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Immigrati

CasaPound Italia: "Mare nostrum, male nostrum". Azione di protesta in Stazione
21 luglio 2014“

Ieri pomeriggio, alle 18.30, presso il cavalcavia di Borgomagno a Padova, CasaPound Italia ha svolto un'azione di protesta contro l'operazione Mare Nostrum, a cui hanno partecipato una cinquantina di militanti da tutto il Nord-est (foto in allegato).
Alessio Tarani, responsabile provinciale di CasaPound Italia Padova, commenta così l'evento: "Mare Nostrum: Male nostro" questo il titolo dello striscione appeso sul cavalcavia per protestare contro l' operazione che ogni giorno costa agli italiani 300 mila euro e che permette l' invasione della penisola da parte degli immigrati clandestini.
 
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Renzi si troverà nella stessa palude di Letta. Povera Italia

Le rivelazioni di Alan Friedman sull’estate del 2011 confermano quello che tutti noi italiani sappiamo da sempre, il paese non si governa attraverso le urne ma nelle stanze private dell’élite del denaro, dell’informazione e della politica. Ma ce la doveva proprio ricordare uno straniero questa verità? E lo doveva fare nella settimana in cui la lotta all’interno del Pd ci sta regalando l’ennesimo presidente del consiglio non eletto da noi? Coincidenze? E’ probabile, questo è il paese degli scandali politici a catena.

Povera Italia, come ti sei ridotta
 
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Roma, in metro c'è il pizzo sul biglietto
macchinette presidiate dai rom
Tra impotenza e frustrazione

Sputi ai turisti, estorsioni, guardie giurate minacciate e ferite con le penne negli occhi.

Ecco il racket dei rom che assedia le stazioni della metropolitana, un centinaio di persone, concentrato soprattutto nell’area di Termini, ma anche al Colosseo, che grazie alle “mance” dei passeggeri impauriti e minacciati si spartisce un giro d’affari di almeno 800mila euro l’anno e che sembra infischiarsene di qualunque azione legale.

Fermi davanti alle biglietterie della metro o accanto ai binari pronti ad “aiutare” i turisti, specialmente stranieri, con i bagagli. Pretendendo sempre un compenso, perché altrimenti scattano le minacce. E chi prova a fermarli ci rimette. Due settimane fa il coordinatore della security privata della stazione Termini è finito in ospedale con il setto nasale fratturato. Perché il business degli estorsori, quasi tutti di origine romena, non ammette intromissioni. «Si sentono i padroni delle metro», dice un operatore del centro di assistenza clienti di Termini. «Sia noi che le forze dell’ordine proviamo a mandarli via, ma loro nel giro di cinque minuti ritornano». E oltraggiano gli uomini in divisa che provano a contrastare il loro racket illegale. Li salutano beffardi: «Stiamo solo aspettando il treno? Che vuoi?», dicono con tono di sfida. Perché sanno che nonostante la pioggia di denunce a loro carico, ogni giorno possono tornare a spremere turisti e passeggeri dei convogli.

La maggior parte delle minacce avviene davanti alle macchinette che emettono biglietti della metro. In teoria sarebbero self service, ma quasi sempre davanti ai dispositivi si piazzano quattro-cinque donne per “aiutare” a stampare i ticket. E per quelli dei treni ferroviari vengono chiesti fino a 20 euro di mancia. Solo ieri sono stati arrestati due romeni per tentata estorsione a due turisti australiani. Si erano offerti di accompagnarli al treno e poi, una volta presi in carico i bagagli, li hanno portati davanti a un binario secondario e li hanno minacciati: o ci date i soldi oppure le valigie non ve le ridiamo.

sembra tutto surreale ma questa e la realta,
 
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22/07/2014
Migranti, 5 presunti scafisti arrestati
Forse 180 disperati uccisi sul barcone
A Messina la Polizia blocca un gruppo di trafficanti. I sopravvissuti li accusano di aver picchiato, accoltellato e gettato in mare i loro connazionali.
Intanto un’altra imbarcazione è stata soccorsa nelle acque siciliane: 762 in arrivo.
Non si ferma l’emergenza sbarchi di migranti sulle coste italiane.

la colpa di chi e , di chi governa questo paese ..
continueranno sempre gli sbarchi finche il paese andra in collasso..e dopo ne pagheranno tutti le conseguenze
anzi le stanno gia pagando le conseguenze ma arriveranno quelle peggiori...
 
