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PAESE DEI BALOCCHI

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Dichiarazione dei redditi dei ministri del governo Letta: ecco i dati pubblicati sul sito di Palazzo Chigi.

Con l’obbligo di pubblicazione dei redditi on line dei membri del governo, viene scattata la fotografia dei ‘ricchi’ e dei ‘poveri’ tra i ministri di Letta.

Al primo posto c’è la ministra della Giustizia Annamaria Cancellieri con un reddito imponibile dichiarato di 319.170 euro
La più ‘povera’ è invece la titolare del dicastero dell’Integrazione, Cécile Kyenge, che dichiara 38.538 euro.

Anna Maria CANCELLIERI 319.170
Enrico GIOVANNINI 297.729
Maurizio LUPI 282.499
Fabrizio SACCOMANNI * 195.255
Dario FRANCESCHINI 187.462
Enzo MOAVERO MILANESI 186.735
Carlo TRIGILIA 179.025
Emma BONINO 177.077
Massimo BRAY 150.457
Enrico LETTA 123.893
Flavio ZANONATO 109.565
Angelino ALFANO 105.186
Nunzia DE GIROLAMO 101.071
Beatrice LORENZIN 98.471
Andrea ORLANDO 98.471
Giampiero D’ALIA 98.391
Maria Chiara CARROZZA 97.916
Graziano DELRIO 97.492
Mario MAURO 74.408
Gaetano QUAGLIARIELLO 70.377
Cecile KYENGE 38.538.
 
GRECIA in prigione chi si opporrà ai regolamenti Ue
Posted on novembre 7, 2013

Aria di dittatura europea in Grecia? Non bastava la troika ad imporre tagli a stipendi e pensioni, o tasse praticamente su tutto, adesso è la volta delle sanzioni penali per soffocare i sentimenti antieuropei in un Paese provatissimo... Aria di dittatura europea in Grecia? Non bastava la troika ad imporre tagli a stipendi e pensioni, o tasse praticamente su tutto, … Continua a leggere →
 
BLOCCHEREMO L’ITALIA DA PORDENONE ALLA SICILIA.
Posted on novembre 5, 2013

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“L’8 DICEMBRE BLOCCHEREMO L’ITALIA DA PORDENONE ALLA SICILIA”. CHE QUESTE PAROLE ARRIVINO IN CIELO. PERCHE’ NON SE NE PUO’ PIU’ DI UNIONE EUROPEA, DI ANGELA MERKEL, DI FISCAL COMPACT, DI ‘STABILITA’, DI LETTA, DI ALFANO, DI BILDERBERG!

Mariano Ferro, leader dei Forconi siciliani, è un sognatore impenitente. Un uomo che sogna ad occhi aperti. Un uomo che sogna la rivoluzione. Quella vera, non la farsa da ‘Vicerè’ di De Roberto di Rosario Crocetta.
Ricordare “Fizcarraldo”? il grande film di Wemer Herzog? E’ la storia di un uomo che decide di portare l’opera lirica nella foresta amazzonica. Mariano Ferro è un po’ più concreto, ma non meno idealista: vuole portare in piazza la protesta degli italiani.

A quanto pare, questo battagliero siciliano di Avola ci sta provando. Ed è pure convinto di riuscirci. Oggi, dopo una serie di incontri in mezza Italia, a Verona – stando a quanto leggiamo sul quotidiano on line L’indipendenza – si sono incontrati i rappresentanti di alcuni gruppi e movimenti. Tutta gente che ha deciso di dire basta ai Governi nazionali delle tasse.
“Ci siamo ritrovati – racconta Mariano Ferro – per far nascere un coordinamento che farà partire la ribellione, la rivolta. Capito? Dopo l’esperienza fatta in Sicilia, evitando di ricadere in alcuni errori di inesperienza commessi, siamo giunti alla conclusione che la rivolta è l’unica strada percorribile, non c’è altra alternativa”.
Finalmente una bella rivoluzione contro il Governo Letta-Alfano-Bilderberg?
Ferro conferma: “L’8 dicembre prossimo, alle 22,00 in punto bloccheremo l’Italia, dalla Sicilia fin su a Pordenone”.
Musica per le orecchi delle persone libere! Riusciranno i ribelli a bloccare un Paese al quale il Governo Letta-Alfano – come denuncia la Cgia di Mestre – sta per rifilare un altro miliardo di tasse più o meno nascoste? Vedremo lo Stivale bloccato, così come l’Unione europea e i Governi Monti e Letta-Alfano hanno bloccato l’economia del nostro Paese?
“Può darsi che creeremo qualche disagio alla popolazione – dice Ferro – ma l’unica arma che abbiamo è il popolo che, come accaduto in Sicilia, è sceso con noi per le strade e ci ha sostenuto.


Bene, oggi, faremo di più, molto di più. Nel dettaglio dell’azione che porteremo a termine ci stiamo ragionando, ne daremo notizia nei prossimi giorni.

Ci diranno che non è legale? Beh, quello che sta facendo lo Stato italiano a tutti noi le pare legale? Qui c’è gente che si uccide, non ce la fa ad andare avanti, gli viene pignorata la casa dopo 50 anni di lavoro, viene massacrata di tasse, le pare regolare tutto questo”?
No, a noi, infatti non pare legale. E quindi siamo ben felici se, finalmente, partirà la rivolta sociale. In Sicilia, grazie al Governo nazionale, l’8 dicembre ci dovrebbe essere già un gran bordello. L’1 gennaio del prossimo anno Roma e il Governo di Rosario Crocetta si vorrebbero disfare di circa 80 mila precari. Sono 80 mila persone che non dovrebbero avere intenzione di recitare la parte dei capponi che festeggiano il Natale. Qundi…
Quindi Ferro e compagni dalla Sicilia partono bene.

