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VERGOGNA ITALIANA

Lo zaino dei bambini, l'ignoranza dei legislatori
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"Che il governo favorisca la carta stampata agli ebook lo si vede anche dalla differenze di IVA:
4% per i libri cartacei e 22% per l'equivalente elettronico. Inaudito!

Inoltre, mentre il resto del mondo manda i figli a scuola con un leggero tablet noi continuiamo a caricarli come sherpa di inutile e costosissima cartaccia come un Paese del terzo mondo.

Anche l'informatizzazione scolastica è slittata, per mano del PD e quindi di questo delinquente dalla rotativa facile, dal 2015 a data da destinarsi. Una vergogna, davvero." Mario C.
 
Le minacce della Repubblica

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La Repubblica del cittadino svizzero De Benedetti, il lobbista del pdexmenoelle, titola come seconda notizia "Minacce di morte sulla pagina FB di Grillo "Politici, ora il tritolo" inducendo chi legge a credere a chissà quali minacce dirette o fomentate dallo stesso Grillo con l'intento, neppure troppo velato, di associare il M5S al terrorismo e far chiudere l'account di FB di Grillo.

Le minacce se ci sono state sono di qualcuno che le ha postate su Facebook, uno dei milioni di italiani, magari iscritto allo stesso pdexmenoelle come già successo il mese scorso (vedi link). Le autorità possono se vogliono risalire ai responsabili. La propaganda mediatica dell'Ingegnere oltre che essere squallida nei toni dimostra la sua indubitabile ignoranza digitale sin dai tempi della Olivetti.
 
Aboliti i rimborsi? Balle
La truffa della Casta:
così si tiene il malloppo

Spot a parte, i partiti non mollano i soldi: il trucco sta nelle donazioni. Il tesoretto sicuro, ogni anno, è di 60 mln. Più altri 11,5. Ecco come il Palazzo fa cassa
 
MISTER DUE PER CENTO
MONTI IN GINOCCHIO DA RENZI
"Sono con lui, ora rimpasto"

Il Loden è all'ultima spiaggia...
Il Prof esalta il rottamatore: "Ha un bel programma. Dice cose che convincono". E gli chiede le poltrone: "Cambiamo la squadra di governo"
 
TRA GOVERNO (IN CRISI) E RIMPASTO
Renzi-bomba su Alfano e Letta:
"A casa, adesso tocca a me"

E Matteo cambia i loro uomini
APPROFONDIMENTO. Matteo ingrassa la Casta, Una poltrona d'oro per il suo amico: un "regalino" da 167mila euro che pagheremo noi...
 
DAGO, BASTONATE PER TUTTI
"Sorrentino? Un trombato...
Renzi? Ma chi è? Che ce ne f..."
Mister Dagospia stronca "La grande bellezza" del regista napoletano: "Non capisce niente, semmai è La grande monnezza". Poi sul rottamatore e Letta...Uno spunto, per Dago, per infierire anche su Letta o Renzi. "Noi romani siamo cinici. Sticaxxi. Cosa vuoi che ce ne freghi di Letta o Renzi? Chi è Renzi? Nessuno. Che ce ne fotte...".
 
Ultima modifica:
AIUTOOOOO! DOPO I CASINI DI SACCODANNI SUL SALVAROMA QUALCUNO NEL CONSIGLIO DEI MINISTRI AVREBBE DETTO “ARIDATECE TREMONTI!”
Saccodanni nell’esecutivo, dopo il pasticciaccio del salvaRoma, è sempre più all’angolo. Enrichetto da Palazzo Chigi lo ha scaricato da tempo, solo il Colle lo sostiene anche se quando ci sarà il rimpasto dovrà scegliere tra lui, la ministrona e Flemma Bonino…
 
SENATORE FERMATO AL POSTO DI BLOCCO, REAGISCE COSI'


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Due poliziotti fermano un senatore al posto di blocco. Quello che è successo dopo è assurdo...

IL SENATORE AI POLIZIOTTI: "A ME SPETTA IL SALUTO MILITARE, NON LA MULTA"

Episodio increscioso avvenuto lo scorso giugno. "Ad un senatore della Repubblica spetta il saluto militare, non la multa". E' la risposta del politico di Grande Sud Mario Ferrara, fermato sabato a un posto di blocco in via Emerico Amari, agli agenti che gli contestavano la mancata esposizione del tagliando assicurativo e la revisione scaduta della sua Audi A4.

Secondo quanto riporta Repubblica Palermo, la querelle fra il politico e i due poliziotti sarebbe durata per almeno quaranta minuti e avrebbero assistito una decina tra automobilisti e passanti. Sul posto sarebbe anche arrivato un funzionario della questura per mediare fra le parti avverse. Ma l'intervento è stato invano.


"Sono un senatore ed esigo il saluto militare" diceva il politico, originario di Lercara Friddi, minacciando di chiamare con il cellulare il prefetto per metterlo a conoscenza della situazione. Probabilmente Ferrara non sapeva che il saluto militare non è più previsto per i senatori dal 1985. Secondo quanto hanno riportato i due "irriducibili" poliziotti nella relazione consegnata al superiore, quando li ha visti continuare imperterriti a redigere il verbale, Ferrara "ha cominciato a fotografarli con il suo iPhone senza nessuna spiegazione logica". Prima di andare via, gli agenti gli hanno consegnato un verbale di 200 euro.