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Alfano alla Lega: "Razzisti"
Salvini: "Preferisci gli scafisti"

Franco Grilli - Mar, 22/07/2014 - 22:15

Il leader di Ncd e ministro dell’Interno, Angelino Alfano, replica in modo secco al segretario leghista Matteo Salvini che aveva detto di non voler sedere al tavolo con Alfano, "padre di Mare nostrum".

Il leader della Lega Salvini replica stizzito: "Difendere i confini e i nostri cittadini è buon senso, non razzismo. Lui non parla coi razzisti? Forse preferisce clandestini e scafisti".

se ne escono sempre con la storia del razzismo, una cosa e quanto accogli un turista e un altra e quanto accogli una flotta di immigrati che scappano da guerre e disperazione,( se scappano un motivo ce che pero nessuno vuole risolvere,e l europa sta solo a guardare e ha detto all italia sono fatti vostri)
sono due cose ben diverse, un paese (fallito)che ha piu di 6milioni di disoccupati dove nn ce una prospettiva di lavoro e di speranza per il futuro.
E razzista se uno viene a visitare il paese per conoscere usi e costumi e tu lo cacci,poi se uno vuole integrarsi questo e un problema piu complesso.
 
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Salvini: «Io al tavolo con Alfano, papà di Mare nostrum non mi siedo» (e fa bene)

vi rendete conto Alfano da del razzista a Salvini che vuole difendere(controlli) i confini e salvaguardare la sicurezza del paese da terrorismo internazionale, e invece lui cerca di destabilizzare il paese.
 
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ZINGARI PADRONI DI ROMA: SAI COSA ACCADE SE POLIZIA E CARABINIERI SI “AZZARDANO” A MANDARLI VIA?

ROMA – “Pagare il pizzo per prendere la metro” a Roma: l’indignazione esplode ma la foto che è diventata virale sul web delle zingare che presidiano le macchinette distributrici dei biglietti della metropolitana è solo un simbolo del degrado di Roma, capitale d’Italia, sotto la guida di Ignazio Marino e Luigi Nieri suo vice. Ma se Roma piange, altre grandi città d’Italia non ridono. L’Italia del buonismo e della carità cristiana predicata dal Papa Francesco (che però in Vaticano, presidiato dalle guardie svizzere, gli zingari non ce li fa entrare) è degenerata nelle polveri sottili della illegalità diffusa.
 
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Il governo mette altre tasse
per accogliere gli immigrati
Antonio Signorini - Gio, 24/07/2014 - 08:25

Sale il conto di "Mare nostrum". In arrivo l'aumento delle accise sulle sigarette.

Ora Mare nostrum mostra la corda e presenta il conto: più di 86 milioni, pagati dai soli contribuenti italiani con aumenti fiscali come quelli più recenti, su casa rendite finanziarie. E sui tabacchi, per restare sul prossimo aumento in programma.

si sta superando ogni limite, credevo che pagasse il conto angelino e invece no sono i contribuenti,
 
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Roma, mille immigrati in arrivo
Centri di accoglienza vicini al collasso
L'allarme dei medici: più controlli o rischio contagi

In viaggio sui pullman di notte dalla Sicilia e dalla Puglia, poi l’arrivo a Roma.

starete a vedere che ad angelino li daranno il premio nobel
 
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Ghanesi molestano una ragazza e picchiano il padre che la difende, arrestati
CRONACA, NEWS
giovedì, 24, luglio, 2014

