronaldo non è stato convocato da Sarri per Juventus-Roma, ultima giornata di Serie A. Ciò significa che Ciro Immobile ha vinto sia il titolo dei cannonieri della Serie A 2020 che soprattutto la Scarpa d'Oro 2020, precedendo Lewandowski e lo stesso Ronaldo che sale sul podio. Un doppio grande traguardo per il bomber della Lazio, che in passato era stato già capocannoniere. Ed è un grande traguardo a tutto tondo perché solo Toni (2006) e Francesco Totti, nel 2007, si erano aggiudicati la Scarpa d'Oro.

L'annata doc di Ciro Immobile
Di gol ne ha sempre fatti tantissimi, ma questa stagione 2019-2020 è unica. Ciro Immobile si è tolto tantissime soddisfazioni, c'è stato un momento in cui sembrava potesse addirittura superare i 40 gol in questa Serie A. Non ce l'ha fatta (a meno che non ne segni 5 al Napoli nell'ultima giornata), ma già con 35 gol è diventato l'attaccante italiano ad aver segnato di più in una singola stagione. Se riuscirà a fare gol contro il Napoli eguaglierà anche lo storico primato di Higuain, 36 reti nel 2016.

Capocannoniere in Serie A per la 3a volta
Immobile aveva vinto il titolo dei cannonieri già due volte, la prima nella stagione 2013-2014, con 22 reti giocava nel Torino, la seconda nel 2017-2018, 29 gol all'attivo e titolo vinto in coabitazione con Icardi. E ora Immobile entra nel ristretto club dei calciatori che hanno volte almeno tre volte il titolo dei marcatori. 3 volte re dei bomber Beppe Signori, Pruzzo, Gigi Riva, Pulici, Platini, Boffi e Meazza. Meglio di loro solo il mito Nordhal, 5 volte capocannoniere.

Ciro Immobile ha vinto la Scarpa d'Oro
Di un soffio ha preceduto Lewandowski, che va detto gioca meno partite (la Bundesliga ha 34 giornate e non 38), e Cristiano Ronaldo, che questo trofeo lo ha vinto quattro volte, sei invece i successi di Messi. Immobile è il terzo italiano che si aggiudica il titolo di re dei bomber europei, prima di lui era toccato a Luca Toni (2006) e Francesco Totti (2007).









 

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STASERA LE ULTIME PARTITE ALLE 20,45...... E POI SI CHIUDONO I TORNELLI, ANCHE SE NON SI SONO MAI RIAPERTI PER IL COVID19.

E' STATA UN'ESPERIENZA NUOVA DOVER VEDERE LE PROPRIE SQUADRE DEL CUORE SUDUTI DAVANTI AL PC O TV CON POP-CORN E MORETTI CON AMICI CHE TI IRROMPONO A CASA PERCHE' LE PARTITE SI GUARDANO FACENDO "TIFO DA STADIO",O VEDERLE NEGLI ORARI STRANI DELLA GIORNATA, E ADDIRITTURA DUE VOLTE LA SETTIMANA.
E IO DOPPIAMENTE PERCHE' CI SONO STATI ANCHE I "MILANISTI" (PER LA PAR CONDICION)

SONO SICURO CHE CON I NOSTRI AMICI NON CE LO DIMENTICHEREMO...SEMPRE FORZA INTER-----CIAO


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Roberto57

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CLASSIFICA 38^ GIORNATA F I N A L E
PosSquadraPuntiGVNPGFGS
1
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Juve 83 3826577643
2
t127_b.png
Inter 82 38241048136
3
t456_b.png
Atalanta 78 3823969848
4
t129_b.png
Lazio 78 3824687942
5
t121_b.png
Roma 70 38217107751
6
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Milan 66 38199106346
7
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Napoli 62 38188126150
8
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Sassuolo 51 38149156963
9
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Verona 49 381213134751
10
t125_b.png
Fiorentina 49 381213135148
11
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Parma 49 38147175657
12
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Bologna 47 381211155265
13
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Udinese 45 38129173751
14
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Cagliari 45 381112155256
15
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Sampdoria 42 38126204865
16
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Torino 40 38117204668
17
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Genoa 39 38109194773
18
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Lecce 35 3898215285
19
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Brescia 25 3867253579
20
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Spal 20 3855282777
 

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Europa League, ecco date e orari