A meno che nella Capitale, come si dice dalle nostre parti, calino le ‘corna’ e ‘caccino un miliardo di euro per pagare lo stipendio agli 80 mila precari. Ma questo fiscal compact metterebbe in discussione due trattati internazionali firmati dagli ultimi due Governi italiani e avallati dagli ultimi due Parlamenti di ‘nominati’: il Fiscal Compact e il Two Pack.
Insomma a dicembre ci sarà da divertirsi. I ‘Forconi’ nazionali stanno lavorando a un documento. E ci sarà anche chi si occuperà di comunicazione.
“Noi contiamo con il sostegno della gente – aggiunge Ferro – di chi lavora e produce, studia, della gente comune, di chi non ce la fa più per mille motivi legati alle pretese di questo Stato vergognoso, di questo modello di Europa burocratica. L’8 dicembre sarà solo l’inizio e non si tornerà più indietro”.
Quali saranno le richieste “Lo diremo solo quando saranno in ginocchio – afferma il leader dei Forconi – non iniziamo questa rivolta, perché di rivolta si tratta, glielo ripeto, per ottenere un tozzo di pane.

Mancano 35 giorni alla data prescelta, il coordinamento si allargherà anche ad altri soggetti, rigorosamente apartitici, nessuna bandiera di forze politiche o sindacato è ammessa. Questo Paese così com’è non va. Adesso, la pazienza è finita, finita”.
Come dargli torto? Basta guardare in faccia Letta e Alfano per capire che hanno ragione da vendere!
 
Aumenti in busta paga? Sì, 8 euro
Il 'meno tasse' di Letta è tutto qui

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In busta paga 8 euro al mese nel 2014, 25 nel 2016: il meno tasse è tutto qui. Riduzione del cuneo fiscale: con questa formula il Governo ha inteso alleggerire la zavorra fiscale che si mangia gli stipendi. Tuttavia, l’effetto reale sulle buste paga nei prossimi tre anni rischia di essere talmente leggero da sfiorare l’inconsistenza. 8 euro al mese per il 2014. Cifra che triplica fino a 26 euro al mese nel 2016. Non una gran cosa. Le risorse stanziate nella Legge di Stabilità, comunque un gran vanto per il presidente del Consiglio Enrico Letta orgoglioso di aver invertito la tendenza, assommano a 5 miliardi nel prossimo triennio (di cui 1,5 miliardi nel 2014) a favore dei lavoratori, cui si aggiungono altri 5,6 miliardi a favore delle imprese.

Vista l’esiguità della riduzione, resta da capire se, almeno per il 2014, questa verrà elargita in un’unica tranche (un bonus di circa 90 euro) o verrà spalmata nel corso dei dodici mesi. Lo deciderà il Parlamento in sede di conversione del decreto. E’ probabile che la discussione parlamentare considererà anche l’opportunità di restringere la platea di lavoratori interessata alle fasce di reddito più basse. (fonte)
 
nemmeno un caffe al giorno ,, puoi prendere il caffe x otto giorni e il resto del mese altri 22 euro li devi mettere tu ,, poteva fare almeno uno sforzo e dare un caffe al giorno tot 30 euri al mese ma forse poi sarebbero stati troppi
 
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Il PDL vuole vendere le spiagge
"Valgono 5 miliardi"

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Pdl punta a modifiche della legge di stabilità per 7-8 miliardi, derivanti in gran parte dalla «sdemanializzazione» degli stabilimenti turistici, con una vendita delle infrastrutture cedibili ed un allungamento delle concessioni sulle spiagge vere e proprie. Lo ha spiegato il relatore, Antonio D’Alì, annunciando che gli emendamenti saranno circa 500-600.

Per raddoppiare le risorse del cuneo fiscale, il Pdl pensa anche ad una sorta di sanatoria delle cartelle esattoriali e a un’estensione a tutta la p.a. delle gare Consip. «Proponiamo modifiche senza aggravi fiscali – ha spiegato ancora D’Alì – ma con una riduzione del peso delle tasse e con un rilancio di alcuni settori produttivi». Gli emendamenti del Pdl riguardano i grandi capitoli della legge, dalla casa alle pensioni, dal cuneo fino alla riduzione del debito pubblico.
 
BADATE BENE ALLA BADANTE! UN 79ENNE FA L’AMORE CON LA COLF, MA LEI LO IMBAVAGLIA E GLI RUBA LA PENSIONE

Una badante 58enne di Poggiomarino (Napoli) prima si “concede” al pensionato 79enne e poi lo minaccia col coltello, lo imbavaglia e lo rapina della pensione (510 euro): in manette - “In passato, dopo aver fatto l’amore, le ho anche regalato 20, 30 euro. Stavolta ha voluto tutta la pensione, davvero troppo…”
 
calcio

LETTA PORTA BENE: A “DOMENICA IN” GILETTI REGALA LA MAGLIETTA DI MONTOLIVO AL PREMIER E UN MINUTO DOPO IL CAPITANO DEL MILAN VIENE ESPULSO
 
DEGRADO A MILANO -

INDIFFERENZA E INDIGNAZIONE PER IL CASO DELLA RAGAZZA NUDA E PER TERRA ALLA STAZIONE CENTRALE

Chi le passa accanto non si ferma per aiutarla. Nessuno che abbia un sussulto. Nessuno che chiami un'ambulanza. La gente cammina, parcheggia fa le sue cose e passa oltre. Ma non è un'immagine isolata: il degrado avanza nell'indifferenza generale…
 
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