– Due africani residenti a Brindisi, Y.N., 27 anni, e K.G., 25, entrambi del Ghana, sono stati arrestati dai carabinieri per lesioni a danni del padre di una ragazza poco piu’ che ventenne alla quale gli immigrati avevano rivolto pesanti apprezzamenti sessuali.
E’ accaduto in via Bastioni San Giorgio nei pressi del Comando provinciale dell’Arma. La vittima e’ intervenuta in aiuto della ragazza ma e’ stato malmenato da uno dei due stranieri che ha procurato all’uomo lesioni guaribili in sette giorni. Entrambi sono muniti di regolare permesso di soggiorno.
 
Bologna, algerino minaccia una 22enne francese: ”Ti stupro e poi ti ammazzo”
CRONACA, NEWS
sabato, 19, luglio, 2014

Bologna – Piazza Verdi, minacce a una 22enne: ‘Ti stupro e poi ti ammazzo’ ed estrae il coltello
coltello19 luglio – Un cittadino ha chiamato la centrale operativa dei Carabinieri circa alle 3 di questa notte riferendo di aver visto un individuo di origine maghrebina, armato di coltello, rincorrere una ragazza in piazza Verdi. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile si sono recati sul posto e lo sconosciuto, identificato in B.H., 41enne algerino, nulla facente, senza fissa dimora, è stato individuato accanto a una fioriera situata in piazza.
In base alle testimonianze, il 41enne “in modo assolutamente gratuito”, si legge nella nota dei Carabinieri, aveva lanciato una bottiglia di vetro contro tre ragazzi e i frammenti avevano colpito una dei tre, una 22enne di origine francese, che, infastidita dal gesto, cercava di avere spiegazioni.

L’uomo, invece di scusarsi, l’ha aggredita verbalmente: “Ti ho fatto la foto!…Ricordo la tua faccia!…Appena ti incontro in un vicolo buio da sola ti stupro e poi ti ammazzo!”, ma la ragazza per nulla intimorita ha di nuovo chiesto conto, avvicinandosi tanto da entrare in contatto con l’uomo che ha continuato a insultarla e minacciarla, finché lei lo ha addirittura schiaffeggiato per poi allontanarsi voltandogli le spalle.
ESTRAE IL COLTELLO. A quel punto il 41enne ha estratto di tasca un coltello a serramanico e rincorso la 22enne facendo il gesto di colpirla, non riuscendoci per l’intervento di un suo connazionale che glielo ha impedito. L’algerino, ancora più furioso nei confronti della giovane che non era riuscito a colpire, continuava ad offenderla e minacciarla “Ti apro la faccia! Me li faccio cinque anni in carcere ma te la apro la faccia!”, fino all’arrivo dei militari.
Il 41enne, noto alle forze dell’ordine per i suoi svariati reati contro il patrimonio, la persona e in materia di sostanze stupefacenti è stato denunciato in stato di libertà per minaccia, tentate lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di armi.
 
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Versa olio bollente sul viso della compagna italiana, ricercato tunisino
CRONACA, NEWSmartedì, 15, luglio, 2014

15 lug. – Una donna e’ finita in ospedale dopo che il compagno le ha versato dell’olio bollente in faccia, lo stesso uomo che due mesi fa l’aveva picchiata con tanta violenza da doverle fare asportare la milza. La storia di botte e sopraffazione avviene all’interno di una coppia residente a Torre Boldone: lei e’ una 33enne della Val Seriana, lui un 24enne tunisino pregiudicato per furti e spaccio.
L’uomo e’ noto per il suo temperamento brutale, che sfoga anche sulla donna, che ha piu’ volte picchiato, buttandola perfino dal balcone quando era incinta di otto mesi. Un mese prima, secondo i vicini, un secondo uomo, bergamasco, l’aveva presa a calci e pugni. Lo scorso maggio lei era finita in ospedale in condizioni talmente gravi che i medici erano stati costretti all’asportazione della milza. Dopo la dimissione dall’ospedale i due erano pero’ tornati insieme.
Ieri i vicini di casa hanno sentito la donna urlare e quando sono accorsi hanno visto l’uomo andarsene in tutta calma. Ma quando sono entrati in casa hanno scoperto che aveva appena versato sul volto della compagna dell’olio bollente, ustionandola sul lato destro del volto, alla guancia e a un orecchio. Ora e’ ricoverata all’ospedale di Alzano mentre lui e’ ricercato. (AGI)