L'Inter sfiderà il Getafe mercoledì 5 agosto alle ore 21 a Gelsenkirchen. Siviglia-Roma si giocherà il giorno dopo, alle ore 18.55, a Duisburg


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ROMA - La Uefa ha reso noto il calendario dettagliato delle partite di Europa League, con date e orari degli ottavi di finale e dei quarti in gara unica. La prima italiana a scendere in campo sarà l'Inter, nella gara unica contro il Getafe valida per gli ottavi di finale: il match è in programma mercoledì 5 agosto all'Arena AufSchalke di Gelsenkirchen alle ore 21.00. La Roma, invece, affronterà il Siviglia il giorno successivo (giovedì 6 agosto), alle ore 18.55 all'MSV Arena di Duisburg.


Ottavi di finale

Shakhtar Donetsk-Wolfsburg (5 agosto a Kiev, ore 18.55) - 3-0
Copenaghen-Basaksehir (5 agosto a Copenaghen, ore 18.55) - 3-0
Manchester United-LASK (5 agosto a Manchester, ore 21.00) - 2-1
Inter-Getafe (gara unica, 5 agosto a Gelsenkirchen, ore 21.00)-2-0



Siviglia-Roma (gara unica, 6 agosto a Duisburg, ore 18.55) - 2-0
Bayer Leverkusen-Rangers (6 agosto a Leverkusen, ore 18.55) - 1-0
Basilea-Eintracht Franoforte (6 agosto a Basilea, ore 21.00) - 1-0
Wolverhampton-Olympiacos (6 agosto a Wolverhampton, ore 21.00) - 1-0


Quarti di finale (gara unica)

Inter/Getafe – Bayer Leverkusen/Rangers (10 agosto a Düsserdorf, ore 21)
Manchester United/Lask – Copenaghen/Istanbul Basaksehir (10 agosto a Colonia, ore 21)
Wolverhampton/Olympiacos – Siviglia/Roma (11 agosto a Duisburg, ore 21)
Shakhtar Donetsk / Wolfsburg – Basilea/Eintracht Francoforte (11 agosto a Gelsenkirchen, ore 21)


Semifinali

La prima delle due semifinali sarà in programma domenica 16 agosto alle ore 21.00 e si giocherà a Colonia. La seconda si giocherà il lunedì successivo, sempre alle ore 21.00, a Dusseldorf.



 
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Conte: "Europa League importante, c'è pressione. Vincere aiuta a crescere"

Le parole dell'allenatore dell'Inter prima della sfida con il Getafe e dopo la bufera per lo sfogo contro il club

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GELSENKIRCHEN (GERMANIA) - "Non conta se è importante per me, l'Europa League è una competizione importante per noi tutti, soprattutto per l’Inter. Parliamo per il noi e non per l’io. Dovremo essere bravi a cercare di dare il massimo senza avere rimpianti. Non sappiamo dove ci porterà il nostro massimo, ma l’importante sarà non avere rimpianti". Così ha parlato Antonio Conte durante la conferenza stampa che anticipa il match di Europa League tra l'Inter e il Getafe, valido per gli ottavi di finale, in programma mercoledì 5 agosto (ore 21). "Parliamo sempre di squadra, di Inter, di noi: la pressione e' quella giusta, quella che avvertivamo anche nel finale di campionato, quando abbiamo dovuto recuperare delle posizioni e poi mantenere il secondo posto. Le ultime tre partite hanno dimostrato che questa squadra sta migliorando sotto molti punti di vista. Quello con il Getafe dovra' essere un altro step, una continuazione di quello che abbiamo fatto fin qui" ha aggiunto.

Inter, Conte in conferenza

"Io penso alla fine che la squadra abbia raccolto i punti che ha meritato di raccogliere. Tante volte in campionato puoi seminare tanto e raccogliere poco e viceversa. Noi abbiamo raccolto qualcosina in meno, ma al tempo stesso abbiamo chiuso al secondo posto con 82 punti: abbiamo fatto un buon campionato, con progressi importanti sotto tutti i punti di vista e ora arriviamo a giocarci questa competizione. Noi ci siamo, siamo pronti, sappiamo che sarà una gara ostica contro un avversario duro. Potrà essere una partita sporca e dovremo sporcarci, ma la squadra ha raggiunto la maturità per calarsi in questo tipo di gara”.