"La legge va rispettata da tutti - dice Giovanni Assenzio del sindacato Siulp, intervenuto sulla vicenda - al di là della carica istituzionale che si ricopre. La nostra professionalità ci impone di far rispettare a chiunque le regole, e chi lavora in strada va rispettato per l'operato a rischio che giornalmente svolge".
 
alcuni commenti.. meglio nn metterli

un commento lo fare io .... purtroppo questo e il paese di bananas ...
 
La rivolta
degli italiani contro tasse ed Europa
Crolla la fiducia nel governo, Napolitano perde sei punti. Vola solo Papa Francesco
 
LA BATOSTA

Dalla benzina alle sigarette:
gli aumenti
del 2014
Arrivano tempi duri per chi risparmia: sale il bollo sugli investimenti
 
IL RETROSCENA
DISCORSO-BOMBA DI RE GIORGIO

L'ipotesi: "Si dimette in diretta tv
con il messaggio di fine anno"
Secondo i rumors, Napolitano starebbe pensando ad un discorso d'addio.
 
PARTITI SCASSATI - L’EX TESORIERE PD MISIANI: “ABBIAMO RIDOTTO COSTI E DIPENDENTI, SPENDIAMO QUANTO I SOCIALISTI IN FRANCIA O GERMANIA” - MA SE RENZI RIFIUTA IL RIMBORSO, IL PD VA IN BANCAROTTA

La non proprio edificante vicenda delle spese del Pd ha rivelato una realtà poco rassicurante: un partito che un anno fa si era candidato a guidare un Paese in gravi difficoltà economiche, non sapeva gestire nemmeno i conti di casa propria…
 
2014, CICLONE RENZI SULLE SOCIETA’ PUBBLICHE - COLAO IN ENI, SCARONI ALLE GENERALI, GUERRA O CATTANEO IN ENEL - SARMI VERSO ALITALIA O TELECOM - CAMPO DALL'ORTO AL POSTO DI GUBITOSI

30 DIC 10:32In ballo ci sono i presidenti, ma soprattutto gli amministratori delegati. Posti occupati già da 9-12 anni da supermanager del calibro di Paolo Scaroni, Fulvio Conti o Massimo Sarmi. Con stipendi nell'ordine dei 2-4, fino a 6 milioni l'anno….
 
Renzi all'assalto delle super-poltrone

Democratici pronti a mettere le mani sui cento posti di comando nei grandi gruppi che fanno capo al Tesoro
 
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alcuni commenti..

La piovra ha già allargato i suoi tentatoli sin dove possibile. Ora c'è da sfamare una nuova dinastia. Partita la corsa per piazzare gli amici e gli amici degli amici che renderanno più favorevole il cammino. Ma non era meglio lo spoil system?Già ma bisogna avere la maggioranza assoluta, non importa qui basta anche quella relativa tanto si fa quello che pare loro.Il popolo? E chi è, che vuole? Zitti.
 
VOGLIONO FREGARE GRILLO E IL MOVIMENTO!


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Trovata. Ecco la norma che il Governo ha approvato per fregare il Movimento 5 Stelle. I dettagli.

Rimborsi ai partiti, l'abolizione è una truffa. E spunta la norma per fregare il Movimento

Ne parla Franco Bechis su Libero: "I partiti italiani avranno sempre e comunque almeno 60 milioni di euro l'anno di finanziamento pubblico, anche con il nuovo decreto legge di Enrico Letta [...]. I soldi che lo Stato verserà ai tesorieri di Pd, Forza Italia, Ncd, Scelta civica, Lega Nord, Fratelli di Italia e ai partiti che nasceranno saranno in realtà di più: 91 milioni di euro (come ora) nel 2014 e nel 2015, poi 77,35 milioni di euro nel 2016 e dal 2017 in poi 72 milioni di euro. Una parte di questa somma - 11,25 milioni di euro l'anno - servirà a pagare la cassa integrazione per i dipendenti dei partiti politici che volessero ridurre i propri organici a costo dello Stato."

Poi la truffa finale: "Truffa finale, che indica come non sia cambiato davvero nulla rispetto ad oggi (anzi, il testo è peggiorativo). C'è una norma anti Beppe Grillo e Movimento 5 stelle. Oggi ai partiti finivano 91 milioni di euro l'anno, ma una parte di questa somma tornava indietro allo Stato (al momento circa 12-13 milioni di euro) perché M5s rifiutava di prendere i rimborsi.

Con le prossime Europee e Regionali quella somma sarebbe arrivata poco sotto i 20 milioni di euro l'anno, e i partiti sarebbero costati 71 milioni di euro in tutto. Ora Grillo e i suoi eletti dovranno fare domanda prima per quei soldi. Se non la faranno, non andranno allo Stato, ma agli altri partiti politici che si divideranno la torta. Lo Stato spenderà 72 milioni per i partiti contro i 71 di oggi. Bell'affare." (Leggi tutto)
 

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