leggi angelino leggi cosi fai un po di cultura..
 
ZINGARI PADRONI DI ROMA: INDOVINA COSA ACCADE A CHI VIENE ARRESTATO ALLA STAZIONE TERMINI

Ladre alla stazione Termini di Roma, arrestate e già libere

Dopo aver afferrato le valigie con la forza, e averle trasportate fino al binario che ospita un treno in partenza, fanno scattare il ricatto: «Questo servizio costa 20 euro, altrimenti le borse ce le teniamo noi». A farla da padroni, alla stazione Termini, sono bande di delinquenti che si organizzano per tenere sotto scacco turisti e pendolari e che, con la minaccia, pretendono di essere pagate per servizi non richiesti.

Non ci sono solo i gruppetti di stranieri che, piazzati davanti alle macchinette Frecciarossa e a quelle dei ticket della metro, vogliono il pizzo in cambio di un aiuto per fare il biglietto. Ma ci sono anche quelli che, improvvisandosi facchini, abbindolano i viaggiatori, li scortano fino al vagone del treno e poco prima della chiusura delle porte chiedono, con violenza, lo scotto. È un vero e proprio racket, quello degli aiuti a pagamento dello scalo ferroviario più grande d’Italia. E anche se i malfattori vengono acciuffati e ammanettati, in meno di 24 ore tornano in libertà, come previsto dalla legge, gravati da misure cautelari morbide come l’obbligo di firma, che non impedisce loro di tornare a delinquere. I casi denunciati e sanzionati sono innumerevoli.

​LA TRAPPOLA
Solo pochi giorni fa, sul banco degli imputati del tribunale di Roma, c’erano due giovani ragazze rom accusate di estorsione e furto con strappo. Hanno agganciato una coppia di turisti americani diretti a Firenze, visibilmente in difficoltà ad orientarsi all’interno della stazione Termini. Si sono avvicinate, hanno preso in custodia le loro valigie e li hanno accompagnati al binario, oltretutto sbagliato: li hanno indirizzati verso un treno diretto da tutt’altra parte. Quando i turisti sono saliti sul vagone, le rom hanno preteso di essere pagate, minacciando di non caricare i bagagli sul mezzo in partenza. La coppia, presa alla sprovvista, ha offerto una mancia di 10 euro. Ma era troppo poco. Appena uno degli americani ha messo mano al portafoglio e ha tirato fuori una banconota da 20 euro, le rom gliel’hanno strappata dalle dita e sono fuggite via. I turisti, spaventati, si sono rivolti alle forze dell’ordine e le due romene sono state individuate in poco tempo.

IL PROCESSO
Arrivate sul banco degli imputati, sono state processate per direttissima. L’unico reato contestato, però, è stato il furto: gli elementi raccolti, l’assenza di testimonianze precise e la dinamica confusa in cui si sarebbe svolta la vicenda, non hanno consentito di formulare l’accusa di estorsione. Tenendo conto del fatto che entrambe le ragazze hanno una sfilza di precedenti di polizia, ossia segnalazioni mai scaturite in arresto, e che tutti riguardano molestie avvenute nel perimetro di Termini, il pm d’udienza, Mario Pesci, ha chiesto per le imputate la custodia cautelare in carcere o, in sostituzione, il divieto di dimora nel comune di Roma. Il giudice, però, ha optato per una soluzione più morbida: una delle arrestate, l’unica con la fedina penale appesantita da una condanna passata, è stata sottoposta all’obbligo di firma; l’altra, incensurata, è stata rimessa in libertà.