Inter, Conte: "Vincere aiuta a crescere"

"Getafe? Li abbiamo studiati e abbiamo visto che anche contro Real, Barça e Atletico Madrid sono state partite non spettacolari, non c'e' stato tanto spettacolo e le big in questione hanno sofferto molto per avere la meglio. Il Getafe e' una squadra forte, resiliente: sanno giocare un determinato tipo di partita, prediligono le palle lunghe, l'attaccare le seconde palle. Hanno attaccanti forti e strutturati, che aiutano dietro e ribaltano l'azione. Sara' una partita tosta e lo sappiamo. Dobbiamo dimostrare di meritare di andare avanti, andremo avanti se saremo piu' bravi di loro. Vincere aiuta a vincere, e' inevitabile che le vittorie portino autostima, convinzione e consapevolezza. Non lo scopro certo io. Vincere non e' mai semplice, se arrivi a conquistare un trofeo significa che hai raggiunto un livello importante. Questa per noi rappresenta un'occasione importante: la vittoria aiuta il processo di crescita, da' maggiore consapevolezza e autostima".
 
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Inter Getafe, le probabili formazioni dell'ottavo di Europa League

Per la sfida di Europa League, Conte riproporrà lo stesso undici che ha sconfitto l'Atalanta nell'ultima di campionato: 3-5-2 con Lukaku e Lautaro Martinez in avanti. Il Getafe risponde con Mata e Molina nel 4-4-2 di Bordalas

Inter, squadra che vince…

Antonio Conte non si distacca dall’undici che ha vinto a Bergamo e che ha regalato il secondo posto in campionato all’Inter. Davanti ad Handanovic la linea a tre composta da Godin, De Vrij e Bastoni. Sugli esterni agiranno D’Ambrosio e Young, mentre al centro ci saranno Barella, Brozovic e Gagliardini. In avanti confermata la coppia Lukaku-Lautaro Martinez.


INTER (3-5-2) probabile formazione: Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; D’Ambrosio, Barella, Brozovic, Gagliardini, Young; Lautaro Martinez, Lukaku. All. Conte.


Getafe, 4-4-2 per Bordalas

Poche novità anche per Bordalas, che opta per un 4-4-2. Soria in porta, sugli esterni di difesa ci saranno Suarez e Olivera, con Djené ed Etxeita al centro. Con Nyom a Cucurella sulle fasce, Maksimovic e Arambarri detteranno i tempi di gioco a centrocampo. Mata e Molina, invece, proveranno a mettere in apprensione la difesa nerazzurra.

GETAFE (4-4-2) probabile formazione: Soria; Suarez, Djené, Etxeita, Olivera; Nyom, Arambarri, Maksimovic, Cucurella; Mata, Molina. All. Bordalas.
 

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INTER-GETAFE 2-0

LUKAKU E ERIKSEN STENDONO IL GETAFE, INTER AI QUARTI DI EUROPA LEAGUE


A Gelsenkirchen gli spagnoli falliscono il rigore del potenziale pareggio e si arrendono alla squadra di Conte

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GELSENKIRCHEN - Avevamo un solo ricordo, nell'Arena AufSchalke di Gelsenkirchen. Era amaro e risaliva al 2011, all'ultimo quarto di finale di una competizione europea giocata dai nerazzurri. Nove anni dopo, nello stesso stadio, conquistiamo l'accesso ai quarti di Europa League con un successo sudato e meritato contro il Getafe: 2-0 firmato Lukaku ed Eriksen, con il bonus del rigore fallito dagli spagnoli nella ripresa, con il risultato sull'1-0. Ora ci attendono i quarti, appunto: contro la vincente di Bayer Leverkusen-Rangers (3-1 per i tedeschi all'andata). Torniamo in campo lunedì 10, a Düsseldorf. E saremo pronti.

L'avvio del match è un tributo: sulle maglie delle squadre la scritta "Grazie" per tutti colori che hanno lottato e che si sono spese durante la battaglia al COVID-19. E il minuto di silenzio il doveroso tributo a tutte le vittime dell'emergenza sanitaria.

Ostica, tosta, complicata. Gli aggettivi per descrivere la partita con il Getafe si assomigliavano tutti. E i primi 20 minuti della sfida all'Arena AufSchalke non fanno altro che confermarli, per dire che sì, l'ostacolo spagnolo è davvero qualcosa di rognoso. Bordalás rinuncia a una punta e amplifica il suo concetto di pressione totale e di chiusura degli spazi: dal 4-4-2 classico ad un 4-2-3-1 che assomiglia molto a un 4-5-1 L'inizio del Getafe è soffocante per l'Inter e sfocia in occasioni che, da subito, mettono i brividi ai nerazzurri.

Neanche due giri di lancetta per il primo intervento decisivo di Handanovic, provvidenziale sul colpo di testa di Maksimovic, il fattore che incide di più in avvio di partita. Gli inserimenti del serbo aiutano a tradurre in occasioni pericolose l'incredibile aggressività degli spagnoli, quasi furiosi nel chiudere ogni spazio e nell'accorciare in un pressing davvero produttivo. L'Inter mette fuori la testa con dei palloni lunghi, Bastoni conserva l'imbattibilità di Handanovic con un salvataggio disperato al 18'.

Quando il tabellino recita 7 conclusioni per il Getafe e nessuna per i nerazzurri, ecco che l'Inter sale in cattedra. Lo fa grazie ai lampi di Lautaro, che abbagliano gli spagnoli, quasi tramortendoli. Soria li tiene in piedi, con due prodigiosi interventi su altrettanti destri di Lautaro, dirompente nelle sfuriate centrali. Un'Inter diversa, quella che corre verso la mezzora del primo tempo: una volta evitato il pressing del Getafe, le occasioni si succedono.

Ed è in campo aperto che l'Inter trova l'incisività cercata. Al 33' Bastoni pesca Lukaku nell'uno contro uno con Exteita: lo strapotere del belga è devastante, il difensore non riesce a contenerlo e il sinistro in diagonale è imparabile. Il trentesimo gol stagionale del numero 9 nerazzurro mette l'Inter in una posizione privilegiata, quella in cui il Getafe, anziché controbattere, deve proporre.

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Certezze, più tranquillità e libertà di andare a far male. In avvio di ripresa l'Inter prova da subito a chiudere i conti. Barella strappa e prova il colpo da fuori, D'Ambrosio si cimenta addirittura in una rovesciata spettacolare disinnescata da Soria. La sfida sembra adagiarsi su ritmi più blandi, con il Getafe che pian piano riprende campo e torna a farsi sentire dalle parti di Handanovic.

Angel, Arambarri e Mata sono i nomi che si iscrivono al tabellino alla voce occasioni da gol: sul colpo di testa dell'ultimo dei tre è bravissimo Handanovic. La fase del match è tutta a favore degli spagnoli, protesi alla ricerca del pareggio. Non vacilla l'Inter, ma non riesce neppure a ripartire nonostante il grande lavoro in appoggio delle punte. Alla mezzora, il misfatto: Godin, sbilanciato, tocca di mano in area e l'arbitro Taylor dopo una lunga review e il check del VAR, assegna il rigore.

Uscito lo specialista Mata, è Molina a incaricarsi della battuta: rincorsa incerta, Handanovic bravo a intuire e destro larghissimo e sgangherato, che lascia il risultato sull'1-0. È il vero turning-point del match perché sette minuti più tardi Eriksen, appena entrato, mette il sigillo sul 2-0: grande azione ancora una volta innescata da un lancio di Bastoni e dopo un rimpallo in area il danese fredda Soria di sinistro.

Questo successo permette all'Inter di tornare ai quarti di una competizione europea dopo quelli di Champions League del 2011 (contro lo Schalke). Una vittoria meritata e dispendiosa, che dovrà essere assorbita in fretta in vista della sfida di lunedì 10, a Dusseldorf, contro Bayer Leverkusen o Rangers (con i tedeschi avanti 3-1 dopo la sfida d'andata).
 