o che tu fai Renzi, permetti che succedono queste cose in un paese civile, lo sai che i turisti cosi scappano
 
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ROMA EST: IL POPOLO PROTESTA E BLOCCA L’ARRIVO DI NUOVI “PROFUGHI” NEL QUARTIERE. CENSURA TOTALE DEI MEDIA. TEMONO CHE ANCHE IN ALTRE CITTA’ I CITTADINI ALZINO LA TESTA

Caos rifugiati, proteste a Roma Est: decine di abitanti bloccano via Casilina
A Torre Angela si rincorrono le voci sull’arrivo di nuovi richiedenti asilo nel centro commerciale Dima. In tarda serata gli abitanti hanno occupato via Casilina intonando l’inno di Mameli

Nella serata di ieri alcune decine di abitanti del quartiere di Torre Angela hanno bloccato via Casilina all’altezza di via Torrenova per protestare contro l’arrivo, per ora solo presunto, di circa 1200 rifugiati nel centro commerciale Dima di via Celio Caldo.

LA PROTESTA – “Alle ore 21 ci siamo radunati nel parco di via Celio Caldo”, racconta su Facebook una manifestante. “All’inizio non eravamo in molti, ma poi piano piano siamo diventati sempre più numerosi. E’ vero saremmo dovuti essere di più, ma è già un ottimo risultato. Hanno preso la parola alcuni partecipanti che hanno lamentato l’assenza dei rappresentanti del nostro municipio e soprattutto l’assenza del Presidente…”

La rabbia è tanta, le smentite del Campidoglio sempre meno rassicuranti. Gli abitanti non ci stanno e decidono di bloccare al traffico via Casilina, all’altezza di via Torrenova, attraversando le strisce pedonali in continuazione. “Eravamo donne, uomini, ragazzi, ragazze, bambini e sono stata orgogliosa nel vedere quanto fossimo uniti in questa battaglia”, continua la testimonianza. “La polizia è intervenuta, ma i partecipanti si sono comportati civilmente e devo dire che c’è stato solo qualche episodio di intolleranza, ma subito rientrato. Mi sono emozionata quando un gruppo di ragazzi ha intonato l’inno di Mameli e tutti hanno partecipato come se volessimo dimostrare a noi stessi che siamo fieri di essere Italiani e che, se lo vogliamo, sappiamo essere compatti contro chi vuole annullarci”.

leggi angelino leggi , fai conoscere queste cose in tv pubblica e nn censurare
stai destabilizzando il paese e queste sono le prime risposte..
 
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PORTA IL CANE AL PARCO, STUPRATA DA PROFUGO FRESCO DI SBARCO. TRENTO IN RIVOLTA, ESAME DEL DNA SU TUTTI I MANTENUTI DEL CENTRO D’ACCOGLIENZA
Rovereto, test Dna per 70 immigrati dopo lo stupro vicino al centro d’accoglienza

La vittima è una giovane uscita col cane nella notte in una zona periferica della cittadina in provincia di Trento. Esperti al lavoro per gli esami. Immediate le reazioni politiche: richieste di maggiori controlli o di chiusura per il centro. Proteste di Lega, Partito autonomista trentino tirolese e Veneto Fronte Skinhead

Esame del Dna per i 70 profughi ospitati nel centro di accoglienza di di Marco di Rovereto, in provincia di Trento, dopo lo stupro di una ragazza avvenuto a a 800-900 metri di distanza. Un episodio che ha immediatamente innescato reazioni politiche: solidarietà alla vittima da tutti, mentre richieste di maggiori controlli per il centro o anche di chiusura si alternano.

La giovane era sola col cane, in questa zona periferica di Rovereto al limitare dei boschi, da sempre ritenuta tranquilla. Dopo l’aggressione è andata in ospedale sotto shock, poi a raccontare l’accaduto ai carabinieri, che stanno procedendo ai test del Dna e indagando sotto il coordinamento del sostituto procuratore Valerio Giorgio Davico. “Stiamo lavorando in una forte rete sinergica tra polizia e carabinieri – ha affermato il questore, Giorgio Iacobone – per la gravità insita nel gesto, ma anche perché il nostro motto resta ‘solidarietà nella legalità’. Tuteliamo i cittadini con la massima determinazione, ma agiamo allo stesso tempo a beneficio dei profughi, per fugare il dubbio che sia stato uno di loro o, nel caso fosse stato, per individuarlo e isolarlo al più presto”. Una sinergia che si è materializzata in un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, a cui ha partecipato anche il presidente della Provincia, Ugo Rossi, che ha parlato di necessità che governo e Parlamento si attivino con misure che, nel rispetto della dignità e dei diritti delle persone, possano consentire l’esercizio di un maggiore controllo su situazioni delicate come quella dei campi profughi, a tutela dei diritti dei cittadini.
“Quel centro di accoglienza va chiuso, senza se e senza ma. Era nato per una permanenza massima di 48 ore, invece le persone stanno per settimane in container a 40 gradi. Lo dico da tempo” ha affermato invece il sindaco di Rovereto Andrea Miorandi, sottolineando che non è una reazione all’accaduto. Mentre proprio la richiesta al sindaco di fare chiudere il centro è venuta dai leghisti trentini in una manifestazione davanti ai cancelli. “Se, e dico se, il responsabile fosse un povero ‘migrante’, la donna stuprata sarebbe l’ennesima vittima di quella porcata che è Mare nostrum. Basta” ha dichiarato intanto il segretario della Lega, Matteo Salvini. Una posizione analoga a quella del Patt, il Partito autonomista trentino tirolese, che con un consigliere provinciale e uno di Rovereto ha detto che se così fosse, “la misura sarebbe colma”. Un volantinaggio intanto nel pomeriggio contro la gestione della sicurezza a Rovereto da parte del sindaco è stato fatto dal Veneto Fronte Skinhead.

leggi angelino leggi..
 
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Giovane violentata, test Dna immigrati
A Rovereto nella notte, indagano polizia e carabinieri

(ANSA) - ROVERETO (TRENTO), 26 LUG - Test del Dna per i settanta ospiti della struttura di accoglienza per immigrati di Marco di Rovereto. Lo prevedono le indagini su una presunta violenza sessuale avvenuta nella notte su una giovane donna, per cui sono al lavoro polizia e carabinieri. La donna è italiana e stava portando fuori il cane nei dintorni del centro, quando intorno alle 2, è stata aggredita da una persona di colore, spiegano le forze dell'ordine a proposito di quanto riferito dalla presunta vittima.

questa donna che ha subito violenza dovrebbe rivalersi contro il governo italiano
in quanto il governo stesso nn e in grado di mettere in sicurezza i propri cittadini
e nn si puo dire che sia un fatto isolato stanno succedendo diversi episodi..

leggi angelino leggi che fai un po di cultura

le notizie girano veloci sul web, chissa se girano veloci anche nella tv pubblica
 
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Un immigrato ci costa
il doppio di un poliziotto
Ingiustizia di Stato: i profughi registrati "guadagnano" molto di più degli agenti che li accolgono

Fabrizio Ravoni - Dom, 27/07/2014 - 16:05
Tra alloggio e altre spese un clandestino che si fa registrare «guadagna» molto più del poliziotto o del militare che lo accoglie allo sbarco. È l'altra faccia dell'emergenza

Nel Mezzogiorno, calcola l'Istat, la soglia di povertà per un single è pari a 706 euro al mese. Gli immigrati, una volta registrati, ricevono un reddito mensile di 900 euro netti al mese (30 euro al giorno per le spese personali). Altri 900 euro vanno a chi li alloggia (altri 30 euro al giorno: nel marsalese non ci sono più posti liberi nei bed and breakfast; ed ormai ci sono famiglie che li accolgono anche a casa pur di recuperare 30 euro). E 600 euro vanno a coprire le spese assicurative.