Roberto57

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La competizione Uefa più importante e affascinante del pianeta è pronta a ripartire dopo 5 mesi di pausa. Oggi, venerdì 7 agosto, andranno in scena i primi due ottavi di finale di ritorno del calendario della Champions League: Juventus-Lione e Manchester City-Real Madrid. Domani, invece, sarà la volta di Barcellona-Napoli e Bayern Monaco-Chelsea. Impossibile non soffermarsi sull'impegno odierno dei bianconeri, chiamati a ribaltare in un Allianz Stadium deserto l'1-0 incassato lo scorso febbraio a Lione. Sarri ci proverà quasi sicuramente col tridente formato da Cuadrado, Ronaldo e Higuain. Solo panchina per Dybala, alle prese con il problema muscolare alla coscia sinistra rimediato contro la Samp.
Una volta completati gli ottavi, partirà ufficialmente la Final Eight della Champions League: 6 partite in gara secca (dai quarti alla finalissima) di scena tra il 12 e il 23 agosto a Lisbona. Nei seguenti paragrafi vi indicheremo per filo e per segno date, orari e abbinamento del tabellone della Champions League 2020. Prima, però, ricapitoliamo le sfide in programma tra il 7 e l'8 agosto, con tanto di consiglio su Juve-Lione.


Champions calendario: date e orari ottavi di finale
Data e ora partiteOttavi Champions League partite
7 ago - 21:00Juventus-Lione - 2-1
7 ago - 21:00Manchester City-Real Madrid -2-1
8 ago - 21:00Bayern-Chelsea - 4-1
8 ago - 21:00Barcellona-Napoli - 3-1

 
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Champions, Juventus eliminata. La rabbia di Sarri: «Arbitro non all'altezza»

Durata: 01:13 59 minuti fa

Champions, Juventus eliminata. La rabbia di Sarri: «Arbitro non all'altezza» L’allenatore bianconero: «Rigore folle. C’era un fallo su Higuain». I bianconeri fuori dalla coppa europea: non basta la doppietta di Cr7.

Sarri esonerato dalla Juve, sconfitta in Champions fatale. Inzaghi e Zidane in pole position


Maurizio Sarri è statao esonerato dalla Juventus. Fatale l'eliminazione dalla Champions contro il Lione di ieri sera. Durante questa stagione - la prima e ultima, alla guida della squadra campione d’Italia - Sarri ha condotto la Juve alla vittoria dello scudetto (il nono di fila per i bianconeri), ma non è riuscito a vincere né la Supercoppa, né la Coppa Italia.

Subito dopo l’eliminazione di ieri sera si erano diffuse le voci sulla possibilità di un esonero immediato ed era partito il toto-allenatori: tra i nomi più quotati ci sarebbero quelli di Zinedine Zidane — anche lui eliminato ieri con il suo Real Madrid — Simone Inzaghi e Mauricio Pochettino, o un clamoroso ritorno di Massimiliano Allegri. «Ci prenderemo qualche giorno — aveva ragionato il presidente bianconero Andrea Agnelli nei minuti successivi all’eliminazione — e faremo le valutazioni per la prossima stagione. Sul tecnico? Io faccio un discorso di società perché la Juve ha degli obiettivi e devono essere onorati, in Italia e all’estero». Poi l'esonero.

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L'Inter ha superato i quarti di Europa League battendo 2-1 il Bayer Leverksun: in semifinale affronterà una tra Shakhtar e Basilea
 

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Champions League: Paris Saint-Germain vince 2-1 in rimonta, Atalanta eliminata

Svanisce nei minuti di recupero il sogno dell'Atalanta di approdare alle semifinali di Champions League: nei quarti il Paris Saint Germain ha vinto 2-1 eliminando la formazione di Gasperini.

"Peccato, però ora guardiamo avanti, dobbiamo essere piu' pronti per la prossima Champions". Così ai microfoni di Sky Sport l'attaccante dell'Atalanta Mario Pasalic, a segno contro il Psg. "Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare - ha aggiunto - il Psg ha tanta qualità, è normale che poteva ribaltarla. Usciamo più forti - le parole di Pasalic - abbiamo dimostrato che possiamo giocare con le più forti e spero che anche l'anno prossimo possiamo giocare così".

"C'è grande rammarico, siamo arrivati molto vicini, mancava pochissimo. Sembrava ce la potessimo fare, poteva essere una grande impresa. La soddisfazione rimane per l'esperienza, una Champions in crescendo. Sembrava fatta, nonostante le difficoltà. Dispiace perché eravamo proprio vicini, però noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare. I ragazzi hanno dato veramente tutto, devo solo dire grazie ai miei ragazzi": così ai microfoni di Sky Sport l'allenatore dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, commenta l'eliminazione dalla Champions League.
 

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    Venezia
    05
    57
    59
    43
    34
    Nazionale
    30
    43
    64
    65
    21
    Estrazione Simbolotto
    Genova
    02
    20
    25
    12
    19
Alto