Nel complesso, ogni immigrato che accetta la registrazione costa allo Stato 2.400 euro al mese. Tanto per fare un esempio, un poliziotto guadagna la metà. Un Volontario di Marina che lo salva dal barcone dello scafista riceve 900 euro al mese. Esattamente lo stesso che prende l'immigrato dopo qualche giorno. In compenso, non ha nessuno che gli paga l'alloggio o la scheda di 5 euro per il telefonino.

Con 2.400 euro di reddito mensile, l'Istat ricorda che nel Mezzogiorno una famiglia di 5 persone (padre, madre e 3 figli adolescenti a carico) scavalla la soglia di povertà, stimata in poco più di 2.000 euro mensili.

Il disagio delle Forze dell'ordine e militari nei riguardi dell'Operazione Mare Nostrum inizia a lievitare. Per il momento (forse per uniformarsi alle tradizioni della ligure Roberta Pinotti) il fenomeno è limitato al mugugno. Ma c'è. È sempre più forte.

Al Viminale, per esempio, iniziano a preoccuparsi per un fenomeno che si sta diffondendo tra gli immigrati: segno che alcuni di loro sono stati indottrinati alla partenza. Molti disperati che arrivano sulle nostre coste rifiutano di rilasciare le impronte digitali (alcuni si bruciano i polpastrelli). Il motivo è chiaro. Se lo facessero, i loro dati (al di là del nome che forniscono) verrebbero messi nel data-base europeo. Invece, preferiscono farsi registrare come rifugiati politici nei paesi del Nord Europa, in Olanda soprattutto. Il rischio che temono all'Interno è che l'Olanda possa chiudere le frontiere e rispedire in Italia gli immigrati.

Al Viminale, ma anche alla Marina militare, poi, ricordano che Mare Nostrum ha prodotto un altro fenomeno che ha favorito l'aumento delle vittime in mare. La costante presenza delle navi militari italiane a poche miglia di distanza dalle acque libiche ha portato gli scafisti ad utilizzare imbarcazioni sempre più vecchie e poco sicure. Prima dovevano reggere il mare fino a Lampedusa. Ora devono fare poche miglia per incrociare una «nave grigia» con la bandiera italiana a poppa.

I centri d'accoglienza, grazie a questo sistema, sono ormai al collasso. E gli immigrati vengono distribuiti su tutto il territorio nazionale. In pochi giorni sono atterrati a Malpensa ed a Torino Caselle 12 voli noleggiati per trasferire dalle parti di Novara gli ex disperati in sedi della Croce rossa od in altre individuate dalla Protezione civile. A trasferirli dagli aeroporti alle sedi di accoglienza, pullman militari. Su questi mezzi, però, i poliziotti non salgono. Per non creare tensioni, dicono. In realtà, sembra per non avere problemi con i sindacati interni. Pochi giorni fa in Sicilia è esplosa una rivolta in un centro d'accoglienza. Gli immigrati protestavano perché era saltato il collegamento Sky per i Mondiali di calcio.

no comment
 
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Roma, mille immigrati in arrivo
Centri di accoglienza vicini al collasso
L'allarme dei medici: più controlli o rischio contagi

In viaggio sui pullman di notte dalla Sicilia e dalla Puglia, poi l’arrivo a Roma.

starete a vedere che ad angelino li daranno il premio nobel



ecco poi chi si siede in quei pulman viene contaggiato......domanda strana? non direi...........
 

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